E’ probabile che stiate usando un suo prodotto proprio in questo momento, specie se parliamo di cellulari e device di elettronica: parliamo della multinazionale Samsung, una delle più grandi e potenti al mondo nel settore e anche per questo azienda molto corteggiata dai giovani e studenti che ogni provano a sostenere i colloqui per essere assunti.
Come sempre, qui a Tutored proviamo a fornire informazioni aggiuntive e utili rispetto e quelle pubblicate anche online sui processi di job interview e selezione del personale. Ci interessa che chi legge possa avere dritte e consigli pratici, ad esempio per prepararsi a sostenere davvero un confronto con i recruiter. Il tutto grazie anche al punto di osservazione privilegiato su un network di oltre 50 tra aziende e multinazionali e sui loro processi di scelta di giovani e neolaureati.
Pronti per capire come entrare alla Samsung?
Cominciamo dalle basi. La prima regola per poter anche solo avere chance di essere scelti per un colloquio dal vivo è studiare prima bene l’impresa per cui ci si vuole candidare e scrivere di conseguenza il curriculum e il resumé in base alle caratteristiche della stessa azienda.
La Samsung anzitutto è una corporate che controlla altrettante aziende a brand Samsung, di cui la più importante è appunto la Samsung Electronics, cioè la società principale appartenente al gruppo Samsung che è originario della Corea del Sud. Oggi il gruppo è tra i player mondiali del settore information technology e in particolare dell’elettronica di consumo (telefonini, pc ecc…) e degli elettrodomestici (dai frigoriferi alle tv).
Questo vuole dire che opera in un campo che ha oggi il suo focus nella Ricerca e lo Sviluppo (R&D) e il recruitment di profili tecnici - specie sviluppatori informatici e data analyst. Anzi, i passi avanti fatti nel campo dell’Internet of Things e quindi della connessione e messa in rete di oggetti di uso quotidiano fa sì che Samsung sia uno dei poli sperimentali più importanti al mondo in tale ramo (a tal proposito qui abbiamo preparato un paio di approfondimenti utili, L’industria dell’Information Technology e Cosa fare con la laurea in informatica).
Questo però non vuol dire che la Samsung assuma solo ingegneri, sviluppatori, statistici e profili tecnico-scientifici. Come tutte le multinazionali - la società conta più di 300 mila dipendenti e ha 200 sedi in 80 paesi nel mondo, qui i dati economici aggiornati - l’azienda opera anche in altri campi che cercano personale:
- Business Solutions con posizioni per business analyst e consulenti per i clienti Samsung;
- Finance e management, quindi le divisioni che in base ai settori e alle regioni in cui l’azienda opera, si occupano dei bilanci, dell’organizzazione amministrativa, dei business plan e degli approvvigionamenti di risorse economiche;
- Sales e attività commerciali, vale a dire il reparto vendite dell’azienda;
- Progettazione e design, settori fondamentali per un’azienda produttrice di device ed elettrodomestici alla ricerca costante di progettisti, designer ma soprattutto grafici ed esperti di UX/UI design;
- Marketing e comunicazione, con opportunità di inserimento in gruppi di lavoro per la promozione dei prodotti e dei servizi Samsung.
- Consulenza legale, imprescindibile in una multinazionale di simile calibro;
- Logistica e Supply Chain, che offre opportunità di lavoro anche ad accountant e district sales manager e profili per la gestione delle catene di approvvigionamento delle materie prime - per la produzione degli elettrodomestici e dei device - e per il management delle catene di distribuzioni locali, regionali e mondiali;
- Produzione e manifattura, quindi la parte delle catene di montaggio comprese le operazioni di gestione degli impianti, delle fabbriche e dei processi di lavorazione dei prodotti Samsung.
- Risorse umane, un campo che richiede brave e bravi manager HR in grado di organizzare le competenze dei team di lavoro in modo efficace, efficiente e produttivo per il gruppo.
Questi ambiti sono riassunti dalla stessa Samsung in quattro macro-aree di assunzione:
1. Vendite e marketing
2. Ricerca e Sviluppo
3. Progettazione
4. Direzione Generale
Dopo aver spulciato a questo indirizzo i reparti in cui l’azienda cerca personale potete cercare direttamente sul sito della Samsung, alla sezione Careers, le posizioni aperte.
Il processo di selezione per entrare nell’azienda di elettronica è articolato generalmente in tre fasi, di cui l’ultima comprensiva di almeno tre colloqui individuali. Chiaramente il processo varia nei suoi contenuti in base al settore che sta assumendo.
