Iscritto al PoliMi da un anno e due settimane circa. Prima settimana di lezioni e sono già un po' indietro con il lavoro; ma Milano ti risucchia un po' e se non stai attento le settimane da recuperare diventano mesi e poi addio!
Ho già capito che questa, questa e forse soltanto questa è una lezione che non imparerò mai. Per sentirmi un po' meno in colpa me ne vado a studiare alla biblioteca di Architettura, quella della sede di Leonardo.
Ammettiamolo, è un posto meraviglioso, una biblioteca all'aperto, ma abbastanza coperta da permetterti di studiarvi in tutte le stagioni. Poi, è silenziosissima, nonostante molta gente vada e venga e passi per di lì. I misteri dell'acustica. La biblioteca di architettura, tra l'altro, non è molto occupata dagli studenti di architettura, perché loro sono molto più spesso sparsi nelle varie aule a far progetti e lavori di gruppo o a costruire modellini e bruciarsi con la colla a caldo. E quindi si, mi sono scoperto, studio ingegneria. O design? Vi lascerò il compito di capire quale delle due.
Altre biblioteche fantastiche del PoliMi in cui vado spesso a chiudermi sotto esame sono in Bovisa. Quella di ingegneria, vicino all'aeroplano, è silenziosa, ma molto meno bella di quella di design, che ha delle vetrate stupende che fanno entrare moltissima luce. Sotto sessione però ti tocca arrivare all'alba, altrimenti il posto non lo trovi neanche a pagare e ti stressi un sacco. Il sabato e la domenica, poi, sei fregato, perché la maggior parte delle biblioteche chiude, e di pensare a far la lotta con qualche studente reduce da una notte in bianco di studio matto e disperatissimo è fuori discussione. Così, ogni tanto mi imbuco nelle biblioteche della Statale.
Comunque, non si capisce perché, ma al PoliMi pensano che a quelli di ingegneria non interessi esser circondati da belle cose, quindi non ci hanno dedicato biblioteche con iniziali gigantesche (la A di architettura l'avete vista, no?) e ci hanno sbattuti un po' al lato, dove ci sono prati meno belli e pochi posticini in cui andare a mangiare in pausa pranzo.
La mensa, ecco la mensa.. per carità, non è una cosa che ti avvelena, resta il fatto che dopo due tentativi ho iniziato a portarmi il pranzo da casa, così me ne posso pure andare a mangiare sul prato (di quelli di design), al sole o all'ombra, a seconda delle temperature. Comunque, forse ho esagerato un po', perché in effetti la sede di Leonardo è davvero bella. Ogni tanto mi butto a studiare all'Acquario, la biblioteca con gli oblò che fa sembrare gli studenti seduti dentro a studiare tanti pesciolini in una boccia di vetro, oppure mi stendo sul prato davanti all'università.
I cortili interni, i passaggi e le aule sono, anche quelli, semplicemente incantevoli. Parti moderne ed edifici d'epoca si mescolano e convivono nello stesso, grande isolato, senza darsi fastidio, anzi! Ultimamente abbiamo iniziato a formare gruppetti per pranzo, ordiniamo da mangiare dall'app di Deliveroo e ci mettiamo ad aspettare che uno dei loro mitici rider in bicicletta ci consegni tutto direttamente sul pratone davanti all'ateneo. Quando si dice la comodità!
Tipico pranzo da pausa lezioni è la piadina, ovviamente. Divina Piadina è un locale che si trova in Viale Abruzzi e fa delle piadine niente male sui 6,50 Euro. Il posto è aperto dal lunedì al sabato e consegna dalle 12:30 alle 14:00 e poi dalle 19:00 alle 22:00, nel caso vi ritrovaste a fare serate studio in Università.
Per me, la piadina è sempre crudo squacquerone e rucola; però ne trovate per tutti i gusti, e un'altra molto buona è quella fatta con scamorza affumicata, funghi trifolati e radicchio alla piastra! Un consiglio? fatevi un giro nella sezione "stuzzichini" del menù. Trovate piatti sfiziosi come la polentina alla piastra con il gorgonzola fuso.
Io non sono neanche a metà del mio percorso di studi, ma oramai mi sembra di essere qui da moltissimo tempo. Questa Università è quasi un posto accogliente, sarebbe uno dei miei quartieri preferiti, se non fosse teatro di tutte le mie ansie! Invece un paio di miei amici si stanno laureando e sono in crisi per la tesi e la discussione.
Dalle parti di Leonardo c'è una stamperia aperta anche il sabato dove siamo andati a rilegare il lavoro di tre anni. Che cosa strana, la tesi di laurea. Mi chiedo cosa scriverò quando toccherà a me! Ve lo dico sinceramente?
Non so dove sia di preciso, questa stamperia: la sede di Leonardo è un groviglio che la metà basta. Mi ci sono perso talmente tante volte che una di quelle ho rischiato di non presentarmi all'esame. Le indicazioni che ti danno sul sito per arrivare alle aule sembrano quelle che riceveresti per uscire da un labirinto! Labirinto o no, ansie o non ansie, il Polimi è una scuola a sé, non si può paragonare alle altre Università, un po' perché qui sembrano tutti matti, e un po' perché è veramente un posto magico.
