Sei curioso di scoprire come un'esperienza di stage può trasformare la tua carriera? Abbiamo incontrato Alina Burkot, Recruiting & Talent Acquisition @Hilti, che ci ha raccontato il suo percorso, le competenze acquisite e le infinite possibilità che Hilti offre ai suoi stagisti. Per scoprire come un semplice stage può aprire le porte a un futuro brillante leggi l’articolo qui sotto!
Ciao Alina, partiamo con le domande più facili! In quale università hai studiato e quale percorso hai scelto?
Ciao Joinrs, certo! Ho frequentato l’Università Orientale di Napoli e ho studiato in triennale lingue, con particolare focus sull’inglese e il cinese, mentre in magistrale in Relazioni Internazionali focalizzate sul mondo asiatico, perché desideravo proseguire lo studio della lingua cinese.
Nel corso della tua carriera accademica, hai avuto l’opportunità di studiare e lavorare in altri paesi. Quali differenze hai riscontrato con l’Italia e cos’hai imparato (in un’ottica personale e/o professionale)?
Durante la triennale ho svolto l’Erasmus studio della durata di sei mesi presso l’Università di Bristol, dove ho avuto modo di sperimentare un metodo di studio diverso, con approccio più pratico e volto al lavoro di gruppo. Questo mi ha permesso di conoscere meglio le persone che mi circondavano e di avere anche un contatto diretto con i professori. È stato più facile sentirsi parte di un gruppo.
Ma non mi sono fermata qui perché durante la magistrale ho svolto altri due Erasmus, questa volta Traineeship, dove ho svolto dei tirocini: il primo è stato presso una ONG a Malta che supportava le donne migranti a Malta nell’inserimento nel mondo lavorativo. Qui mi sono avvicinata al mondo delle risorse umane e, in maniera proattiva, ho iniziato a studiarlo e a fare ricerche su questo.
Due anni dopo, a conclusione dell’università ho voluto fare un’ultima esperienza di Erasmus in Grecia, presso la Camera di Commercio di Salonicco.
Oggi lavori in Hilti da oltre due anni, ma il tuo percorso è iniziato con uno stage. Puoi raccontarci l’iter di selezione che hai affrontato?
Quando ho iniziato l’iter di selezione ero in Grecia e ho avuto un primo contatto telefonico che mi ha permesso di approfondire le mie aspettative e quelle del team e il progetto formativo che mi aspettava. Il mio obiettivo era quello di imparare da un dipartimento HR di una multinazionale: consolidato e strutturato all’interno del quale poter imparare da colleghi con più esperienza.
Successivamente ho svolto un colloquio di un’oretta con la Team Leader del team Talent Acquisition su teams, che si è concentrato sulle mie motivazioni, le mie esperienze, aspettative e anche prospettive future, perché già dal primo colloquio si vanno a esplorare i propri interessi e l’apertura a valutare anche opportunità al di fuori del proprio percorso di studi. Nel giro di una settimana ho poi ricevuto il feedback positivo!
In generale, per gli stage non prevediamo tanti step di selezione: un primo un contatto telefonico per capire esigenze, tempistiche e disponibilità dei candidati, e per comunicare loro le condizioni dello stage quali: periodo, rimborso spese e pacchetto offerto, se domanda e offerta si incontrano passiamo ad un successivo colloquio di approfondimento al quale è presente una figura HR e colui o colei che sarà tutor durante il periodo di stage. Possiamo dire che dopo il colloquio, il feedback è quasi immediato.
Com’è stata la tua esperienza di stage e di onboarding?
Ricordo che il primo giorno ho aperto il mio calendario ed era già organizzato, pieno di attività formative programmate dal mio team: l’obiettivo era quello di darmi una visione a 360° di tutte le attività e poter imparare da subito attraverso gli affiancamenti.
Inoltre, il programma di formazione prevede di essere supportati da un/a “buddy”, che sarà la figura a disposizione per qualsiasi dubbio legato al lavoro, ai processi o a semplici timori. La mia buddy mi ha supportata nel creare una struttura nel mio metodo di lavoro e a conoscere l’ambiente e i suoi valori, che ho potuto poi vivere in prima persona man mano che i mesi passavano.
L’aspetto che più mi ha colpita è che, nonostante fossi in stage, il team ha sempre voluto sentire le mie opinioni e mi ha sempre spronata ad esprimermi e a contribuire a qualsiasi tipo progetto a cui stavamo lavorando. Questo mi ha aiutata a diventare proattiva, elemento fondamentale in Hilti per crescere e vedere anche altri ambiti dell’azienda.
