Hai inviato la tua candidatura e potresti essere contattato per un colloquio da un momento all'altro. Non male, ma l'ansia dell'incontro si fa subito sentire. Non esistono di certo strategie vincenti e universalmente valide, ma ci sono accorgimenti e consigli che possono venirti in aiuto. Queste sono le principali linee guida e i consigli che ti saranno utili per affrontare il tuo colloquio di lavoro.
Sei sicuro di conoscere l'azienda in cui stai per fare il colloquio?
Conoscere l'azienda vuol dire aver preparato per bene il colloquio: ecco il motivo per cui i recruiter vi faranno alcune domande sulla loro realtà.
Ecco alcune domande a cui dovete saper rispondere:
- Qual è la vision e la mission dell'azienda?
- In quanti paesi opera l'azienda?
- Quanti dipendenti lavorano presso quell'azienda?
- Quanto fattura l'azienda?
- Chi è il CEO?
- In quale mercato opera l'azienda?
Scopri su tutored gran parte di queste informazioni guardando i profili delle aziende sulla nostra piattaforma: https://www.tutored.me/p/companies
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Esamina bene la Job offer
Leggi tutto l’annuncio più volte perché in base alla descrizione della job offer puoi facilmente capire quali sono i punti chiave della posizione e le domande che ti saranno rivolte in sede di colloquio. Tips: prepara una lista delle competenze che già hai e di quelle che dovrai approfondire per quel ruolo. Dimostrerai maturità e consapevolezza.
Ordina i tuoi Social Network
Spesso i recruiter controllano la web reputation dei candidati controllando i social. Usalo a tuo vantaggio. Cancella le foto che possono farti sembrare poco responsabile e conserva invece quelle che raccontano qualcosa in più sulla tua personalità. Tips: NO: hangover, post con critiche pesanti, foto volgari. SI: amici, feste, hobby, viaggi, condivisioni di post pertinenti al lavoro o di temi a cui tieni.
Le domande difficili alle quali puoi prepararti.
L'HR dell'azienda, a un certo momento, ti porrà delle domande che ti metteranno in difficoltà. La regola d'oro per ognuna di queste è non far trasparire la tensione. Come? Continua a guardare il recruiter negli occhi, senza voltare lo sguardo da una parte all'altra della stanza; mantieni una posizione dritta ma non rigida, non incrociare le braccia e non mettere le mani in tasca. Di solito questo genere di domande mira a verificare la tua motivazione reale per la posizione e l'azienda e, ovviamente, che la tua personalità sia compatibile con il profilo che si richiede. Si tratta di quesiti come "Quali sono i tuoi punti deboli?" "Quali caratteristiche positive possiedi? E quali ti mancano?" "Come reagisci alle critiche?" "Quale valore pensi di poter apportare alla nostra azienda?".
Cerca di non dare risposte improbabili come "Sono del tutto aperto alle critiche e le accetto senza battere ciglio": nessuno ti crederà. Quale che sia la tua risposta rispetto a questo genere di domande, non deve risultare in nessun modo una falsità. Un buon modo per gestire questi quesiti è quello che di volgerli a tuo favore. Ad esempio, quando ti si chiede quali sono i tuoi punti deboli, non menzionare un palese difetto, meglio optare per un pregio portato all'estremo: "A volte, la mia scrupolosità è eccessiva e mi rallenta".
Leggi qui tutte le classiche domande che i rectruiter fanno durante i colloqui: Sei in grado di rispondere alle classiche domande che vengono fatte ai colloqui?
Ricorda: se ti hanno contattato per un colloquio, sono interessati a te!
#KeepCalm
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Puntualità!
Controlla prima il tragitto e il tempo stimato. Muoviti con largo anticipo per prevenire possibili inconvenienti. Arrivare trafelati, sudati e disordinati non aiuta le prime impressioni.
