Anzitutto circoscriviamo il perimetro: parlare di lusso vuol dire parlare anche di tutte le aziende e i servizi rivolti a una nicchia - seppur abbastanza grande - di clienti che hanno disponibilità economiche al di sopra della media. Questo mercato vale globalmente 247 miliardi di dollari (qui i dati aggiornati del report stilato da Deloitte “Global Powers of Luxury Goods”) e non riguarda solo il mondo della moda.
- Fashion e abbigliamento, che però oltre agli abiti comprende anche tutto l’universo retail degli accessori (borse, orologi, gioielli, cinture ecc…) che oggi gruppi e multinazionali dominano a largo spettro. Nella rosa di aziende vanno infatti ricordate Lvmh che possiede Bulgari, Fendi, Loro Piana, Emilio Pucci, Acqua di Parma, e il gruppo Kering che possiede invece brand come Gucci, Bottega Veneta, Brioni Pomellato. Senza dimenticare Ermenegildo Zegna. Ti piacerebbe lavorare nella moda? Scopri il nostro approfondimento: Lavorare nel mondo della Moda e del Fashion
- Profumi e make up, da ricondurre all’universo dei brand delle cosmetica (Chanel, Dior, Lancome, Gerlain, Estee Lauder) i quali, attenzione hanno anche divisioni e prodotti per il mercato di massa;
- Viaggi, eventi ed esperienze, in cui includiamo i servizi di operatori del turismo di lusso e del mondo hotellerie (Four Season, Mandarin Oriental)
- Real estate cioè il settore immobiliare gestito da colossi come Sotheby’s o agenzie compreso anche il comparto arredo che comprende piccole aziende dedicate al luxury (ad esempio B&B Italia, Molteni&C, Poliform, Cassina e Poltrona Frau, Floe e Artemide)
- Ristorazione e alimentazione, un’area che comprende catene di ristoranti prestigiosi e stellati ma anche aziende che offrono servizi particolari, come gli chef a domicilio o l’organizzazione di catering per eventi d'elite;
- Auto e mezzi di lusso per cui è quasi scontato citare brand come Ferrari, Lamborghini, Porsche, Maserati;
- Arte e collezionismo, vale a dire il settore che riguarda investimenti in pezzi da collezione, aste e opere d’arte gestite da case come Christie's
Un aspetto interessante di cui tener conto è che oggi il mondo luxury è ancora più dipendente di una volta dalla tecnologia e dalla gestione intelligente del commercio e del retail. Esistono realtà ICT come Venistar che offrono servizi ad hoc per il comparto - ad esempio l’integrazione dei canali e-commerce e touchpoint nei negozi retail per dar vita alla cosiddetta omnicanalità, cioè l’esperienza digitale ininterrotta del cliente dal sito o app fino alla cassa e viceversa - e che assumono profili tecnici, programmatori e sviluppatori.
Con la crescita dei sistemi di e-payment e delle tecnologie per le vendite online - e-commerce, sistemi per la misurazione digitale da remoto, camerini virtuali ecc.. - questo settore si è intrecciato per sempre a quello digitale, creando nuove figure professionali accanto ai laureati in economia e management.
Qui in tutored abbiamo un punto di vista privilegiato sull’evoluzione del mercato del lavoro, e quello che stiamo osservando grazie all’analisi di centinaia di annunci di aziende e dei profili dei candidati ricercati è che il settore si sta muovendo verso questi sbocchi professionalI:
- Luxury goods management, cioè la capacità di sviluppare strategie per il mercato dei beni di lusso, a partire dalla conoscenza dei gusti dei consumatori;
- Fashion-tech, quindi l’incontro del mondo della moda e del fashion design con la tecnologia e la ricerca e lo sviluppo di nuovi prodotti, accessori, tessuti;
- E-commerce e digital retail, vale a dire l’integrazione dell’industria fashion con le piattaforme di vendita online e i sistemi di pagamento smart rispetto ai singoli punti vendita (negozi e flagship store).
Per sviluppare questi ambiti, i brand e le aziende che lavorano nella fashion industry sono organizzate in dipartimenti e settori con specifiche competenze nello sviluppo e nella distribuzione dei prodotti, offrendo opportunità un po’ per tutti i gusti: dai profili creativi a quelli più commerciali o con capacità economiche e manageriale.
