Cosa significa studiare economia
C’è un momento nella vita di alcuni studenti in cui, una volta comprese le proprie capacità e inclinazioni, decidono di fare coming out e, facendosi coraggio, dichiarano ad amici e parenti di aver scelto come percorso di studi quello di Economia.
Non è ancora chiaro il come o il perché, sarà l’attrazione per i diagrammi (a due variabili o a torta dipende dai gusti, noi non giudichiamo) o sarà perché piace parlare di margini, ammortamenti e conto economico; o sarà, infine, che alcune persone vorrebbero sentirsi come Gordon Gekko, che chiama i propri adepti alle 4:00 di mattina dicendo “il denaro non dorme mai” (se siete amanti del trading sappiamo che lo vorreste fare). Insomma per un motivo o per un altro, la scelta di intraprendere gli studi economici sicuramente non è una scelta che va presa alla leggera.
50 sfumature di Economia
Dopo aver preso l’ardua decisione, giungerà l’istante della dolce sentenza: capire qual è il percorso fatto su misura per ciascuno. Uno degli aspetti positivi degli studi economici è che essi spaziano in più ambiti, dando così più sfumature ai percorsi.
Da quello sociale a quello finanziario, passando per quello statistico, fino ad arrivare a quello contabile. Insomma, trovare un percorso su misura non è difficile, per di più ogni ambito, al suo interno, è composto da variegati curriculum per soddisfare un po’ tutti i gusti. Per elencarli tutti (corsi e curriculum annessi) non basterebbe un solo articolo, basti sapere che ad oggi per tutto c’è un corso di economia dedicato. Per citarne alcuni, tra i corsi di laurea più gettonati, ci sono Marketing, Scienze Sociali e Finanza. Analogamente, tra i curriculum più all’avanguardia, troverete Management dell’energie rinnovabili, Mercati Orientali, Corporate Banking e Business Intelligence.
Il cammino dello studente di economia
Come per tutti i corsi di laurea, il cammino per gli studenti di economia è sempre in salita, dovrete essere pronti a passare le vostre notti tra calcoli matematici, inferenza statistica e articoli di legge che nel corso dei 30 minuti post esame avrete rimosso dalla vostra testa come se nulla fosse accaduto. Quando si intraprende un corso di laurea in economia, non importa quale, sapete di andare incontro a Matematica, Diritto Privato, Diritto Commerciale e Contabilità.
Le obbligazioni vi perseguiteranno, i contratti assomiglieranno più a patti col diavolo, le esercitazioni di matematica saranno come un castigo divino. Infine, quando inizierete a fare il bilancio consolidato, penserete che siete prossimi a trovare la “risposta alla domanda fondamentale sulla vita, l’universo e tutto quanto” e chiariamo sin da subito, la risposta non sarà “42” come nel romanzo "Guida Galattica per Autostoppisti".
Ma il cammino dello studente di economia è costellato anche da nozioni di privilegiata peculiarità, perché (se avrete studiato ovviamente) a ogni crollo del prezzo del petrolio spiegherete ai vostri compagni, ingegneri o medici, le cause socio-economiche di tale evento. Oppure, alla prima cena utile, sarete pronti a spiegare l’importanza delle strategie d’impresa per il rilancio dell’economia, con un diagramma di flusso spiegherete il fenomeno della cartolarizzazione e della crisi dei mutui subprime.
La deformazione professionale dello studente di economia
Purtroppo, studiando determinate materie di economia il vostro sapere vi porterà a determinate “casistiche” di deformazione professionale. Tra le più frequenti vi è quella dove, disegnando su un tovagliolo di carta un piano cartesiano e le due curve di domanda e offerta, spiegherete ai vostri amici il punto di equilibrio di mercato e a quel punto vi renderete conto che il tutto è partito da una vostra contestazione per il prezzo troppo elevato del kebab che avete ordinato.
Infine, un altro caso sarà il calcolo delle probabilità. Non ne potrete più fare a meno, calcolerete la probabilità di tutto e, se la situazione sarà complessa, tirerete dalla vostra mente la “Teoria dei giochi” e l’equilibrio di Nash, ma sarà troppo tardi quando vi renderete conto che le vostre capacità acquisite per i vostri studi le state utilizzando per una partita di Monopoly, Risiko o per una partita di poker tra i vostri amici dove la vincita in palio sarà di 10€.
