Published at 17 Dec 2020
Published at 17 Dec 2020
Tutored incontra Marco, HR Business Partner in Sella

Tutored incontra Marco, HR Business Partner in Sella


Dal mondo dell'Economia e della Finanza a quello delle Risorse Umane: il percorso di Marco, HR Business Partner in Sella


Tutored è il punto di incontro tra studenti, giovani laureati e aziende. All’interno della nostra piattaforma, i membri hanno la possibilità di scoprire gli sbocchi lavorativi in base al loro percorso di studi, conoscere grandi aziende e candidarsi alle numerose opportunità di stage, lavoro e graduate program. La nostra community è formata da giovani uniti dall'ambizione. Su Tutored, raccontiamo le loro storie ed esperienze, con l'obiettivo di ispirare i più giovani e dare un'idea concreta del mondo del lavoro.


In quale università hai studiato e quale percorso di studi hai scelto?



Ho studiato Economia Aziendale in laurea triennale e Management e Finanza in laurea magistrale all’Università del Piemonte Orientale. Ho scelto questo tipo di percorso di studi perché ero attratto dal voler conoscere tanti aspetti diversi del funzionamento delle organizzazioni e delle aziende. Sicuramente è stato un tipo di percorso che mi ha consentito di apprendere molte nozioni alla base del ragionamento economico-finanziario utili in svariati ambiti professionali e di poter poi scegliere durante il cammino verso quale tipo di studi e di esperienze preferivo indirizzarmi.

Per quanto riguarda la scelta dell’ateneo, sono rimasto colpito fin da subito da quanto fosse strutturato a misura d’uomo e consentisse di avere un rapporto molto stretto e proficuo con i docenti e i compagni di studi.

Ripensando al percorso fatto, trovo che sia stato molto importante per la mia crescita aver effettuato due diversi periodi di stage curricolare: uno è stato il mio vero primo passo all’interno di un’impresa, dove ho osservato affascinato la precisa operatività di una piccola azienda di meccanica; per il secondo periodo, invece, ho optato per svolgere uno stage internazionale in ambito marketing nel Middle-East che è stato poi anche un momento di crescita personale, dovendo imparare velocemente a confrontarmi con un’ambiente diverso a quello a cui ero abituato, con persone provenienti da tutto il mondo e comunicando soltanto in lingua inglese, che ho potuto così perfezionare.


Quale attività extra-universitaria pensi sia stata davvero importante per la tua carriera? 


Oltre a consigliare fortemente di fare un’esperienza all’estero durante gli anni universitari, portando davvero un grande contributo al proprio sviluppo, per me è stato fondamentale aver partecipato a tante iniziative extra anche durante gli studi. Principalmente ho avuto modo di curare eventi e attività giovanili nella mia zona di residenza lavorando tanto sull’organizzazione quanto sugli aspetti relativi alla comunicazione e ai social media. Queste esperienze mi hanno portato naturalmente, in modo positivamente incosciente, a curare con attenzione il dettaglio del proprio operato e a pensare sempre nell’ottica dell’ “utente finale”.


Un consiglio che daresti a chi sta studiando in questo momento? 



Il mio consiglio per chi sta studiando in questo momento è proprio di riuscire a ricavarsi del tempo per poter pensare e praticare anche “altro”. Le esperienze importanti e costruttive fatte anche extra-studi rimangono per sempre nel proprio modo di fare e ragionare, arricchendo con valore il bagaglio di skills di ciascuno.


Oggi lavori in Sella: come ci sei arrivato e come si sono svolte le selezioni? 



Ho incontrato il Gruppo Sella all’ultimo anno di laurea magistrale durante un classico career-day direttamente in università, presentando il mio CV e i miei interessi in un breve colloquio.

Successivamente, sono stato contattato per sostenere una giornata di assessment in sede composto da una sezione relativa a test psico-attitudinali e una relativa ad aspetti personali e motivazionali; proprio in questi colloqui è stato utile e piacevole ripercorrere con gli intervistatori tanto i risultati accademici, quanto le precedenti esperienze di stage e extrascolastiche. Dopo aver incontrato i manager, sono entrato in azienda come stagista nel team di compensation & benefits nell’area Risorse Umane, dove sono poi rimasto come Specialist per i primi anni della mia carriera.


Di cosa ti occupi in qualità di HR Business Partner in Sella?


Oggi come HR Business Partner mi occupo di ideare, pianificare e portare avanti progetti strategici che impattano direttamente la vita delle persone nella mia azienda. Si tratta di un ruolo molto trasversale e che permette di osservare da vicino le varie attività e gli aspetti organizzativi che caratterizzano ogni impresa complessa.

