Published at 20 Jun 2024
Published at 20 Jun 2024
Joinrs incontra Alessandro, Manufacturing Excellence & Digital Transformation Change Agent in Syensqo

Joinrs incontra Alessandro, Manufacturing Excellence & Digital Transformation Change Agent in Syensqo


Chi è Joinrs?

Joinrs è il punto di incontro tra studenti, profili junior e aziende: grazie al nostro modello di AI, aiutiamo i job seeker ad identificare e scoprire i migliori annunci in linea con le loro ambizioni. Contemporaneamente, oltre 150 aziende clienti portano avanti sulla nostra piattaforma strategie di employer branding e talent acquisition con l'obiettivo di attrarre i candidati più compatibili con i valori dell’azienda. Se sei un’azienda e vuoi saperne di più, clicca qui.

 

Una conversazione con Joinrs

In Joinrs non ci limitiamo a far incontrare i candidati con le migliori opportunità di lavoro. Oltre a facilitare le connessioni, conduciamo interviste approfondite con professionisti provenienti da diversi contesti e settori. Attraverso queste conversazioni, forniamo preziose intuizioni e prospettive ai nostri utenti, arricchendo la loro conoscenza ed esperienza sulla nostra piattaforma. Unitevi a noi nell'esplorare la profondità e l'ampiezza delle competenze in vari settori per migliorare il vostro percorso di carriera.

 

Alessandro Palumbo

Alessandro, nel suo ruolo di Manufacturing Excellence & Digital Transformation Change Agent presso Syensqo(Syensqo é la nuova società creata dal gruppo Solvay che si concentra sulla produzione di prodotti chimici speciali), ha affrontato sfide significative dovute alla necessità di padroneggiare rapidamente i processi produttivi in lingua francese. Superate queste difficoltà, grazie a una formazione sul campo e a relazioni di fiducia con il personale, ha contribuito efficacemente alla diffusione della cultura Lean attraverso il Visual Management, le 5S e la metodologia SMED. Guardando al futuro, si impegnerà nella digitalizzazione delle attività aziendali e nell'adozione di nuove tecnologie per migliorare le performance. Ai giovani professionisti consiglia di accettare sfide internazionali per crescere professionalmente e personalmente.

 

1) Come Manufacturing Excellence & Digital Transformation Change Agent presso Syensqo, quali sono state le principali sfide che hai affrontato e come le hai superate?

La principale sfida é stata, pur essendo un Green Belt ma comunque laureato in Economia, addentrarmi negli argomenti tecnici dei processi produttivi in lingua francese. I primi 4-6 mesi nel sito industriale di Tavaux con Solvay (ora Syensqo) hanno necessitato delle settimane di formazione sul campo insieme agli operai per prendere confidenza con la terminologia e con la conoscenza dei macchinari e dei processi. Inoltre, per questo tipo di lavoro, é fondamentale avere anche un rapporto di fiducia e confidenziale con gli operai e con il personale che lavora in tutta la catena produttiva anche negli uffici. Questo per avere accesso ai dati e ai documenti con tempi brevi, e per avere la loro massima disponibilità e collaborazione per ottenere informazioni e feedback finalizzandi alla preparazione di riunioni per definire gli obiettivi, per aggiornare gli avanzamenti e per monitorare gli output e i follow-up.

 

2) Come hai contribuito alla diffusione della cultura Lean? Quali strategie o attività hanno avuto maggior successo?

Gli strumenti più importanti per diffondere la cultura Lean sono il Visual Management e le 5S. Il Visual Management é molto utile perché, tramite un messaggio visivo, riesce a dare un supporto importante per seguire delle regole e delle procedure durante la quotidianità, cosi come le 5S sono un principio guida per ottenere e mantenere l'ordine e delle procedure standard durante le attività quotidiane/settimanali, e fare in modo che non vadano persi tempo e risorse importanti. È stata fatta anche una formazione sulla metodologia SMED.

 

3) Guardando al futuro, quali tendenze nel campo della Manufacturing Excellence e della Digital Transformation ritieni saranno più influenti e come ti stai preparando per affrontarle?

Con la missione One Planet, sia da Solvay che ora da Syensqo, siamo molto sensibilizzati verso la digitalizzazione di tutte le attività possibili. Quindi, usare la carta solo se strettamente necessario, e privilegiare sempre di più l'utilizzo di documenti digitali e di apparecchi elettronici (es: tablet) per fare reporting e monitoraggio. Organizziamo anche nuove formazioni per apprendere l'utilizzo di software di ultima innovazione per osservare le performance in tempo reale e per creare dashboards.

