Se si parla di cibo e bevande, è risaputo che l'Italia e la Francia sono i leader mondiali del settore. Entrambe le cucine sono conosciute per la loro diversità regionale, la loro varietà di gusti e per essere tra le più popolari e copiate all'estero. Anche se stereotipi e cliché internazionali descrivono queste due economie come tendenzialmente tradizionali e meno inclini all'innovazione, nulla potrebbe essere più lontano dalla verità nell'industria del Food & Beverage.
Nonostante l'insicurezza globale, il settore è vivo e vegeto in Italia e Francia e alcuni affermano che stia addirittura vivendo una rinascita, con clienti in tutto il mondo in fila per provare le specialità dei due paesi. Grazie alla loro storia, reputazione e desiderio di innovazione, l’Italia e la Francia rimarranno probabilmente per decenni leader mondiali nel settore alimentare e offriranno agli aspiranti professionisti molteplici opportunità di crescita personale e di realizzazione professionale.
Il settore agroalimentare è uno dei più importanti in Italia, basta pensare che impiega circa 385.000 persone in più di 6.800 aziende e che lo scorso anno ha generato un fatturato di oltre 140 miliardi di Euro, pari a circa l'8% del PIL italiano. La produzione alimentare nel Paese è aumentata in modo esponenziale nell'ultimo decennio, registrando un’importante crescita nell’export (+6,9%) anche nel periodo precedente la pandemia. Il settore delle bevande, ad esempio, registra regolarmente ottime performance di esportazione, in particolare per il vino, di cui l'Italia è diventata il maggior esportatore mondiale.
L'instabilità globale causata dal Covid-19 ha evidenziato la tenacia e la resilienza delle aziende italiane, che in questo difficile periodo hanno dimostrato grande capacità di adattamento, flessibilità e volontà di investire nel futuro. Il marchio “Made in Italy” resta molto apprezzato dai clienti di tutto il mondo, simbolo di grande gusto, raffinatezza e affidabilità. In particolare, il mercato asiatico sembra pronto per essere esplorato: gli esperti segnalano una crescita prevista di circa il 3,3% in questa regione, con risultati positivi in Cina, India e Vietnam nonostante le contrazioni economiche dovute alla pandemia.
Nonostante le più importanti imprese italiane della grande distribuzione alimentare siano in realtà piccole se comparate ad altri grandi player internazionali, il settore è molto innovativo e alla continua ricerca di nuove figure professionali: giovani talentuosi e ambiziosi con un forte background nel settore e pronti ad apportare pratiche innovative e sostenibili nei settori chiave della loro attività.
L’industria del Food&Beverage francese continua ad essere una delle più stabili dell'economia nazionale. Secondo l'Associazione Nazionale delle Industrie Alimentari (ANIA), lo scorso anno il Paese ha generato un fatturato di oltre 190 miliardi.
La Francia è il quinto esportatore di prodotti alimentari al mondo e gode di una reputazione mondiale per la loro qualità. Le più importanti aziende F&B sono disposte a investire in nuove risorse se ciò significa attirare professionisti con una buona conoscenza di processi innovativi e in grado di renderle competitive sul mercato internazionale.
Chiaramente, il settore del Food & Beverage in Italia e Francia è destinato a crescere in maniera esponenziale nei prossimi decenni. I professionisti con una formazione specializzata, però, sono difficili da trovare e poche università dispongono delle risorse e delle competenze necessarie per preparare i leader di domani. Sono sempre più richieste, infatti, figure capaci di portare l’innovazione necessaria alle aziende per rimanere competitive in questo ambiente in continua evoluzione.
ESCP Business School grazie ai suoi forti legami con aziende leader del settore in entrambi i paesi, la sua grande reputazione in questo campo e una vasta e crescente rete di alumni con cui collabora offre ai suoi studenti un’esperienza formativa e di crescita professionale unica.
La Laurea Magistrale in International Food and Beverage Management è stata classificata prima al mondo dall’Eduniversal Ranking 2021 e costituisce un trampolino di lancio per qualsiasi giovane di talento e ambizioso che desideri una carriera come manager o imprenditore in questo settore. Il programma ha una durata di 15 mesi full-time, è erogato in lingua inglese tra Torino e Parigi e prevede progetti di consulenza reali in azienda e uno stage di almeno 4 mesi.
