Published at 08 Jul 2020
Published at 08 Jul 2020
Sviluppare soluzioni innovative per il mercato: il ruolo di Stefano, Development Engineer in Tetra Pak

Sviluppare soluzioni innovative per il mercato: il ruolo di Stefano, Development Engineer in Tetra Pak


Lund, Dallas, Pechino e Modena: ecco dove Tetra Pak ha portato Stefano, Development Engineer incaricato di sviluppare nuove soluzioni innovative per il mercato. 


Tutored è il punto di incontro tra studenti, giovani laureati e aziende. All’interno della nostra piattaforma, gli utenti possono scoprire gli sbocchi lavorativi in base al loro percorso di studio, esplorare le aziende e candidarsi alle numerose opportunità di stage, lavoro e graduate program.  

All’interno della piattaforma, ci piace raccontare le storie di giovani talenti che hanno fatto un percorso di studio brillante e oggi lavorano presso importanti realtà. 


In quale università hai studiato e quale percorso di studi hai scelto?

Ho iniziato la mia carriera universitaria nell’Università di Bologna iscrivendomi al corso di laurea in Ingegneria Energetica. Una volta conseguita la laurea triennale ho deciso di cambiare realtà iscrivendomi al Politecnico di Milano continuando con la laurea magistrale nello stesso ambito. Durante l’esperienza a Milano ho vinto una borsa di studio che mi ha permesso di frequentare la Waseda University (Tokyo) per sei mesi.


Quanto è importante secondo te svolgere un periodo di studio fuori dall'Italia e dalla propria comfort zone?

Svolgere un periodo di studi all’estero è fondamentale specialmente durante la laurea magistrale. I corsi di studio magistrali in ambito ingegneristico all’estero sono fortemente incentrati sui lavori di gruppo. Lavorare con studenti che non conosci, e provenienti da un’altra cultura, ti permette di migliorare moltissimo le cosiddette “team work skills”, fondamentali per un ingegnere, e di acquisire la capacità di adattarsi a seconda della conformazione del gruppo di lavoro.

Questo, oltre al vivere per un periodo in una società con una cultura diversa da quella di origine, equivale a quello che si definisce “uscire dalla confort zone”. Queste esperienze ti permettono di capire quali sono i tuoi limiti e su cosa lavorare per migliorarti.  


Quale attività extra-universitaria pensi sia stata davvero importante per la tua carriera?

Sono cresciuto a Roseto degli Abruzzi, paese in cui il basket è considerato una “religione”. Ho iniziato a giocare a basket all’età di 3 anni e tutt’ora non appena ho del tempo libero prendo la palla a spicchi per fare due tiri a canestro. Credo che lo sport, specialmente se di squadra, contribuisca a formare il tuo carattere e ad insegnarti come lavorare in un team dando il massimo per raggiungere agli obiettivi preposti.


Un consiglio che daresti a chi sta studiando in questo momento?

Consiglierei di cercare di cogliere tutte le possibilità che l’ambiente Universitario ti offre in termini di crescita personale (sia in ambito professionale che non). Nel caso in cui si pensi che l’università non offra quello che si cerca, consiglio di sfruttare la facilità di viaggiare e di trovare opportunità alternative con gli ormai innumerevoli mezzi a disposizione oggi. Un’esperienza all’estero è un MUST.


Oggi lavori in Tetra Pak: come ci sei arrivato e come si sono svolte le selezioni?

Il primo contatto con Tetra Pak l’ho avuto tramite LinkedIn. Durante la scrittura della Tesi magistrale mi stavo guardando attorno per cercare di accedere ad un cosiddetto “Graduate Program”. Tetra Pak sponsorizzava il suo Future Talent Program e così ho mandato il mio curriculum.