Dress Code
Pulito, ordinato e coerente. Ambienti diversi (formali, informali o creativi) richiedono look diversi. Assicuratevi di avere i vestiti puliti e stirati. Curate anche l’igiene.
Educazione
Salutate, sorridete, siate cordiali, chiedete permesso. L’educazione non deve mai mancare, non solo con i recruiter ma anche con i colleghi in attesa, le segretarie ecc. L’ansia non giustifica mai la maleducazione.
Linguaggio del corpo
L'80% della comunicazione non è verbale, ma del corpo: non tenere le braccia incrociate, guarda negli occhi tutti i presenti nella stanza, non gesticolare troppo.
Non criticare e non essere negativo
Evita di criticare persone o cose, cerca invece di mettere in luce gli aspetti postivi. Non parlare male del tuo ex capo, di un tuo docente universitario o di un collega.
Poni anche tu delle domande
Porre delle domande al selezionatore potrà solo giocare a tuo vantaggio. Dimostrerai in questo modo di essere realmente interessato alla posizione e fortemente incuriosito dall'ambiente dell'azienda. Non sempre durante il colloquio vengono in mente domande adeguate da porre al recruiter, perciò è consigliabile pensarci prima. Tra le domande che potresti porre:
- Sono previste attività formative?
- Quali sono values e cultura aziendale?
- Qual è la settimana tipo di lavoro per questa posizione?
Gli indovinelli
Non è una regola fissa, ma capita spesso che durante un colloquio ti venga posto un indovinello. Questo è il momento in cui di solito si cerca di saggiare la tua logica e quella skill di problem solving che più o meno tutti inseriscono nel proprio CV. Poiché solitamente si tratta di situazioni paradossali, qualcuno potrebbe smorzare i toni facendo una battuta per prendere tempo. Sbagliato. Meglio dare una risposta sbagliata che una risposta inopportuna.
E adesso, non serve altro che augurarti un grosso in bocca al lupo per il tuo prossimo colloquio da parte di tutto il team di tutored.
Hai inviato la tua candidatura e potresti essere contattato per un colloquio da un momento all'altro. Non male, ma l'ansia dell'incontro si fa subito sentire. Non esistono di certo strategie vincenti e universalmente valide, ma ci sono accorgimenti e consigli che possono venirti in aiuto. Queste sono le principali linee guida e i consigli che ti saranno utili per affrontare il tuo colloquio di lavoro.
Sei sicuro di conoscere l'azienda in cui stai per fare il colloquio?
Conoscere l'azienda vuol dire aver preparato per bene il colloquio: ecco il motivo per cui i recruiter vi faranno alcune domande sulla loro realtà.
Ecco alcune domande a cui dovete saper rispondere:
- Qual è la vision e la mission dell'azienda?
- In quanti paesi opera l'azienda?
- Quanti dipendenti lavorano presso quell'azienda?
- Quanto fattura l'azienda?
- Chi è il CEO?
- In quale mercato opera l'azienda?
Scopri su tutored gran parte di queste informazioni guardando i profili delle aziende sulla nostra piattaforma: https://www.tutored.me/p/companies
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Esamina bene la Job offer
Leggi tutto l’annuncio più volte perché in base alla descrizione della job offer puoi facilmente capire quali sono i punti chiave della posizione e le domande che ti saranno rivolte in sede di colloquio. Tips: prepara una lista delle competenze che già hai e di quelle che dovrai approfondire per quel ruolo. Dimostrerai maturità e consapevolezza.
Ordina i tuoi Social Network
Spesso i recruiter controllano la web reputation dei candidati controllando i social. Usalo a tuo vantaggio. Cancella le foto che possono farti sembrare poco responsabile e conserva invece quelle che raccontano qualcosa in più sulla tua personalità. Tips: NO: hangover, post con critiche pesanti, foto volgari. SI: amici, feste, hobby, viaggi, condivisioni di post pertinenti al lavoro o di temi a cui tieni.