In fondo, trascorriamo una parte considerevole delle ore della nostra giornata “a lavoro”, quindi è importante che ci siano team dedicati a curare ogni aspetto della employee experience in quanto parte indispensabile per la buona riuscita dei piani industriali di qualsiasi impresa: ottimi risultati aziendali  possono essere conseguiti solo avendo persone motivate e ingaggiate a vincere le sfide che ogni giorno si incontrano nei settori più competitivi, come ad esempio quello bancario e finanziario.

Oltre a questo, cerco di essere un punto di ascolto e di occuparmi dei momenti che caratterizzano la collaborazione tra la singola persona e l’azienda: dall’assunzione, alla formazione, ai momenti di crescita e sviluppo. Si tratta di un ruolo dove è fondamentale essere sempre aggiornati sulla direzione in cui si sta muovendo l’attività di business dell’impresa, sono utili sia gli aspetti più tecnici, ad esempio conoscerne le dinamiche relative alle strutture di costi e ricavi, sia le proprie caratteristiche “soft” come essere predisposti al problem solving e sempre attenti a osservare le opportunità offerte da innovazione e trasformazione digitale.


Nella nostra community composta da 500.000 utenti, ci sono numerosi studenti e giovani laureati che vorrebbero lavorare in ambito Risorse Umane: un consiglio che daresti a chi vorrebbe seguire la tua strada?

L’ambito delle Risorse Umane è tra i più variegati e trasversali, visto che al suo interno ci sono ruoli profondamente diversi tra di loro. Il consiglio “storico” può essere quello di seguire un percorso di studi in economia, giurisprudenza o anche psicologia del lavoro, caratterizzando, se possibile, il percorso con insegnamenti attinenti al mondo HR. In realtà, come in molti altri ambiti, anche in Risorse Umane stanno acquisendo sempre più importanza anche tematiche considerate “estranee” fino a poco tempo fa, come comunicazione e marketing, big data e intelligenza artificiale, metodologie e design organizzativo, fino ad arrivare all’attenzione alla sostenibilità, area che caratterizzerà i prossimi anni di trasformazione di tantissime aziende. Come vedi sono molte le strade che si possono seguire per lavorare in Risorse Umane.


Sei un recruiter? Scopri come digitalizzare le strategie di employer branding e recruiting della tua azienda grazia a tutored. Attrai e assumi giovani talenti: scopri Tutored Business.

Dal mondo dell'Economia e della Finanza a quello delle Risorse Umane: il percorso di Marco, HR Business Partner in Sella


Tutored è il punto di incontro tra studenti, giovani laureati e aziende. All’interno della nostra piattaforma, i membri hanno la possibilità di scoprire gli sbocchi lavorativi in base al loro percorso di studi, conoscere grandi aziende e candidarsi alle numerose opportunità di stage, lavoro e graduate program. La nostra community è formata da giovani uniti dall'ambizione. Su Tutored, raccontiamo le loro storie ed esperienze, con l'obiettivo di ispirare i più giovani e dare un'idea concreta del mondo del lavoro.


In quale università hai studiato e quale percorso di studi hai scelto?



Ho studiato Economia Aziendale in laurea triennale e Management e Finanza in laurea magistrale all’Università del Piemonte Orientale. Ho scelto questo tipo di percorso di studi perché ero attratto dal voler conoscere tanti aspetti diversi del funzionamento delle organizzazioni e delle aziende. Sicuramente è stato un tipo di percorso che mi ha consentito di apprendere molte nozioni alla base del ragionamento economico-finanziario utili in svariati ambiti professionali e di poter poi scegliere durante il cammino verso quale tipo di studi e di esperienze preferivo indirizzarmi.

Per quanto riguarda la scelta dell’ateneo, sono rimasto colpito fin da subito da quanto fosse strutturato a misura d’uomo e consentisse di avere un rapporto molto stretto e proficuo con i docenti e i compagni di studi.

Ripensando al percorso fatto, trovo che sia stato molto importante per la mia crescita aver effettuato due diversi periodi di stage curricolare: uno è stato il mio vero primo passo all’interno di un’impresa, dove ho osservato affascinato la precisa operatività di una piccola azienda di meccanica; per il secondo periodo, invece, ho optato per svolgere uno stage internazionale in ambito marketing nel Middle-East che è stato poi anche un momento di crescita personale, dovendo imparare velocemente a confrontarmi con un’ambiente diverso a quello a cui ero abituato, con persone provenienti da tutto il mondo e comunicando soltanto in lingua inglese, che ho potuto così perfezionare.


