Published at 12 Jan 2021
Published at 12 Jan 2021
Tutored incontra Gaia, Employer Branding Specialist in ABB

Tutored incontra Gaia, Employer Branding Specialist in ABB


Dalle lingue straniere all'employer branding: ecco il percorso di Gaia, Employer Branding Specialist in ABB.


Tutored è il punto di incontro tra studenti, giovani laureati e aziende. All’interno della nostra piattaforma, i membri hanno la possibilità di scoprire gli sbocchi lavorativi in base al loro percorso di studi, conoscere grandi aziende e candidarsi alle numerose opportunità di stage, lavoro e graduate program. La nostra community è formata da giovani uniti dall'ambizione. Su Tutored, raccontiamo le loro storie ed esperienze, con l'obiettivo di ispirare i più giovani e dare un'idea concreta del mondo del lavoro.


In quale università hai studiato e quale percorso di studi hai scelto?


Ho studiato presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. In triennale ho scelto di studiare Scienze Linguistiche e Letterature Straniere indirizzo Comunicazione. Ho sempre amato molto le lingue, ma le vedevo come uno strumento, non come l’oggetto vero e proprio del mio futuro lavoro, per questo ho scelto di non fare solo Lingue e letterature straniere, ma un’università più ibrida. 

In magistrale ho infatti deciso di lasciare lo studio delle lingue per focalizzarmi maggiormente sulla comunicazione e le risorse umane. Ho scelto quindi di iscrivermi, sempre presso L’università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, al corso Gestione del Lavoro e Comunicazione per le Organizzazioni, con curriculum Lavoro e Direzione d’Impresa. Questo corso mi ha permesso di osservare il mondo delle risorse umane da diversi punti di vista, da tutti gli aspetti amministrativi, alle implicazioni sociali/psicologiche e alla comunicazione.

Quale attività extra-universitaria pensi sia stata davvero importante per la tua carriera? Un consiglio che daresti a chi sta studiando in questo momento?

La mia prima esperienza di lavoro all’estero. Ho fatto un progetto di stage all’estero durante il primo anno di magistrale. Ho lavorato per tre mesi a Murcia, in Spagna, presso l’Universidad Catolica San Anton de Murcia, all’interno dell’ufficio di Relazioni Internazionali. È stata la mia prima esperienza all’estero e al contempo prima esperienza lavorativa, molto arricchente e allo stesso tempo sfidante.

Svolgere un primo lavoro in un ufficio, anche se magari non coerente con ciò che si vorrà fare in futuro è molto utile. Mi ha permesso di imparare molte dinamiche (relazionali e non solo) che si possono creare sul luogo di lavoro e allo stesso tempo di conoscere me stessa in ambito lavorativo. Il valore aggiunto ovviamente è stato l’essere in un paese diverso dal mio, con una lingua diversa e circondata da persone nuove. Questo mi ha arrichito tantissimo personalmente e, dal punto di vista lavorativo, mi ha dato gli strumenti per arrivare più sicura di me e pronta alla mia prima esperienza di lavoro rilevante.


Oggi lavori in ABB: come ci sei arrivata e come si sono svolte le selezioni? 
Di cosa ti occupi in qualità di Employer Branding Specialist in ABB?


Dopo un primo stage in Comunicazione Interna presso UniCredit, mi sono data del tempo per trovare la posizione lavorativa che realmente mi interessava, ossia nell’ambito dell’Employer Branding. Quest’area infatti è quella che mi ha sempre attratta di più ed ero convinta rispondesse al lavoro che cercavo. 

Mi sono quindi candidata per uno stage nel team di Employer Branding in Accenture, dove poi ho lavorato per un anno. Sono stata fortunata perchè non è facile trovare aziende che dedicano tante risorse e soprattutto riconoscono tanto valore all’employer branding. In Accenture mi occupavo principalmente delle relazioni con le università e all’organizzazione degli eventi con esse. Ma ero anche coinvolta in molte altre attività che mi hanno permesso di imparare tantissimo. 

Non essendo facile trovare posizioni specifiche per l’employer branding,  dopo quasi un anno ho iniziato a guardarmi intorno per vedere cosa offriva il mondo del lavoro. Non ero necessariamente in cerca di un nuovo lavoro, ma non volevo neanche precludermi la possibilità di conoscere nuove realtà e imparare e fare di più. 

In ABB cercavano una risorsa che si occupasse proprio delle attività di Employer Branding in Italia. Mi sono candidata su Linkedin e sono stata contattata per un primo colloquio con due colleghe delle risorse umane, una delle quali Senior Talent Partner e manager del team di Talent Acquisition in Italia, di cui ora faccio parte.

