Published at 03 Jun 2024
Published at 03 Jun 2024
Joinrs incontra Roberta, Talent and Compensation & Benefit Manager presso Perfetti Van Melle

Joinrs incontra Roberta, Talent and Compensation & Benefit Manager presso Perfetti Van Melle


Chi è Joinrs?

Joinrs è il punto di incontro tra studenti, profili junior e aziende: grazie al nostro modello di AI, aiutiamo i job seeker ad identificare e scoprire i migliori annunci in linea con le loro ambizioni. Contemporaneamente, oltre 150 aziende clienti portano avanti sulla nostra piattaforma strategie di employer branding e talent acquisition con l'obiettivo di attrarre i candidati più compatibili con i valori dell’azienda. Se sei un’azienda e vuoi saperne di più, clicca qui.

 

Raccontando il mondo HR

Per conoscere il mondo Risorse Umane. Per chiacchierare e rubare qualche segreto del mestiere a professionisti che hanno da raccontare. Per lasciarvi ispirare. La raccolta di interviste di Joinrs a chi lavora in ambito HR nasce con questi tre obiettivi: ci auguriamo che nelle loro storie possiate trovare i consigli che cercate e la determinazione per iniziare (o proseguire) nella costruzione dei vostri più obiettivi professionali.

 

Roberta Fanigliulo

Attualmente, come "Talent and Compensation & Benefit Manager" presso Perfetti Van Melle, si occupa della gestione completa dei talenti aziendali, guidando un team motivato dal valore "Care for our people". Una delle iniziative innovative che ha implementato è il reverse mentoring intergenerazionale, che ha portato a una migliore comprensione reciproca e a un dialogo aperto tra generazioni diverse. Apprezza particolarmente la passione che permea l'ambiente di lavoro in Perfetti Van Melle, un'energia che sostiene l'innovazione in tutti gli aspetti aziendali. Per mantenere la motivazione e la passione nel lavoro nel lungo termine, Roberta consiglia ai giovani di essere flessibili, aperti al cambiamento e di attribuire un significato personale al proprio lavoro, oltre a dedicarsi all'apprendimento continuo.

 

1) Durante la tua carriera, universitaria e professionale, quali difficoltà hai incontrato e come sei riuscita a superarle? E ci sono esperienze particolari che ti hanno insegnato importanti lezioni?

Le difficoltà principali le ho incontrate quando non avevo obiettivi chiari davanti a me. È stancante correre senza una meta perché non riesci a dosare le energie in maniera funzionale. È quindi importante trovare delle figure di riferimento, dei modelli positivi che ci aiutino nella scoperta di noi stessi e delle nostre capacità.

Guardando indietro sono certa di poter dire che tutte le difficoltà incontrate - più o meno grandi – e tutte le persone incontrate – collaborative o meno – mi hanno permesso di imparare qualcosa e raggiungere una consapevolezza maggiore. Ma si tratta di un viaggio e c’è sempre da imparare!

 

2) Quali sono le tue principali responsabilità come "Talent and Compensation & Benefit Manager" presso Perfetti Van Melle e come guidi il tuo team nel raggiungere gli obiettivi stabiliti?

In Perfetti mi occupo a 360° della gestione dei “talenti”, dalla selezione all’inserimento in azienda, al loro sviluppo professionale ed economico. Ho un team molto giovane e motivato dal valore “Care for our people”. Personalmente provo a condividere con le colleghe sempre le ragioni che ci sono dietro anche ai più semplici compiti operativi perché attraverso il “significato” è possibile sentirsi parte di qualcosa di più grande e lavorare al massimo delle proprie capacità.

 

3) Ci hai raccontato che in Perfetti Van Melle state conducendo un percorso di reverse mentoring intergenerazionale. Quali sono alcuni dei benefici che avete osservato dall'implementazione di questa iniziativa? E cosa ne pensi tu del reverse mentoring?