Se si parla di cibo e bevande, è risaputo che l'Italia e la Francia sono i leader mondiali del settore. Entrambe le cucine sono conosciute per la loro diversità regionale, la loro varietà di gusti e per essere tra le più popolari e copiate all'estero. Anche se stereotipi e cliché internazionali descrivono queste due economie come tendenzialmente tradizionali e meno inclini all'innovazione, nulla potrebbe essere più lontano dalla verità nell'industria del Food & Beverage.
Nonostante l'insicurezza globale, il settore è vivo e vegeto in Italia e Francia e alcuni affermano che stia addirittura vivendo una rinascita, con clienti in tutto il mondo in fila per provare le specialità dei due paesi. Grazie alla loro storia, reputazione e desiderio di innovazione, l’Italia e la Francia rimarranno probabilmente per decenni leader mondiali nel settore alimentare e offriranno agli aspiranti professionisti molteplici opportunità di crescita personale e di realizzazione professionale.
Il settore agroalimentare è uno dei più importanti in Italia, basta pensare che impiega circa 385.000 persone in più di 6.800 aziende e che lo scorso anno ha generato un fatturato di oltre 140 miliardi di Euro, pari a circa l'8% del PIL italiano. La produzione alimentare nel Paese è aumentata in modo esponenziale nell'ultimo decennio, registrando un’importante crescita nell’export (+6,9%) anche nel periodo precedente la pandemia. Il settore delle bevande, ad esempio, registra regolarmente ottime performance di esportazione, in particolare per il vino, di cui l'Italia è diventata il maggior esportatore mondiale.
L'instabilità globale causata dal Covid-19 ha evidenziato la tenacia e la resilienza delle aziende italiane, che in questo difficile periodo hanno dimostrato grande capacità di adattamento, flessibilità e volontà di investire nel futuro. Il marchio “Made in Italy” resta molto apprezzato dai clienti di tutto il mondo, simbolo di grande gusto, raffinatezza e affidabilità. In particolare, il mercato asiatico sembra pronto per essere esplorato: gli esperti segnalano una crescita prevista di circa il 3,3% in questa regione, con risultati positivi in Cina, India e Vietnam nonostante le contrazioni economiche dovute alla pandemia.
Nonostante le più importanti imprese italiane della grande distribuzione alimentare siano in realtà piccole se comparate ad altri grandi player internazionali, il settore è molto innovativo e alla continua ricerca di nuove figure professionali: giovani talentuosi e ambiziosi con un forte background nel settore e pronti ad apportare pratiche innovative e sostenibili nei settori chiave della loro attività.
L’industria del Food&Beverage francese continua ad essere una delle più stabili dell'economia nazionale. Secondo l'Associazione Nazionale delle Industrie Alimentari (ANIA), lo scorso anno il Paese ha generato un fatturato di oltre 190 miliardi.
La Francia è il quinto esportatore di prodotti alimentari al mondo e gode di una reputazione mondiale per la loro qualità. Le più importanti aziende F&B sono disposte a investire in nuove risorse se ciò significa attirare professionisti con una buona conoscenza di processi innovativi e in grado di renderle competitive sul mercato internazionale.
Chiaramente, il settore del Food & Beverage in Italia e Francia è destinato a crescere in maniera esponenziale nei prossimi decenni. I professionisti con una formazione specializzata, però, sono difficili da trovare e poche università dispongono delle risorse e delle competenze necessarie per preparare i leader di domani. Sono sempre più richieste, infatti, figure capaci di portare l’innovazione necessaria alle aziende per rimanere competitive in questo ambiente in continua evoluzione.
ESCP Business School grazie ai suoi forti legami con aziende leader del settore in entrambi i paesi, la sua grande reputazione in questo campo e una vasta e crescente rete di alumni con cui collabora offre ai suoi studenti un’esperienza formativa e di crescita professionale unica.
La Laurea Magistrale in International Food and Beverage Management è stata classificata prima al mondo dall’Eduniversal Ranking 2021 e costituisce un trampolino di lancio per qualsiasi giovane di talento e ambizioso che desideri una carriera come manager o imprenditore in questo settore. Il programma ha una durata di 15 mesi full-time, è erogato in lingua inglese tra Torino e Parigi e prevede progetti di consulenza reali in azienda e uno stage di almeno 4 mesi.