Iscritto al PoliMi da un anno e due settimane circa. Prima settimana di lezioni e sono già un po' indietro con il lavoro; ma Milano ti risucchia un po' e se non stai attento le settimane da recuperare diventano mesi e poi addio!
Ho già capito che questa, questa e forse soltanto questa è una lezione che non imparerò mai. Per sentirmi un po' meno in colpa me ne vado a studiare alla biblioteca di Architettura, quella della sede di Leonardo.
Ammettiamolo, è un posto meraviglioso, una biblioteca all'aperto, ma abbastanza coperta da permetterti di studiarvi in tutte le stagioni. Poi, è silenziosissima, nonostante molta gente vada e venga e passi per di lì. I misteri dell'acustica. La biblioteca di architettura, tra l'altro, non è molto occupata dagli studenti di architettura, perché loro sono molto più spesso sparsi nelle varie aule a far progetti e lavori di gruppo o a costruire modellini e bruciarsi con la colla a caldo. E quindi si, mi sono scoperto, studio ingegneria. O design? Vi lascerò il compito di capire quale delle due.
Altre biblioteche fantastiche del PoliMi in cui vado spesso a chiudermi sotto esame sono in Bovisa. Quella di ingegneria, vicino all'aeroplano, è silenziosa, ma molto meno bella di quella di design, che ha delle vetrate stupende che fanno entrare moltissima luce. Sotto sessione però ti tocca arrivare all'alba, altrimenti il posto non lo trovi neanche a pagare e ti stressi un sacco. Il sabato e la domenica, poi, sei fregato, perché la maggior parte delle biblioteche chiude, e di pensare a far la lotta con qualche studente reduce da una notte in bianco di studio matto e disperatissimo è fuori discussione. Così, ogni tanto mi imbuco nelle biblioteche della Statale.
Comunque, non si capisce perché, ma al PoliMi pensano che a quelli di ingegneria non interessi esser circondati da belle cose, quindi non ci hanno dedicato biblioteche con iniziali gigantesche (la A di architettura l'avete vista, no?) e ci hanno sbattuti un po' al lato, dove ci sono prati meno belli e pochi posticini in cui andare a mangiare in pausa pranzo.
La mensa, ecco la mensa.. per carità, non è una cosa che ti avvelena, resta il fatto che dopo due tentativi ho iniziato a portarmi il pranzo da casa, così me ne posso pure andare a mangiare sul prato (di quelli di design), al sole o all'ombra, a seconda delle temperature. Comunque, forse ho esagerato un po', perché in effetti la sede di Leonardo è davvero bella. Ogni tanto mi butto a studiare all'Acquario, la biblioteca con gli oblò che fa sembrare gli studenti seduti dentro a studiare tanti pesciolini in una boccia di vetro, oppure mi stendo sul prato davanti all'università.
I cortili interni, i passaggi e le aule sono, anche quelli, semplicemente incantevoli. Parti moderne ed edifici d'epoca si mescolano e convivono nello stesso, grande isolato, senza darsi fastidio, anzi! Ultimamente abbiamo iniziato a formare gruppetti per pranzo, ordiniamo da mangiare dall'app di Deliveroo e ci mettiamo ad aspettare che uno dei loro mitici rider in bicicletta ci consegni tutto direttamente sul pratone davanti all'ateneo. Quando si dice la comodità!
Tipico pranzo da pausa lezioni è la piadina, ovviamente. Divina Piadina è un locale che si trova in Viale Abruzzi e fa delle piadine niente male sui 6,50 Euro. Il posto è aperto dal lunedì al sabato e consegna dalle 12:30 alle 14:00 e poi dalle 19:00 alle 22:00, nel caso vi ritrovaste a fare serate studio in Università.
Per me, la piadina è sempre crudo squacquerone e rucola; però ne trovate per tutti i gusti, e un'altra molto buona è quella fatta con scamorza affumicata, funghi trifolati e radicchio alla piastra! Un consiglio? fatevi un giro nella sezione "stuzzichini" del menù. Trovate piatti sfiziosi come la polentina alla piastra con il gorgonzola fuso.
Io non sono neanche a metà del mio percorso di studi, ma oramai mi sembra di essere qui da moltissimo tempo. Questa Università è quasi un posto accogliente, sarebbe uno dei miei quartieri preferiti, se non fosse teatro di tutte le mie ansie! Invece un paio di miei amici si stanno laureando e sono in crisi per la tesi e la discussione.
Dalle parti di Leonardo c'è una stamperia aperta anche il sabato dove siamo andati a rilegare il lavoro di tre anni. Che cosa strana, la tesi di laurea. Mi chiedo cosa scriverò quando toccherà a me! Ve lo dico sinceramente?
Non so dove sia di preciso, questa stamperia: la sede di Leonardo è un groviglio che la metà basta. Mi ci sono perso talmente tante volte che una di quelle ho rischiato di non presentarmi all'esame. Le indicazioni che ti danno sul sito per arrivare alle aule sembrano quelle che riceveresti per uscire da un labirinto! Labirinto o no, ansie o non ansie, il Polimi è una scuola a sé, non si può paragonare alle altre Università, un po' perché qui sembrano tutti matti, e un po' perché è veramente un posto magico.