Trasferirsi in una nuova città è sempre un trauma, anche se siamo le persone più positive del mondo. Moltissimi sono i problemi che devono essere affrontati prima, dopo e durante il trasferimento, come moltissime sono le domande che affolleranno la vostra mente da futuri studenti fuori sede:
– Dove abiterò e con chi?
– Troverò dei nuovi amici o sarò costretto a vivere come un eremita?
– Riuscirò ad orientarmi?
– Come farò la spesa e dove?
– Come farò le lavatrici?
– è un sacrificio economico che i miei riusciranno ad affrontare?
– E se non andrò bene agli esami o non ne riuscirò a fare nemmeno uno?
L’importante è respirare e ricordarsi che molte persone prima di noi sono riuscite in questo arduo compito. Possiamo riuscirci dunque anche noi.
Per affrontare un trasferimento è bene analizzare le problematiche da affrontare per punti
Dopo aver scelto la città, la facoltà e l’ateneo di riferimento (scelte che diamo per assodate), il primo scoglio che deve essere superato è la ricerca di una casa.
Il vostro carattere non può essere messo da parte nel momento in cui cercherete una stanza o appartamento. Se amate stare in compagnia e siete flessibili potrete spendere poco optando per una doppia in una casa condivisa da più persone, anche con un solo bagno.
Per chi desidera la solitudine e la concentrazione è forse più opportuno il monolocale, anche se più costoso. Se “in medias stat virtus” allora una singola in una casa composta da massimo tre persone potrebbe fare al caso vostro. Durante il trasferimento all’università, però, spesso bisogna accontentarsi e non ricercare la casa dei propri sogni.
Gli appartamenti offerti agli studenti, purtroppo, non sono né tenuti bene né strutturati bene. Prepariamoci, dunque, psicologicamente a questo tipo di approccio. Il trasferimento implica flessibilità, ma ricorda di rendere casa quanto più possibile tua, decorandola e personalizzandola come più ti piace.
La seconda problematica da affrontare per ambientarsi nel miglior modo possibile è socializzare. Gli anni da studenti fuori sede possono essere i più belli, ma per qualcuno (sono rari i casi) anche i più brutti. Il segreto sta nel non isolarsi, ma nel cercare nell’altro un sostegno e un amico, non un ostacolo o un avversario.
Federica Sesti Osseo
Tutored è il punto di incontro tra studenti, neolaureati e aziende. Entra nella community di tutored per esplorare tutte le opportunità di stage, lavoro e graduate program in linea con i tuoi studi, leggere i consigli dei recruiter delle aziende attive su tutored per prepararti al meglio al tuo prossimo colloquio.
Trasferirsi in una nuova città è sempre un trauma, anche se siamo le persone più positive del mondo. Moltissimi sono i problemi che devono essere affrontati prima, dopo e durante il trasferimento, come moltissime sono le domande che affolleranno la vostra mente da futuri studenti fuori sede:
– Dove abiterò e con chi?
– Troverò dei nuovi amici o sarò costretto a vivere come un eremita?
– Riuscirò ad orientarmi?
– Come farò la spesa e dove?
– Come farò le lavatrici?
– è un sacrificio economico che i miei riusciranno ad affrontare?
– E se non andrò bene agli esami o non ne riuscirò a fare nemmeno uno?
L’importante è respirare e ricordarsi che molte persone prima di noi sono riuscite in questo arduo compito. Possiamo riuscirci dunque anche noi.
Per affrontare un trasferimento è bene analizzare le problematiche da affrontare per punti
Dopo aver scelto la città, la facoltà e l’ateneo di riferimento (scelte che diamo per assodate), il primo scoglio che deve essere superato è la ricerca di una casa.
Il vostro carattere non può essere messo da parte nel momento in cui cercherete una stanza o appartamento. Se amate stare in compagnia e siete flessibili potrete spendere poco optando per una doppia in una casa condivisa da più persone, anche con un solo bagno.
Per chi desidera la solitudine e la concentrazione è forse più opportuno il monolocale, anche se più costoso. Se “in medias stat virtus” allora una singola in una casa composta da massimo tre persone potrebbe fare al caso vostro. Durante il trasferimento all’università, però, spesso bisogna accontentarsi e non ricercare la casa dei propri sogni.
Gli appartamenti offerti agli studenti, purtroppo, non sono né tenuti bene né strutturati bene. Prepariamoci, dunque, psicologicamente a questo tipo di approccio. Il trasferimento implica flessibilità, ma ricorda di rendere casa quanto più possibile tua, decorandola e personalizzandola come più ti piace.
La seconda problematica da affrontare per ambientarsi nel miglior modo possibile è socializzare. Gli anni da studenti fuori sede possono essere i più belli, ma per qualcuno (sono rari i casi) anche i più brutti. Il segreto sta nel non isolarsi, ma nel cercare nell’altro un sostegno e un amico, non un ostacolo o un avversario.
Federica Sesti Osseo
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