Published at 15 Mar 2021
Published at 15 Mar 2021
Tutored incontra Flavia, Digital Specialist in Philip Morris

Tutored incontra Flavia, Digital Specialist in Philip Morris


La storia di Flavia Nigro: laurea in Marketing, esperienza a Madrid e Buenos Aires, ora Digital Specialist in Philip Morris
 

Tutored è il punto di incontro tra studenti, giovani laureati e aziende. All’interno della nostra piattaforma, i membri hanno la possibilità di scoprire gli sbocchi lavorativi in base al loro percorso di studi, conoscere grandi aziende e candidarsi alle numerose opportunità di stage, lavoro e graduate program. La nostra community è formata da giovani uniti dall'ambizione. Su Tutored, raccontiamo le loro storie ed esperienze, con l'obiettivo di ispirare i più giovani e dare un'idea concreta del mondo del lavoro.

 

In quale università hai studiato e quale percorso di studi hai scelto? Quanto è importante secondo te fare un'esperienza di studi all'estero?

Ho studiato presso l’Università Bocconi di Milano, dove ho conseguito una laurea triennale in Economia Aziendale e Management per poi proseguire nella stessa università con una laurea specialistica in Marketing Management in inglese.

Sono sempre stata appassionata di numeri, ma ritengo che da soli non siano sufficienti a spiegare tante cose, sia nella vita che nel lavoro, e l’essermi avvicinata al mondo del marketing e della comunicazione mi ha permesso di dare più spazio al mio lato creativo.

Un po’ per desiderio personale, un po’ grazie alle tante mete Exchange offerte dalla Bocconi, ho deciso di fare due esperienze all’estero durante i 5 anni dell’università: la prima a Madrid ed la seconda a Buenos Aires. Posso dire che uscire dalla comfort zone e conoscere tante persone diverse ha contribuito alla mia formazione alla pari, o addirittura di più, delle lezioni frontali.

 

Quale attività extra-universitaria pensi sia stata davvero importante per la tua carriera? Un consiglio che daresti a chi sta studiando in questo momento?

Sicuramente il viaggiare in senso lato, cosa che mi ha fatto conoscere una nuova lingua – lo spagnolo - senza aver mai aperto un libro e soprattutto mi ha fatto conoscere una piccola parte del mondo, diversa da quella che conoscevo. Non esiste una ricetta magica per fare carriera o arrivare al lavoro dei propri sogni, sempre detto che uno sappia quale sia, ma esistono tanti piccoli passi per provare a capirlo e piano piano avvicinarcisi, dando forma al proprio futuro. Viaggiare è sicuramente uno di questi.

Credo sia molto importante anche saper coltivare interessi extra-accademici, non per riempire il cv, ma per un reale interesse personale. Ho fatto parte dell’associazione “Students for Humanity” con la quale ho organizzato eventi, workshop e campagne di fundraising, e sapere di aver contribuito - seppur in minima parte - ad una causa più alta mi ha sempre fatto sentire parte di un gruppo di persone affini e mi ha aiutato a capire chi sarei voluta diventare da grande. 

 

Oggi lavori in Philip Morris: come ci sei arrivata e come si sono svolte le selezioni? 

Avevo finito da poco un’esperienza di stage in Procter & Gamble ed era appena iniziata l’estate, motivo per cui ero un po’ demoralizzata sull’esito della mia imminente ricerca.

Ma avevo una certezza: Roma sarebbe stata la mia città almeno per qualche anno, grazie alla bellissima accoglienza che mi aveva regalato. Avevo sentito parlare molto bene di Philip Morris, sia per quanto sta portando avanti nell’ambito della costruzione di un futuro senza fumo sia per la sua immagine corporate in Italia, mostrandosi come una realtà digitale, in forte cambiamento e con un occhio attento verso i propri dipendenti.

Sono andata quindi su LinkedIn e ho trovato una posizione aperta di stage digitale a 360° su E-commerce, Content e Artificial Intelligence: “bingo”!

