Oggi abbiamo incontrato Simone Loro, Responsabile del Servizio Portafoglio in Crédit Agricole Vita. Simone ci ha raccontato il suo affascinante percorso professionale, dalle prime esperienze nel settore della moda e del fast-food fino al ruolo cruciale che ricopre oggi nel mondo delle assicurazioni. Ha condiviso preziosi consigli per chi desidera intraprendere una carriera in questo ambito.
Scopriamo insieme la sua storia e le sue riflessioni su come raggiungere il successo in un settore così in continua evoluzione!
1. Ciao Simone, partiamo subito con le domande facili! Raccontaci un po’ di te e della tua esperienza lavorativa
Ciao a tutti!
Il mio percorso professionale può essere considerato piuttosto inusuale: infatti mi sono diplomato come perito elettrotecnico e poi, subito dopo la scuola, mi sono immerso nel mondo del lavoro. Ho iniziato la mia carriera in Versace, occupandomi della catalogazione degli abiti di campionario e come assistente nel back stage delle sfilate: esperienza formativa ed immersiva che mi ha consentito di esplorare i meccanismi operativi che stanno dietro ad un grande marchio di moda, responsabilizzandomi notevolmente.
Successivamente, ho lavorato per due società americane: McDonald’s, nel settore del fast-food, e Foot Locker, nell'abbigliamento sportivo. Collaborare con questi due colossi mi ha permesso di comprendere e studiare i diversi processi organizzativi e dato l'opportunità di ricoprire ruoli di responsabilità; infatti, la mia natura organizzata si è integrata perfettamente con le loro strutture rigorose ed estremamente efficienti.
Sono entrato quasi per caso nel mondo delle assicurazioni, dove ho appreso a mano a mano le basi del settore e mi sono appassionato a questo nuovo ambito. Dopo 9 anni di esperienza e una crescita costante in termini di responsabilità e competenze sono poi approdato in Crédit Agricole Vita.
2. Da quanto tempo lavori in Crédit Agricole Vita e come ci sei arrivato?
Ero alla ricerca di nuovi stimoli e desideravo contribuire alla crescita di una realtà innovativa. Così sono approdato in Crédit Agricole Vita. Sono stato uno dei primi membri del team quando la società era ancora delle dimensioni di una startup. Abbiamo costruito tutto da zero, un'opportunità che pochi hanno nella vita: poter mettere il proprio contributo in una Realtà che sta nascendo. In questi 17 anni ho visto la Società evolversi in tutte le sue fasi, e come conseguenza di questo sviluppo, guardando indietro, ho quasi la sensazione di aver cambiato azienda 3-4 volte.
Mi definisco un’aziendalista perché, quando sposo un progetto lo faccio e lo sento completamente mio.
Per me è importante far parte di un gruppo di lavoro con principi sani e omogenei, dove ognuno si sente libero di portare il proprio modo di lavorare e approccio. Cerco di essere un buon collante per il mio team, stimolando valori quali la trasparenza e collaborazione in ottica di supportare e valorizzare le idee di ciascuno con lo scopo di raggiungere gli obiettivi aziendali in maniera professionale e puntuale.
Quando mi capita di soffermarmi e ripensare ai progetti sfidanti in cui siamo stati coinvolti in tutti questi anni mi rendo conto dei successi che abbiamo traguardato; questa capacità di reazione ha aiutato l’Azienda a mutare rapidamente e adattarsi al mercato assicurativo in continua evoluzione. Chi si approccia per la prima volta alla nostra realtà può far fatica a tenere il passo (per via dei continui cambi di priorità a cui siamo sottoposti), ma questo è ciò che rende il mio lavoro sempre stimolante e mai ripetitivo.
3. Qual è il tuo ruolo attuale? Quali sono le principali sfide e obiettivi del tuo ruolo?
Attualmente, sono Responsabile del Servizio Portafoglio, supervisionando un team di 12 persone suddivise in due uffici, ciascuno con compiti e processi distinti. Il mio lavoro consiste nel supportare i membri del team, promuovendo la loro autonomia, aiutandoli a monitorare le scadenze relative a procedure e normative, e pianificando le attività future in linea con gli obiettivi aziendali.
Interagisco principalmente con i manager dei due uffici, i quali guidano i rispettivi gruppi, ma il rapporto con tutti componenti del Servizio è sempre molto diretto. Un aspetto cruciale del mio ruolo è valorizzare i talenti, favorire la crescita professionale delle persone attraverso l’accrescimento delle competenze tecniche e un supporto costante, con l’obiettivo di creare un ambiente di lavoro positivo e dinamico.
