Published at 22 May 2024
Published at 22 May 2024
Joinrs incontra Laura, Talent Acquisition Coordinator presso Wabtec Corporation

Joinrs incontra Laura, Talent Acquisition Coordinator presso Wabtec Corporation


Chi è Joinrs?

Joinrs è il punto di incontro tra studenti, profili junior e aziende: grazie al nostro modello di AI, aiutiamo i job seeker ad identificare e scoprire i migliori annunci in linea con le loro ambizioni. Contemporaneamente, oltre 150 aziende clienti portano avanti sulla nostra piattaforma strategie di employer branding e talent acquisition con l'obiettivo di attrarre i candidati più compatibili con i valori dell’azienda. Se sei un’azienda e vuoi saperne di più, clicca qui.

 

Raccontando il mondo HR

Per conoscere il mondo Risorse Umane. Per chiacchierare e rubare qualche segreto del mestiere a professionisti che hanno da raccontare. Per lasciarvi ispirare. La raccolta di interviste di Joinrs a chi lavora in ambito HR nasce con questi tre obiettivi: ci auguriamo che nelle loro storie possiate trovare i consigli che cercate e la determinazione per iniziare (o proseguire) nella costruzione dei vostri più obiettivi professionali.

 

Laura Filippa

Laura, laureata magistrale in Psicologia del Lavoro presso l'Università degli Studi di Torino, ha trasformato le sfide di un percorso accademico poco pratico in opportunità per innovare e adattare concetti teorici alla realtà aziendale. Le sue esperienze internazionali, tra cui un Erasmus in Polonia e un Working Holiday Visa in Canada, l'hanno resa mentalmente aperta e indipendente, arricchendo il suo approccio al lavoro. Attualmente, come Talent Acquisition Coordinator presso Wabtec Corporation, Laura implementa un processo di selezione snello ed efficiente, valorizzando l'esperienza dei candidati e la presentazione dell'azienda. Promuove l'importanza delle competenze soft come curiosità e voglia di imparare, e consiglia ai giovani professionisti di mantenere un buon livello di inglese e di sviluppare relazioni positive, essenziali per chi lavora nelle risorse umane. Il suo obiettivo è migliorare continuamente come partner di fiducia per i colleghi, contribuendo al successo e alla crescita dell'azienda.

 

1) Come pensi che il tuo percorso universitario iniziale in Psicologia del Lavoro ti abbia aiutato nel contesto delle risorse umane?

Ho frequentato la Magistrale in Psicologia del Lavoro all’Università degli Studi di Torino. E’ stato un percorso molto interessante, ma purtroppo, come spesso accade nelle università italiane, poco pratico. Quando mi sono ritrovata a lavorare nelle risorse umane, mi sono immediatamente resa conto della grande distanza che c’era tra quello che avevo studiato e la realtà lavorativa. Questa è stata però la sfida: portare in azienda i concetti che avevo studiato e metterli in pratica, creando nuovi processi. Il percorso universitario mi ha quindi fornito una bella cassetta degli attrezzi, alla quale attingere per affrontare le numerose sfide lavorative. Allo stesso tempo, però, la realtà aziendale apre gli occhi sulle difficoltà pratiche che si incontrano e che non sempre la teoria è facilmente applicabile.

 

2) Hai avuto esperienze accademiche e lavorative in diverse parti del mondo. In che modo ritieni che queste esperienze internazionali abbiano influenzato il tuo approccio al lavoro e alle risorse umane?

Non mi stancherò mai di elogiare i pregi delle esperienze all’estero. Io ho svolto l’Erasmus in Polonia e il Working Holiday Visa in Canada. Sono state due tra le esperienze più formative della mia vita per diversi motivi. Si esce dalla propria zona di comfort; si è da soli a migliaia di km da casa, senza punti di riferimento; si entra in contatto con culture e persone diverse; si diventa più aperti mentalmente di fronte alla diversità e si impara a fare affidamento su sé stessi. Quando sei lontano da casa e dalla versione di te che tutti conoscono (e che tu conosci), hai la possibilità di sperimentare, di scoprire nuove parti di te e di metterti alla prova.

Ho sempre ricercato l’aspetto internazionale nel mio lavoro, per questo motivo lavoro in una multinazionale e ricopro un ruolo che mi permette di essere quotidianamente in contatto con colleghi e candidati stranieri. Sicuramente queste esperienze di vita mi permettono di essere più a mio agio nel confrontarmi con persone di culture diverse ed utilizzare fluentemente la lingua Inglese.