Ho subito inviato il mio CV, sono stata contattata dopo pochissimi giorni, e ho fatto un primo colloquio conoscitivo telefonico con Annamaria dell’ufficio risorse umane.

Ho poi fatto un colloquio in videochiamata con due manager del dipartimento digital, che mi hanno fatto domande di vario genere sia sulla mia esperienza lavorativa che personale, e mi hanno colpito molto per il loro modo di fare molto energico e informale (Cristiana sarebbe poi diventata la mia supercapa!).

Infine sono andata in sede per l’ultimo colloquio con l’head of function, Alessandro, con cui ho avuto un colloquio molto approfondito e stimolante su varie aree del marketing, e dopo circa 3 settimane dall’inizio del processo di selezione ho iniziato l’internship a Roma, a metà luglio, con un caldo asfissiante ma una grande voglia di mettermi in gioco.

 

Di cosa ti occupi in qualità di Digital Specialist in Philip Morris?

Lavoro nel team “Digital Media & Content Strategy” dell’azienda e mi occupo prevalentemente della comunicazione 121 ai nostri consumatori, attraverso i touchpoint digitali (e-mail marketing B2C, website, marketplaces e altre piattaforme digitali). Copy, key visual, KPIs e power point, così come attività di coordinamento con stakeholder interni ed esterni, costituiscono la mia routine, con la quale si incrociano poi diversi progetti inter funzionali durante il corso dell’anno sul portfolio prodotti senza combustione di Philip Morris Italia.

Gran parte del mio lavoro si svolge insieme ad altre persone del team o di altri dipartimenti dell’azienda, e questa è sicuramente un grande vantaggio che lo rende molto coinvolgente, nonostante la frenesia e velocità che spesso lo caratterizzano. Mi interfaccio inoltre molto con diverse agenzie digitali, dalla fase di brief alla messa a terra finale dell’attività. Ogni giorno è diverso e non ci si annoia proprio mai.

 

Prima di arrivare in Philip Morris, hai lavorato in Wonderful Italy e successivamente in P&G: puoi raccontarci brevemente di queste esperienze?

Wonderful Italy è il mio posto del cuore, ho svolto lì uno stage curriculare, portato avanti fino a poco prima della laurea. WI è una realtà bellissima che si occupa di turismo con un impatto positivo sul territorio, è il primo network italiano di esperienze e ospitalità in luoghi autentici, “off the beaten path”, lungo la nostra Penisola.

In WI mi sono approcciata per la prima volta al mondo del lavoro e ho appreso tantissime nozioni sul mondo digitale: insieme a Michele abbiamo lanciato i canali social dell’azienda, con Tommaso ho imparato le prime nozioni di Business Development e di “rischio”, insieme a Chiara e Sara ho scoperto i meandri del CMS e quanto la chiarezza nella comunicazione sia importante, grazie a Giuliano ho imparato ad ascoltare, cosa significa “team”, ad affrontare gli imprevisti senza mai perdere la pazienza.

Subito dopo la laurea ho però deciso di intraprendere nuovi interessi di carriera perché mi sentivo molto giovane per una realtà del genere, in cui ciascuno ha tantissimo spazio d’azione che forse grazie ad una più solida esperienza può sfruttare al massimo.

P&G è arrivata subito dopo perché volevo avvicinarmi ad una realtà più strutturata con una forte expertise nel Marketing, e così dopo essermi laureata a settembre, mi sono candidata per una posizione di Internship in Brand Management a Roma. Dopo poco ho intrapreso il processo di selezione, che si componeva di uno screening iniziale del CV e della Cover Letter, di un test Psicoattitudinale da remoto (3 aree: verbale, logica e numerica) e per finire di un full day in sede con 3 colloqui con un due Brand Manager e un Director.

Dopo pochi giorni ho saputo che l’esito della selezione era positivo e avrei iniziato dopo poche settimane.

