In uno dei nostri ultimi articoli abbiamo messo in evidenza l’importanza che un viaggio o una gita fuori porta possono avere per ognuno di noi. Ma se la vacanza si trasformasse in un periodo di vita all’estero, quali sarebbero i benefici che ne potremmo trarre?
Fornire una risposta univoca a questa domanda è praticamente impossibile: trascorrere molto tempo al di fuori della propria patria significa abbandonare la comfort zone di nostra abitudine per abbracciare nuove tradizioni, usanze, costumi ed abitudini culinarie, linguistiche e culturali. Quel che è certo è che nel bagaglio del ritorno si porterà con sé una nuova e maggiore consapevolezza della propria personalità, un accresciuto spirito di adattamento, una sempre più ampia apertura mentale e, soprattutto, il ricordo dei posti visitati e dei tanti amici conosciuti.
Riconoscendo il valore di questo tipo di esperienza, le istituzioni si sono adoperate per creare programmi dedicati a chi già durante il proprio percorso di studi vuole trasferirsi per un periodo in una nazione differente rispetto alla propria. Tra i più conosciuti ci sono ad esempio:
- Intercultura: grazie a questo progetto numerosi studenti delle scuole superi vivono ogni anno periodi di 3,6 o 12 mesi all’estero soggiornando in famiglie del luogo e frequentando sul posto una scuola locale.
- Erasmus: fin dal 1987, grazie a questo programma di mobilitazione studentesca per gli universitari europei, è possibile trascorrere periodi di studio all’estero usufruendo di borse di studio e convenzioni dedicate. Negli anni l’entusiasmo dei partecipanti è stato tale da consentire un’estensione del progetto anche agli studenti delle scuole superiori o a coloro che vogliono svolgere un tirocinio o un periodo lavorativo in una nazione europea differente dalla propria una volta laureati o durante il proprio percorso di istruzione universitaria.
- WorldWide Study: il sogno degli universitari di poter svolgere uno scambio interculturale e studiare al di fuori dei confini comunitari ha trovato realizzazione grazie alla nascita di questo specifico programma dalle caratteristiche similari all’Erasmus, ma con mete anche in paesi non europei.
E per chi già lavora? Il valore delle esperienze all’estero è tale che spesso sono le stesse aziende a consentire ai propri collaboratori di svolgere dei periodi di lavoro in nazioni differenti da quella in cui si è stati assunti. Ad esempio, in Lidl Italia grazie al progetto “International Job Rotation” permettiamo di sperimentare una collaborazione di 12 o 24 mesi in uno dei 31 paesi Europei del nostro gruppo. Chi aderisce a questo programma può accrescere le conoscenze linguistiche, misurarsi con nuovi obiettivi, acquisire nuove conoscenze e creare un network di contatti oltre i confini nazionali. Inoltre, potrà occupare la medesima posizione che già riveste in azienda o anche sperimentare un ruolo diverso a quello fino ad ora coperto (ma nella stessa area funzionale). Il programma di International Job Rotation di Lidl Italia solitamente prevede 3 fasi:
- Un corso di lingua a tempo pieno di massimo 3 mesi (se necessario)
- Un periodo di formazione ed affiancamento attraverso il training on the job
- Un periodo di operatività nel ruolo.
Il candidato dovrà soltanto occuparsi di manifestare il proprio interesse a partire seguendo le indicazioni presenti nella nostra Intranet Aziendale. Per il resto pensiamo a tutto noi: volo di andata e ritorno, ricerca alloggio, possibilità di essere accompagnati dalla propria famiglia, assicurazione sanitaria, etc etc. Attraverso questo supporto vogliamo far sì che questa esperienza sia unica e indimenticabile!
E tu, hai mai valutato di trasferirti per un periodo all’estero e di utilizzare questo tempo per accrescere il tuo sviluppo personale e professionale? Come vedi le possibilità sono molteplici e siamo certi che quella che più si addice a te sia proprio dietro l’angolo… fatti trovare con la valigia pronta!