Fin da subito abbiamo riscontrato grande entusiasmo per questa iniziativa. Questa è un'opportunità/sfida per tutti di "spogliarsi" di quei bias che ci portiamo dietro e sfatare i pregiudizi che tutti noi abbiamo e che ormai mettiamo in atto inconsapevolmente. Abbiamo osservato una grande voglia di mettersi in gioco e comprendere il punto di vista altrui, andando oltre la semplice etichetta "boomer" o "millennials". Sicuramente, tra i benefici, c'è una migliore comprensione reciproca e un dialogo aperto, senza barriere poiché in questo caso, non è il senior a svolgere la figura del mentore e il junior a svolgere la figura del mentee ma entrambi si ritroveranno a svolgere le funzioni in modo alternato: si tratta proprio di un mettersi nei panni dell'altro. Questo favorisce uno scambio di idee e di punti di vista differenti. Io penso che sia una grande opportunità per abbattere tutte quelle barriere generazionali che, a volte, ostacolano la comunicazione e la collaborazione in azienda e permette di creare un ambiente di lavoro ancora più inclusivo. L'implementazione del Reverse Mentoring permette di agire tanto sui singoli individui quanto sulla cultura organizzativa.

 

4) Qual è uno degli aspetti che maggiormente apprezzi della tua azienda?

Da subito in Perfetti Van Melle Italia sono stata travolta dalla passione che guida tutte le persone. È una fonte di energia inesauribile che caratterizza davvero tutta la catena del valore ed è la base di uno dei nostri pillar principali, l'innovazione. Innovazione non soltanto legata ai nostri prodotti, ma anche nel poterci esprimere e proporre cambiamenti che ci permettono di migliorare sempre di più.

 

5) Secondo te, come possono i giovani mantenere la motivazione e la passione per il proprio lavoro nel lungo termine?

Io credo che sia estremamente importante per i giovani essere flessibili e aperti al cambiamento, soprattutto oggi che il cambiamento è all’ordine del giorno. Devono avere un approccio basato sull’adattabilità e accettare i cambiamenti come sfide ed opportunità di crescita. Devono considerare il lavoro all’interno della propria sfera personale, cercando di attribuirgli un significato che va ben oltre la semplice attività operativa-lavorativa. Questo permette di mantenere la motivazione nel tempo.

È inoltre molto importante l’attenzione all’apprendimento continuo che aiuta a mantenere vivo l’interesse e la passione per il proprio lavoro. 

 

Intervista a cura di Francesca Capozzo

Chi è Joinrs?

Joinrs è il punto di incontro tra studenti, profili junior e aziende: grazie al nostro modello di AI, aiutiamo i job seeker ad identificare e scoprire i migliori annunci in linea con le loro ambizioni. Contemporaneamente, oltre 150 aziende clienti portano avanti sulla nostra piattaforma strategie di employer branding e talent acquisition con l'obiettivo di attrarre i candidati più compatibili con i valori dell’azienda. Se sei un’azienda e vuoi saperne di più, clicca qui.

 

Raccontando il mondo HR

Per conoscere il mondo Risorse Umane. Per chiacchierare e rubare qualche segreto del mestiere a professionisti che hanno da raccontare. Per lasciarvi ispirare. La raccolta di interviste di Joinrs a chi lavora in ambito HR nasce con questi tre obiettivi: ci auguriamo che nelle loro storie possiate trovare i consigli che cercate e la determinazione per iniziare (o proseguire) nella costruzione dei vostri più obiettivi professionali.

 

Roberta Fanigliulo

Attualmente, come "Talent and Compensation & Benefit Manager" presso Perfetti Van Melle, si occupa della gestione completa dei talenti aziendali, guidando un team motivato dal valore "Care for our people". Una delle iniziative innovative che ha implementato è il reverse mentoring intergenerazionale, che ha portato a una migliore comprensione reciproca e a un dialogo aperto tra generazioni diverse. Apprezza particolarmente la passione che permea l'ambiente di lavoro in Perfetti Van Melle, un'energia che sostiene l'innovazione in tutti gli aspetti aziendali. Per mantenere la motivazione e la passione nel lavoro nel lungo termine, Roberta consiglia ai giovani di essere flessibili, aperti al cambiamento e di attribuire un significato personale al proprio lavoro, oltre a dedicarsi all'apprendimento continuo.

