Joinrs è il punto di incontro tra studenti, profili junior e aziende: grazie al nostro modello di AI, aiutiamo i job seeker ad identificare e scoprire i migliori annunci in linea con le loro ambizioni. Contemporaneamente, oltre 150 aziende clienti portano avanti sulla nostra piattaforma strategie di employer branding e talent acquisition con l'obiettivo di attrarre i candidati più compatibili con i valori dell’azienda. Se sei un’azienda e vuoi saperne di più, clicca qui.
Per conoscere il mondo Risorse Umane. Per chiacchierare e rubare qualche segreto del mestiere a professionisti che hanno da raccontare. Per lasciarvi ispirare. La raccolta di interviste di Joinrs a chi lavora in ambito HR nasce con questi tre obiettivi: ci auguriamo che nelle loro storie possiate trovare i consigli che cercate e la determinazione per iniziare (o proseguire) nella costruzione dei vostri più obiettivi professionali.
Lapo ha imparato che offrire opportunità e curare la crescita professionale delle persone è essenziale per migliorare la loro esperienza lavorativa. Questo approccio deriva da episodi significativi nelle sue esperienze passate, dove ha visto cosa non funzionava e ha voluto fare la differenza.
Appassionato di gaming, trova che i videogiochi complessi stimolino il problem solving, un'abilità essenziale nel suo lavoro e in quello di molti altri. Ritiene che il gaming possa ampliare le prospettive e migliorare la gestione di situazioni complesse.
Infine, nel contesto attuale delle risorse umane, ritiene che ci debbano essere tre fondamentali competenze: comunicazione, intelligenza emotiva e problem solving, cruciali per interagire con diverse parti e risolvere problemi eterogenei. Qui sotto l'intervista completa!
Una lezione vera e propria non mi viene in mente, ma nel corso delle mie esperienze lavorative ci sono vari episodi che hanno lasciato il segno sul mio approccio e soprattutto sul mio desiderio di fare questo mestiere. Dare un'opportunità alle persone, cercare di curare la loro crescita professionale e cercare di rendere la loro esperienza lavorativa migliore di quella che può essere sono sempre stati al centro della mia filosofia di lavoro, in virtù di quanto visto (e tendenzialmente non piaciuto) nelle mie attività pregresse.
In realtà è stata una transizione molto fluida: il ruolo che ho ricoperto nell'ambito sportivo era molto People Oriented, avevo mansioni legate alla gestione dello spogliatoio a 360° gradi dalla parte burocratica con documenti e note gara, alla parte di analisi della performance. Il tutto svolto sempre mantenendo quell'aura di punto di riferimento per gli atleti stessi: quando sorgeva un problema o c'era semplicemente voglia di discutere, ero ricercato. Adesso ho un ruolo più specifico che è rivolto solo in parte all'analisi della performance, ma a livello di mindset ho mantenuto lo stesso approccio che avevo nel ruolo precedente. Devo dire che l'esperienza sportiva è stata quella scintilla decisiva che mi ha fatto capire cosa amo fare nella vita, ovvero lavorare per le persone.
Prima di passare in Rocco Forte Hotels ho avuto modo di rendere la transizione al mondo HR ancora più efficace grazie ad uno stage presso un'altra azienda (che oggi definirei competitor!) sempre in questo ambito: qui ho trovato fin da subito tante competenze trasversali che avevo già avuto modo (inconsapevolmente) di avere: ascolto attivo, empatia, flessibilità erano già soft skills che avevo maturato nel settore sportivo.
Posso serenamente ammettere di essere un grande appassionato! Ritengo che generalmente l'approccio a determinate categorie di giochi possa essere una chiave per aprire la mente: oggigiorno ci sono delle opere che fatico a chiamare semplicemente "videogiochi" per la complessità della trama, del messaggio e talvolta anche del gameplay stesso. Sono assolutamente certo che giocare un'opera di questo tipo possa essere paragonata ad un ottimo libro o ad un gran film. Alcuni videogiochi hanno la capacità di allargare le prospettive, farti pensare in maniera diversa e di conseguenza a stimolare diverse opzioni. Pensiamo alla (ormai inflazionata) soft skills del Problem Solving: non si tratta di quello che ho appena detto?