Sono partita un mese per il Marocco per il viaggio di laurea, anche se un po’ mi pento di non essermi ritagliata uno spazio maggiore.

Nel complesso è stata un’esperienza lavorativa molto sfidante, fin dal primo giorno mi sono trovata ad interfacciarmi con progetti e responsabilità che non pensavo di saper e poter gestire. L’approccio è di totale “ownership” e “imprenditorialità” verso ciascuna risorsa. Ho imparato tanto in pochissimo tempo, ammiro molto i miei ex colleghi, sempre carichi e positivi, con una grinta ineguagliabile nel fare business.

L’esperienza di stage non è finita come immaginavo, ma ad oggi ritengo sia stata una coincidenza del destino che mi voleva dove sono oggi!

 

Nella nostra community composta da 500.000 utenti, ci sono numerosi studenti e giovani laureati che vorrebbero intraprendere una carriera come la tua: un consiglio che daresti a chi vorrebbe seguire la tua strada?

Mi scuso per la lunghezza dell’articolo, ma siamo circondati da storie perfette, di successo, e spesso vengono tralasciati i “dietro le quinte”, le sconfitte, e tutti i passi giusti o sbagliati fatti per arrivare al ruolo attuale.

Un consiglio che darei a chi legge – e che do anche a me stessa - è: nutri sempre le tue passioni e ascolta sempre il tuo cuore, perché non importa dopo quanto, troverai la tua strada e la tua vita (professionale e non) inizierà a prendere forma. Quindi se senti che questi sono tempi difficili, che il mondo del lavoro è sempre più competitivo, esigente, e che spesso viene chiesta un’esperienza di 3 anni per fare uno stage, hai ragione, ma sappi che arriverà un momento in cui incontrerai un capo, un collega, un cliente, un amico che troverà in te quello che cercava da tanto e un po’ cercavi anche tu.

 

Sei un recruiter? Scopri come digitalizzare le strategie di employer branding e recruiting della tua azienda grazie a tutored. Attrai e assumi giovani talenti: scopri Tutored Business.

La storia di Flavia Nigro: laurea in Marketing, esperienza a Madrid e Buenos Aires, ora Digital Specialist in Philip Morris
 

Tutored è il punto di incontro tra studenti, giovani laureati e aziende. All’interno della nostra piattaforma, i membri hanno la possibilità di scoprire gli sbocchi lavorativi in base al loro percorso di studi, conoscere grandi aziende e candidarsi alle numerose opportunità di stage, lavoro e graduate program. La nostra community è formata da giovani uniti dall'ambizione. Su Tutored, raccontiamo le loro storie ed esperienze, con l'obiettivo di ispirare i più giovani e dare un'idea concreta del mondo del lavoro.

 

In quale università hai studiato e quale percorso di studi hai scelto? Quanto è importante secondo te fare un'esperienza di studi all'estero?

Ho studiato presso l’Università Bocconi di Milano, dove ho conseguito una laurea triennale in Economia Aziendale e Management per poi proseguire nella stessa università con una laurea specialistica in Marketing Management in inglese.

Sono sempre stata appassionata di numeri, ma ritengo che da soli non siano sufficienti a spiegare tante cose, sia nella vita che nel lavoro, e l’essermi avvicinata al mondo del marketing e della comunicazione mi ha permesso di dare più spazio al mio lato creativo.

Un po’ per desiderio personale, un po’ grazie alle tante mete Exchange offerte dalla Bocconi, ho deciso di fare due esperienze all’estero durante i 5 anni dell’università: la prima a Madrid ed la seconda a Buenos Aires. Posso dire che uscire dalla comfort zone e conoscere tante persone diverse ha contribuito alla mia formazione alla pari, o addirittura di più, delle lezioni frontali.

 

Quale attività extra-universitaria pensi sia stata davvero importante per la tua carriera? Un consiglio che daresti a chi sta studiando in questo momento?

