Insieme a Noemi Russo, Talent & Employer Branding Lead in Unilever Italia, continuiamo il nostro percorso nella rubrica "Your Journey", pensata per aiutare i neolaureati a muovere i primi passi nel mondo del lavoro.
In questo appuntamento, riceveremo utili consigli e suggerimenti per distinguerci durante la fase di selezione e scopriremo gli errori da evitare durante i colloqui.
Ciao Noemi, potresti raccontarci in quale università hai studiato e quale percorso hai scelto?
Certamente! Ho iniziato il mio percorso di studi presso l'Università Luiss Guido Carli di Roma, scegliendo la facoltà di Scienze Politiche. Successivamente, ho conseguito la laurea magistrale in International Relations. Durante questo periodo, ho avuto l'opportunità di arricchire la mia esperienza accademica svolgendo la mia tesi all'estero, presso l'Università di Oslo.
Che ruolo ricopri e di cosa ti occupi oggi presso Unilever Italia?
Circa sei anni fa, ho avuto la fortuna di entrare a far parte del team Unilever. All'inizio, ho ricoperto il ruolo di Communications Assistant e successivamente, durante gli anni della pandemia, ho assunto la responsabilità di guidare la comunicazione interna per Unilever Italia.
Recentemente, ho effettuato un significativo cambio di ruolo all’interno dell’azienda, passando all'area delle Risorse Umane, dove attualmente ricopro la posizione di Talent & Employer Branding Lead. Il mio compito principale è coordinare le attività di recruiting, nonché tutte le iniziative di attraction dedicate ai talenti in Italia. Questa transizione è avvenuta in linea con il mio “purpose”, e questa nuova sfida lavorativa mi sta consentendo di applicare le mie esperienze nel mondo della comunicazione a servizio dell'area delle risorse umane.
Quali consigli daresti a coloro che desiderano entrare nella realtà di Unilever Italia?
Vi condivido alcuni consigli da tenere sempre presente quando si è alla ricerca di lavoro e si inizia un processo di selezione:
Informarsi: Un primo consiglio fondamentale è quello di informarsi accuratamente sull'azienda a cui si è interessati. Non bisogna mai dare per scontato questo passaggio ed è quindi essenziale studiare e comprendere i valori dell’azienda e il suo “purpose”. Questo può sembrare banale, ma è un aspetto cruciale per dimostrare un vero interesse. Tutte queste informazioni sono facilmente reperibili online, ad esempio sul sito aziendale e sui canali social.
Comprendere appieno l’offerta: È sempre importante leggere attentamente la descrizione dell’opportunità di lavoro e i requisiti necessari per svolgere il ruolo, per assicurarsi di avere una comprensione accurata delle responsabilità e delle competenze richieste.
Mostrare interesse: Manifestare apertamente la propria motivazione nei confronti dell'azienda e del ruolo specifico per cui si sta facendo domanda. Unilever cerca costantemente talenti il cui “purpose”, scopo personale, sia in linea con quello dell'azienda. Più riusciamo a far emergere questa corrispondenza, maggiori saranno le possibilità di successo per i candidati.
Consapevolezza: Essere consapevoli delle proprie aree di forza e di miglioramento. Quando si descrivono le proprie capacità, è fondamentale fornire esempi concreti per consentire all'interlocutore di comprendere come queste competenze si traducano nella pratica. Quando si affrontano gli aspetti da migliorare, è essenziale presentarli come opportunità di crescita e mostrare quali azioni concrete si stiano intraprendendo per migliorare.
Esercitarsi: Infine, un ultimo consiglio è quello di provare ed esercitarsi il più possibile per affrontare un colloquio. È utile fare delle simulazioni insieme ad amici o parenti che possono fornire un feedback e rilevare aspetti che magari non avevamo considerato inizialmente. Questo può contribuire a migliorare la preparazione e aumentare la fiducia durante il colloquio effettivo.
Come si sviluppa l'iter di selezione in Unilever Italia? I colloqui vengono organizzati in digitale o in presenza?
Nel processo di selezione di Unilever Italia, l'iter si sviluppa in diversi passaggi. Il primo step consiste in un'intervista digitale, in cui i candidati sono invitati a registrare brevi video rispondendo a specifiche domande volte a valutare le soft skill.
Superato questo primo step, i candidati accedono a un secondo colloquio con l’hiring manager di riferimento, principalmente tramite la piattaforma MS Teams. Tuttavia, per alcune posizioni potrebbe essere richiesto un colloquio in presenza, come ad esempio per le opportunità negli stabilimenti produttivi.
È essenziale essere preparati ad affrontare diverse situazioni durante il processo di selezione.
