Published at 28 Apr 2020
Published at 28 Apr 2020
Laurea in Architettura: gli sbocchi lavorativi per i neolaureati

Laurea in Architettura: gli sbocchi lavorativi per i neolaureati


Laurea in Architettura, e poi?


Architetto: questo sembra essere lo sbocco non solo naturale ma anche unico, del laureato in architettura. Ma di fatto, è realmente così? Il principio di generalizzazione è lo stesso con cui combattono i laureati in giurisprudenza, che fin troppo spesso si sentono dire “quindi vuoi diventare avvocato?”. Ma se d’altra parte molti sanno che i panorami lavorativi sono ben più ampi per un laureato in legge, non si può dire che la stessa cosa avviene nei caso dei laureati in architettura. 


Architetto e non solo: le possibili opzioni dopo la laurea


1. Libera professione

Esercitare la libera professione ha i suoi pro e i suoi contro. Prima di iniziare, è necessaria un po’ di gavetta presso vari studi. Dopo aver compiuto questo iter, potrete decidere di aprirvi il vostro studio personale o lavorare come dipendenti presso uno studio già avviato.


2. Architetto restauratore

Il restauro del patrimonio artistico e culturale, in particolar modo quello Europeo ed Asiatico, è una priorità per le società moderne, che hanno necessità di ottimizzare il proprio patrimonio culturale per renderlo accessibile ad un mercato del turismo sempre in crescita.


3. Specialista dell’illuminazione

Le opere, sia pubbliche che private, sono sempre più connesse con il loro aspetto notturno, il che richiede un crescente numero di professionisti che sappiano come far apparire splendenti gli edifici anche di notte.


4. Industrial Designer

Il design industriale si concentra sulla progettazione di oggetti di piccola dimensione di produzione di massa. Diventare designer di oggetti di grande produzione significa influenzare un numero di persone molto grande, con oggetti assai piccoli.


5. Designer di mobili

Il design di elementi di arredo come i mobili può considerarsi una sorella minore dell’Architettura. Alcune delle firme più importanti dell’architettura mondiale vi si sono dedicati, a partire da Ray Eames, Alvar Aalto, Arne Jacobsen e, in ultimo, Zaha Hadid.


6. Graphic Designer

Probabilmente quella del progettista grafico è la carriera più comune per quegli architetti che non vogliono esercitare la professione in edilizia. In questo caso è consigliabile integrare le proprie conoscenze teoriche mediante corsi di computer grafica o master specifici.


7. Video Game Designer

Il design dei video game è, soprattutto all’estero, una delle carriere più promettenti per un architetto che voglia impegnarsi nel digitale. La progettazione di ambienti virtuali richiede la sapienza della progettazione architettonica e la capacità di realizzare scenari magnifici in forma virtuale. In pratica, il sogno di ogni architetto amante della virtualizzazione.


Cosa si aspettano le aziende/studi professionali da un laureato in architettura?

Oltre ad un’ottima conoscenza dell’inglese e del Pacchetto Office, dall’architetto ci si aspetta una buona padronanza dei principali software per disegnare in ambito 2D/3D (AutoCad, SketchUp Archicad ecc.) e di Photoshop. È preferibile inoltre la conoscenza di altri software come Rhinoceros, Revi, Illustrator e Indesign.


Tutored è il punto di incontro tra studenti, neolaureati e aziende. Entra nella community di tutored per esplorare tutte le opportunità di carriera in linea con i tuoi studi, leggere i consigli dei recruiter delle aziende attive su tutored per prepararti al meglio al tuo prossimo colloquio. 

Laurea in Architettura, e poi?


Architetto: questo sembra essere lo sbocco non solo naturale ma anche unico, del laureato in architettura. Ma di fatto, è realmente così? Il principio di generalizzazione è lo stesso con cui combattono i laureati in giurisprudenza, che fin troppo spesso si sentono dire “quindi vuoi diventare avvocato?”. Ma se d’altra parte molti sanno che i panorami lavorativi sono ben più ampi per un laureato in legge, non si può dire che la stessa cosa avviene nei caso dei laureati in architettura. 


Architetto e non solo: le possibili opzioni dopo la laurea


1. Libera professione

Esercitare la libera professione ha i suoi pro e i suoi contro. Prima di iniziare, è necessaria un po’ di gavetta presso vari studi. Dopo aver compiuto questo iter, potrete decidere di aprirvi il vostro studio personale o lavorare come dipendenti presso uno studio già avviato.


2. Architetto restauratore

Il restauro del patrimonio artistico e culturale, in particolar modo quello Europeo ed Asiatico, è una priorità per le società moderne, che hanno necessità di ottimizzare il proprio patrimonio culturale per renderlo accessibile ad un mercato del turismo sempre in crescita.


3. Specialista dell’illuminazione

Le opere, sia pubbliche che private, sono sempre più connesse con il loro aspetto notturno, il che richiede un crescente numero di professionisti che sappiano come far apparire splendenti gli edifici anche di notte.


4. Industrial Designer

Il design industriale si concentra sulla progettazione di oggetti di piccola dimensione di produzione di massa. Diventare designer di oggetti di grande produzione significa influenzare un numero di persone molto grande, con oggetti assai piccoli.


5. Designer di mobili

Il design di elementi di arredo come i mobili può considerarsi una sorella minore dell’Architettura. Alcune delle firme più importanti dell’architettura mondiale vi si sono dedicati, a partire da Ray Eames, Alvar Aalto, Arne Jacobsen e, in ultimo, Zaha Hadid.


6. Graphic Designer

Probabilmente quella del progettista grafico è la carriera più comune per quegli architetti che non vogliono esercitare la professione in edilizia. In questo caso è consigliabile integrare le proprie conoscenze teoriche mediante corsi di computer grafica o master specifici.


7. Video Game Designer

Il design dei video game è, soprattutto all’estero, una delle carriere più promettenti per un architetto che voglia impegnarsi nel digitale. La progettazione di ambienti virtuali richiede la sapienza della progettazione architettonica e la capacità di realizzare scenari magnifici in forma virtuale. In pratica, il sogno di ogni architetto amante della virtualizzazione.


Cosa si aspettano le aziende/studi professionali da un laureato in architettura?

Oltre ad un’ottima conoscenza dell’inglese e del Pacchetto Office, dall’architetto ci si aspetta una buona padronanza dei principali software per disegnare in ambito 2D/3D (AutoCad, SketchUp Archicad ecc.) e di Photoshop. È preferibile inoltre la conoscenza di altri software come Rhinoceros, Revi, Illustrator e Indesign.


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