C'è ancora molta diffidenza nei confronti del videogioco, ancora troppo spesso visto dai più come "arma di distrazione letale", ma io sono convinto che, oltre a rappresentare un passatempo impareggiabile, possa rappresentare anche uno strumento di crescita al di là della storia o delle tematiche trattate, ma proprio a livello di gameplay.
Domanda molto difficile, perché i diversi contesti HR, sempre più frastagliati e specifici, richiedono anche diverse competenze a seconda del settore in cui si opera e l'area in cui ci specializza.
Ritengo però che siano universalmente fondamentali almeno tre competenze: Comunicazione, Intelligenza Emotiva e Problem Solving.
Essendo un ruolo che, come mi piace dire, si trova al centro fra la Direzione e la Forza Operativa di un'azienda e interagisce con tantissime Terze Parti, saper comunicare nel modo corretto è imprescindibile. Saper cambiare registro, adattarsi all'interlocutore, riuscire a far arrivare un messaggio sono caratteristiche fondamentali per un HR proprio in virtù della sua natura poliedrica.
Collegato e connesso a quanto detto sopra, l'Intelligenza Emotiva a quel quid che a mio avviso permette di essere credibile nel ruolo: saper ascoltare e comprendere quello che vi viene detto per tradurlo in un action plan è l'attività principale di un HR. In assenza di questa caratteristica, la credibilità di un HR può essere compromessa.
Problem Solving, semplicemente perché, come tanti impieghi oggi, l'HR deve risolvere problemi di natura eterogenea, ergo deve essere pronto a calarsi in qualsiasi situazione per venirne fuori al meglio.
Joinrs è il punto di incontro tra studenti, profili junior e aziende: grazie al nostro modello di AI, aiutiamo i job seeker ad identificare e scoprire i migliori annunci in linea con le loro ambizioni. Contemporaneamente, oltre 150 aziende clienti portano avanti sulla nostra piattaforma strategie di employer branding e talent acquisition con l'obiettivo di attrarre i candidati più compatibili con i valori dell’azienda. Se sei un’azienda e vuoi saperne di più, clicca qui.
Per conoscere il mondo Risorse Umane. Per chiacchierare e rubare qualche segreto del mestiere a professionisti che hanno da raccontare. Per lasciarvi ispirare. La raccolta di interviste di Joinrs a chi lavora in ambito HR nasce con questi tre obiettivi: ci auguriamo che nelle loro storie possiate trovare i consigli che cercate e la determinazione per iniziare (o proseguire) nella costruzione dei vostri più obiettivi professionali.
Lapo ha imparato che offrire opportunità e curare la crescita professionale delle persone è essenziale per migliorare la loro esperienza lavorativa. Questo approccio deriva da episodi significativi nelle sue esperienze passate, dove ha visto cosa non funzionava e ha voluto fare la differenza.
Appassionato di gaming, trova che i videogiochi complessi stimolino il problem solving, un'abilità essenziale nel suo lavoro e in quello di molti altri. Ritiene che il gaming possa ampliare le prospettive e migliorare la gestione di situazioni complesse.
Infine, nel contesto attuale delle risorse umane, ritiene che ci debbano essere tre fondamentali competenze: comunicazione, intelligenza emotiva e problem solving, cruciali per interagire con diverse parti e risolvere problemi eterogenei. Qui sotto l'intervista completa!