 

3) In qualità di Talent Acquisition Coordinator presso Wabtec Corporation, quali strategie e approcci adotti per individuare e reclutare i migliori talenti, soprattutto considerando il contesto altamente competitivo?

In Wabtec Corporation il processo di selezione è decisamente snello e veloce. Non sottoponiamo i candidati a numerosi round di interviste e nemmeno a questionari, test e presentazioni. Siamo convinti che una buona Candidate Experience implichi un percorso di selezione che sia efficiente ed eviti inutili perdite di tempo, sia ai candidati che ai Manager.

Personalmente, vedo la selezione come una decisione da ambo i lati: noi scegliamo il candidato, ma lui sceglie noi. E’ quindi importante saper presentare l’azienda, i prodotti, i percorsi di carriera, di modo da fornire al candidato tutti gli elementi per una scelta ponderata.

 

4) Quali sono i tuoi obiettivi futuri rispetto al ruolo che ricopri al giorno d'oggi e come intendi continuare a contribuire al successo e alla crescita dell'azienda?

Ricopro questo ruolo da circa 1 anno, quindi il mio obiettivo principale è di migliorare costantemente le mie competenze di Talent Acquisition, diventando un partner fidato per gli HR e i Managers che supporto. Portare in casa i migliori talenti è infatti un lavoro di squadra e saper instaurare delle buone relazioni con i colleghi, basate sulla fiducia reciproca, è di fondamentale importanza.

 

5) Quali sono le competenze soft che ritieni più importanti durante un selezione di candidati neolaureati e junior?

La curiosità, la voglia di imparare e di mettersi in gioco. Nessuno si aspetta che una persona neolaureata sappia fare il lavoro, ma ci si aspetta che abbia interesse ad apprendere e a mettere in pratica quanto studiato.

 

6) Quali sono i tuoi consigli per i giovani professionisti che desiderano fare carriera nel settore delle risorse umane? Hai qualche suggerimento specifico per il loro percorso di crescita e sviluppo?

E’ importante avere piacere di stare a contatto con le persone, qualsiasi sia il ramo di Risorse Umane nel quale si lavora. Si lavora con le persone e per le persone, quindi è fondamentale saper instaurare delle relazioni positive ed avere un approccio di customer service… anche se i tuoi customer sono i tuoi stessi colleghi!

Il mio consiglio è di mantenere una buona conoscenza della lingua inglese, ormai requisito fondamentale, soprattutto se l’interesse è di lavorare in una grande azienda.

 

Intervista a cura di Francesca Capozzo

 

Chi è Joinrs?

Joinrs è il punto di incontro tra studenti, profili junior e aziende: grazie al nostro modello di AI, aiutiamo i job seeker ad identificare e scoprire i migliori annunci in linea con le loro ambizioni. Contemporaneamente, oltre 150 aziende clienti portano avanti sulla nostra piattaforma strategie di employer branding e talent acquisition con l'obiettivo di attrarre i candidati più compatibili con i valori dell’azienda. Se sei un’azienda e vuoi saperne di più, clicca qui.

 

Raccontando il mondo HR

Per conoscere il mondo Risorse Umane. Per chiacchierare e rubare qualche segreto del mestiere a professionisti che hanno da raccontare. Per lasciarvi ispirare. La raccolta di interviste di Joinrs a chi lavora in ambito HR nasce con questi tre obiettivi: ci auguriamo che nelle loro storie possiate trovare i consigli che cercate e la determinazione per iniziare (o proseguire) nella costruzione dei vostri più obiettivi professionali.

 

Laura Filippa

Laura, laureata magistrale in Psicologia del Lavoro presso l'Università degli Studi di Torino, ha trasformato le sfide di un percorso accademico poco pratico in opportunità per innovare e adattare concetti teorici alla realtà aziendale. Le sue esperienze internazionali, tra cui un Erasmus in Polonia e un Working Holiday Visa in Canada, l'hanno resa mentalmente aperta e indipendente, arricchendo il suo approccio al lavoro. Attualmente, come Talent Acquisition Coordinator presso Wabtec Corporation, Laura implementa un processo di selezione snello ed efficiente, valorizzando l'esperienza dei candidati e la presentazione dell'azienda. Promuove l'importanza delle competenze soft come curiosità e voglia di imparare, e consiglia ai giovani professionisti di mantenere un buon livello di inglese e di sviluppare relazioni positive, essenziali per chi lavora nelle risorse umane. Il suo obiettivo è migliorare continuamente come partner di fiducia per i colleghi, contribuendo al successo e alla crescita dell'azienda.

 

1) Come pensi che il tuo percorso universitario iniziale in Psicologia del Lavoro ti abbia aiutato nel contesto delle risorse umane?