Ecco le tre fasi:
1. Un test preselettivo online o durante i colloqui di gruppo - specie se condotti all’interno di campus universitari - in cui vengono sottoposte prove tecniche standard (ad esempio per valutare le competenze di programmazione informatica)
2. Test psico-attitudinale (GSAT)
3. Altri tre round di colloqui individuali
Come dicevamo, le domande e l’oggetto del colloquio per ottenere un lavoro in Samsung cambiano molto a seconda che si stia partecipando a una job interview per una posizione tecnica - ad esempio business analyst per l’area sales - o legata ad ambiti umanistici come il settore legale, il management economico o il marketing e la comunicazione.
Di base, però, esiste un processo standard e con esso delle domande di metodo che ricorrono in qualunque tipo di selezione.
Ad esempio, prendendo spunto dai colloqui tecnici in genere ai candidati vengono sottoposti uno o più test preliminari rispetto alla interview on site, cioè al colloquio dal vivo in azienda o con i recruiter dell’area Human Resources. Tra questi:
- Domande tecniche sui linguaggi di programmazione menzionati nella job position;
- Piccoli esercizi di matematica, programmazione, oppure scrittura o impostazione di un progetto - sia esso di grafica, marketing, un’email di natura legale o l’analisi di un business plan;
- Problem solving con problemi reali sottoposti all’esame del candidato, dello stesso tipo che si richiede durante un colloquio di gruppo o assessment test;
- Test logico-matematici sia generali sia specifici.
Superata la fase, per così dire, psico-attitudinale si passa ai colloqui dal vivo che in genere consta di tre differenti interview: la prima di di 50-60 minuti e altre due di 10-15 minuti max.
La prima intervista è un vero e proprio colloquio molto impegnativo in cui i recruiter e il personale dell’area a cui appartiene il posto vacante mettono alla prova la preparazione sul campo del candidato rispetto alle skills richieste ma soprattutto rispetto al résumé o cv del candidato (qui a proposito qualche trucco su come imparare a distinguere i due documenti e come costruirli al meglio);
Ad esempio: le domande verteranno sul contenuto del résumé, sugli studi e le esperienze lavorative riportate con richiesta di esempi pratici per far capire ai recruiter in che modo quelle esperienze sono state “digerite” nella vita reale del candidato.
In questa fase verranno poi sottoposte domande classiche come:
1. Come fai a raccogliere tutti gli elementi che ti occorrono per la realizzazione di un progetto?
2. Con quali tipi di programmi, software o sistemi hai familiarità? Facci un esempio di utilizzo/impiego di questi sistemi nel tuo lavoro/studio altro (ad esempio Excel);
3. Come impieghi i dati che raccogli nel corso del tuo lavoro, progetto?
4. Risolvi questi indovinelli (chi ha sostenuto colloqui alla Samsung infatti riporta di aver dovuto risolvere indovinelli in stile Settimana Enigmistica come quelli elencati in questo video).
Si tratta di domande classiche che più o meno ritroviamo nei processi di recruiting standard. Per avere un’idea più precisa del tipo di domande fatte in altre aziende ti consigliamo anche di leggere Lavorare in Amazon, come affrontare la selezione?, Come entrare alla Apple, il processo di selezione per lavorare da Netflix, oppure entrare alla Disney.
Superato il primo colloquio, bisogna poi sostenerne altri due più brevi che stavolta sono un mix di domande standard e di problem solving relativo alle proprie competenze e a quelle richieste dalla job position;
Potrebbero cioè essere riproposte domande sui linguaggi di programmazione, con richieste di esempi, e in generale tutte quelle prove sottoposte durante la prima fase del processo di selezione solo stavolta in formato ridotto e più veloce.
Il terzo e ultimo colloquio infine è quello in cui i responsabili HR pongono domande più “personali” a chi si candidi.
Ad esempio:
1. Parlaci dei progetti/lavori che hai già realizzato (se poi avete portato un portfolio, un sito, o esempi di prodotti/servizi realizzati per altri aspettatevi domande specifiche sui vostri lavori);
2. Menziona i tuoi lati positivi;
3. Menziona i tuoi lati negativi
4. Perché vuoi lavorare in Samsung?
5. Parlaci di un episodio o caso in cui ti sei trovato a dover affrontare un cliente scontento?
6. Parlaci di quella volta in cui non sei riuscito o riuscita a consegnare in tempo un progetto o a rispettare una scadenza;
7. Come ti comporti se non riesci ad andare d’accordo con un collega o una collega? E se ti accade con un capo? E con un cliente?
