Tutored è il punto di incontro tra studenti, giovani laureati e aziende. All’interno della nostra piattaforma, i membri hanno la possibilità di scoprire gli sbocchi lavorativi in base al loro percorso di studi, conoscere grandi aziende e candidarsi alle numerose opportunità di stage, lavoro e graduate program. La nostra community è formata da giovani uniti dall'ambizione. Su Tutored, raccontiamo le loro storie ed esperienze, con l'obiettivo di ispirare i più giovani e dare un'idea concreta del mondo del lavoro.
Accade spesso, dopo un periodo di incertezze e difficoltà, di prendere decisioni importanti, ripartire da zero e stravolgere la propria vita.
Questo è cioò che è successo a me a 20 anni, avendo deciso di tornare negli USA 4 anni dopo l'incredibile esperienza che ho vissuto al quarto anno di liceo (in scambio), e ricominciando da capo gli studi alla University of Arizona nella città di Tucson.
Ciò che mi ha portato a questa decisione è stata la voglia di riscatto dal punto di vista sportivo e scolastico: dopo la partecipazione alle Olimpiadi di Londra 2012, a soli 18 anni, e un paio di anni in cui non riuscivo ad ingranare né nel nuoto né negli studi mi hanno portato a cambiare tutto.
Ho ottenuto una scholarship per meriti sportivi e accademici in questa prestigiosa università americana, scegliendo poi la facoltà di ingegneria meccanica. Due anni dopo, per puro interesse personale, ho aggiunto anche una seconda laurea in matematica.
Le mie esperienze e il mio passato mi rendono chiaramente poco obiettivo a riguardo, ma sono convinto che sia uno step fondamentale. C'è una cosa di molte università straniere che mi affascina particolarmente, ed è la possibilità di praticare sport e avanzare il proprio livello di istruzione, tutto ad altissimo livello.
Certo, le difficoltà sono molte, ma il valore che si ottiene da un'esperienza del genere e impagabile. Per quanto mi riguarda, i periodi all'estero e lo sport sono stati i due aspetti della mia vita che mi hanno fatto crescere di più e a 360 gradi, e di cui non rimpiango nulla.
Avendo nuotato per tutta la vita, naturalmente lo sport è stato il mio punto di riferimento e ciò con cui, da sempre, mi sono identificato. Oltre a questo, soprattutto all'università ho svolto attività completamente diverse tra loro, in modo da farmi un'idea più ampia delle opportunità che avevo attorno.
Per esempio, ho partecipato a due progetti di ricerca, assistito un mio professore durante le lezioni, fatto volontariato, ottenuto il titolo di team leader nel progetto finale di ingegneria (con la valenza di una tesi sperimentale per conto di un'azienda), e così via. Insomma, a quest'età non credo serva perdere troppo tempo a rimuginare sulle proprie scelte, l'importante è darsi da fare il più possibile, cogliendo le opportunità che si presentano e mettendo le basi per quelle che si sognano e che sembrano inarrivabili.
Non ha senso paralizzarsi per paura di commettere degli errori, per i quali non si è mai pronti abbastanza. Piuttosto, meglio scegliere, impegnarsi in ciò che si fa, e sbagliare il più possibile finché si è giovani. Altro consiglio che mi sento di dare agli studenti è di fare network, il più possibile, perché il mondo è pieno di persone brillanti ma non si conoscono finché non si esce dai propri confini.
Ho scoperto il centro tecnico di Bridgestone tramite un amico che nuotava con me, quindi quasi per caso. Il processo di selezione si componeva di 4 colloqui, partendo da uno di gruppo (attitudinale), passando dal classico colloquio tecnico a quello conoscitivo. Nonostante fossi parecchio teso, questa fase mi ha colpito in positivo, in quanto non si è trattato di un botta e risposta, bensì di una conversazione tra persone che cercano di conoscere chi hanno di fronte.
In parole povere: seguo l'intera fase di progettazione di una gomma, dalla richiesta del cliente alla produzione. Entrando un po' più nel dettaglio, il prodotto finale è la classica ciambella nera che tutti conosciamo, ma quello che lo precede è un po' più complicato.
Nel reparto OE (Original Equipment), mi occupo di ricercare e assemblare i componenti che costituiscono lo pneumatico, per poi testare e convalidare un prodotto che soddisfi al meglio le richieste del cliente, cioè la casa automobilistica. La parte più corposa - e dal mio punto di vista interessante - è la fase di sviluppo, in cui si applicano diverse modifiche al prodotto per ottenere cambiamenti sostanziali nelle performance.
Credo ci siano parecchie opportunità in questo settore, che è molto interessante e ha tanto da offrire, ma che purtroppo non viene esposto e valorizzato come dovrebbe. Il risultato è che molti giovani non siano neppure a conoscenza di queste realtà (io per primo).
A chi volesse intraprendere questa strada dico che non è un percorso facile, ma che ripaga con molta soddisfazione e che aiuta a porre delle basi solide per il futuro. È un lavoro da approcciare con umiltà, in quanto c'è molto da imparare da chi ha più esperienza, e in cui la curiosità sta alla base di tutto. Insomma, una buona palestra di vita.