Il secondo step della selezione è stato invece un colloquio con il manager del team Global University Relations, Early Talents and Employer Branding. Entrambi i colloqui sono stati in prima battuta conoscitivi e in seguito volti a comprendere ciò che sapevo dell’Employer Branding e il mio interesse e il mio punto di vista a riguardo.


Nel corso della tua carriera hai lavorato presso una banca (Unicredit), una società di consulenza (Accenture) e oggi sei in ABB. Quali sono le principali differenze in termini lavorativi tra queste realtà secondo te?

Essendo tutte e tre grandi multinazionali, hanno in realtà molti aspetti in comune. Tuttavia, ci sono certamente alcune differenze legate alla natura della realtà lavorativa.

Nelle società di consulenza tutto scorre molto rapidamente e questo si percepisce nel lavoro quotidiano. La sfida sta nel fatto che quando raggiungi un obiettivo stai già lavorando al successivo. Dal mio punto di vista, soprattutto per chi è nuovo nel mondo del lavoro, è estremamente stimolante e insegna moltissimo.

Una grande banca e un’azienda multinazionale sono sotto molti aspetti simili. C’è un grande tema reputazionale che, soprattutto per chi fa lavori legati al mondo della comunicazione o delle risorse umane, è fondamentale. Questo porta con se ovviamente processi molto strutturati, ruoli e responsabilità ben definiti, cura e attenzione ai dettagli del lavoro.  

Chiaramente queste considerazioni sono estremamente sfumate nella realtà e spesso dipende dai ruoli e dalle persone con cui si lavora.


Nella nostra community composta da 500.000 utenti, ci sono numerosi studenti e giovani laureati che vorrebbero lavorare nel mondo HR. Quale consiglio daresti a chi vorrebbe seguire la tua strada?


Il consiglio che darei è di sfruttare le prime esperienze lavorative per orientarsi e non smettere di farsi domande sul percorso professionale che si vuole intraprendere. Questo è il momento giusto per “riconsiderare” un ruolo che si credeva interessante e tentarne un altro.

Il mondo delle Risorse Umane offre una grande varietà di ruoli e opportunità che spesso si scoprono e si comprendono meglio solo quando ci si lavora accanto. Giusto qualche esempio per darvi l’idea: Selezione, Compensation&Benefits, HRBP, Employer Branding, Formazione, People Engagement, Diversity and Inclusion, Age Management, Welfare & Wellbeing, Global Mobility ecc.


Sei un recruiter? Scopri come digitalizzare le strategie di employer branding e recruiting della tua azienda grazie a tutored. Attrai e assumi giovani talenti: scopri Tutored Business.

Dalle lingue straniere all'employer branding: ecco il percorso di Gaia, Employer Branding Specialist in ABB.


Tutored è il punto di incontro tra studenti, giovani laureati e aziende. All’interno della nostra piattaforma, i membri hanno la possibilità di scoprire gli sbocchi lavorativi in base al loro percorso di studi, conoscere grandi aziende e candidarsi alle numerose opportunità di stage, lavoro e graduate program. La nostra community è formata da giovani uniti dall'ambizione. Su Tutored, raccontiamo le loro storie ed esperienze, con l'obiettivo di ispirare i più giovani e dare un'idea concreta del mondo del lavoro.


In quale università hai studiato e quale percorso di studi hai scelto?


Ho studiato presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. In triennale ho scelto di studiare Scienze Linguistiche e Letterature Straniere indirizzo Comunicazione. Ho sempre amato molto le lingue, ma le vedevo come uno strumento, non come l’oggetto vero e proprio del mio futuro lavoro, per questo ho scelto di non fare solo Lingue e letterature straniere, ma un’università più ibrida. 

In magistrale ho infatti deciso di lasciare lo studio delle lingue per focalizzarmi maggiormente sulla comunicazione e le risorse umane. Ho scelto quindi di iscrivermi, sempre presso L’università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, al corso Gestione del Lavoro e Comunicazione per le Organizzazioni, con curriculum Lavoro e Direzione d’Impresa. Questo corso mi ha permesso di osservare il mondo delle risorse umane da diversi punti di vista, da tutti gli aspetti amministrativi, alle implicazioni sociali/psicologiche e alla comunicazione.

Quale attività extra-universitaria pensi sia stata davvero importante per la tua carriera? Un consiglio che daresti a chi sta studiando in questo momento?

La mia prima esperienza di lavoro all’estero. Ho fatto un progetto di stage all’estero durante il primo anno di magistrale. Ho lavorato per tre mesi a Murcia, in Spagna, presso l’Universidad Catolica San Anton de Murcia, all’interno dell’ufficio di Relazioni Internazionali. È stata la mia prima esperienza all’estero e al contempo prima esperienza lavorativa, molto arricchente e allo stesso tempo sfidante.

