Cosa sono le criptovalute e come funzionano
Le criptovalute sono monete digitali decentralizzate che utilizzano tecniche crittografiche per garantire la sicurezza degli scambi tra gli utenti. A differenza della moneta tradizionale, non esistono enti centrali che intermediano le transazioni e le regole con cui avvengono gli scambi sono scritte in un software open-source pubblicamente verificabile. Oggi esistono circa mille criptovalute diverse, e fra queste Bitcoin è la più importante in termini di capitalizzazione, seguita da Ether, la criptovaluta nativa della Blockchain di Ehtereum.
Le criptovalute possono essere suddivise in due categorie principali: le coin (come BTC o ETH) e i token. A differenza dei token, le coin rappresentano l'asset nativo di una specifica piattaforma, svolgendo un ruolo essenziale nel garantirne il corretto funzionamento. Negli anni sono nate diverse tipologie di coin e token, che hanno attirato in maniera altalenante l’attenzione del mercato. C’è un momento storico, però, da tenere bene in mente, ed è il 2021, anno in cui è scoppiata una vera e propria febbre da criptovalute. In quel periodo il mercato globale ha raggiunto il suo picco di capitalizzazione arrivando a valere poco meno di 3000 miliardi di dollari nel novembre 2021, registrando una crescita maggiore del 550% rispetto all’anno precedente. La fine del 2021 e la prima metà del 2022 sono invece stati caratterizzati da un forte ritracciamento, nel quale la capitalizzazione globale è crollata, perdendo oltre il 70% dal suo valore di picco. Come già successo nel 2018, si è dunque assistito a una crescita repentina, seguita da un lungo periodo di correzione, in entrambi casi denominato “crypto-winter”.
Criptovalute tra punti di forza e debolezze
Perché, dunque, si parla così tanto di criptovalute e Blockchain? Non è soltanto una questione di mercato e capitalizzazione, le criptovalute possiedono, infatti, dei veri e propri superpoteri rispetto ai sistemi di pagamento tradizionali. Tra questi:
- disintermediazione;
- programmabilità degli asset e delle transazioni;
- possibilità di effettuare transazioni attingendo da più fonti di liquidità e di inviare il pagamento a diversi destinatari;
- tracciabilità e verifica di tutte le transazioni da parte di tutti i partecipanti della rete.
Innovazioni importanti da cui derivano enormi potenzialità, ma anche alcuni aspetti critici. I punti di debolezza delle criptovalute sono infatti evidenti: elevata volatilità, difficoltà di acquisizione, carenza normativa. Si gioca qui, nell'equilibrio tra pregi e difetti delle criptovalute, l'intera partita della Blockchain.
Quali sono le criptovalute?
Come detto, il mondo delle criptovalute è letteralmente esploso, e oggi se ne contano circa un migliaio. Una grossa fetta del mercato, però, è in mano alle prime due: Bitcoin ed Ehtereum. Vediamole nel dettaglio:
Bitcoin: è la prima criptomoneta (cioè una moneta virtuale), rilasciata come software open source nel 2009 che utilizza una nuova tipologia di registro distribuito noto come Blockchain. Il protocollo Bitcoin consente agli utenti di effettuare transazioni peer-to-peer utilizzando una valuta digitale, evitando il problema del double spending. Nessuna autorità centrale verifica le transazioni e la legittimità delle transazioni effettuate con questa moneta digitale è determinata dalla rete decentralizzata stessa.
Ethereum: è una piattaforma open source basata sulla tecnologia Blockchain, che consente agli sviluppatori di creare e sviluppare applicazioni decentralizzate (DApp) Il protocollo sfrutta una macchina virtuale decentralizzata chiamata Ethereum virtual machine (EVM), che utilizza una rete globale di nodi pubblici e possiede anche le proprie cryptocurrencies, chiamate Ether. Ehtereum è anche usato come protocollo per smart contract.