In futuro, uno dei miei propositi è potenziare gli strumenti di controllo e migliorare continuamente i processi aziendali. Questo sarà possibile attraverso un costante investimento in nuove tecnologie, mantenendo un focus sulla qualità dei dati e sull'efficienza operativa. È un obiettivo a cui tengo molto, poiché la mia più grande soddisfazione lavorativa deriva dal vedere crescere oltre che l'azienda anche le persone che ne fanno parte.
4. Quali competenze ritieni fondamentali per avere successo nel tuo settore?
Nel nostro settore, è fondamentale sviluppare competenze tecniche solide, come la conoscenza delle normative di settore e il Codice delle Assicurazioni Private (CAP) oltre alla capacità di utilizzo di software gestionali indispensabili per elaborare mole di dati di grande rilevanza. Tuttavia, non bisogna dimenticare l’importanza delle soft skills trasversali, come il problem solving, stress management e la capacità di lavorare in team. È essenziale anche essere disposti a uscire costantemente dalla propria zona di comfort ed essere sempre pronti ad affrontare nuove sfide e cambi di direzione, a volte repentini.
Per Crédit Agricole Vita costruire squadre con principi sani e orientati ai risultati è fondamentale. Siamo un’azienda molto dinamica, quindi è cruciale avere un approccio critico e proteggere le risorse che lavorano con noi. A livello personale, è importante essere resilienti, critici e capaci di gestire dati complessi in modo produttivo. Infine, bisogna saper comunicare efficacemente gli obiettivi affinché il gruppo di lavoro possa lavorare in maniera coordinata e si senta sostenuto nei momenti di difficoltà. Non per ultimo, riconoscere e festeggiare i successi.
Il mio consiglio è quello di intraprendere percorsi di coaching per migliorare la conoscenza di sé stessi e sviluppare le proprie capacità. La trasparenza comunicativa, l’entusiasmo, la circolazione libera delle informazioni e la forza del gruppo di lavoro sono cruciali per creare un clima positivo e propositivo.
Oggi abbiamo incontrato Simone Loro, Responsabile del Servizio Portafoglio in Crédit Agricole Vita. Simone ci ha raccontato il suo affascinante percorso professionale, dalle prime esperienze nel settore della moda e del fast-food fino al ruolo cruciale che ricopre oggi nel mondo delle assicurazioni. Ha condiviso preziosi consigli per chi desidera intraprendere una carriera in questo ambito.
Scopriamo insieme la sua storia e le sue riflessioni su come raggiungere il successo in un settore così in continua evoluzione!
1. Ciao Simone, partiamo subito con le domande facili! Raccontaci un po’ di te e della tua esperienza lavorativa
Ciao a tutti!
Il mio percorso professionale può essere considerato piuttosto inusuale: infatti mi sono diplomato come perito elettrotecnico e poi, subito dopo la scuola, mi sono immerso nel mondo del lavoro. Ho iniziato la mia carriera in Versace, occupandomi della catalogazione degli abiti di campionario e come assistente nel back stage delle sfilate: esperienza formativa ed immersiva che mi ha consentito di esplorare i meccanismi operativi che stanno dietro ad un grande marchio di moda, responsabilizzandomi notevolmente.
Successivamente, ho lavorato per due società americane: McDonald’s, nel settore del fast-food, e Foot Locker, nell'abbigliamento sportivo. Collaborare con questi due colossi mi ha permesso di comprendere e studiare i diversi processi organizzativi e dato l'opportunità di ricoprire ruoli di responsabilità; infatti, la mia natura organizzata si è integrata perfettamente con le loro strutture rigorose ed estremamente efficienti.
Sono entrato quasi per caso nel mondo delle assicurazioni, dove ho appreso a mano a mano le basi del settore e mi sono appassionato a questo nuovo ambito. Dopo 9 anni di esperienza e una crescita costante in termini di responsabilità e competenze sono poi approdato in Crédit Agricole Vita.