In uno dei nostri ultimi articoli abbiamo messo in evidenza l’importanza che un viaggio o una gita fuori porta possono avere per ognuno di noi. Ma se la vacanza si trasformasse in un periodo di vita all’estero, quali sarebbero i benefici che ne potremmo trarre?
Fornire una risposta univoca a questa domanda è praticamente impossibile: trascorrere molto tempo al di fuori della propria patria significa abbandonare la comfort zone di nostra abitudine per abbracciare nuove tradizioni, usanze, costumi ed abitudini culinarie, linguistiche e culturali. Quel che è certo è che nel bagaglio del ritorno si porterà con sé una nuova e maggiore consapevolezza della propria personalità, un accresciuto spirito di adattamento, una sempre più ampia apertura mentale e, soprattutto, il ricordo dei posti visitati e dei tanti amici conosciuti.
Riconoscendo il valore di questo tipo di esperienza, le istituzioni si sono adoperate per creare programmi dedicati a chi già durante il proprio percorso di studi vuole trasferirsi per un periodo in una nazione differente rispetto alla propria. Tra i più conosciuti ci sono ad esempio:
- Intercultura: grazie a questo progetto numerosi studenti delle scuole superi vivono ogni anno periodi di 3,6 o 12 mesi all’estero soggiornando in famiglie del luogo e frequentando sul posto una scuola locale.
- Erasmus: fin dal 1987, grazie a questo programma di mobilitazione studentesca per gli universitari europei, è possibile trascorrere periodi di studio all’estero usufruendo di borse di studio e convenzioni dedicate. Negli anni l’entusiasmo dei partecipanti è stato tale da consentire un’estensione del progetto anche agli studenti delle scuole superiori o a coloro che vogliono svolgere un tirocinio o un periodo lavorativo in una nazione europea differente dalla propria una volta laureati o durante il proprio percorso di istruzione universitaria.
- WorldWide Study: il sogno degli universitari di poter svolgere uno scambio interculturale e studiare al di fuori dei confini comunitari ha trovato realizzazione grazie alla nascita di questo specifico programma dalle caratteristiche similari all’Erasmus, ma con mete anche in paesi non europei.
E per chi già lavora? Il valore delle esperienze all’estero è tale che spesso sono le stesse aziende a consentire ai propri collaboratori di svolgere dei periodi di lavoro in nazioni differenti da quella in cui si è stati assunti. Ad esempio, in Lidl Italia grazie al progetto “International Job Rotation” permettiamo di sperimentare una collaborazione di 12 o 24 mesi in uno dei 31 paesi Europei del nostro gruppo. Chi aderisce a questo programma può accrescere le conoscenze linguistiche, misurarsi con nuovi obiettivi, acquisire nuove conoscenze e creare un network di contatti oltre i confini nazionali. Inoltre, potrà occupare la medesima posizione che già riveste in azienda o anche sperimentare un ruolo diverso a quello fino ad ora coperto (ma nella stessa area funzionale). Il programma di International Job Rotation di Lidl Italia solitamente prevede 3 fasi:
- Un corso di lingua a tempo pieno di massimo 3 mesi (se necessario)
- Un periodo di formazione ed affiancamento attraverso il training on the job
- Un periodo di operatività nel ruolo.
Il candidato dovrà soltanto occuparsi di manifestare il proprio interesse a partire seguendo le indicazioni presenti nella nostra Intranet Aziendale. Per il resto pensiamo a tutto noi: volo di andata e ritorno, ricerca alloggio, possibilità di essere accompagnati dalla propria famiglia, assicurazione sanitaria, etc etc. Attraverso questo supporto vogliamo far sì che questa esperienza sia unica e indimenticabile!
E tu, hai mai valutato di trasferirti per un periodo all’estero e di utilizzare questo tempo per accrescere il tuo sviluppo personale e professionale? Come vedi le possibilità sono molteplici e siamo certi che quella che più si addice a te sia proprio dietro l’angolo… fatti trovare con la valigia pronta!