Unilever

Pubblicato il 02 Jan 2023
Pubblicato il 02 Jan 2023
Il processo di selezione e onboarding in Unilever Italia raccontato da Riccardo Casa, Talent Advisor ed Employer Branding Analyst

Il processo di selezione e onboarding in Unilever Italia raccontato da Riccardo Casa, Talent Advisor ed Employer Branding Analyst


Insieme a Riccardo Casa, Talent Advisor ed Employer Branding Analyst di Unilever Italia, scopriamo tutti gli step che caratterizzano il processo di selezione e l’onboarding di questa grande azienda, nonchè i consigli per emergere durante i colloqui.

• Cosa succede una volta che ci si è candidati per una posizione da voi?

Una volta che i candidati inoltrano la propria candidatura, i Talent Advisor di Unilever effettuano un primo screening dei CV. Tale passaggio è finalizzato a riscontrare, quanto più possibile, le caratteristiche ricercate per la specifica posizione.

Individuate le persone più in linea, viene stilata una shortlist di candidati, i quali vengono successivamente contattati per un primo colloquio conoscitivo. In base alla posizione ricercata, questo step può avvenire anche virtualmente, tramite una piattaforma dedicata. In questo caso, i candidati svolgeranno una video intervista, rispondendo a delle domande preimpostate e taylorizzate sul singolo processo di selezione, che sarà oggetto di valutazione da parte del Talent team.

Qualora il candidato si dovesse distinguere positivamente anche in questa fase, si arriva alla parte più sfidante. I Talent Adivisor, infatti, predispongono un report con le migliori candidature e lo inoltrano agli Hiring Manager di riferimento. Questi ultimi valuteranno i profili sottoposti, definendo con chi voler continuare la selezione per procedere con una interview più incentrata sulla valutazione delle Hard Skills, ovvero di tutte le competenze tecniche effettivamente possedute dalla risorsa.

In base alla tipologia di posizione ed alle competenze che si vogliono riscontrare, successivamente al colloquio con l’Hiring Manager, è possibile che ci vengano effettuati ulteriori step di approfondimento.

Al termine di questa fase, si arriva al momento della scelta del candidato, al quale viene condiviso il feedback positivo e l’offerta da parte dell’azienda.

Nell’arco dell’intero processo, adottiamo sempre un approccio “People Oriented”. Alla fine di qualsiasi step, infatti, sia nel caso di esito positivo che negativo, forniamo un feedback che possa essere il più personale e costruttivo possibile per ognuno dei candidati.

• Quanto dura in media il processo di selezione in Unilever?

Le tempistiche del nostro processo sono sempre piuttosto celeri. Dal momento in cui attiviamo la ricerca, miriamo a chiuderla nel giro di tre settimane dalla pubblicazione dell’annuncio.


• Di solito come si svolge l’interview? Quali consigli daresti per superarla al meglio?

A qualsiasi livello di colloquio la sfera su cui poniamo maggiore attenzione è quella relativa alle soft skills e al lato umano dei candidati, in quanto per noi è fondamentale che le persone all’interno della nostra realtà sposino e condividano i nostri valori e standard comportamentali. Ma, soprattutto, cerchiamo di indagare se il “purpose” della potenziale risorsa sia in linea con quello di Unilever e dei propri marchi, per esser certi che in futuro possa esprimere in azienda il meglio di sé ogni giorno.

Parallamente a ciò, è chiaro che si ha la necessità di valutare anche le competenze “hard” attraverso prove, domande o approfondimenti coerenti al ruolo ricercato. Ad esempio, se una ricerca è mirata all’inserimento di una figura in ambito Finance, sarà importante valutare la sua conoscenza di Excel tramite l’esecuzione di tabelle, calcoli e diagrammi durante il colloquio con l’Hiring Manager.

Un altro aspetto di valutazione può avvenire tramite l’utilizzo di espedienti di gamification che ci permettono di comprendere il mindset e le attitudini logico-numeriche dei candidati.