2. Da quanto tempo lavori in Crédit Agricole Vita e come ci sei arrivato?
Ero alla ricerca di nuovi stimoli e desideravo contribuire alla crescita di una realtà innovativa. Così sono approdato in Crédit Agricole Vita. Sono stato uno dei primi membri del team quando la società era ancora delle dimensioni di una startup. Abbiamo costruito tutto da zero, un'opportunità che pochi hanno nella vita: poter mettere il proprio contributo in una Realtà che sta nascendo. In questi 17 anni ho visto la Società evolversi in tutte le sue fasi, e come conseguenza di questo sviluppo, guardando indietro, ho quasi la sensazione di aver cambiato azienda 3-4 volte.
Mi definisco un’aziendalista perché, quando sposo un progetto lo faccio e lo sento completamente mio.
Per me è importante far parte di un gruppo di lavoro con principi sani e omogenei, dove ognuno si sente libero di portare il proprio modo di lavorare e approccio. Cerco di essere un buon collante per il mio team, stimolando valori quali la trasparenza e collaborazione in ottica di supportare e valorizzare le idee di ciascuno con lo scopo di raggiungere gli obiettivi aziendali in maniera professionale e puntuale.
Quando mi capita di soffermarmi e ripensare ai progetti sfidanti in cui siamo stati coinvolti in tutti questi anni mi rendo conto dei successi che abbiamo traguardato; questa capacità di reazione ha aiutato l’Azienda a mutare rapidamente e adattarsi al mercato assicurativo in continua evoluzione. Chi si approccia per la prima volta alla nostra realtà può far fatica a tenere il passo (per via dei continui cambi di priorità a cui siamo sottoposti), ma questo è ciò che rende il mio lavoro sempre stimolante e mai ripetitivo.
3. Qual è il tuo ruolo attuale? Quali sono le principali sfide e obiettivi del tuo ruolo?
Attualmente, sono Responsabile del Servizio Portafoglio, supervisionando un team di 12 persone suddivise in due uffici, ciascuno con compiti e processi distinti. Il mio lavoro consiste nel supportare i membri del team, promuovendo la loro autonomia, aiutandoli a monitorare le scadenze relative a procedure e normative, e pianificando le attività future in linea con gli obiettivi aziendali.
Interagisco principalmente con i manager dei due uffici, i quali guidano i rispettivi gruppi, ma il rapporto con tutti componenti del Servizio è sempre molto diretto. Un aspetto cruciale del mio ruolo è valorizzare i talenti, favorire la crescita professionale delle persone attraverso l’accrescimento delle competenze tecniche e un supporto costante, con l’obiettivo di creare un ambiente di lavoro positivo e dinamico.
In futuro, uno dei miei propositi è potenziare gli strumenti di controllo e migliorare continuamente i processi aziendali. Questo sarà possibile attraverso un costante investimento in nuove tecnologie, mantenendo un focus sulla qualità dei dati e sull'efficienza operativa. È un obiettivo a cui tengo molto, poiché la mia più grande soddisfazione lavorativa deriva dal vedere crescere oltre che l'azienda anche le persone che ne fanno parte.
4. Quali competenze ritieni fondamentali per avere successo nel tuo settore?
Nel nostro settore, è fondamentale sviluppare competenze tecniche solide, come la conoscenza delle normative di settore e il Codice delle Assicurazioni Private (CAP) oltre alla capacità di utilizzo di software gestionali indispensabili per elaborare mole di dati di grande rilevanza. Tuttavia, non bisogna dimenticare l’importanza delle soft skills trasversali, come il problem solving, stress management e la capacità di lavorare in team. È essenziale anche essere disposti a uscire costantemente dalla propria zona di comfort ed essere sempre pronti ad affrontare nuove sfide e cambi di direzione, a volte repentini.
Per Crédit Agricole Vita costruire squadre con principi sani e orientati ai risultati è fondamentale. Siamo un’azienda molto dinamica, quindi è cruciale avere un approccio critico e proteggere le risorse che lavorano con noi. A livello personale, è importante essere resilienti, critici e capaci di gestire dati complessi in modo produttivo. Infine, bisogna saper comunicare efficacemente gli obiettivi affinché il gruppo di lavoro possa lavorare in maniera coordinata e si senta sostenuto nei momenti di difficoltà. Non per ultimo, riconoscere e festeggiare i successi.
Il mio consiglio è quello di intraprendere percorsi di coaching per migliorare la conoscenza di sé stessi e sviluppare le proprie capacità. La trasparenza comunicativa, l’entusiasmo, la circolazione libera delle informazioni e la forza del gruppo di lavoro sono cruciali per creare un clima positivo e propositivo.