Valeria Portale - Direttrice dell'Osservatorio Innovative Payments e dell'Osservatorio Blockchain & Web3 del Politecnico di Milano
Cosa sono le criptovalute e come funzionano
Le criptovalute sono monete digitali decentralizzate che utilizzano tecniche crittografiche per garantire la sicurezza degli scambi tra gli utenti. A differenza della moneta tradizionale, non esistono enti centrali che intermediano le transazioni e le regole con cui avvengono gli scambi sono scritte in un software open-source pubblicamente verificabile. Oggi esistono circa mille criptovalute diverse, e fra queste Bitcoin è la più importante in termini di capitalizzazione, seguita da Ether, la criptovaluta nativa della Blockchain di Ehtereum.
Le criptovalute possono essere suddivise in due categorie principali: le coin (come BTC o ETH) e i token. A differenza dei token, le coin rappresentano l'asset nativo di una specifica piattaforma, svolgendo un ruolo essenziale nel garantirne il corretto funzionamento. Negli anni sono nate diverse tipologie di coin e token, che hanno attirato in maniera altalenante l’attenzione del mercato. C’è un momento storico, però, da tenere bene in mente, ed è il 2021, anno in cui è scoppiata una vera e propria febbre da criptovalute. In quel periodo il mercato globale ha raggiunto il suo picco di capitalizzazione arrivando a valere poco meno di 3000 miliardi di dollari nel novembre 2021, registrando una crescita maggiore del 550% rispetto all’anno precedente. La fine del 2021 e la prima metà del 2022 sono invece stati caratterizzati da un forte ritracciamento, nel quale la capitalizzazione globale è crollata, perdendo oltre il 70% dal suo valore di picco. Come già successo nel 2018, si è dunque assistito a una crescita repentina, seguita da un lungo periodo di correzione, in entrambi casi denominato “crypto-winter”.
Criptovalute tra punti di forza e debolezze
Perché, dunque, si parla così tanto di criptovalute e Blockchain? Non è soltanto una questione di mercato e capitalizzazione, le criptovalute possiedono, infatti, dei veri e propri superpoteri rispetto ai sistemi di pagamento tradizionali. Tra questi:
- disintermediazione;
- programmabilità degli asset e delle transazioni;
- possibilità di effettuare transazioni attingendo da più fonti di liquidità e di inviare il pagamento a diversi destinatari;
- tracciabilità e verifica di tutte le transazioni da parte di tutti i partecipanti della rete.
Innovazioni importanti da cui derivano enormi potenzialità, ma anche alcuni aspetti critici. I punti di debolezza delle criptovalute sono infatti evidenti: elevata volatilità, difficoltà di acquisizione, carenza normativa. Si gioca qui, nell'equilibrio tra pregi e difetti delle criptovalute, l'intera partita della Blockchain.
Quali sono le criptovalute?
Come detto, il mondo delle criptovalute è letteralmente esploso, e oggi se ne contano circa un migliaio. Una grossa fetta del mercato, però, è in mano alle prime due: Bitcoin ed Ehtereum. Vediamole nel dettaglio:
Bitcoin: è la prima criptomoneta (cioè una moneta virtuale), rilasciata come software open source nel 2009 che utilizza una nuova tipologia di registro distribuito noto come Blockchain. Il protocollo Bitcoin consente agli utenti di effettuare transazioni peer-to-peer utilizzando una valuta digitale, evitando il problema del double spending. Nessuna autorità centrale verifica le transazioni e la legittimità delle transazioni effettuate con questa moneta digitale è determinata dalla rete decentralizzata stessa.
Ethereum: è una piattaforma open source basata sulla tecnologia Blockchain, che consente agli sviluppatori di creare e sviluppare applicazioni decentralizzate (DApp) Il protocollo sfrutta una macchina virtuale decentralizzata chiamata Ethereum virtual machine (EVM), che utilizza una rete globale di nodi pubblici e possiede anche le proprie cryptocurrencies, chiamate Ether. Ehtereum è anche usato come protocollo per smart contract.
Valeria Portale - Direttrice dell'Osservatorio Innovative Payments e dell'Osservatorio Blockchain & Web3 del Politecnico di Milano