Dopo qualche mese, ho iniziato i colloqui di selezione, prima al telefono, poi una giornata in sede (Modena) con altri due candidati. In questa giornata la prova più interessante è stata quella del Role Play. Mi sono stati dati 15 minuti per leggere del materiale (documenti e e-mail) per capire che ruolo io dovessi interpretare e quale fosse l’argomento di cui si sarebbe parlato. Alla fine della fase di preparazione è iniziata la simulazione di un meeting il cui fine, penso, fosse capire come io riuscissi a gestire un contraddittorio tra colleghi.


Di cosa ti occupi in qualità di Development engineer in Tetra Pak?

Il ruolo di Development Engineer in Tetra Pak è una figura prevalentemente tecnica che lavora in Ricerca & Sviluppo all’interno di un team con il fine di sviluppare soluzioni innovative. Proprio perchè parte di un team eterogeneo dal punti di vista delle competenze,  deve  gestire/contribuire in progetti complessi che richiedono soft skills come il lavoro di squadra, la gestione del tempo e delle risorse, la capacitá di ascolto soprattutto per interagire con tutte quelle aree che non hanno a che fare con l’ingegneria ma che pure fanno parte dei team di progetto.

 

Nel tuo percorso di Tetra Pak hai lavorato anche all'estero: è stata una scelta tua o aziendale?

Il fatto di essere entrato nel Future Talent Program di Tetra Pak implicava che nei primi due anni potessi lavorare fino al 50% del tempo (1 anno) all’estero. Nel mio caso questo si è tradotto nel lavorare 5 mesi nella sede di Lund (SVE) e 5 mesi a Dallas (USA) più un’altra esperienza di durata minore a Pechino (CHI). Durante questi periodi di lavoro all’estero mi sono occupato di argomenti relativi all’R&D diversi da quelli trattati a Modena (Svezia) e ho anche ricoperto ruoli a contatto diretto con i clienti (USA). 

Poter lavorare per la stessa azienda cambiando sede e mansione mi ha consentito di capire molto più a fondo il business di Tetra Pak e di come le sedi si relazionano tra di loro. Se dovessi identificare l’outcome principale di questi periodi all’estero con Tetra Pak direi “NETWORKING”. Ho avuto la possibilità di conoscere e collaborare con persone con background professionali e culturali molto diversi e lavorare in paesi in cui l’approccio al lavoro è differente da quello italiano.


Sei un recruiter? Scopri come digitalizzare le strategie di employer branding e recruiting della tua azienda grazia a tutored. Attrai e assumi giovani talenti: scopri Tutored Business.

Lund, Dallas, Pechino e Modena: ecco dove Tetra Pak ha portato Stefano, Development Engineer incaricato di sviluppare nuove soluzioni innovative per il mercato. 


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All’interno della piattaforma, ci piace raccontare le storie di giovani talenti che hanno fatto un percorso di studio brillante e oggi lavorano presso importanti realtà. 


In quale università hai studiato e quale percorso di studi hai scelto?

Ho iniziato la mia carriera universitaria nell’Università di Bologna iscrivendomi al corso di laurea in Ingegneria Energetica. Una volta conseguita la laurea triennale ho deciso di cambiare realtà iscrivendomi al Politecnico di Milano continuando con la laurea magistrale nello stesso ambito. Durante l’esperienza a Milano ho vinto una borsa di studio che mi ha permesso di frequentare la Waseda University (Tokyo) per sei mesi.


Quanto è importante secondo te svolgere un periodo di studio fuori dall'Italia e dalla propria comfort zone?

Svolgere un periodo di studi all’estero è fondamentale specialmente durante la laurea magistrale. I corsi di studio magistrali in ambito ingegneristico all’estero sono fortemente incentrati sui lavori di gruppo. Lavorare con studenti che non conosci, e provenienti da un’altra cultura, ti permette di migliorare moltissimo le cosiddette “team work skills”, fondamentali per un ingegnere, e di acquisire la capacità di adattarsi a seconda della conformazione del gruppo di lavoro.

Questo, oltre al vivere per un periodo in una società con una cultura diversa da quella di origine, equivale a quello che si definisce “uscire dalla confort zone”. Queste esperienze ti permettono di capire quali sono i tuoi limiti e su cosa lavorare per migliorarti.  