In ogni caso, il mio suggerimento è quello di dimostrare di essere animati da una grande motivazione, interesse e conoscenza per la nostra azienda. Infatti, quello che desideriamo capire è se le risposte dei candidati siano in linea con i nostri valori trainanti. Per noi è fondamentale inserire persone adatte al nostro contesto, in modo che possano esprimere al meglio il loro potenziale.

Un altro consiglio che mi sento di dare è quello di cercare di assorbire il linguaggio dell’azienda tramite le pagine social, le testimonianze, gli eventi e tutto quello che Unilever fa e comunica periodicamente.

Last but not least, un curriculum accattivante e una cover letter che mostrino la propria motivazione sono alla base di una candidatura efficace.


• Dopo essere stati selezionati, come funziona il processo di onboarding? Come si struttura la prima giornata in Unilever?

In vista del “first day”, condividiamo anticipatamente ai candidati selezionati tutte le informazioni utili per affrontare al meglio l’ingresso in azienda.

Il primo giorno si viene accolti dal team HR, nello specifico dal People Experience Lead di funzione, che ha il compito di dare un’overview del mondo Unilever, nonché di illustrare diritti, doveri e benefit in azienda alla nuova risorsa.

Successivamente, si viene fin da subito affiancati dal Responsabile di funzione che si occuperà di indirizzare i nuovi talenti in un percorso di training on the job, fondamentale per iniziare al meglio la propria esperienza in Unilever e grazie al quale si verrà accompagnati, gradualmente, ad assumere crescenti responsabilità.

 

• Quali sono i consigli che ti senti di dare ai futuri candidati?

Il mio consiglio principale, e che avrei voluto ricevere anch’io quando mi sono inserito nel mondo del lavoro, è quello di compiere scelte consapevoli e di essere sempre orgogliosi del percorso svolto fino a quel momento.

Penso, inoltre, che la curiosità, la voglia di imparare, il desiderio di mettersi sempre in gioco e di essere felici di fare un determinato lavoro siano la chiave per intraprendere un percorso professionale di successo. Follow your purpose!

Insieme a Riccardo Casa, Talent Advisor ed Employer Branding Analyst di Unilever Italia, scopriamo tutti gli step che caratterizzano il processo di selezione e l’onboarding di questa grande azienda, nonchè i consigli per emergere durante i colloqui.

• Cosa succede una volta che ci si è candidati per una posizione da voi?

Una volta che i candidati inoltrano la propria candidatura, i Talent Advisor di Unilever effettuano un primo screening dei CV. Tale passaggio è finalizzato a riscontrare, quanto più possibile, le caratteristiche ricercate per la specifica posizione.

Individuate le persone più in linea, viene stilata una shortlist di candidati, i quali vengono successivamente contattati per un primo colloquio conoscitivo. In base alla posizione ricercata, questo step può avvenire anche virtualmente, tramite una piattaforma dedicata. In questo caso, i candidati svolgeranno una video intervista, rispondendo a delle domande preimpostate e taylorizzate sul singolo processo di selezione, che sarà oggetto di valutazione da parte del Talent team.

Qualora il candidato si dovesse distinguere positivamente anche in questa fase, si arriva alla parte più sfidante. I Talent Adivisor, infatti, predispongono un report con le migliori candidature e lo inoltrano agli Hiring Manager di riferimento. Questi ultimi valuteranno i profili sottoposti, definendo con chi voler continuare la selezione per procedere con una interview più incentrata sulla valutazione delle Hard Skills, ovvero di tutte le competenze tecniche effettivamente possedute dalla risorsa.

In base alla tipologia di posizione ed alle competenze che si vogliono riscontrare, successivamente al colloquio con l’Hiring Manager, è possibile che ci vengano effettuati ulteriori step di approfondimento.