 

4) Nel tuo attuale ruolo, che ti porta a vivere tra Italia e Francia, sei riuscito a creare una routine funzionale nonostante i frequenti spostamenti? Se sì, quali consigli daresti ai giovani che desiderano adottare questo stile di vita lavorativo?

Nei primi quattro mesi non ho fatto telelavoro dall'Italia, perché era necessario prendere confidenza con la lingua, con l'ambiente di lavoro e con il business. Dopodiché, gradualmente, ho iniziato a fare 2/3 giorni, fino anche una settimana al mese, dall'Italia, in base al calendario di lavoro e in base alle esigenze. Per crearsi la propria routine, é necessario sapersi organizzare e saper pianificare bene la propria roadmap, di tutti i progetti che devono essere portati avanti. Nelle funzioni di Manufacturing Excellence, é importante la presenza sul posto, per fare audit e per mantenere il contatto diretto con la produzione, mentre é possibile fare in telelavoro tutta la parte  digitale (organizzazione, reportistica, monitoraggio ecc..), che é comunque più piccola rispetto a quella operativa. Dopodiché, dipende anche dal proprio salario e dai benefit aziendali. In Francia, sia Syensqo che Solvay hanno dei contratti di telelavoro molto vantaggiosi e ben regolamentati. Inoltre, il mio sito industriale, prevede dei benefit importanti per i trasporti aerei e ferroviari.


Il consiglio che posso dare ai giovani che si ritrovano a valutare una scelta di questo tipo, é quella di accettare la sfida. Questo tipo di esperienze sono molto più facili da fare tra i 27 e i 30 anni, ovvero quando si hanno energie e una capacità di adattamento molto più forti. Sono delle opportunità di crescita professionale, economica ed umana incredibili; e per ogni azienda rappresenta un grande valore aggiunto. Mi rendo conto che all'inizio l'impatto puo' essere duro, ma dopo i primi 3 mesi, si raggiunge un proprio equilibrio. Consiglio di scegliere una Nazione con una lingua straniera strategica, perché l'inglese, ormai, viene dato per scontato in ogni ambiente di lavoro.

 

Intervista a cura di Francesca Capozzo

Chi è Joinrs?

Joinrs è il punto di incontro tra studenti, profili junior e aziende: grazie al nostro modello di AI, aiutiamo i job seeker ad identificare e scoprire i migliori annunci in linea con le loro ambizioni. Contemporaneamente, oltre 150 aziende clienti portano avanti sulla nostra piattaforma strategie di employer branding e talent acquisition con l'obiettivo di attrarre i candidati più compatibili con i valori dell’azienda. Se sei un’azienda e vuoi saperne di più, clicca qui.

 

Una conversazione con Joinrs

In Joinrs non ci limitiamo a far incontrare i candidati con le migliori opportunità di lavoro. Oltre a facilitare le connessioni, conduciamo interviste approfondite con professionisti provenienti da diversi contesti e settori. Attraverso queste conversazioni, forniamo preziose intuizioni e prospettive ai nostri utenti, arricchendo la loro conoscenza ed esperienza sulla nostra piattaforma. Unitevi a noi nell'esplorare la profondità e l'ampiezza delle competenze in vari settori per migliorare il vostro percorso di carriera.

 

Alessandro Palumbo

Alessandro, nel suo ruolo di Manufacturing Excellence & Digital Transformation Change Agent presso Syensqo(Syensqo é la nuova società creata dal gruppo Solvay che si concentra sulla produzione di prodotti chimici speciali), ha affrontato sfide significative dovute alla necessità di padroneggiare rapidamente i processi produttivi in lingua francese. Superate queste difficoltà, grazie a una formazione sul campo e a relazioni di fiducia con il personale, ha contribuito efficacemente alla diffusione della cultura Lean attraverso il Visual Management, le 5S e la metodologia SMED. Guardando al futuro, si impegnerà nella digitalizzazione delle attività aziendali e nell'adozione di nuove tecnologie per migliorare le performance. Ai giovani professionisti consiglia di accettare sfide internazionali per crescere professionalmente e personalmente.

 

1) Come Manufacturing Excellence & Digital Transformation Change Agent presso Syensqo, quali sono state le principali sfide che hai affrontato e come le hai superate?