Per quanto riguarda i colloqui virtuali, è consigliabile testare in anticipo le piattaforme utilizzate, assicurarsi che il dispositivo funzioni correttamente e sia carico per il giorno dell'intervista, al fine di essere pronti e puntuali. Inoltre, è necessario scegliere un ambiente adatto, tranquillo, ben illuminato e privo di elementi di distrazione sullo sfondo. L'abbigliamento dovrebbe essere il più neutrale possibile, tenendo conto del proprio interlocutore. Durante i colloqui virtuali, è importante prestare attenzione anche al linguaggio non verbale, come lo sguardo, i gesti e la postura.
Per i colloqui in presenza, le differenze non sono significative. È consigliabile essere puntuali e, nel caso in cui non si conosca il luogo, arrivare in anticipo per evitare di perdersi. È importante rispettare il dress code aziendale. Di persona, bisogna inoltre prestare grande attenzione alla gestualità e al tono di voce utilizzati: il contatto visivo diretto e la propria presenza svolgeranno un ruolo fondamentale.
Infine, se si partecipa a un assessment di gruppo, non bisogna mai dimenticare di tener conto di come ci si relaziona agli altri. Mostrarsi collaborativi, evitando di sovrastare gli altri, e dimostrare capacità di ascolto attivo sono elementi di estrema importanza.
Quali sono gli errori più comuni che i candidati commettono e da evitare?
Un primo errore può consistere nel dimostrare di non conoscere l'azienda, i suoi brand e il suo “purpose”, la sua missione. Questa mancanza di conoscenza può far pensare al recruiter che il candidato non abbia un reale interesse verso l'azienda.
Un altro errore comune è quello di non approfittare dei colloqui per fare domande quando la descrizione della posizione non è del tutto chiara. È essenziale cogliere l'opportunità per approfondire il ruolo e chiarire eventuali dubbi sul processo di selezione.
In alcuni casi, inoltre, il primo contatto può avvenire telefonicamente. In queste situazioni, è essenziale non farsi trovare impreparati. Se, ad esempio, l’azienda chiama mentre si è in mezzo al traffico, non c'è nulla di male nel chiedere di richiamare successivamente per garantire una performance ottimale durante il colloquio e mantenere la massima attenzione. Mostrare flessibilità è un aspetto cruciale, pertanto è consigliabile proporre alternative o soluzioni di backup per venire incontro alle esigenze del recruiter.
Infine, non bisogna dimenticare di essere sempre educati e cortesi durante tutto il processo di selezione. Mantenere un atteggiamento professionale e aperto contribuisce a mantenere aperte tutte le possibilità future.
Grazie Noemi!
Insieme a Noemi Russo, Talent & Employer Branding Lead in Unilever Italia, continuiamo il nostro percorso nella rubrica "Your Journey", pensata per aiutare i neolaureati a muovere i primi passi nel mondo del lavoro.
In questo appuntamento, riceveremo utili consigli e suggerimenti per distinguerci durante la fase di selezione e scopriremo gli errori da evitare durante i colloqui.
Ciao Noemi, potresti raccontarci in quale università hai studiato e quale percorso hai scelto?
Certamente! Ho iniziato il mio percorso di studi presso l'Università Luiss Guido Carli di Roma, scegliendo la facoltà di Scienze Politiche. Successivamente, ho conseguito la laurea magistrale in International Relations. Durante questo periodo, ho avuto l'opportunità di arricchire la mia esperienza accademica svolgendo la mia tesi all'estero, presso l'Università di Oslo.
Che ruolo ricopri e di cosa ti occupi oggi presso Unilever Italia?
Circa sei anni fa, ho avuto la fortuna di entrare a far parte del team Unilever. All'inizio, ho ricoperto il ruolo di Communications Assistant e successivamente, durante gli anni della pandemia, ho assunto la responsabilità di guidare la comunicazione interna per Unilever Italia.
Recentemente, ho effettuato un significativo cambio di ruolo all’interno dell’azienda, passando all'area delle Risorse Umane, dove attualmente ricopro la posizione di Talent & Employer Branding Lead. Il mio compito principale è coordinare le attività di recruiting, nonché tutte le iniziative di attraction dedicate ai talenti in Italia. Questa transizione è avvenuta in linea con il mio “purpose”, e questa nuova sfida lavorativa mi sta consentendo di applicare le mie esperienze nel mondo della comunicazione a servizio dell'area delle risorse umane.
Quali consigli daresti a coloro che desiderano entrare nella realtà di Unilever Italia?
Vi condivido alcuni consigli da tenere sempre presente quando si è alla ricerca di lavoro e si inizia un processo di selezione:
Informarsi: Un primo consiglio fondamentale è quello di informarsi accuratamente sull'azienda a cui si è interessati. Non bisogna mai dare per scontato questo passaggio ed è quindi essenziale studiare e comprendere i valori dell’azienda e il suo “purpose”. Questo può sembrare banale, ma è un aspetto cruciale per dimostrare un vero interesse. Tutte queste informazioni sono facilmente reperibili online, ad esempio sul sito aziendale e sui canali social.