Sei un recruiter? Scopri come digitalizzare le strategie di employer branding e recruiting della tua azienda grazia a tutored. Attrai e assumi giovani talenti: scopri Tutored Business.
Tutored è il punto di incontro tra studenti, giovani laureati e aziende. All’interno della nostra piattaforma, i membri hanno la possibilità di scoprire gli sbocchi lavorativi in base al loro percorso di studi, conoscere grandi aziende e candidarsi alle numerose opportunità di stage, lavoro e graduate program. La nostra community è formata da giovani uniti dall'ambizione. Su Tutored, raccontiamo le loro storie ed esperienze, con l'obiettivo di ispirare i più giovani e dare un'idea concreta del mondo del lavoro.
Accade spesso, dopo un periodo di incertezze e difficoltà, di prendere decisioni importanti, ripartire da zero e stravolgere la propria vita.
Questo è cioò che è successo a me a 20 anni, avendo deciso di tornare negli USA 4 anni dopo l'incredibile esperienza che ho vissuto al quarto anno di liceo (in scambio), e ricominciando da capo gli studi alla University of Arizona nella città di Tucson.
Ciò che mi ha portato a questa decisione è stata la voglia di riscatto dal punto di vista sportivo e scolastico: dopo la partecipazione alle Olimpiadi di Londra 2012, a soli 18 anni, e un paio di anni in cui non riuscivo ad ingranare né nel nuoto né negli studi mi hanno portato a cambiare tutto.
Ho ottenuto una scholarship per meriti sportivi e accademici in questa prestigiosa università americana, scegliendo poi la facoltà di ingegneria meccanica. Due anni dopo, per puro interesse personale, ho aggiunto anche una seconda laurea in matematica.
Le mie esperienze e il mio passato mi rendono chiaramente poco obiettivo a riguardo, ma sono convinto che sia uno step fondamentale. C'è una cosa di molte università straniere che mi affascina particolarmente, ed è la possibilità di praticare sport e avanzare il proprio livello di istruzione, tutto ad altissimo livello.
Certo, le difficoltà sono molte, ma il valore che si ottiene da un'esperienza del genere e impagabile. Per quanto mi riguarda, i periodi all'estero e lo sport sono stati i due aspetti della mia vita che mi hanno fatto crescere di più e a 360 gradi, e di cui non rimpiango nulla.
Avendo nuotato per tutta la vita, naturalmente lo sport è stato il mio punto di riferimento e ciò con cui, da sempre, mi sono identificato. Oltre a questo, soprattutto all'università ho svolto attività completamente diverse tra loro, in modo da farmi un'idea più ampia delle opportunità che avevo attorno.
Per esempio, ho partecipato a due progetti di ricerca, assistito un mio professore durante le lezioni, fatto volontariato, ottenuto il titolo di team leader nel progetto finale di ingegneria (con la valenza di una tesi sperimentale per conto di un'azienda), e così via. Insomma, a quest'età non credo serva perdere troppo tempo a rimuginare sulle proprie scelte, l'importante è darsi da fare il più possibile, cogliendo le opportunità che si presentano e mettendo le basi per quelle che si sognano e che sembrano inarrivabili.
Non ha senso paralizzarsi per paura di commettere degli errori, per i quali non si è mai pronti abbastanza. Piuttosto, meglio scegliere, impegnarsi in ciò che si fa, e sbagliare il più possibile finché si è giovani. Altro consiglio che mi sento di dare agli studenti è di fare network, il più possibile, perché il mondo è pieno di persone brillanti ma non si conoscono finché non si esce dai propri confini.
Ho scoperto il centro tecnico di Bridgestone tramite un amico che nuotava con me, quindi quasi per caso. Il processo di selezione si componeva di 4 colloqui, partendo da uno di gruppo (attitudinale), passando dal classico colloquio tecnico a quello conoscitivo. Nonostante fossi parecchio teso, questa fase mi ha colpito in positivo, in quanto non si è trattato di un botta e risposta, bensì di una conversazione tra persone che cercano di conoscere chi hanno di fronte.
In parole povere: seguo l'intera fase di progettazione di una gomma, dalla richiesta del cliente alla produzione. Entrando un po' più nel dettaglio, il prodotto finale è la classica ciambella nera che tutti conosciamo, ma quello che lo precede è un po' più complicato.
Nel reparto OE (Original Equipment), mi occupo di ricercare e assemblare i componenti che costituiscono lo pneumatico, per poi testare e convalidare un prodotto che soddisfi al meglio le richieste del cliente, cioè la casa automobilistica. La parte più corposa - e dal mio punto di vista interessante - è la fase di sviluppo, in cui si applicano diverse modifiche al prodotto per ottenere cambiamenti sostanziali nelle performance.
Credo ci siano parecchie opportunità in questo settore, che è molto interessante e ha tanto da offrire, ma che purtroppo non viene esposto e valorizzato come dovrebbe. Il risultato è che molti giovani non siano neppure a conoscenza di queste realtà (io per primo).
A chi volesse intraprendere questa strada dico che non è un percorso facile, ma che ripaga con molta soddisfazione e che aiuta a porre delle basi solide per il futuro. È un lavoro da approcciare con umiltà, in quanto c'è molto da imparare da chi ha più esperienza, e in cui la curiosità sta alla base di tutto. Insomma, una buona palestra di vita.
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