Al termine di questa fase, si arriva al momento della scelta del candidato, al quale viene condiviso il feedback positivo e l’offerta da parte dell’azienda.

Nell’arco dell’intero processo, adottiamo sempre un approccio “People Oriented”. Alla fine di qualsiasi step, infatti, sia nel caso di esito positivo che negativo, forniamo un feedback che possa essere il più personale e costruttivo possibile per ognuno dei candidati.

• Quanto dura in media il processo di selezione in Unilever?

Le tempistiche del nostro processo sono sempre piuttosto celeri. Dal momento in cui attiviamo la ricerca, miriamo a chiuderla nel giro di tre settimane dalla pubblicazione dell’annuncio.


• Di solito come si svolge l’interview? Quali consigli daresti per superarla al meglio?

A qualsiasi livello di colloquio la sfera su cui poniamo maggiore attenzione è quella relativa alle soft skills e al lato umano dei candidati, in quanto per noi è fondamentale che le persone all’interno della nostra realtà sposino e condividano i nostri valori e standard comportamentali. Ma, soprattutto, cerchiamo di indagare se il “purpose” della potenziale risorsa sia in linea con quello di Unilever e dei propri marchi, per esser certi che in futuro possa esprimere in azienda il meglio di sé ogni giorno.

Parallamente a ciò, è chiaro che si ha la necessità di valutare anche le competenze “hard” attraverso prove, domande o approfondimenti coerenti al ruolo ricercato. Ad esempio, se una ricerca è mirata all’inserimento di una figura in ambito Finance, sarà importante valutare la sua conoscenza di Excel tramite l’esecuzione di tabelle, calcoli e diagrammi durante il colloquio con l’Hiring Manager.

Un altro aspetto di valutazione può avvenire tramite l’utilizzo di espedienti di gamification che ci permettono di comprendere il mindset e le attitudini logico-numeriche dei candidati.

In ogni caso, il mio suggerimento è quello di dimostrare di essere animati da una grande motivazione, interesse e conoscenza per la nostra azienda. Infatti, quello che desideriamo capire è se le risposte dei candidati siano in linea con i nostri valori trainanti. Per noi è fondamentale inserire persone adatte al nostro contesto, in modo che possano esprimere al meglio il loro potenziale.

Un altro consiglio che mi sento di dare è quello di cercare di assorbire il linguaggio dell’azienda tramite le pagine social, le testimonianze, gli eventi e tutto quello che Unilever fa e comunica periodicamente.

Last but not least, un curriculum accattivante e una cover letter che mostrino la propria motivazione sono alla base di una candidatura efficace.


• Dopo essere stati selezionati, come funziona il processo di onboarding? Come si struttura la prima giornata in Unilever?

In vista del “first day”, condividiamo anticipatamente ai candidati selezionati tutte le informazioni utili per affrontare al meglio l’ingresso in azienda.

Il primo giorno si viene accolti dal team HR, nello specifico dal People Experience Lead di funzione, che ha il compito di dare un’overview del mondo Unilever, nonché di illustrare diritti, doveri e benefit in azienda alla nuova risorsa.

Successivamente, si viene fin da subito affiancati dal Responsabile di funzione che si occuperà di indirizzare i nuovi talenti in un percorso di training on the job, fondamentale per iniziare al meglio la propria esperienza in Unilever e grazie al quale si verrà accompagnati, gradualmente, ad assumere crescenti responsabilità.

 

• Quali sono i consigli che ti senti di dare ai futuri candidati?

Il mio consiglio principale, e che avrei voluto ricevere anch’io quando mi sono inserito nel mondo del lavoro, è quello di compiere scelte consapevoli e di essere sempre orgogliosi del percorso svolto fino a quel momento.

Penso, inoltre, che la curiosità, la voglia di imparare, il desiderio di mettersi sempre in gioco e di essere felici di fare un determinato lavoro siano la chiave per intraprendere un percorso professionale di successo. Follow your purpose!