A questo proposito, quali competenze e attitudini reputi fondamentali per poter lavorare in Hilti?
Sicuramente un elemento che non deve mancare è la curiosità e il coraggio, che è anche uno dei valori di Hilti.
Altre competenze che ricerchiamo sono la capacità di saper lavorare in squadra e di avere un atteggiamento aperto ai feedback, che è la base per poter stare all’interno di un team, ma anche il saper organizzare il proprio tempo e avere un metodo di lavoro che ti permette di performare e raggiungere gli obiettivi prefissati.
Tra le hard skills troviamo anche l’inglese, proprio perché in sede ci sono tanti colleghi che provengono da ogni parte del mondo, grazie all’alta mobilità internazionale disponibile in Hilti.
A tal proposito, Hilti ha dei processi annuali volti a costruire il nostro sviluppo in azienda e grazie ai quali facciamo leva sui nostri punti di forza ad oggi, ma anche sulle aree di miglioramento, partendo sia dai feedback che gli altri ci danno e sia da quelli che diamo a noi stessi.
L’obiettivo è di stimolare i punti di forza di una persona e incentivare quello che le da energia, perché siamo convinti che in questo modo lavorerà meglio e sarà più felice facendo quello che le piace fare!
Durante e dopo il periodo di stage, quali sono le prospettive di crescita e i benefit offerti dall’azienda?
Durante il periodo di stage si viene inseriti nel nostro programma di formazione per tutti i 6 mesi, con sessioni online, in presenza e affiancamenti per scoprire la cultura aziendale, i processi e il proprio ruolo - con moduli specifici per ognuno.
Durante questo periodo si possono vivere delle esperienze “A day in the life”: se si è interessati ad approfondire un altro ruolo in un determinato team, è possibile organizzare un affiancamento per vedere quel ruolo da vicino e magari considerarlo come un’opportunità futura.
Sono i nostri manager, nonché tutor, i primi a raccontare le possibilità di crescita in Hilti durante le sessioni di coaching e confronto e a guidare le risorse verso l’ambito più in linea con le proprie aspirazioni e attitudini.
Dopo lo stage, le assunzioni vengono fatte nella maggior parte dei casi a tempo indeterminato perché l’idea è quella di inserire delle figure che abbiano tutti i requisiti, sia soft e che hard, per poi trattenerle in azienda.
Per gli stage presso la nostra sede a Sesto San Giovanni, oltre alla formazione, offriamo anche il 50% di smart working su base annuale, per cui non abbiamo dei giorni prefissati per andare in ufficio: è a discrezione di ogni team. Sono previsti i buoni pasto per tutti i giorni lavorativi, anche nei giorni in cui si è in smart working. Su questo oltre al computer che viene dato in dotazione, offriamo anche la sim dati per lavorare da casa anche se non si ha il WI-FI-
Cosa ti appassiona del tuo lavoro e quali consigli daresti ad uno neolaureato interessato a lavorare in una realtà come Hilti?
Mi appassiona innanzitutto far parte di un’azienda leader di mercato con una cultura fortemente incentrata sulle persone e con dei valori tangibili che tutti noi viviamo ogni giorno. Il bello del mio ruolo invece è la possibilità di poter incontrare e selezionare persone con esperienze e visioni sempre diverse e poter sempre imparare qualcosa di nuovo. Inoltre, il bello di Hilti è che possiamo essere noi stessi, esprimere le nostre idee e visioni e avere un riscontro su questo nella pratica.
Consiglio di aprire la mente e informarsi su come l’azienda è impegnata in tanti ambiti come la sicurezza sul lavoro, innovazione, sostenibilità e di essere aperti anche rispetto all’offerta che si riceve. Spesso si tende a pensare che il campo dell’edilizia sia statico e “vecchio”; al contrario siamo un’azienda innovativa e attenta a molteplici tematiche!
Più in generale, suggerisco di non avere paura di fare domande e di sbagliare: il nostro ambiente è informale e offre la possibilità di creare un bel network che ti può arricchire perché puoi imparare molto da un collega con cui stai semplicemente prendendo un caffè.
Se anche tu desideri entrare in un’azienda leader nel settore edilizio, dai un’occhiata alle nostre opportunità di stage!
