Published at 30 Dec 2020
Published at 30 Dec 2020
Tutored incontra Valeria, Junior Product Manager in Clementoni

Tutored incontra Valeria, Junior Product Manager in Clementoni


Le esperienze accademiche e professionali di Valeria tra l'Argentina e il mondo del giocattolo in Clementoni


Tutored è il punto di incontro tra studenti, giovani laureati e aziende. All’interno della nostra piattaforma, i membri hanno la possibilità di scoprire gli sbocchi lavorativi in base al loro percorso di studi, conoscere grandi aziende e candidarsi alle numerose opportunità di stage, lavoro e graduate program. La nostra community è formata da giovani uniti dall'ambizione. Su Tutored, raccontiamo le loro storie ed esperienze, con l'obiettivo di ispirare i più giovani e dare un'idea concreta del mondo del lavoro.


Quale università e percorso di studi hai scelto? 


Mi sono laureata in International Economics and Commerce, curriculum International Economics and Business, all’Università Politecnica delle Marche. Il corso, svolto interamente in lingua inglese, ruota intorno alle diverse tipologie di mercati internazionali e all'analisi degli scenari economici internazionali, con l’obiettivo di formare figure professionali in grado di formulare strategie e piani di impresa che valorizzino le opportunità messe in luce dalle analisi dei mercati e dei contesti internazionali. Fondamentali in questa scelta sono stata la mia propensione per le lingue e l’interesse alle dinamiche dei contesti economici internazionali.

 

Hai avuto l'opportunità di vivere un paio di esperienze all'estero. Qual è l'esperienza che reputi più formativa? Perché?


Il progetto Leonardo, alle superiori, e l’Erasmus +, durante la triennale, hanno contribuito enormemente alla mia formazione accademica e professionale. 

Ma fortemente significativo e formativo è stato il Global Competitiveness Program for Small and Medium Enterprises /GCPyMES che ho svolto in Argentina, dove ho potuto finalmente toccare con mano la realtà imprenditoriale e sperimentare sul campo le conoscenze teoriche apprese nei miei studi. L’obiettivo del progetto era fornire un business plan adatto alle necessità e richieste dell’impresa locale assegnata. In generale credo che conoscere realtà estremamente differenti da quelle di origine, aziendali o culturali che siano, sia illuminante e positivamente rivoluzionario. 

 

Quale attività extra-universitaria pensi sia stata davvero importante per la tua carriera? Un consiglio che daresti a chi sta studiando in questo momento?


Ho lavorato per molti anni con bambini e adolescenti nell’ambito ricreativo ed educativo: ciò ha contribuito fortemente a rendermi attenta ed empatica ai bisogni dei più piccoli ed ad interessarmi al meraviglioso processo pieno di sfaccettature che è l’apprendimento. L’obiettivo finale del mio attuale lavoro è rendere possibile al bambino imparare divertendosi.

Il mio consiglio a chi sta intraprendendo un percorso accademico è di sperimentare quanto più possibile tutto quello per cui si prova interesse e passione, anche se a primo acchito sembra non avere un diretto collegamento ai propri studi/lavoro dei sogni. Molte attività all’apparenza ludiche e ricreative servono ad arricchirci e a farci sviluppare capacità trasversali, estremamente utili nel mondo del lavoro e che possono differenziarci dagli altri a parità di titoli. Guardarsi intorno e pensare fuori dagli schemi spesso aiuta enormemente. 

 

In questo momento lavori in Clementoni: come ci sei arrivato e come si sono svolte le selezioni?


Ho avuto il primo contatto con l’azienda grazie al Career Day, una fiera organizzata dall’Università Politecnica delle Marche, che ha l’obiettivo di mettere in contatto aziende studenti e neolaureati.

Dopo il primo colloquio, ho inserito la mia candidatura nella sezione “Lavora con noi” del sito aziendale e svolto altri due colloqui: il primo con le risorse umane e il secondo anche con l’head department dei Product Manager, sotto la Ricerca e sviluppo.

Di cosa ti occupi in qualità di Junior Product Manager? 


Il mio lavoro consiste nel seguire l’intero sviluppo del prodotto, dall’ideazione e concepimento del concetto di gioco, alle attività di progettazione e sviluppo. Seguo quindi il processo in tutte le fasi fino ad arrivare all’industrializzazione del prodotto finale. Attenzione particolare viene data alla qualità dei componenti e alla veicolazione delle nozioni scientifiche fornite nel manuale. 

Un consigli che daresti a tutti quelli che vorrebbero lavorare in Clementoni e/o nel tuo stesso ambito?

Entusiasmo e un forte interesse alla realtà del bambino e alla nuove generazioni sono indispensabili per fare parte della nostra realtà aziendale e, in generale, per lavorare nell’ambito del giocattolo.

Essere aperti all’innovazione e al lavoro in team sono fondamentali per mantenere un approccio efficace e produttivo ed è premiante in attività aziendali dinamiche e ferventi come la Clementoni.


