Dal 1994 il Consorzio interuniversitario AlmaLaurea colleziona e rende disponibili una serie di dati, indagini e studi statistici inerenti al mondo accademico italiano. L’ultimo report ci permette di scoprire qual è il voto di laurea medio per ogni facoltà.
Tenendo conto di un campione di 269.695 laureati nei 16 diversi gruppi disciplinari per i corsi triennali, magistrali e magistrali a ciclo unico emerge quanto segue:
Possiamo notare come, superando il 106, le facoltà in ambito letterario e medico siano quelle con le medie finali più elevate. Materie legate a Difesa e Sicurezza, Ingegneria e Giurisprudenza presentano invece medie inferiori, assestandosi intorno ad una valutazione di 100/110.
La questione dell’importanza del voto di laurea è un dibattito sempre acceso: in alcuni contesti è necessaria una valutazione minima, come ad esempio in molti Graduate Program o in determinati concorsi pubblici.
La valutazione di laurea è un biglietto da visita, soprattutto per un neolaureato che si affaccia al mondo del lavoro: data la poca esperienza iniziale, il voto finale è spesso il principale elemento di scrematura, e generalmente è buona norma superare la soglia del 100.
Altra tematica da considerare è quella della durata della formazione: impiegare pochi mesi in più del previsto per concludere un percorso di laurea non è un punto a sfavore in sede di colloquio, purché il tempo in più sia servito a migliorare la valutazione finale. Inoltre, poter vantare nel curriculum periodi di formazione all’estero o altre attività di tale rilevanza è un fattore in grado di dare una marcia in più.
Dal 1994 il Consorzio interuniversitario AlmaLaurea colleziona e rende disponibili una serie di dati, indagini e studi statistici inerenti al mondo accademico italiano. L’ultimo report ci permette di scoprire qual è il voto di laurea medio per ogni facoltà.
Tenendo conto di un campione di 269.695 laureati nei 16 diversi gruppi disciplinari per i corsi triennali, magistrali e magistrali a ciclo unico emerge quanto segue:
Possiamo notare come, superando il 106, le facoltà in ambito letterario e medico siano quelle con le medie finali più elevate. Materie legate a Difesa e Sicurezza, Ingegneria e Giurisprudenza presentano invece medie inferiori, assestandosi intorno ad una valutazione di 100/110.
La questione dell’importanza del voto di laurea è un dibattito sempre acceso: in alcuni contesti è necessaria una valutazione minima, come ad esempio in molti Graduate Program o in determinati concorsi pubblici.
La valutazione di laurea è un biglietto da visita, soprattutto per un neolaureato che si affaccia al mondo del lavoro: data la poca esperienza iniziale, il voto finale è spesso il principale elemento di scrematura, e generalmente è buona norma superare la soglia del 100.
Altra tematica da considerare è quella della durata della formazione: impiegare pochi mesi in più del previsto per concludere un percorso di laurea non è un punto a sfavore in sede di colloquio, purché il tempo in più sia servito a migliorare la valutazione finale. Inoltre, poter vantare nel curriculum periodi di formazione all’estero o altre attività di tale rilevanza è un fattore in grado di dare una marcia in più.