Comprendere appieno l’offerta: È sempre importante leggere attentamente la descrizione dell’opportunità di lavoro e i requisiti necessari per svolgere il ruolo, per assicurarsi di avere una comprensione accurata delle responsabilità e delle competenze richieste.
Mostrare interesse: Manifestare apertamente la propria motivazione nei confronti dell'azienda e del ruolo specifico per cui si sta facendo domanda. Unilever cerca costantemente talenti il cui “purpose”, scopo personale, sia in linea con quello dell'azienda. Più riusciamo a far emergere questa corrispondenza, maggiori saranno le possibilità di successo per i candidati.
Consapevolezza: Essere consapevoli delle proprie aree di forza e di miglioramento. Quando si descrivono le proprie capacità, è fondamentale fornire esempi concreti per consentire all'interlocutore di comprendere come queste competenze si traducano nella pratica. Quando si affrontano gli aspetti da migliorare, è essenziale presentarli come opportunità di crescita e mostrare quali azioni concrete si stiano intraprendendo per migliorare.
Esercitarsi: Infine, un ultimo consiglio è quello di provare ed esercitarsi il più possibile per affrontare un colloquio. È utile fare delle simulazioni insieme ad amici o parenti che possono fornire un feedback e rilevare aspetti che magari non avevamo considerato inizialmente. Questo può contribuire a migliorare la preparazione e aumentare la fiducia durante il colloquio effettivo.
Come si sviluppa l'iter di selezione in Unilever Italia? I colloqui vengono organizzati in digitale o in presenza?
Nel processo di selezione di Unilever Italia, l'iter si sviluppa in diversi passaggi. Il primo step consiste in un'intervista digitale, in cui i candidati sono invitati a registrare brevi video rispondendo a specifiche domande volte a valutare le soft skill.
Superato questo primo step, i candidati accedono a un secondo colloquio con l’hiring manager di riferimento, principalmente tramite la piattaforma MS Teams. Tuttavia, per alcune posizioni potrebbe essere richiesto un colloquio in presenza, come ad esempio per le opportunità negli stabilimenti produttivi.
È essenziale essere preparati ad affrontare diverse situazioni durante il processo di selezione.
Per quanto riguarda i colloqui virtuali, è consigliabile testare in anticipo le piattaforme utilizzate, assicurarsi che il dispositivo funzioni correttamente e sia carico per il giorno dell'intervista, al fine di essere pronti e puntuali. Inoltre, è necessario scegliere un ambiente adatto, tranquillo, ben illuminato e privo di elementi di distrazione sullo sfondo. L'abbigliamento dovrebbe essere il più neutrale possibile, tenendo conto del proprio interlocutore. Durante i colloqui virtuali, è importante prestare attenzione anche al linguaggio non verbale, come lo sguardo, i gesti e la postura.
Per i colloqui in presenza, le differenze non sono significative. È consigliabile essere puntuali e, nel caso in cui non si conosca il luogo, arrivare in anticipo per evitare di perdersi. È importante rispettare il dress code aziendale. Di persona, bisogna inoltre prestare grande attenzione alla gestualità e al tono di voce utilizzati: il contatto visivo diretto e la propria presenza svolgeranno un ruolo fondamentale.
Infine, se si partecipa a un assessment di gruppo, non bisogna mai dimenticare di tener conto di come ci si relaziona agli altri. Mostrarsi collaborativi, evitando di sovrastare gli altri, e dimostrare capacità di ascolto attivo sono elementi di estrema importanza.
Quali sono gli errori più comuni che i candidati commettono e da evitare?
Un primo errore può consistere nel dimostrare di non conoscere l'azienda, i suoi brand e il suo “purpose”, la sua missione. Questa mancanza di conoscenza può far pensare al recruiter che il candidato non abbia un reale interesse verso l'azienda.
Un altro errore comune è quello di non approfittare dei colloqui per fare domande quando la descrizione della posizione non è del tutto chiara. È essenziale cogliere l'opportunità per approfondire il ruolo e chiarire eventuali dubbi sul processo di selezione.
In alcuni casi, inoltre, il primo contatto può avvenire telefonicamente. In queste situazioni, è essenziale non farsi trovare impreparati. Se, ad esempio, l’azienda chiama mentre si è in mezzo al traffico, non c'è nulla di male nel chiedere di richiamare successivamente per garantire una performance ottimale durante il colloquio e mantenere la massima attenzione. Mostrare flessibilità è un aspetto cruciale, pertanto è consigliabile proporre alternative o soluzioni di backup per venire incontro alle esigenze del recruiter.
Infine, non bisogna dimenticare di essere sempre educati e cortesi durante tutto il processo di selezione. Mantenere un atteggiamento professionale e aperto contribuisce a mantenere aperte tutte le possibilità future.
Grazie Noemi!