Cosa significa studiare economia
C’è un momento nella vita di alcuni studenti in cui, una volta comprese le proprie capacità e inclinazioni, decidono di fare coming out e, facendosi coraggio, dichiarano ad amici e parenti di aver scelto come percorso di studi quello di Economia.
Non è ancora chiaro il come o il perché, sarà l’attrazione per i diagrammi (a due variabili o a torta dipende dai gusti, noi non giudichiamo) o sarà perché piace parlare di margini, ammortamenti e conto economico; o sarà, infine, che alcune persone vorrebbero sentirsi come Gordon Gekko, che chiama i propri adepti alle 4:00 di mattina dicendo “il denaro non dorme mai” (se siete amanti del trading sappiamo che lo vorreste fare). Insomma per un motivo o per un altro, la scelta di intraprendere gli studi economici sicuramente non è una scelta che va presa alla leggera.
50 sfumature di Economia
Dopo aver preso l’ardua decisione, giungerà l’istante della dolce sentenza: capire qual è il percorso fatto su misura per ciascuno. Uno degli aspetti positivi degli studi economici è che essi spaziano in più ambiti, dando così più sfumature ai percorsi.
Da quello sociale a quello finanziario, passando per quello statistico, fino ad arrivare a quello contabile. Insomma, trovare un percorso su misura non è difficile, per di più ogni ambito, al suo interno, è composto da variegati curriculum per soddisfare un po’ tutti i gusti. Per elencarli tutti (corsi e curriculum annessi) non basterebbe un solo articolo, basti sapere che ad oggi per tutto c’è un corso di economia dedicato. Per citarne alcuni, tra i corsi di laurea più gettonati, ci sono Marketing, Scienze Sociali e Finanza. Analogamente, tra i curriculum più all’avanguardia, troverete Management dell’energie rinnovabili, Mercati Orientali, Corporate Banking e Business Intelligence.
Il cammino dello studente di economia
Come per tutti i corsi di laurea, il cammino per gli studenti di economia è sempre in salita, dovrete essere pronti a passare le vostre notti tra calcoli matematici, inferenza statistica e articoli di legge che nel corso dei 30 minuti post esame avrete rimosso dalla vostra testa come se nulla fosse accaduto. Quando si intraprende un corso di laurea in economia, non importa quale, sapete di andare incontro a Matematica, Diritto Privato, Diritto Commerciale e Contabilità.
Le obbligazioni vi perseguiteranno, i contratti assomiglieranno più a patti col diavolo, le esercitazioni di matematica saranno come un castigo divino. Infine, quando inizierete a fare il bilancio consolidato, penserete che siete prossimi a trovare la “risposta alla domanda fondamentale sulla vita, l’universo e tutto quanto” e chiariamo sin da subito, la risposta non sarà “42” come nel romanzo "Guida Galattica per Autostoppisti".
Ma il cammino dello studente di economia è costellato anche da nozioni di privilegiata peculiarità, perché (se avrete studiato ovviamente) a ogni crollo del prezzo del petrolio spiegherete ai vostri compagni, ingegneri o medici, le cause socio-economiche di tale evento. Oppure, alla prima cena utile, sarete pronti a spiegare l’importanza delle strategie d’impresa per il rilancio dell’economia, con un diagramma di flusso spiegherete il fenomeno della cartolarizzazione e della crisi dei mutui subprime.
La deformazione professionale dello studente di economia
Purtroppo, studiando determinate materie di economia il vostro sapere vi porterà a determinate “casistiche” di deformazione professionale. Tra le più frequenti vi è quella dove, disegnando su un tovagliolo di carta un piano cartesiano e le due curve di domanda e offerta, spiegherete ai vostri amici il punto di equilibrio di mercato e a quel punto vi renderete conto che il tutto è partito da una vostra contestazione per il prezzo troppo elevato del kebab che avete ordinato.
Infine, un altro caso sarà il calcolo delle probabilità. Non ne potrete più fare a meno, calcolerete la probabilità di tutto e, se la situazione sarà complessa, tirerete dalla vostra mente la “Teoria dei giochi” e l’equilibrio di Nash, ma sarà troppo tardi quando vi renderete conto che le vostre capacità acquisite per i vostri studi le state utilizzando per una partita di Monopoly, Risiko o per una partita di poker tra i vostri amici dove la vincita in palio sarà di 10€.