La principale sfida é stata, pur essendo un Green Belt ma comunque laureato in Economia, addentrarmi negli argomenti tecnici dei processi produttivi in lingua francese. I primi 4-6 mesi nel sito industriale di Tavaux con Solvay (ora Syensqo) hanno necessitato delle settimane di formazione sul campo insieme agli operai per prendere confidenza con la terminologia e con la conoscenza dei macchinari e dei processi. Inoltre, per questo tipo di lavoro, é fondamentale avere anche un rapporto di fiducia e confidenziale con gli operai e con il personale che lavora in tutta la catena produttiva anche negli uffici. Questo per avere accesso ai dati e ai documenti con tempi brevi, e per avere la loro massima disponibilità e collaborazione per ottenere informazioni e feedback finalizzandi alla preparazione di riunioni per definire gli obiettivi, per aggiornare gli avanzamenti e per monitorare gli output e i follow-up.

 

2) Come hai contribuito alla diffusione della cultura Lean? Quali strategie o attività hanno avuto maggior successo?

Gli strumenti più importanti per diffondere la cultura Lean sono il Visual Management e le 5S. Il Visual Management é molto utile perché, tramite un messaggio visivo, riesce a dare un supporto importante per seguire delle regole e delle procedure durante la quotidianità, cosi come le 5S sono un principio guida per ottenere e mantenere l'ordine e delle procedure standard durante le attività quotidiane/settimanali, e fare in modo che non vadano persi tempo e risorse importanti. È stata fatta anche una formazione sulla metodologia SMED.

 

3) Guardando al futuro, quali tendenze nel campo della Manufacturing Excellence e della Digital Transformation ritieni saranno più influenti e come ti stai preparando per affrontarle?

Con la missione One Planet, sia da Solvay che ora da Syensqo, siamo molto sensibilizzati verso la digitalizzazione di tutte le attività possibili. Quindi, usare la carta solo se strettamente necessario, e privilegiare sempre di più l'utilizzo di documenti digitali e di apparecchi elettronici (es: tablet) per fare reporting e monitoraggio. Organizziamo anche nuove formazioni per apprendere l'utilizzo di software di ultima innovazione per osservare le performance in tempo reale e per creare dashboards.

 

4) Nel tuo attuale ruolo, che ti porta a vivere tra Italia e Francia, sei riuscito a creare una routine funzionale nonostante i frequenti spostamenti? Se sì, quali consigli daresti ai giovani che desiderano adottare questo stile di vita lavorativo?

Nei primi quattro mesi non ho fatto telelavoro dall'Italia, perché era necessario prendere confidenza con la lingua, con l'ambiente di lavoro e con il business. Dopodiché, gradualmente, ho iniziato a fare 2/3 giorni, fino anche una settimana al mese, dall'Italia, in base al calendario di lavoro e in base alle esigenze. Per crearsi la propria routine, é necessario sapersi organizzare e saper pianificare bene la propria roadmap, di tutti i progetti che devono essere portati avanti. Nelle funzioni di Manufacturing Excellence, é importante la presenza sul posto, per fare audit e per mantenere il contatto diretto con la produzione, mentre é possibile fare in telelavoro tutta la parte  digitale (organizzazione, reportistica, monitoraggio ecc..), che é comunque più piccola rispetto a quella operativa. Dopodiché, dipende anche dal proprio salario e dai benefit aziendali. In Francia, sia Syensqo che Solvay hanno dei contratti di telelavoro molto vantaggiosi e ben regolamentati. Inoltre, il mio sito industriale, prevede dei benefit importanti per i trasporti aerei e ferroviari.


Il consiglio che posso dare ai giovani che si ritrovano a valutare una scelta di questo tipo, é quella di accettare la sfida. Questo tipo di esperienze sono molto più facili da fare tra i 27 e i 30 anni, ovvero quando si hanno energie e una capacità di adattamento molto più forti. Sono delle opportunità di crescita professionale, economica ed umana incredibili; e per ogni azienda rappresenta un grande valore aggiunto. Mi rendo conto che all'inizio l'impatto puo' essere duro, ma dopo i primi 3 mesi, si raggiunge un proprio equilibrio. Consiglio di scegliere una Nazione con una lingua straniera strategica, perché l'inglese, ormai, viene dato per scontato in ogni ambiente di lavoro.

 

Intervista a cura di Francesca Capozzo