Le figure ricercate variano quindi molto anche in base ai servizi offerti dai brand del lusso. Partendo proprio dall’’indotto delle aziende hi-tech specializzate nel lusso, i gruppi cercano:
- Digital e IT specialist, giovani con una preparazione in ingegneria informatica o comunque in sviluppo e gestione dei gestionali all’interno delle imprese (es. chi deve gestire il db con gli ordini o l’elenco dei prodotti di magazzino);
- Digital marketing specialist, molto ricercati per sviluppare e potenziare strategie di comunicazione e vendita online: scopri tutti gli annunci di stage e lavoro nel marketing.
- District manager, neolaureati in ambito management da inserire delle reti commerciali e gestire, anche all’estero, l’apertura di punti vendita.
- Export e buyer manager, cioè profili con un forte background commerciale ed economico che gestiscano le vendite lusso verso l’estero o gli acquisti di materie prime o prodotti luxury per conto dell’azienda o dei clienti;
- Hospitality manager, vale a dire profili formati nel settore accoglienza e public relations ma che abbiano la capacità di gestire clientela facoltosa ed esigente nel turismo, nella ristorazione, nei viaggi ecc..
- Boutique e store manager, chiaramente i brand di lusso hanno anche bisogno di figure fisicamente presenti nei punti retail per seguire la propria clientela
Per prepararsi e diventare candidati ideali in questo settore è possibile seguire sia percorsi classici - Economia e management, Comunicazione e Marketing, percorsi IT e di sviluppo backend frontend - sia master specifici.
Tra questi ad esempio segnaliamo:
- Il Master in Fibre Nobili a Biella, un percorso formativo di altissimo livello che sforna giovani in grado di lavorare direttamente nei settori corporate chiave dell’industria e nella importante fase di produzione/lavorazione;
- Il Master in Luxury Management dell'università Bocconi in collaborazione con gli Emirati Arabi;
- I percorsi della Galileo Global Education, academy con sedi in Italia e all’estero e che offre moltissimi programmi sia per laureandi sia per laureati (dalla sartoria al design fino alla fotografia per il settore moda).
Se poi si vuole sperimentare e innovare, sono tantissime le start-up e le società hi-tech che gravitano nell’industry e crescono in fretta assumendo tanti nuovi profili. Un caso emblematico è quello di Yoox, l’e-commerce di moda che assume talenti per i suoi tech hub a Bologna e Londra o il fortunato precursore italiano delle boutique online, Luisaviaroma.
Anzitutto circoscriviamo il perimetro: parlare di lusso vuol dire parlare anche di tutte le aziende e i servizi rivolti a una nicchia - seppur abbastanza grande - di clienti che hanno disponibilità economiche al di sopra della media. Questo mercato vale globalmente 247 miliardi di dollari (qui i dati aggiornati del report stilato da Deloitte “Global Powers of Luxury Goods”) e non riguarda solo il mondo della moda.
- Fashion e abbigliamento, che però oltre agli abiti comprende anche tutto l’universo retail degli accessori (borse, orologi, gioielli, cinture ecc…) che oggi gruppi e multinazionali dominano a largo spettro. Nella rosa di aziende vanno infatti ricordate Lvmh che possiede Bulgari, Fendi, Loro Piana, Emilio Pucci, Acqua di Parma, e il gruppo Kering che possiede invece brand come Gucci, Bottega Veneta, Brioni Pomellato. Senza dimenticare Ermenegildo Zegna. Ti piacerebbe lavorare nella moda? Scopri il nostro approfondimento: Lavorare nel mondo della Moda e del Fashion
- Profumi e make up, da ricondurre all’universo dei brand delle cosmetica (Chanel, Dior, Lancome, Gerlain, Estee Lauder) i quali, attenzione hanno anche divisioni e prodotti per il mercato di massa;
- Viaggi, eventi ed esperienze, in cui includiamo i servizi di operatori del turismo di lusso e del mondo hotellerie (Four Season, Mandarin Oriental)
- Real estate cioè il settore immobiliare gestito da colossi come Sotheby’s o agenzie compreso anche il comparto arredo che comprende piccole aziende dedicate al luxury (ad esempio B&B Italia, Molteni&C, Poliform, Cassina e Poltrona Frau, Floe e Artemide)
- Ristorazione e alimentazione, un’area che comprende catene di ristoranti prestigiosi e stellati ma anche aziende che offrono servizi particolari, come gli chef a domicilio o l’organizzazione di catering per eventi d'elite;
- Auto e mezzi di lusso per cui è quasi scontato citare brand come Ferrari, Lamborghini, Porsche, Maserati;
- Arte e collezionismo, vale a dire il settore che riguarda investimenti in pezzi da collezione, aste e opere d’arte gestite da case come Christie's
Un aspetto interessante di cui tener conto è che oggi il mondo luxury è ancora più dipendente di una volta dalla tecnologia e dalla gestione intelligente del commercio e del retail. Esistono realtà ICT come Venistar che offrono servizi ad hoc per il comparto - ad esempio l’integrazione dei canali e-commerce e touchpoint nei negozi retail per dar vita alla cosiddetta omnicanalità, cioè l’esperienza digitale ininterrotta del cliente dal sito o app fino alla cassa e viceversa - e che assumono profili tecnici, programmatori e sviluppatori.