Il miglior modo per superare il primo stadio dei colloqui, cioè i test psico-attitudinali, è semplicemente rispondere in modo logico e, prima di iniziare, fare domande per chiarire eventuali dubbi sui quesiti e sulla natura dei problemi sottoposti alla valutazione del candidato.
Per le fasi successive, ecco alcuni suggerimenti.
- Per superare con successo la parte tecnica dei colloqui occorre non mentire nel proprio résumé o cv: i recruiter infatti preparano le prove sulla base delle conoscenze e del grado di esperienza riportato dallo stesso candidato (del resto non sareste nemmeno seduti di fronte ai responsabili HR se non avessero ritenuto il vostro curriculum in linea con la posizione vacante).
Il classico esempio è mentire sul livello di padronanza di una lingua straniera per trovarsi poi in difficoltà se i recruiter fanno domande in quella lingua o chiedono di leggere o riassumere un testo.
- Anche nel caso in cui non si sappia davvero la risposta a un quesito, tecnico o non tecnico, o persino a un indovinello, la cosa importante è esplicitare agli esaminatori il processo logico usato per cercare di risolvere quel problema.
Potreste anche sbagliare la risposta, ma se dimostrate di usare un ragionamento allora sarete giudicati favorevolmente.
- Per superare le domande relative agli strumenti utilizzati o al comportamento da adottare in determinate situazioni la regola aurea è: se hai dubbi, chiedi a un tuo superiore consiglio oppure raccogli prima tutte le informazioni necessarie a maturare una decisione.
A volte, infatti non esiste una risposta corretta a una domanda o a problema perché ciò che viene davvero testata è la capacità del candidato o candidata di misurarsi con un contesto aziendale, fatto di clienti, team di lavoro, problemi e spesso necessità di prendere decisioni in autonomia.
Se ad esempio viene chiesto come ci si comporta se non si sa rispettare una deadline, la miglior risposta è: informare subito il mio superiore e confrontarmi con lui sulle migliori soluzioni da mettere in campo per non rallentare un progetto o far scontento un cliente.
I recruiter della Samsung cercano persone che siano anzitutto in linea con la cultura vision dell’azienda che, in questo caso, si riassume in una sola parola: etica.
Samsung infatti adotta un rigido codice di condotta per i propri dipendenti, perché ritiene “che la gestione etica non sia solo uno strumento necessario per rispondere ai rapidi mutamenti nel contesto imprenditoriale mondiale, ma anche un mezzo per creare fiducia tra i vari soggetti, ovvero clienti, azionisti, dipendenti, partner commerciali e comunità locali” (fonte Samsung official website).
Ciò vuol dire che durante un colloquio è utile far emergere casi, episodi o esperienze che possano mettere in risalto:
- il rispetto delle leggi;
- il senso civico e il senso di responsabilità nelle proprie azioni;
- il rispetto dei valori e delle regole non scritte;
Ad esempio valorizzare la propria appartenenza a gruppi o attività di preservazione della natura e del paesaggio, volontariato. Evitare invece di proporsi come risolutori in grado di trovare il trucco per aggirare una legge o un regolamento.
A tal fine consigliamo di imparare bene i 5 principi aziendali di Samsung.
I recruiter cercano poi talenti o comunque persone che sappiano mettere la tecnologia al servizio del bene comune come prescrivono i valori del gruppo. Non a caso la mission dell’azienda è la seguente:
“Dedicare i talenti e le tecnologie che ha a disposizione alla realizzazione di prodotti e servizi di livello superiore, in grado di contribuire a creare una società globale migliore. Per conseguire questo obiettivo, Samsung attribuisce un valore altissimo a persone e tecnologie”.
Prima di candidarvi per una job position vi consigliamo di leggere anche:
- Come prepararsi al meglio per il colloquio telefonico o video (qui qualche dritta utile;
Linee guida su come affrontare la call online).
- Colloquio di gruppo (collettivo): come affrontarlo al meglio (leggi qui)
Tutored è il punto di incontro tra studenti, neolaureati e aziende. Entra nella community di tutored per esplorare tutte le opportunità di stage, lavoro e graduate program in linea con i tuoi studi, leggere i consigli dei recruiter delle aziende attive su tutored per prepararti al meglio al tuo prossimo colloquio.