Quale attività extra-universitaria pensi sia stata davvero importante per la tua carriera? 


Oltre a consigliare fortemente di fare un’esperienza all’estero durante gli anni universitari, portando davvero un grande contributo al proprio sviluppo, per me è stato fondamentale aver partecipato a tante iniziative extra anche durante gli studi. Principalmente ho avuto modo di curare eventi e attività giovanili nella mia zona di residenza lavorando tanto sull’organizzazione quanto sugli aspetti relativi alla comunicazione e ai social media. Queste esperienze mi hanno portato naturalmente, in modo positivamente incosciente, a curare con attenzione il dettaglio del proprio operato e a pensare sempre nell’ottica dell’ “utente finale”.


Un consiglio che daresti a chi sta studiando in questo momento? 



Il mio consiglio per chi sta studiando in questo momento è proprio di riuscire a ricavarsi del tempo per poter pensare e praticare anche “altro”. Le esperienze importanti e costruttive fatte anche extra-studi rimangono per sempre nel proprio modo di fare e ragionare, arricchendo con valore il bagaglio di skills di ciascuno.


Oggi lavori in Sella: come ci sei arrivato e come si sono svolte le selezioni? 



Ho incontrato il Gruppo Sella all’ultimo anno di laurea magistrale durante un classico career-day direttamente in università, presentando il mio CV e i miei interessi in un breve colloquio.

Successivamente, sono stato contattato per sostenere una giornata di assessment in sede composto da una sezione relativa a test psico-attitudinali e una relativa ad aspetti personali e motivazionali; proprio in questi colloqui è stato utile e piacevole ripercorrere con gli intervistatori tanto i risultati accademici, quanto le precedenti esperienze di stage e extrascolastiche. Dopo aver incontrato i manager, sono entrato in azienda come stagista nel team di compensation & benefits nell’area Risorse Umane, dove sono poi rimasto come Specialist per i primi anni della mia carriera.


Di cosa ti occupi in qualità di HR Business Partner in Sella?


Oggi come HR Business Partner mi occupo di ideare, pianificare e portare avanti progetti strategici che impattano direttamente la vita delle persone nella mia azienda. Si tratta di un ruolo molto trasversale e che permette di osservare da vicino le varie attività e gli aspetti organizzativi che caratterizzano ogni impresa complessa.

In fondo, trascorriamo una parte considerevole delle ore della nostra giornata “a lavoro”, quindi è importante che ci siano team dedicati a curare ogni aspetto della employee experience in quanto parte indispensabile per la buona riuscita dei piani industriali di qualsiasi impresa: ottimi risultati aziendali  possono essere conseguiti solo avendo persone motivate e ingaggiate a vincere le sfide che ogni giorno si incontrano nei settori più competitivi, come ad esempio quello bancario e finanziario.

Oltre a questo, cerco di essere un punto di ascolto e di occuparmi dei momenti che caratterizzano la collaborazione tra la singola persona e l’azienda: dall’assunzione, alla formazione, ai momenti di crescita e sviluppo. Si tratta di un ruolo dove è fondamentale essere sempre aggiornati sulla direzione in cui si sta muovendo l’attività di business dell’impresa, sono utili sia gli aspetti più tecnici, ad esempio conoscerne le dinamiche relative alle strutture di costi e ricavi, sia le proprie caratteristiche “soft” come essere predisposti al problem solving e sempre attenti a osservare le opportunità offerte da innovazione e trasformazione digitale.


Nella nostra community composta da 500.000 utenti, ci sono numerosi studenti e giovani laureati che vorrebbero lavorare in ambito Risorse Umane: un consiglio che daresti a chi vorrebbe seguire la tua strada?

L’ambito delle Risorse Umane è tra i più variegati e trasversali, visto che al suo interno ci sono ruoli profondamente diversi tra di loro. Il consiglio “storico” può essere quello di seguire un percorso di studi in economia, giurisprudenza o anche psicologia del lavoro, caratterizzando, se possibile, il percorso con insegnamenti attinenti al mondo HR. In realtà, come in molti altri ambiti, anche in Risorse Umane stanno acquisendo sempre più importanza anche tematiche considerate “estranee” fino a poco tempo fa, come comunicazione e marketing, big data e intelligenza artificiale, metodologie e design organizzativo, fino ad arrivare all’attenzione alla sostenibilità, area che caratterizzerà i prossimi anni di trasformazione di tantissime aziende. Come vedi sono molte le strade che si possono seguire per lavorare in Risorse Umane.


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