Sei un recruiter? Scopri come digitalizzare le strategie di employer branding e recruiting della tua azienda grazia a tutored. Attrai e assumi giovani talenti: scopri Tutored Business.

Le esperienze accademiche e professionali di Valeria tra l'Argentina e il mondo del giocattolo in Clementoni


Tutored è il punto di incontro tra studenti, giovani laureati e aziende. All’interno della nostra piattaforma, i membri hanno la possibilità di scoprire gli sbocchi lavorativi in base al loro percorso di studi, conoscere grandi aziende e candidarsi alle numerose opportunità di stage, lavoro e graduate program. La nostra community è formata da giovani uniti dall'ambizione. Su Tutored, raccontiamo le loro storie ed esperienze, con l'obiettivo di ispirare i più giovani e dare un'idea concreta del mondo del lavoro.


Quale università e percorso di studi hai scelto? 


Mi sono laureata in International Economics and Commerce, curriculum International Economics and Business, all’Università Politecnica delle Marche. Il corso, svolto interamente in lingua inglese, ruota intorno alle diverse tipologie di mercati internazionali e all'analisi degli scenari economici internazionali, con l’obiettivo di formare figure professionali in grado di formulare strategie e piani di impresa che valorizzino le opportunità messe in luce dalle analisi dei mercati e dei contesti internazionali. Fondamentali in questa scelta sono stata la mia propensione per le lingue e l’interesse alle dinamiche dei contesti economici internazionali.

 

Hai avuto l'opportunità di vivere un paio di esperienze all'estero. Qual è l'esperienza che reputi più formativa? Perché?


Il progetto Leonardo, alle superiori, e l’Erasmus +, durante la triennale, hanno contribuito enormemente alla mia formazione accademica e professionale. 

Ma fortemente significativo e formativo è stato il Global Competitiveness Program for Small and Medium Enterprises /GCPyMES che ho svolto in Argentina, dove ho potuto finalmente toccare con mano la realtà imprenditoriale e sperimentare sul campo le conoscenze teoriche apprese nei miei studi. L’obiettivo del progetto era fornire un business plan adatto alle necessità e richieste dell’impresa locale assegnata. In generale credo che conoscere realtà estremamente differenti da quelle di origine, aziendali o culturali che siano, sia illuminante e positivamente rivoluzionario. 

 

Quale attività extra-universitaria pensi sia stata davvero importante per la tua carriera? Un consiglio che daresti a chi sta studiando in questo momento?


Ho lavorato per molti anni con bambini e adolescenti nell’ambito ricreativo ed educativo: ciò ha contribuito fortemente a rendermi attenta ed empatica ai bisogni dei più piccoli ed ad interessarmi al meraviglioso processo pieno di sfaccettature che è l’apprendimento. L’obiettivo finale del mio attuale lavoro è rendere possibile al bambino imparare divertendosi.

Il mio consiglio a chi sta intraprendendo un percorso accademico è di sperimentare quanto più possibile tutto quello per cui si prova interesse e passione, anche se a primo acchito sembra non avere un diretto collegamento ai propri studi/lavoro dei sogni. Molte attività all’apparenza ludiche e ricreative servono ad arricchirci e a farci sviluppare capacità trasversali, estremamente utili nel mondo del lavoro e che possono differenziarci dagli altri a parità di titoli. Guardarsi intorno e pensare fuori dagli schemi spesso aiuta enormemente. 

 

In questo momento lavori in Clementoni: come ci sei arrivato e come si sono svolte le selezioni?


Ho avuto il primo contatto con l’azienda grazie al Career Day, una fiera organizzata dall’Università Politecnica delle Marche, che ha l’obiettivo di mettere in contatto aziende studenti e neolaureati.

Dopo il primo colloquio, ho inserito la mia candidatura nella sezione “Lavora con noi” del sito aziendale e svolto altri due colloqui: il primo con le risorse umane e il secondo anche con l’head department dei Product Manager, sotto la Ricerca e sviluppo.

Di cosa ti occupi in qualità di Junior Product Manager? 


Il mio lavoro consiste nel seguire l’intero sviluppo del prodotto, dall’ideazione e concepimento del concetto di gioco, alle attività di progettazione e sviluppo. Seguo quindi il processo in tutte le fasi fino ad arrivare all’industrializzazione del prodotto finale. Attenzione particolare viene data alla qualità dei componenti e alla veicolazione delle nozioni scientifiche fornite nel manuale. 

Un consigli che daresti a tutti quelli che vorrebbero lavorare in Clementoni e/o nel tuo stesso ambito?

Entusiasmo e un forte interesse alla realtà del bambino e alla nuove generazioni sono indispensabili per fare parte della nostra realtà aziendale e, in generale, per lavorare nell’ambito del giocattolo.

Essere aperti all’innovazione e al lavoro in team sono fondamentali per mantenere un approccio efficace e produttivo ed è premiante in attività aziendali dinamiche e ferventi come la Clementoni.


Sei un recruiter? Scopri come digitalizzare le strategie di employer branding e recruiting della tua azienda grazia a tutored. Attrai e assumi giovani talenti: scopri Tutored Business.