Quale attività extra-universitaria pensi sia stata davvero importante per la tua carriera?

Sono cresciuto a Roseto degli Abruzzi, paese in cui il basket è considerato una “religione”. Ho iniziato a giocare a basket all’età di 3 anni e tutt’ora non appena ho del tempo libero prendo la palla a spicchi per fare due tiri a canestro. Credo che lo sport, specialmente se di squadra, contribuisca a formare il tuo carattere e ad insegnarti come lavorare in un team dando il massimo per raggiungere agli obiettivi preposti.


Un consiglio che daresti a chi sta studiando in questo momento?

Consiglierei di cercare di cogliere tutte le possibilità che l’ambiente Universitario ti offre in termini di crescita personale (sia in ambito professionale che non). Nel caso in cui si pensi che l’università non offra quello che si cerca, consiglio di sfruttare la facilità di viaggiare e di trovare opportunità alternative con gli ormai innumerevoli mezzi a disposizione oggi. Un’esperienza all’estero è un MUST.


Oggi lavori in Tetra Pak: come ci sei arrivato e come si sono svolte le selezioni?

Il primo contatto con Tetra Pak l’ho avuto tramite LinkedIn. Durante la scrittura della Tesi magistrale mi stavo guardando attorno per cercare di accedere ad un cosiddetto “Graduate Program”. Tetra Pak sponsorizzava il suo Future Talent Program e così ho mandato il mio curriculum.

Dopo qualche mese, ho iniziato i colloqui di selezione, prima al telefono, poi una giornata in sede (Modena) con altri due candidati. In questa giornata la prova più interessante è stata quella del Role Play. Mi sono stati dati 15 minuti per leggere del materiale (documenti e e-mail) per capire che ruolo io dovessi interpretare e quale fosse l’argomento di cui si sarebbe parlato. Alla fine della fase di preparazione è iniziata la simulazione di un meeting il cui fine, penso, fosse capire come io riuscissi a gestire un contraddittorio tra colleghi.


Di cosa ti occupi in qualità di Development engineer in Tetra Pak?

Il ruolo di Development Engineer in Tetra Pak è una figura prevalentemente tecnica che lavora in Ricerca & Sviluppo all’interno di un team con il fine di sviluppare soluzioni innovative. Proprio perchè parte di un team eterogeneo dal punti di vista delle competenze,  deve  gestire/contribuire in progetti complessi che richiedono soft skills come il lavoro di squadra, la gestione del tempo e delle risorse, la capacitá di ascolto soprattutto per interagire con tutte quelle aree che non hanno a che fare con l’ingegneria ma che pure fanno parte dei team di progetto.

 

Nel tuo percorso di Tetra Pak hai lavorato anche all'estero: è stata una scelta tua o aziendale?

Il fatto di essere entrato nel Future Talent Program di Tetra Pak implicava che nei primi due anni potessi lavorare fino al 50% del tempo (1 anno) all’estero. Nel mio caso questo si è tradotto nel lavorare 5 mesi nella sede di Lund (SVE) e 5 mesi a Dallas (USA) più un’altra esperienza di durata minore a Pechino (CHI). Durante questi periodi di lavoro all’estero mi sono occupato di argomenti relativi all’R&D diversi da quelli trattati a Modena (Svezia) e ho anche ricoperto ruoli a contatto diretto con i clienti (USA). 

Poter lavorare per la stessa azienda cambiando sede e mansione mi ha consentito di capire molto più a fondo il business di Tetra Pak e di come le sedi si relazionano tra di loro. Se dovessi identificare l’outcome principale di questi periodi all’estero con Tetra Pak direi “NETWORKING”. Ho avuto la possibilità di conoscere e collaborare con persone con background professionali e culturali molto diversi e lavorare in paesi in cui l’approccio al lavoro è differente da quello italiano.


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