E’ probabile che stiate usando un suo prodotto proprio in questo momento, specie se parliamo di cellulari e device di elettronica: parliamo della multinazionale Samsung, una delle più grandi e potenti al mondo nel settore e anche per questo azienda molto corteggiata dai giovani e studenti che ogni provano a sostenere i colloqui per essere assunti.
Come sempre, qui a Tutored proviamo a fornire informazioni aggiuntive e utili rispetto e quelle pubblicate anche online sui processi di job interview e selezione del personale. Ci interessa che chi legge possa avere dritte e consigli pratici, ad esempio per prepararsi a sostenere davvero un confronto con i recruiter. Il tutto grazie anche al punto di osservazione privilegiato su un network di oltre 50 tra aziende e multinazionali e sui loro processi di scelta di giovani e neolaureati.
Pronti per capire come entrare alla Samsung?
Cominciamo dalle basi. La prima regola per poter anche solo avere chance di essere scelti per un colloquio dal vivo è studiare prima bene l’impresa per cui ci si vuole candidare e scrivere di conseguenza il curriculum e il resumé in base alle caratteristiche della stessa azienda.
La Samsung anzitutto è una corporate che controlla altrettante aziende a brand Samsung, di cui la più importante è appunto la Samsung Electronics, cioè la società principale appartenente al gruppo Samsung che è originario della Corea del Sud. Oggi il gruppo è tra i player mondiali del settore information technology e in particolare dell’elettronica di consumo (telefonini, pc ecc…) e degli elettrodomestici (dai frigoriferi alle tv).
Questo vuole dire che opera in un campo che ha oggi il suo focus nella Ricerca e lo Sviluppo (R&D) e il recruitment di profili tecnici - specie sviluppatori informatici e data analyst. Anzi, i passi avanti fatti nel campo dell’Internet of Things e quindi della connessione e messa in rete di oggetti di uso quotidiano fa sì che Samsung sia uno dei poli sperimentali più importanti al mondo in tale ramo (a tal proposito qui abbiamo preparato un paio di approfondimenti utili, L’industria dell’Information Technology e Cosa fare con la laurea in informatica).
Questo però non vuol dire che la Samsung assuma solo ingegneri, sviluppatori, statistici e profili tecnico-scientifici. Come tutte le multinazionali - la società conta più di 300 mila dipendenti e ha 200 sedi in 80 paesi nel mondo, qui i dati economici aggiornati - l’azienda opera anche in altri campi che cercano personale:
- Business Solutions con posizioni per business analyst e consulenti per i clienti Samsung;
- Finance e management, quindi le divisioni che in base ai settori e alle regioni in cui l’azienda opera, si occupano dei bilanci, dell’organizzazione amministrativa, dei business plan e degli approvvigionamenti di risorse economiche;
- Sales e attività commerciali, vale a dire il reparto vendite dell’azienda;
- Progettazione e design, settori fondamentali per un’azienda produttrice di device ed elettrodomestici alla ricerca costante di progettisti, designer ma soprattutto grafici ed esperti di UX/UI design;
- Marketing e comunicazione, con opportunità di inserimento in gruppi di lavoro per la promozione dei prodotti e dei servizi Samsung.
- Consulenza legale, imprescindibile in una multinazionale di simile calibro;
- Logistica e Supply Chain, che offre opportunità di lavoro anche ad accountant e district sales manager e profili per la gestione delle catene di approvvigionamento delle materie prime - per la produzione degli elettrodomestici e dei device - e per il management delle catene di distribuzioni locali, regionali e mondiali;
- Produzione e manifattura, quindi la parte delle catene di montaggio comprese le operazioni di gestione degli impianti, delle fabbriche e dei processi di lavorazione dei prodotti Samsung.
- Risorse umane, un campo che richiede brave e bravi manager HR in grado di organizzare le competenze dei team di lavoro in modo efficace, efficiente e produttivo per il gruppo.
Questi ambiti sono riassunti dalla stessa Samsung in quattro macro-aree di assunzione:
1. Vendite e marketing
2. Ricerca e Sviluppo
3. Progettazione
4. Direzione Generale
Dopo aver spulciato a questo indirizzo i reparti in cui l’azienda cerca personale potete cercare direttamente sul sito della Samsung, alla sezione Careers, le posizioni aperte.
Il processo di selezione per entrare nell’azienda di elettronica è articolato generalmente in tre fasi, di cui l’ultima comprensiva di almeno tre colloqui individuali. Chiaramente il processo varia nei suoi contenuti in base al settore che sta assumendo.