Una lezione vera e propria non mi viene in mente, ma nel corso delle mie esperienze lavorative ci sono vari episodi che hanno lasciato il segno sul mio approccio e soprattutto sul mio desiderio di fare questo mestiere. Dare un'opportunità alle persone, cercare di curare la loro crescita professionale e cercare di rendere la loro esperienza lavorativa migliore di quella che può essere sono sempre stati al centro della mia filosofia di lavoro, in virtù di quanto visto (e tendenzialmente non piaciuto) nelle mie attività pregresse.
In realtà è stata una transizione molto fluida: il ruolo che ho ricoperto nell'ambito sportivo era molto People Oriented, avevo mansioni legate alla gestione dello spogliatoio a 360° gradi dalla parte burocratica con documenti e note gara, alla parte di analisi della performance. Il tutto svolto sempre mantenendo quell'aura di punto di riferimento per gli atleti stessi: quando sorgeva un problema o c'era semplicemente voglia di discutere, ero ricercato. Adesso ho un ruolo più specifico che è rivolto solo in parte all'analisi della performance, ma a livello di mindset ho mantenuto lo stesso approccio che avevo nel ruolo precedente. Devo dire che l'esperienza sportiva è stata quella scintilla decisiva che mi ha fatto capire cosa amo fare nella vita, ovvero lavorare per le persone.
Prima di passare in Rocco Forte Hotels ho avuto modo di rendere la transizione al mondo HR ancora più efficace grazie ad uno stage presso un'altra azienda (che oggi definirei competitor!) sempre in questo ambito: qui ho trovato fin da subito tante competenze trasversali che avevo già avuto modo (inconsapevolmente) di avere: ascolto attivo, empatia, flessibilità erano già soft skills che avevo maturato nel settore sportivo.
Posso serenamente ammettere di essere un grande appassionato! Ritengo che generalmente l'approccio a determinate categorie di giochi possa essere una chiave per aprire la mente: oggigiorno ci sono delle opere che fatico a chiamare semplicemente "videogiochi" per la complessità della trama, del messaggio e talvolta anche del gameplay stesso. Sono assolutamente certo che giocare un'opera di questo tipo possa essere paragonata ad un ottimo libro o ad un gran film. Alcuni videogiochi hanno la capacità di allargare le prospettive, farti pensare in maniera diversa e di conseguenza a stimolare diverse opzioni. Pensiamo alla (ormai inflazionata) soft skills del Problem Solving: non si tratta di quello che ho appena detto?
C'è ancora molta diffidenza nei confronti del videogioco, ancora troppo spesso visto dai più come "arma di distrazione letale", ma io sono convinto che, oltre a rappresentare un passatempo impareggiabile, possa rappresentare anche uno strumento di crescita al di là della storia o delle tematiche trattate, ma proprio a livello di gameplay.
Domanda molto difficile, perché i diversi contesti HR, sempre più frastagliati e specifici, richiedono anche diverse competenze a seconda del settore in cui si opera e l'area in cui ci specializza.
Ritengo però che siano universalmente fondamentali almeno tre competenze: Comunicazione, Intelligenza Emotiva e Problem Solving.
Essendo un ruolo che, come mi piace dire, si trova al centro fra la Direzione e la Forza Operativa di un'azienda e interagisce con tantissime Terze Parti, saper comunicare nel modo corretto è imprescindibile. Saper cambiare registro, adattarsi all'interlocutore, riuscire a far arrivare un messaggio sono caratteristiche fondamentali per un HR proprio in virtù della sua natura poliedrica.
Collegato e connesso a quanto detto sopra, l'Intelligenza Emotiva a quel quid che a mio avviso permette di essere credibile nel ruolo: saper ascoltare e comprendere quello che vi viene detto per tradurlo in un action plan è l'attività principale di un HR. In assenza di questa caratteristica, la credibilità di un HR può essere compromessa.
Problem Solving, semplicemente perché, come tanti impieghi oggi, l'HR deve risolvere problemi di natura eterogenea, ergo deve essere pronto a calarsi in qualsiasi situazione per venirne fuori al meglio.