Svolgere un primo lavoro in un ufficio, anche se magari non coerente con ciò che si vorrà fare in futuro è molto utile. Mi ha permesso di imparare molte dinamiche (relazionali e non solo) che si possono creare sul luogo di lavoro e allo stesso tempo di conoscere me stessa in ambito lavorativo. Il valore aggiunto ovviamente è stato l’essere in un paese diverso dal mio, con una lingua diversa e circondata da persone nuove. Questo mi ha arrichito tantissimo personalmente e, dal punto di vista lavorativo, mi ha dato gli strumenti per arrivare più sicura di me e pronta alla mia prima esperienza di lavoro rilevante.


Oggi lavori in ABB: come ci sei arrivata e come si sono svolte le selezioni? 
Di cosa ti occupi in qualità di Employer Branding Specialist in ABB?


Dopo un primo stage in Comunicazione Interna presso UniCredit, mi sono data del tempo per trovare la posizione lavorativa che realmente mi interessava, ossia nell’ambito dell’Employer Branding. Quest’area infatti è quella che mi ha sempre attratta di più ed ero convinta rispondesse al lavoro che cercavo. 

Mi sono quindi candidata per uno stage nel team di Employer Branding in Accenture, dove poi ho lavorato per un anno. Sono stata fortunata perchè non è facile trovare aziende che dedicano tante risorse e soprattutto riconoscono tanto valore all’employer branding. In Accenture mi occupavo principalmente delle relazioni con le università e all’organizzazione degli eventi con esse. Ma ero anche coinvolta in molte altre attività che mi hanno permesso di imparare tantissimo. 

Non essendo facile trovare posizioni specifiche per l’employer branding,  dopo quasi un anno ho iniziato a guardarmi intorno per vedere cosa offriva il mondo del lavoro. Non ero necessariamente in cerca di un nuovo lavoro, ma non volevo neanche precludermi la possibilità di conoscere nuove realtà e imparare e fare di più. 

In ABB cercavano una risorsa che si occupasse proprio delle attività di Employer Branding in Italia. Mi sono candidata su Linkedin e sono stata contattata per un primo colloquio con due colleghe delle risorse umane, una delle quali Senior Talent Partner e manager del team di Talent Acquisition in Italia, di cui ora faccio parte.

Il secondo step della selezione è stato invece un colloquio con il manager del team Global University Relations, Early Talents and Employer Branding. Entrambi i colloqui sono stati in prima battuta conoscitivi e in seguito volti a comprendere ciò che sapevo dell’Employer Branding e il mio interesse e il mio punto di vista a riguardo.


Nel corso della tua carriera hai lavorato presso una banca (Unicredit), una società di consulenza (Accenture) e oggi sei in ABB. Quali sono le principali differenze in termini lavorativi tra queste realtà secondo te?

Essendo tutte e tre grandi multinazionali, hanno in realtà molti aspetti in comune. Tuttavia, ci sono certamente alcune differenze legate alla natura della realtà lavorativa.

Nelle società di consulenza tutto scorre molto rapidamente e questo si percepisce nel lavoro quotidiano. La sfida sta nel fatto che quando raggiungi un obiettivo stai già lavorando al successivo. Dal mio punto di vista, soprattutto per chi è nuovo nel mondo del lavoro, è estremamente stimolante e insegna moltissimo.

Una grande banca e un’azienda multinazionale sono sotto molti aspetti simili. C’è un grande tema reputazionale che, soprattutto per chi fa lavori legati al mondo della comunicazione o delle risorse umane, è fondamentale. Questo porta con se ovviamente processi molto strutturati, ruoli e responsabilità ben definiti, cura e attenzione ai dettagli del lavoro.  

Chiaramente queste considerazioni sono estremamente sfumate nella realtà e spesso dipende dai ruoli e dalle persone con cui si lavora.


Nella nostra community composta da 500.000 utenti, ci sono numerosi studenti e giovani laureati che vorrebbero lavorare nel mondo HR. Quale consiglio daresti a chi vorrebbe seguire la tua strada?


Il consiglio che darei è di sfruttare le prime esperienze lavorative per orientarsi e non smettere di farsi domande sul percorso professionale che si vuole intraprendere. Questo è il momento giusto per “riconsiderare” un ruolo che si credeva interessante e tentarne un altro.

Il mondo delle Risorse Umane offre una grande varietà di ruoli e opportunità che spesso si scoprono e si comprendono meglio solo quando ci si lavora accanto. Giusto qualche esempio per darvi l’idea: Selezione, Compensation&Benefits, HRBP, Employer Branding, Formazione, People Engagement, Diversity and Inclusion, Age Management, Welfare & Wellbeing, Global Mobility ecc.


Sei un recruiter? Scopri come digitalizzare le strategie di employer branding e recruiting della tua azienda grazie a tutored. Attrai e assumi giovani talenti: scopri Tutored Business.