Ho frequentato la Magistrale in Psicologia del Lavoro all’Università degli Studi di Torino. E’ stato un percorso molto interessante, ma purtroppo, come spesso accade nelle università italiane, poco pratico. Quando mi sono ritrovata a lavorare nelle risorse umane, mi sono immediatamente resa conto della grande distanza che c’era tra quello che avevo studiato e la realtà lavorativa. Questa è stata però la sfida: portare in azienda i concetti che avevo studiato e metterli in pratica, creando nuovi processi. Il percorso universitario mi ha quindi fornito una bella cassetta degli attrezzi, alla quale attingere per affrontare le numerose sfide lavorative. Allo stesso tempo, però, la realtà aziendale apre gli occhi sulle difficoltà pratiche che si incontrano e che non sempre la teoria è facilmente applicabile.

 

2) Hai avuto esperienze accademiche e lavorative in diverse parti del mondo. In che modo ritieni che queste esperienze internazionali abbiano influenzato il tuo approccio al lavoro e alle risorse umane?

Non mi stancherò mai di elogiare i pregi delle esperienze all’estero. Io ho svolto l’Erasmus in Polonia e il Working Holiday Visa in Canada. Sono state due tra le esperienze più formative della mia vita per diversi motivi. Si esce dalla propria zona di comfort; si è da soli a migliaia di km da casa, senza punti di riferimento; si entra in contatto con culture e persone diverse; si diventa più aperti mentalmente di fronte alla diversità e si impara a fare affidamento su sé stessi. Quando sei lontano da casa e dalla versione di te che tutti conoscono (e che tu conosci), hai la possibilità di sperimentare, di scoprire nuove parti di te e di metterti alla prova.

Ho sempre ricercato l’aspetto internazionale nel mio lavoro, per questo motivo lavoro in una multinazionale e ricopro un ruolo che mi permette di essere quotidianamente in contatto con colleghi e candidati stranieri. Sicuramente queste esperienze di vita mi permettono di essere più a mio agio nel confrontarmi con persone di culture diverse ed utilizzare fluentemente la lingua Inglese.

 

3) In qualità di Talent Acquisition Coordinator presso Wabtec Corporation, quali strategie e approcci adotti per individuare e reclutare i migliori talenti, soprattutto considerando il contesto altamente competitivo?

In Wabtec Corporation il processo di selezione è decisamente snello e veloce. Non sottoponiamo i candidati a numerosi round di interviste e nemmeno a questionari, test e presentazioni. Siamo convinti che una buona Candidate Experience implichi un percorso di selezione che sia efficiente ed eviti inutili perdite di tempo, sia ai candidati che ai Manager.

Personalmente, vedo la selezione come una decisione da ambo i lati: noi scegliamo il candidato, ma lui sceglie noi. E’ quindi importante saper presentare l’azienda, i prodotti, i percorsi di carriera, di modo da fornire al candidato tutti gli elementi per una scelta ponderata.

 

4) Quali sono i tuoi obiettivi futuri rispetto al ruolo che ricopri al giorno d'oggi e come intendi continuare a contribuire al successo e alla crescita dell'azienda?

Ricopro questo ruolo da circa 1 anno, quindi il mio obiettivo principale è di migliorare costantemente le mie competenze di Talent Acquisition, diventando un partner fidato per gli HR e i Managers che supporto. Portare in casa i migliori talenti è infatti un lavoro di squadra e saper instaurare delle buone relazioni con i colleghi, basate sulla fiducia reciproca, è di fondamentale importanza.

 

5) Quali sono le competenze soft che ritieni più importanti durante un selezione di candidati neolaureati e junior?

La curiosità, la voglia di imparare e di mettersi in gioco. Nessuno si aspetta che una persona neolaureata sappia fare il lavoro, ma ci si aspetta che abbia interesse ad apprendere e a mettere in pratica quanto studiato.

 

6) Quali sono i tuoi consigli per i giovani professionisti che desiderano fare carriera nel settore delle risorse umane? Hai qualche suggerimento specifico per il loro percorso di crescita e sviluppo?

E’ importante avere piacere di stare a contatto con le persone, qualsiasi sia il ramo di Risorse Umane nel quale si lavora. Si lavora con le persone e per le persone, quindi è fondamentale saper instaurare delle relazioni positive ed avere un approccio di customer service… anche se i tuoi customer sono i tuoi stessi colleghi!

Il mio consiglio è di mantenere una buona conoscenza della lingua inglese, ormai requisito fondamentale, soprattutto se l’interesse è di lavorare in una grande azienda.

 

Intervista a cura di Francesca Capozzo