A prima vista, informatica e ingegneria informatica, possono sembrare identiche, in realtà ci sono importanti differenze tra le due facoltà che danno spesso adito ad accese discussioni tra gli appassionati di programmazione.
Vediamo quali sono i tratti distintivi di ciascuna facoltà:
1. Ingegneria Informatica: la facoltà ha l'obiettivo di fornire conoscenze teoriche e pratiche di base dell’informatica, oltre a prevedere esami di elettronica, automazione, fisica, chimica, ecc…
2. Informatica: la facoltà si concentra maggiormente sugli aspetti pratici e teorici dell’informatica, dando ampio spazio agli aspetti legati al software.
Senza dilungarci in noiose definizioni, lasciamo spazio alle opinioni dei nostri utenti che, in base alle loro esperienze, ci aiutano a capire le differenze tra queste due facoltà (senza esclusione di colpi).
Marco, Ing. Informatica, Sapienza: a Ingegneria Informatica si programma meno rispetto ad Informatica, mentre ci sono molti più esami su materie come elettronica, economia aziendale, automazione e telecomunicazioni, che non sono presenti a Informatica
L’ingegnere infatti studia di più i processi aziendali in contesto informatico, tralasciando invece le attività che riguardano lo sviluppo dei software.
Niccolò, Informatica, Università di Palermo: nel settore informatico non serve a niente avere il titolo di ingegnere, ciò nonostante a Ingegneria si studia molto di più, è più difficile e la maggior parte degli esami non sono per niente utili (Fisica 1 e 2, Chimica ecc).
Francesca, Informatica, Università di Padova: studiando ingegneria informatica si diventa un po’ ingegneri e un po’ informatici, senza approfondire nè l’uno nè l’altro.
Vito, Politecnico di Bari, Ing. Informatica: con una laurea in Ingegneria Informatica la maggior parte delle aziende ti cerca solo per fare il programmatore. Gli ingegneri possono rivendersi in più campi, hanno un tasso di occupazione e stipendi in media più alti.
Un ingegnere informatico può praticamente fare tutto quello che fa un informatico, ma di certo non può dirsi il contrario!
Nicola, Ing. Informatica, Politecnico di Milano: a Ing. Informatica sicuramente si acquisiscono meno conoscenze informatiche, ma vengono approfondite nozioni di fisica, analisi, elettronica, elettrotecnica ecc. In poche parole ingegneria insegna a fare cose con un computer (architetture hardware, sistemi operativi, realizzazione di una rete, comunicazione di informazioni su mezzi fisici), mentre Informatica pura insegna a capire cosa si può fare con un computer.
Filippo, Informatica, Università di Bologna: a Informatica programmiamo molto, studiamo diversi linguaggi e metodologie di sviluppo. Un informatico si occupa di basi dati, strutture dati, progettazione software, calcolo scientifico ecc., è una facoltà che consiglio a chi piace programmare e capire la logica che c’è dietro (si studiano algoritmi e le teorie con cui sono stati sviluppati i programmi).
E tu cosa ne pensi? Sei d'accordo?
A prima vista, informatica e ingegneria informatica, possono sembrare identiche, in realtà ci sono importanti differenze tra le due facoltà che danno spesso adito ad accese discussioni tra gli appassionati di programmazione.
Vediamo quali sono i tratti distintivi di ciascuna facoltà:
1. Ingegneria Informatica: la facoltà ha l'obiettivo di fornire conoscenze teoriche e pratiche di base dell’informatica, oltre a prevedere esami di elettronica, automazione, fisica, chimica, ecc…
2. Informatica: la facoltà si concentra maggiormente sugli aspetti pratici e teorici dell’informatica, dando ampio spazio agli aspetti legati al software.
Senza dilungarci in noiose definizioni, lasciamo spazio alle opinioni dei nostri utenti che, in base alle loro esperienze, ci aiutano a capire le differenze tra queste due facoltà (senza esclusione di colpi).
Marco, Ing. Informatica, Sapienza: a Ingegneria Informatica si programma meno rispetto ad Informatica, mentre ci sono molti più esami su materie come elettronica, economia aziendale, automazione e telecomunicazioni, che non sono presenti a Informatica
L’ingegnere infatti studia di più i processi aziendali in contesto informatico, tralasciando invece le attività che riguardano lo sviluppo dei software.
Niccolò, Informatica, Università di Palermo: nel settore informatico non serve a niente avere il titolo di ingegnere, ciò nonostante a Ingegneria si studia molto di più, è più difficile e la maggior parte degli esami non sono per niente utili (Fisica 1 e 2, Chimica ecc).
Francesca, Informatica, Università di Padova: studiando ingegneria informatica si diventa un po’ ingegneri e un po’ informatici, senza approfondire nè l’uno nè l’altro.
Vito, Politecnico di Bari, Ing. Informatica: con una laurea in Ingegneria Informatica la maggior parte delle aziende ti cerca solo per fare il programmatore. Gli ingegneri possono rivendersi in più campi, hanno un tasso di occupazione e stipendi in media più alti.
Un ingegnere informatico può praticamente fare tutto quello che fa un informatico, ma di certo non può dirsi il contrario!
Nicola, Ing. Informatica, Politecnico di Milano: a Ing. Informatica sicuramente si acquisiscono meno conoscenze informatiche, ma vengono approfondite nozioni di fisica, analisi, elettronica, elettrotecnica ecc. In poche parole ingegneria insegna a fare cose con un computer (architetture hardware, sistemi operativi, realizzazione di una rete, comunicazione di informazioni su mezzi fisici), mentre Informatica pura insegna a capire cosa si può fare con un computer.
Filippo, Informatica, Università di Bologna: a Informatica programmiamo molto, studiamo diversi linguaggi e metodologie di sviluppo. Un informatico si occupa di basi dati, strutture dati, progettazione software, calcolo scientifico ecc., è una facoltà che consiglio a chi piace programmare e capire la logica che c’è dietro (si studiano algoritmi e le teorie con cui sono stati sviluppati i programmi).
E tu cosa ne pensi? Sei d'accordo?