 

1) Durante la tua carriera, universitaria e professionale, quali difficoltà hai incontrato e come sei riuscita a superarle? E ci sono esperienze particolari che ti hanno insegnato importanti lezioni?

Le difficoltà principali le ho incontrate quando non avevo obiettivi chiari davanti a me. È stancante correre senza una meta perché non riesci a dosare le energie in maniera funzionale. È quindi importante trovare delle figure di riferimento, dei modelli positivi che ci aiutino nella scoperta di noi stessi e delle nostre capacità.

Guardando indietro sono certa di poter dire che tutte le difficoltà incontrate - più o meno grandi – e tutte le persone incontrate – collaborative o meno – mi hanno permesso di imparare qualcosa e raggiungere una consapevolezza maggiore. Ma si tratta di un viaggio e c’è sempre da imparare!

 

2) Quali sono le tue principali responsabilità come "Talent and Compensation & Benefit Manager" presso Perfetti Van Melle e come guidi il tuo team nel raggiungere gli obiettivi stabiliti?

In Perfetti mi occupo a 360° della gestione dei “talenti”, dalla selezione all’inserimento in azienda, al loro sviluppo professionale ed economico. Ho un team molto giovane e motivato dal valore “Care for our people”. Personalmente provo a condividere con le colleghe sempre le ragioni che ci sono dietro anche ai più semplici compiti operativi perché attraverso il “significato” è possibile sentirsi parte di qualcosa di più grande e lavorare al massimo delle proprie capacità.

 

3) Ci hai raccontato che in Perfetti Van Melle state conducendo un percorso di reverse mentoring intergenerazionale. Quali sono alcuni dei benefici che avete osservato dall'implementazione di questa iniziativa? E cosa ne pensi tu del reverse mentoring?

Fin da subito abbiamo riscontrato grande entusiasmo per questa iniziativa. Questa è un'opportunità/sfida per tutti di "spogliarsi" di quei bias che ci portiamo dietro e sfatare i pregiudizi che tutti noi abbiamo e che ormai mettiamo in atto inconsapevolmente. Abbiamo osservato una grande voglia di mettersi in gioco e comprendere il punto di vista altrui, andando oltre la semplice etichetta "boomer" o "millennials". Sicuramente, tra i benefici, c'è una migliore comprensione reciproca e un dialogo aperto, senza barriere poiché in questo caso, non è il senior a svolgere la figura del mentore e il junior a svolgere la figura del mentee ma entrambi si ritroveranno a svolgere le funzioni in modo alternato: si tratta proprio di un mettersi nei panni dell'altro. Questo favorisce uno scambio di idee e di punti di vista differenti. Io penso che sia una grande opportunità per abbattere tutte quelle barriere generazionali che, a volte, ostacolano la comunicazione e la collaborazione in azienda e permette di creare un ambiente di lavoro ancora più inclusivo. L'implementazione del Reverse Mentoring permette di agire tanto sui singoli individui quanto sulla cultura organizzativa.

 

4) Qual è uno degli aspetti che maggiormente apprezzi della tua azienda?

Da subito in Perfetti Van Melle Italia sono stata travolta dalla passione che guida tutte le persone. È una fonte di energia inesauribile che caratterizza davvero tutta la catena del valore ed è la base di uno dei nostri pillar principali, l'innovazione. Innovazione non soltanto legata ai nostri prodotti, ma anche nel poterci esprimere e proporre cambiamenti che ci permettono di migliorare sempre di più.

 

5) Secondo te, come possono i giovani mantenere la motivazione e la passione per il proprio lavoro nel lungo termine?

Io credo che sia estremamente importante per i giovani essere flessibili e aperti al cambiamento, soprattutto oggi che il cambiamento è all’ordine del giorno. Devono avere un approccio basato sull’adattabilità e accettare i cambiamenti come sfide ed opportunità di crescita. Devono considerare il lavoro all’interno della propria sfera personale, cercando di attribuirgli un significato che va ben oltre la semplice attività operativa-lavorativa. Questo permette di mantenere la motivazione nel tempo.

È inoltre molto importante l’attenzione all’apprendimento continuo che aiuta a mantenere vivo l’interesse e la passione per il proprio lavoro. 

 

Intervista a cura di Francesca Capozzo