Con la crescita dei sistemi di e-payment e delle tecnologie per le vendite online - e-commerce, sistemi per la misurazione digitale da remoto, camerini virtuali ecc.. - questo settore si è intrecciato per sempre a quello digitale, creando nuove figure professionali accanto ai laureati in economia e management.
Qui in tutored abbiamo un punto di vista privilegiato sull’evoluzione del mercato del lavoro, e quello che stiamo osservando grazie all’analisi di centinaia di annunci di aziende e dei profili dei candidati ricercati è che il settore si sta muovendo verso questi sbocchi professionalI:
- Luxury goods management, cioè la capacità di sviluppare strategie per il mercato dei beni di lusso, a partire dalla conoscenza dei gusti dei consumatori;
- Fashion-tech, quindi l’incontro del mondo della moda e del fashion design con la tecnologia e la ricerca e lo sviluppo di nuovi prodotti, accessori, tessuti;
- E-commerce e digital retail, vale a dire l’integrazione dell’industria fashion con le piattaforme di vendita online e i sistemi di pagamento smart rispetto ai singoli punti vendita (negozi e flagship store).
Per sviluppare questi ambiti, i brand e le aziende che lavorano nella fashion industry sono organizzate in dipartimenti e settori con specifiche competenze nello sviluppo e nella distribuzione dei prodotti, offrendo opportunità un po’ per tutti i gusti: dai profili creativi a quelli più commerciali o con capacità economiche e manageriale.
Le figure ricercate variano quindi molto anche in base ai servizi offerti dai brand del lusso. Partendo proprio dall’’indotto delle aziende hi-tech specializzate nel lusso, i gruppi cercano:
- Digital e IT specialist, giovani con una preparazione in ingegneria informatica o comunque in sviluppo e gestione dei gestionali all’interno delle imprese (es. chi deve gestire il db con gli ordini o l’elenco dei prodotti di magazzino);
- Digital marketing specialist, molto ricercati per sviluppare e potenziare strategie di comunicazione e vendita online: scopri tutti gli annunci di stage e lavoro nel marketing.
- District manager, neolaureati in ambito management da inserire delle reti commerciali e gestire, anche all’estero, l’apertura di punti vendita.
- Export e buyer manager, cioè profili con un forte background commerciale ed economico che gestiscano le vendite lusso verso l’estero o gli acquisti di materie prime o prodotti luxury per conto dell’azienda o dei clienti;
- Hospitality manager, vale a dire profili formati nel settore accoglienza e public relations ma che abbiano la capacità di gestire clientela facoltosa ed esigente nel turismo, nella ristorazione, nei viaggi ecc..
- Boutique e store manager, chiaramente i brand di lusso hanno anche bisogno di figure fisicamente presenti nei punti retail per seguire la propria clientela
Per prepararsi e diventare candidati ideali in questo settore è possibile seguire sia percorsi classici - Economia e management, Comunicazione e Marketing, percorsi IT e di sviluppo backend frontend - sia master specifici.
Tra questi ad esempio segnaliamo:
- Il Master in Fibre Nobili a Biella, un percorso formativo di altissimo livello che sforna giovani in grado di lavorare direttamente nei settori corporate chiave dell’industria e nella importante fase di produzione/lavorazione;
- Il Master in Luxury Management dell'università Bocconi in collaborazione con gli Emirati Arabi;
- I percorsi della Galileo Global Education, academy con sedi in Italia e all’estero e che offre moltissimi programmi sia per laureandi sia per laureati (dalla sartoria al design fino alla fotografia per il settore moda).
Se poi si vuole sperimentare e innovare, sono tantissime le start-up e le società hi-tech che gravitano nell’industry e crescono in fretta assumendo tanti nuovi profili. Un caso emblematico è quello di Yoox, l’e-commerce di moda che assume talenti per i suoi tech hub a Bologna e Londra o il fortunato precursore italiano delle boutique online, Luisaviaroma.