Ecco le tre fasi:
1. Un test preselettivo online o durante i colloqui di gruppo - specie se condotti all’interno di campus universitari - in cui vengono sottoposte prove tecniche standard (ad esempio per valutare le competenze di programmazione informatica)
2. Test psico-attitudinale (GSAT)
3. Altri tre round di colloqui individuali
Come dicevamo, le domande e l’oggetto del colloquio per ottenere un lavoro in Samsung cambiano molto a seconda che si stia partecipando a una job interview per una posizione tecnica - ad esempio business analyst per l’area sales - o legata ad ambiti umanistici come il settore legale, il management economico o il marketing e la comunicazione.
Di base, però, esiste un processo standard e con esso delle domande di metodo che ricorrono in qualunque tipo di selezione.
Ad esempio, prendendo spunto dai colloqui tecnici in genere ai candidati vengono sottoposti uno o più test preliminari rispetto alla interview on site, cioè al colloquio dal vivo in azienda o con i recruiter dell’area Human Resources. Tra questi:
- Domande tecniche sui linguaggi di programmazione menzionati nella job position;
- Piccoli esercizi di matematica, programmazione, oppure scrittura o impostazione di un progetto - sia esso di grafica, marketing, un’email di natura legale o l’analisi di un business plan;
- Problem solving con problemi reali sottoposti all’esame del candidato, dello stesso tipo che si richiede durante un colloquio di gruppo o assessment test;
- Test logico-matematici sia generali sia specifici.
Superata la fase, per così dire, psico-attitudinale si passa ai colloqui dal vivo che in genere consta di tre differenti interview: la prima di di 50-60 minuti e altre due di 10-15 minuti max.
La prima intervista è un vero e proprio colloquio molto impegnativo in cui i recruiter e il personale dell’area a cui appartiene il posto vacante mettono alla prova la preparazione sul campo del candidato rispetto alle skills richieste ma soprattutto rispetto al résumé o cv del candidato (qui a proposito qualche trucco su come imparare a distinguere i due documenti e come costruirli al meglio);
Ad esempio: le domande verteranno sul contenuto del résumé, sugli studi e le esperienze lavorative riportate con richiesta di esempi pratici per far capire ai recruiter in che modo quelle esperienze sono state “digerite” nella vita reale del candidato.
In questa fase verranno poi sottoposte domande classiche come:
1. Come fai a raccogliere tutti gli elementi che ti occorrono per la realizzazione di un progetto?
2. Con quali tipi di programmi, software o sistemi hai familiarità? Facci un esempio di utilizzo/impiego di questi sistemi nel tuo lavoro/studio altro (ad esempio Excel);
3. Come impieghi i dati che raccogli nel corso del tuo lavoro, progetto?
4. Risolvi questi indovinelli (chi ha sostenuto colloqui alla Samsung infatti riporta di aver dovuto risolvere indovinelli in stile Settimana Enigmistica come quelli elencati in questo video).
Si tratta di domande classiche che più o meno ritroviamo nei processi di recruiting standard. Per avere un’idea più precisa del tipo di domande fatte in altre aziende ti consigliamo anche di leggere Lavorare in Amazon, come affrontare la selezione?, Come entrare alla Apple, il processo di selezione per lavorare da Netflix, oppure entrare alla Disney.
Superato il primo colloquio, bisogna poi sostenerne altri due più brevi che stavolta sono un mix di domande standard e di problem solving relativo alle proprie competenze e a quelle richieste dalla job position;
Potrebbero cioè essere riproposte domande sui linguaggi di programmazione, con richieste di esempi, e in generale tutte quelle prove sottoposte durante la prima fase del processo di selezione solo stavolta in formato ridotto e più veloce.
Il terzo e ultimo colloquio infine è quello in cui i responsabili HR pongono domande più “personali” a chi si candidi.
Ad esempio:
1. Parlaci dei progetti/lavori che hai già realizzato (se poi avete portato un portfolio, un sito, o esempi di prodotti/servizi realizzati per altri aspettatevi domande specifiche sui vostri lavori);
2. Menziona i tuoi lati positivi;
3. Menziona i tuoi lati negativi
4. Perché vuoi lavorare in Samsung?
5. Parlaci di un episodio o caso in cui ti sei trovato a dover affrontare un cliente scontento?
6. Parlaci di quella volta in cui non sei riuscito o riuscita a consegnare in tempo un progetto o a rispettare una scadenza;
7. Come ti comporti se non riesci ad andare d’accordo con un collega o una collega? E se ti accade con un capo? E con un cliente?
