Sostenere i lavoratori, migliorare il clima all’interno dell’azienda, favorire la conciliazione tra vita privata e vita professionale: sono solo alcuni degli obiettivi che lo sviluppo del welfare aziendale ha consentito di raggiungere nel tempo. Conquiste ormai assodate ma che rappresentano il portato di due secoli di storia, durante i quali si sono imposti disparati modelli di welfare all’interno delle aziende. Un percorso che ha reso palese come l’adozione di uno strutturato sistema di benefit e prestazioni a favore dei lavoratori aiuti le imprese a incrementare la produttività e la qualità del lavoro.
In seguito alla crisi economica degli ultimi anni e alla progressiva riduzione dello spazio d’intervento dello stato sociale, abbiamo assistito a un generale potenziamento del ruolo del welfare in seno alle aziende, che possono sfruttare tutti i vantaggi offerti dalla normativa vigente in materia fiscale e previdenziale. Oggi larga parte dell’offerta si orienta verso il bilanciamento dei tempi di vita-lavoro e la tutela della genitorialità, con una particolare attenzione all’assistenza sanitaria, alla salvaguardia della salute, alle misure di sostegno al reddito e ai temi della formazione e dell’istruzione.
È in questo contesto che si inserisce anche l’azione di InfoCamere, che dal 2017 ha deciso di impostare un articolato piano di welfare che si regge su quattro “pilastri”: smartworking, flessibilità, assistenza sanitaria e fringe benefit. Nella consapevolezza che valorizzare il capitale umano significa far crescere l’azienda aumentando il benessere di chi la vive quotidianamente.
Smartworking e flessibilità nell’orario lavorativo vanno nella direzione di una sempre maggiore armonizzazione tra vita privata e professionale: potendo beneficiare di una più ampia libertà organizzativa, gestendo in autonomia il proprio tempo per far fronte alle necessità aziendali, il lavoratore è incentivato a sviluppare un atteggiamento responsabile e proattivo.
Nell’ottica di incrementare il benessere del personale, l’azienda ha inoltre incrementato, attraverso una rimodulazione dei premi aziendali, le risorse da investire per l’assistenza sanitaria dei propri lavoratori e dei relativi famigliari.
Per quanto riguarda i fringe benefit, InfoCamere ha previsto, sulla scorta del contratto collettivo nazionale metalmeccanico, una serie di interventi che consentono ai propri lavoratori di arricchire il loro budget da spendere attraverso tre diverse “fonti”: in prima battuta i fondi previsti dal CCNL, in secondo luogo le risorse che l’azienda ha previsto “on-top” per tutti i lavoratori e infine quelle disponibili attraverso la conversione del premio di risultato.
Questi strumenti sono coordinati attraverso un “welfare corner”, tramite il quale il personale può conoscere e chiedere informazioni in merito ai benefit aziendali ed essere guidato nella compilazione di pratiche amministrative e nella risoluzione di eventuali problematiche che possono emergere nel tempo
Sostenere i lavoratori, migliorare il clima all’interno dell’azienda, favorire la conciliazione tra vita privata e vita professionale: sono solo alcuni degli obiettivi che lo sviluppo del welfare aziendale ha consentito di raggiungere nel tempo. Conquiste ormai assodate ma che rappresentano il portato di due secoli di storia, durante i quali si sono imposti disparati modelli di welfare all’interno delle aziende. Un percorso che ha reso palese come l’adozione di uno strutturato sistema di benefit e prestazioni a favore dei lavoratori aiuti le imprese a incrementare la produttività e la qualità del lavoro.
In seguito alla crisi economica degli ultimi anni e alla progressiva riduzione dello spazio d’intervento dello stato sociale, abbiamo assistito a un generale potenziamento del ruolo del welfare in seno alle aziende, che possono sfruttare tutti i vantaggi offerti dalla normativa vigente in materia fiscale e previdenziale. Oggi larga parte dell’offerta si orienta verso il bilanciamento dei tempi di vita-lavoro e la tutela della genitorialità, con una particolare attenzione all’assistenza sanitaria, alla salvaguardia della salute, alle misure di sostegno al reddito e ai temi della formazione e dell’istruzione.
È in questo contesto che si inserisce anche l’azione di InfoCamere, che dal 2017 ha deciso di impostare un articolato piano di welfare che si regge su quattro “pilastri”: smartworking, flessibilità, assistenza sanitaria e fringe benefit. Nella consapevolezza che valorizzare il capitale umano significa far crescere l’azienda aumentando il benessere di chi la vive quotidianamente.
Smartworking e flessibilità nell’orario lavorativo vanno nella direzione di una sempre maggiore armonizzazione tra vita privata e professionale: potendo beneficiare di una più ampia libertà organizzativa, gestendo in autonomia il proprio tempo per far fronte alle necessità aziendali, il lavoratore è incentivato a sviluppare un atteggiamento responsabile e proattivo.
Nell’ottica di incrementare il benessere del personale, l’azienda ha inoltre incrementato, attraverso una rimodulazione dei premi aziendali, le risorse da investire per l’assistenza sanitaria dei propri lavoratori e dei relativi famigliari.
Per quanto riguarda i fringe benefit, InfoCamere ha previsto, sulla scorta del contratto collettivo nazionale metalmeccanico, una serie di interventi che consentono ai propri lavoratori di arricchire il loro budget da spendere attraverso tre diverse “fonti”: in prima battuta i fondi previsti dal CCNL, in secondo luogo le risorse che l’azienda ha previsto “on-top” per tutti i lavoratori e infine quelle disponibili attraverso la conversione del premio di risultato.
Questi strumenti sono coordinati attraverso un “welfare corner”, tramite il quale il personale può conoscere e chiedere informazioni in merito ai benefit aziendali ed essere guidato nella compilazione di pratiche amministrative e nella risoluzione di eventuali problematiche che possono emergere nel tempo