Sei curioso di scoprire come un'esperienza di stage può trasformare la tua carriera? Abbiamo incontrato Alina Burkot, Recruiting & Talent Acquisition @Hilti, che ci ha raccontato il suo percorso, le competenze acquisite e le infinite possibilità che Hilti offre ai suoi stagisti. Per scoprire come un semplice stage può aprire le porte a un futuro brillante leggi l’articolo qui sotto!
Ciao Alina, partiamo con le domande più facili! In quale università hai studiato e quale percorso hai scelto?
Ciao Joinrs, certo! Ho frequentato l’Università Orientale di Napoli e ho studiato in triennale lingue, con particolare focus sull’inglese e il cinese, mentre in magistrale in Relazioni Internazionali focalizzate sul mondo asiatico, perché desideravo proseguire lo studio della lingua cinese.
Nel corso della tua carriera accademica, hai avuto l’opportunità di studiare e lavorare in altri paesi. Quali differenze hai riscontrato con l’Italia e cos’hai imparato (in un’ottica personale e/o professionale)?
Durante la triennale ho svolto l’Erasmus studio della durata di sei mesi presso l’Università di Bristol, dove ho avuto modo di sperimentare un metodo di studio diverso, con approccio più pratico e volto al lavoro di gruppo. Questo mi ha permesso di conoscere meglio le persone che mi circondavano e di avere anche un contatto diretto con i professori. È stato più facile sentirsi parte di un gruppo.
Ma non mi sono fermata qui perché durante la magistrale ho svolto altri due Erasmus, questa volta Traineeship, dove ho svolto dei tirocini: il primo è stato presso una ONG a Malta che supportava le donne migranti a Malta nell’inserimento nel mondo lavorativo. Qui mi sono avvicinata al mondo delle risorse umane e, in maniera proattiva, ho iniziato a studiarlo e a fare ricerche su questo.
Due anni dopo, a conclusione dell’università ho voluto fare un’ultima esperienza di Erasmus in Grecia, presso la Camera di Commercio di Salonicco.
Oggi lavori in Hilti da oltre due anni, ma il tuo percorso è iniziato con uno stage. Puoi raccontarci l’iter di selezione che hai affrontato?
Quando ho iniziato l’iter di selezione ero in Grecia e ho avuto un primo contatto telefonico che mi ha permesso di approfondire le mie aspettative e quelle del team e il progetto formativo che mi aspettava. Il mio obiettivo era quello di imparare da un dipartimento HR di una multinazionale: consolidato e strutturato all’interno del quale poter imparare da colleghi con più esperienza.
Successivamente ho svolto un colloquio di un’oretta con la Team Leader del team Talent Acquisition su teams, che si è concentrato sulle mie motivazioni, le mie esperienze, aspettative e anche prospettive future, perché già dal primo colloquio si vanno a esplorare i propri interessi e l’apertura a valutare anche opportunità al di fuori del proprio percorso di studi. Nel giro di una settimana ho poi ricevuto il feedback positivo!
In generale, per gli stage non prevediamo tanti step di selezione: un primo un contatto telefonico per capire esigenze, tempistiche e disponibilità dei candidati, e per comunicare loro le condizioni dello stage quali: periodo, rimborso spese e pacchetto offerto, se domanda e offerta si incontrano passiamo ad un successivo colloquio di approfondimento al quale è presente una figura HR e colui o colei che sarà tutor durante il periodo di stage. Possiamo dire che dopo il colloquio, il feedback è quasi immediato.
Com’è stata la tua esperienza di stage e di onboarding?
Ricordo che il primo giorno ho aperto il mio calendario ed era già organizzato, pieno di attività formative programmate dal mio team: l’obiettivo era quello di darmi una visione a 360° di tutte le attività e poter imparare da subito attraverso gli affiancamenti.
Inoltre, il programma di formazione prevede di essere supportati da un/a “buddy”, che sarà la figura a disposizione per qualsiasi dubbio legato al lavoro, ai processi o a semplici timori. La mia buddy mi ha supportata nel creare una struttura nel mio metodo di lavoro e a conoscere l’ambiente e i suoi valori, che ho potuto poi vivere in prima persona man mano che i mesi passavano.
L’aspetto che più mi ha colpita è che, nonostante fossi in stage, il team ha sempre voluto sentire le mie opinioni e mi ha sempre spronata ad esprimermi e a contribuire a qualsiasi tipo progetto a cui stavamo lavorando. Questo mi ha aiutata a diventare proattiva, elemento fondamentale in Hilti per crescere e vedere anche altri ambiti dell’azienda.