Sicuramente il viaggiare in senso lato, cosa che mi ha fatto conoscere una nuova lingua – lo spagnolo - senza aver mai aperto un libro e soprattutto mi ha fatto conoscere una piccola parte del mondo, diversa da quella che conoscevo. Non esiste una ricetta magica per fare carriera o arrivare al lavoro dei propri sogni, sempre detto che uno sappia quale sia, ma esistono tanti piccoli passi per provare a capirlo e piano piano avvicinarcisi, dando forma al proprio futuro. Viaggiare è sicuramente uno di questi.

Credo sia molto importante anche saper coltivare interessi extra-accademici, non per riempire il cv, ma per un reale interesse personale. Ho fatto parte dell’associazione “Students for Humanity” con la quale ho organizzato eventi, workshop e campagne di fundraising, e sapere di aver contribuito - seppur in minima parte - ad una causa più alta mi ha sempre fatto sentire parte di un gruppo di persone affini e mi ha aiutato a capire chi sarei voluta diventare da grande. 

 

Oggi lavori in Philip Morris: come ci sei arrivata e come si sono svolte le selezioni? 

Avevo finito da poco un’esperienza di stage in Procter & Gamble ed era appena iniziata l’estate, motivo per cui ero un po’ demoralizzata sull’esito della mia imminente ricerca.

Ma avevo una certezza: Roma sarebbe stata la mia città almeno per qualche anno, grazie alla bellissima accoglienza che mi aveva regalato. Avevo sentito parlare molto bene di Philip Morris, sia per quanto sta portando avanti nell’ambito della costruzione di un futuro senza fumo sia per la sua immagine corporate in Italia, mostrandosi come una realtà digitale, in forte cambiamento e con un occhio attento verso i propri dipendenti.

Sono andata quindi su LinkedIn e ho trovato una posizione aperta di stage digitale a 360° su E-commerce, Content e Artificial Intelligence: “bingo”!

Ho subito inviato il mio CV, sono stata contattata dopo pochissimi giorni, e ho fatto un primo colloquio conoscitivo telefonico con Annamaria dell’ufficio risorse umane.

Ho poi fatto un colloquio in videochiamata con due manager del dipartimento digital, che mi hanno fatto domande di vario genere sia sulla mia esperienza lavorativa che personale, e mi hanno colpito molto per il loro modo di fare molto energico e informale (Cristiana sarebbe poi diventata la mia supercapa!).

Infine sono andata in sede per l’ultimo colloquio con l’head of function, Alessandro, con cui ho avuto un colloquio molto approfondito e stimolante su varie aree del marketing, e dopo circa 3 settimane dall’inizio del processo di selezione ho iniziato l’internship a Roma, a metà luglio, con un caldo asfissiante ma una grande voglia di mettermi in gioco.

 

Di cosa ti occupi in qualità di Digital Specialist in Philip Morris?

Lavoro nel team “Digital Media & Content Strategy” dell’azienda e mi occupo prevalentemente della comunicazione 121 ai nostri consumatori, attraverso i touchpoint digitali (e-mail marketing B2C, website, marketplaces e altre piattaforme digitali). Copy, key visual, KPIs e power point, così come attività di coordinamento con stakeholder interni ed esterni, costituiscono la mia routine, con la quale si incrociano poi diversi progetti inter funzionali durante il corso dell’anno sul portfolio prodotti senza combustione di Philip Morris Italia.

Gran parte del mio lavoro si svolge insieme ad altre persone del team o di altri dipartimenti dell’azienda, e questa è sicuramente un grande vantaggio che lo rende molto coinvolgente, nonostante la frenesia e velocità che spesso lo caratterizzano. Mi interfaccio inoltre molto con diverse agenzie digitali, dalla fase di brief alla messa a terra finale dell’attività. Ogni giorno è diverso e non ci si annoia proprio mai.