Le domande difficili alle quali puoi prepararti.
L'HR dell'azienda, a un certo momento, ti porrà delle domande che ti metteranno in difficoltà. La regola d'oro per ognuna di queste è non far trasparire la tensione. Come? Continua a guardare il recruiter negli occhi, senza voltare lo sguardo da una parte all'altra della stanza; mantieni una posizione dritta ma non rigida, non incrociare le braccia e non mettere le mani in tasca. Di solito questo genere di domande mira a verificare la tua motivazione reale per la posizione e l'azienda e, ovviamente, che la tua personalità sia compatibile con il profilo che si richiede. Si tratta di quesiti come "Quali sono i tuoi punti deboli?" "Quali caratteristiche positive possiedi? E quali ti mancano?" "Come reagisci alle critiche?" "Quale valore pensi di poter apportare alla nostra azienda?".
Cerca di non dare risposte improbabili come "Sono del tutto aperto alle critiche e le accetto senza battere ciglio": nessuno ti crederà. Quale che sia la tua risposta rispetto a questo genere di domande, non deve risultare in nessun modo una falsità. Un buon modo per gestire questi quesiti è quello che di volgerli a tuo favore. Ad esempio, quando ti si chiede quali sono i tuoi punti deboli, non menzionare un palese difetto, meglio optare per un pregio portato all'estremo: "A volte, la mia scrupolosità è eccessiva e mi rallenta".
Leggi qui tutte le classiche domande che i rectruiter fanno durante i colloqui: Sei in grado di rispondere alle classiche domande che vengono fatte ai colloqui?
Ricorda: se ti hanno contattato per un colloquio, sono interessati a te!
#KeepCalm
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Puntualità!
Controlla prima il tragitto e il tempo stimato. Muoviti con largo anticipo per prevenire possibili inconvenienti. Arrivare trafelati, sudati e disordinati non aiuta le prime impressioni.
Dress Code
Pulito, ordinato e coerente. Ambienti diversi (formali, informali o creativi) richiedono look diversi. Assicuratevi di avere i vestiti puliti e stirati. Curate anche l’igiene.
Educazione
Salutate, sorridete, siate cordiali, chiedete permesso. L’educazione non deve mai mancare, non solo con i recruiter ma anche con i colleghi in attesa, le segretarie ecc. L’ansia non giustifica mai la maleducazione.
Linguaggio del corpo
L'80% della comunicazione non è verbale, ma del corpo: non tenere le braccia incrociate, guarda negli occhi tutti i presenti nella stanza, non gesticolare troppo.
Non criticare e non essere negativo
Evita di criticare persone o cose, cerca invece di mettere in luce gli aspetti postivi. Non parlare male del tuo ex capo, di un tuo docente universitario o di un collega.
Poni anche tu delle domande
Porre delle domande al selezionatore potrà solo giocare a tuo vantaggio. Dimostrerai in questo modo di essere realmente interessato alla posizione e fortemente incuriosito dall'ambiente dell'azienda. Non sempre durante il colloquio vengono in mente domande adeguate da porre al recruiter, perciò è consigliabile pensarci prima. Tra le domande che potresti porre:
- Sono previste attività formative?
- Quali sono values e cultura aziendale?
- Qual è la settimana tipo di lavoro per questa posizione?
Gli indovinelli
Non è una regola fissa, ma capita spesso che durante un colloquio ti venga posto un indovinello. Questo è il momento in cui di solito si cerca di saggiare la tua logica e quella skill di problem solving che più o meno tutti inseriscono nel proprio CV. Poiché solitamente si tratta di situazioni paradossali, qualcuno potrebbe smorzare i toni facendo una battuta per prendere tempo. Sbagliato. Meglio dare una risposta sbagliata che una risposta inopportuna.
E adesso, non serve altro che augurarti un grosso in bocca al lupo per il tuo prossimo colloquio da parte di tutto il team di tutored.