A questo proposito, quali competenze e attitudini reputi fondamentali per poter lavorare in Hilti?
Sicuramente un elemento che non deve mancare è la curiosità e il coraggio, che è anche uno dei valori di Hilti.
Altre competenze che ricerchiamo sono la capacità di saper lavorare in squadra e di avere un atteggiamento aperto ai feedback, che è la base per poter stare all’interno di un team, ma anche il saper organizzare il proprio tempo e avere un metodo di lavoro che ti permette di performare e raggiungere gli obiettivi prefissati.
Tra le hard skills troviamo anche l’inglese, proprio perché in sede ci sono tanti colleghi che provengono da ogni parte del mondo, grazie all’alta mobilità internazionale disponibile in Hilti.
A tal proposito, Hilti ha dei processi annuali volti a costruire il nostro sviluppo in azienda e grazie ai quali facciamo leva sui nostri punti di forza ad oggi, ma anche sulle aree di miglioramento, partendo sia dai feedback che gli altri ci danno e sia da quelli che diamo a noi stessi.
L’obiettivo è di stimolare i punti di forza di una persona e incentivare quello che le da energia, perché siamo convinti che in questo modo lavorerà meglio e sarà più felice facendo quello che le piace fare!
Durante e dopo il periodo di stage, quali sono le prospettive di crescita e i benefit offerti dall’azienda?
Durante il periodo di stage si viene inseriti nel nostro programma di formazione per tutti i 6 mesi, con sessioni online, in presenza e affiancamenti per scoprire la cultura aziendale, i processi e il proprio ruolo - con moduli specifici per ognuno.
Durante questo periodo si possono vivere delle esperienze “A day in the life”: se si è interessati ad approfondire un altro ruolo in un determinato team, è possibile organizzare un affiancamento per vedere quel ruolo da vicino e magari considerarlo come un’opportunità futura.
Sono i nostri manager, nonché tutor, i primi a raccontare le possibilità di crescita in Hilti durante le sessioni di coaching e confronto e a guidare le risorse verso l’ambito più in linea con le proprie aspirazioni e attitudini.
Dopo lo stage, le assunzioni vengono fatte nella maggior parte dei casi a tempo indeterminato perché l’idea è quella di inserire delle figure che abbiano tutti i requisiti, sia soft e che hard, per poi trattenerle in azienda.
Per gli stage presso la nostra sede a Sesto San Giovanni, oltre alla formazione, offriamo anche il 50% di smart working su base annuale, per cui non abbiamo dei giorni prefissati per andare in ufficio: è a discrezione di ogni team. Sono previsti i buoni pasto per tutti i giorni lavorativi, anche nei giorni in cui si è in smart working. Su questo oltre al computer che viene dato in dotazione, offriamo anche la sim dati per lavorare da casa anche se non si ha il WI-FI-
Cosa ti appassiona del tuo lavoro e quali consigli daresti ad uno neolaureato interessato a lavorare in una realtà come Hilti?
Mi appassiona innanzitutto far parte di un’azienda leader di mercato con una cultura fortemente incentrata sulle persone e con dei valori tangibili che tutti noi viviamo ogni giorno. Il bello del mio ruolo invece è la possibilità di poter incontrare e selezionare persone con esperienze e visioni sempre diverse e poter sempre imparare qualcosa di nuovo. Inoltre, il bello di Hilti è che possiamo essere noi stessi, esprimere le nostre idee e visioni e avere un riscontro su questo nella pratica.
Consiglio di aprire la mente e informarsi su come l’azienda è impegnata in tanti ambiti come la sicurezza sul lavoro, innovazione, sostenibilità e di essere aperti anche rispetto all’offerta che si riceve. Spesso si tende a pensare che il campo dell’edilizia sia statico e “vecchio”; al contrario siamo un’azienda innovativa e attenta a molteplici tematiche!
Più in generale, suggerisco di non avere paura di fare domande e di sbagliare: il nostro ambiente è informale e offre la possibilità di creare un bel network che ti può arricchire perché puoi imparare molto da un collega con cui stai semplicemente prendendo un caffè.
Se anche tu desideri entrare in un’azienda leader nel settore edilizio, dai un’occhiata alle nostre opportunità di stage!