 

Prima di arrivare in Philip Morris, hai lavorato in Wonderful Italy e successivamente in P&G: puoi raccontarci brevemente di queste esperienze?

Wonderful Italy è il mio posto del cuore, ho svolto lì uno stage curriculare, portato avanti fino a poco prima della laurea. WI è una realtà bellissima che si occupa di turismo con un impatto positivo sul territorio, è il primo network italiano di esperienze e ospitalità in luoghi autentici, “off the beaten path”, lungo la nostra Penisola.

In WI mi sono approcciata per la prima volta al mondo del lavoro e ho appreso tantissime nozioni sul mondo digitale: insieme a Michele abbiamo lanciato i canali social dell’azienda, con Tommaso ho imparato le prime nozioni di Business Development e di “rischio”, insieme a Chiara e Sara ho scoperto i meandri del CMS e quanto la chiarezza nella comunicazione sia importante, grazie a Giuliano ho imparato ad ascoltare, cosa significa “team”, ad affrontare gli imprevisti senza mai perdere la pazienza.

Subito dopo la laurea ho però deciso di intraprendere nuovi interessi di carriera perché mi sentivo molto giovane per una realtà del genere, in cui ciascuno ha tantissimo spazio d’azione che forse grazie ad una più solida esperienza può sfruttare al massimo.

P&G è arrivata subito dopo perché volevo avvicinarmi ad una realtà più strutturata con una forte expertise nel Marketing, e così dopo essermi laureata a settembre, mi sono candidata per una posizione di Internship in Brand Management a Roma. Dopo poco ho intrapreso il processo di selezione, che si componeva di uno screening iniziale del CV e della Cover Letter, di un test Psicoattitudinale da remoto (3 aree: verbale, logica e numerica) e per finire di un full day in sede con 3 colloqui con un due Brand Manager e un Director.

Dopo pochi giorni ho saputo che l’esito della selezione era positivo e avrei iniziato dopo poche settimane.

Sono partita un mese per il Marocco per il viaggio di laurea, anche se un po’ mi pento di non essermi ritagliata uno spazio maggiore.

Nel complesso è stata un’esperienza lavorativa molto sfidante, fin dal primo giorno mi sono trovata ad interfacciarmi con progetti e responsabilità che non pensavo di saper e poter gestire. L’approccio è di totale “ownership” e “imprenditorialità” verso ciascuna risorsa. Ho imparato tanto in pochissimo tempo, ammiro molto i miei ex colleghi, sempre carichi e positivi, con una grinta ineguagliabile nel fare business.

L’esperienza di stage non è finita come immaginavo, ma ad oggi ritengo sia stata una coincidenza del destino che mi voleva dove sono oggi!

 

Nella nostra community composta da 500.000 utenti, ci sono numerosi studenti e giovani laureati che vorrebbero intraprendere una carriera come la tua: un consiglio che daresti a chi vorrebbe seguire la tua strada?

Mi scuso per la lunghezza dell’articolo, ma siamo circondati da storie perfette, di successo, e spesso vengono tralasciati i “dietro le quinte”, le sconfitte, e tutti i passi giusti o sbagliati fatti per arrivare al ruolo attuale.

Un consiglio che darei a chi legge – e che do anche a me stessa - è: nutri sempre le tue passioni e ascolta sempre il tuo cuore, perché non importa dopo quanto, troverai la tua strada e la tua vita (professionale e non) inizierà a prendere forma. Quindi se senti che questi sono tempi difficili, che il mondo del lavoro è sempre più competitivo, esigente, e che spesso viene chiesta un’esperienza di 3 anni per fare uno stage, hai ragione, ma sappi che arriverà un momento in cui incontrerai un capo, un collega, un cliente, un amico che troverà in te quello che cercava da tanto e un po’ cercavi anche tu.

 

Sei un recruiter? Scopri come digitalizzare le strategie di employer branding e recruiting della tua azienda grazie a tutored. Attrai e assumi giovani talenti: scopri Tutored Business.