Il miglior modo per superare il primo stadio dei colloqui, cioè i test psico-attitudinali, è semplicemente rispondere in modo logico e, prima di iniziare, fare domande per chiarire eventuali dubbi sui quesiti e sulla natura dei problemi sottoposti alla valutazione del candidato.
Per le fasi successive, ecco alcuni suggerimenti.
- Per superare con successo la parte tecnica dei colloqui occorre non mentire nel proprio résumé o cv: i recruiter infatti preparano le prove sulla base delle conoscenze e del grado di esperienza riportato dallo stesso candidato (del resto non sareste nemmeno seduti di fronte ai responsabili HR se non avessero ritenuto il vostro curriculum in linea con la posizione vacante).
Il classico esempio è mentire sul livello di padronanza di una lingua straniera per trovarsi poi in difficoltà se i recruiter fanno domande in quella lingua o chiedono di leggere o riassumere un testo.
- Anche nel caso in cui non si sappia davvero la risposta a un quesito, tecnico o non tecnico, o persino a un indovinello, la cosa importante è esplicitare agli esaminatori il processo logico usato per cercare di risolvere quel problema.
Potreste anche sbagliare la risposta, ma se dimostrate di usare un ragionamento allora sarete giudicati favorevolmente.
- Per superare le domande relative agli strumenti utilizzati o al comportamento da adottare in determinate situazioni la regola aurea è: se hai dubbi, chiedi a un tuo superiore consiglio oppure raccogli prima tutte le informazioni necessarie a maturare una decisione.
A volte, infatti non esiste una risposta corretta a una domanda o a problema perché ciò che viene davvero testata è la capacità del candidato o candidata di misurarsi con un contesto aziendale, fatto di clienti, team di lavoro, problemi e spesso necessità di prendere decisioni in autonomia.
Se ad esempio viene chiesto come ci si comporta se non si sa rispettare una deadline, la miglior risposta è: informare subito il mio superiore e confrontarmi con lui sulle migliori soluzioni da mettere in campo per non rallentare un progetto o far scontento un cliente.
I recruiter della Samsung cercano persone che siano anzitutto in linea con la cultura vision dell’azienda che, in questo caso, si riassume in una sola parola: etica.
Samsung infatti adotta un rigido codice di condotta per i propri dipendenti, perché ritiene “che la gestione etica non sia solo uno strumento necessario per rispondere ai rapidi mutamenti nel contesto imprenditoriale mondiale, ma anche un mezzo per creare fiducia tra i vari soggetti, ovvero clienti, azionisti, dipendenti, partner commerciali e comunità locali” (fonte Samsung official website).
Ciò vuol dire che durante un colloquio è utile far emergere casi, episodi o esperienze che possano mettere in risalto:
- il rispetto delle leggi;
- il senso civico e il senso di responsabilità nelle proprie azioni;
- il rispetto dei valori e delle regole non scritte;
Ad esempio valorizzare la propria appartenenza a gruppi o attività di preservazione della natura e del paesaggio, volontariato. Evitare invece di proporsi come risolutori in grado di trovare il trucco per aggirare una legge o un regolamento.
A tal fine consigliamo di imparare bene i 5 principi aziendali di Samsung.
I recruiter cercano poi talenti o comunque persone che sappiano mettere la tecnologia al servizio del bene comune come prescrivono i valori del gruppo. Non a caso la mission dell’azienda è la seguente:
“Dedicare i talenti e le tecnologie che ha a disposizione alla realizzazione di prodotti e servizi di livello superiore, in grado di contribuire a creare una società globale migliore. Per conseguire questo obiettivo, Samsung attribuisce un valore altissimo a persone e tecnologie”.
Prima di candidarvi per una job position vi consigliamo di leggere anche:
- Come prepararsi al meglio per il colloquio telefonico o video (qui qualche dritta utile;
Linee guida su come affrontare la call online).
- Colloquio di gruppo (collettivo): come affrontarlo al meglio (leggi qui)
Tutored è il punto di incontro tra studenti, neolaureati e aziende. Entra nella community di tutored per esplorare tutte le opportunità di stage, lavoro e graduate program in linea con i tuoi studi, leggere i consigli dei recruiter delle aziende attive su tutored per prepararti al meglio al tuo prossimo colloquio.