Published at 30 May 2024
Published at 30 May 2024
Joinrs incontra Claudia, Recruiter presso Pardgroup

Joinrs incontra Claudia, Recruiter presso Pardgroup


Chi è Joinrs?

Joinrs è il punto di incontro tra studenti, profili junior e aziende: grazie al nostro modello di AI, aiutiamo i job seeker ad identificare e scoprire i migliori annunci in linea con le loro ambizioni. Contemporaneamente, oltre 150 aziende clienti portano avanti sulla nostra piattaforma strategie di employer branding e talent acquisition con l'obiettivo di attrarre i candidati più compatibili con i valori dell’azienda. Se sei un’azienda e vuoi saperne di più, clicca qui.

 

Raccontando il mondo HR

Per conoscere il mondo Risorse Umane. Per chiacchierare e rubare qualche segreto del mestiere a professionisti che hanno da raccontare. Per lasciarvi ispirare. La raccolta di interviste di Joinrs a chi lavora in ambito HR nasce con questi tre obiettivi: ci auguriamo che nelle loro storie possiate trovare i consigli che cercate e la determinazione per iniziare (o proseguire) nella costruzione dei vostri più obiettivi professionali. Ora leggiamo la storia di Claudia!

 

1. In quale modo hai integrato il tuo percorso universitario di triennale e magistrale nel tuo ruolo attuale?

Il mio percorso di studi si discosta molto da quello che è il mio attuale lavoro. Ho studiato comunicazione ed eventi culturali. Ho lavorato in questo mondo fino al 2020, anno in cui per scelte personali ho deciso di lasciare questo mondo e cambiare settore. La mia laurea però in parte mi ha permesso di approcciarmi al mondo delle risorse umane. Il ruolo chiave l’ha giocato la laurea magistrale in comunicazione d’ impresa. Tutti gli studi sulla comunicazione, su come raccontare un progetto, sulla comunicazione verbale e non verbale e alla mia predisposizione al contatto con le persone mi hanno permesso di svolgere il lavoro attuale con soddisfazione.

 

2. Cosa ti ha spinto a passare dal mondo degli eventi a quello delle Risorse Umane in Pardgroup?

Durante il covid il mondo degli eventi si è fermato e io ho avuto molto tempo libero per pensare e riflettere e stare con me stessa. Mi sono resa conto che avevo bisogno di tranquillità e di un lavoro più rilassante e ho deciso di lasciare il mondo degli eventi. E’ stata una decisione molto sofferta e difficile. Quando organizzi eventi in tutta Italia, non hai orari e tempo libero e sei sempre in giro e la tua vita privata e il tuo equilibrio mentale ne risentono.

La mia vita era diventata il lavoro e stavo trascurando la famiglia e gli affetti. Così ho deciso di intraprendere un nuovo percorso professionale che mi permettesse di stare a contatto con il pubblico, di parlare con le persone (cosa che amo fare, ho una bella parlantina) e che mi permettesse di avere una vita più tranquilla e meno stressante.  Le risorse umane mi permettono di stare a contato con le persone, aiutarle, scoprire le loro storie.

 

3. Quali sono i tuoi consigli per i giovani professionisti che desiderano fare carriera nel settore delle risorse umane? Hai qualche suggerimento specifico per il loro percorso di crescita e sviluppo?

Lavorare nelle risorse umane non è facile, ci vuole organizzazione, pazienza e capacità di ascolto. Questo ruolo prevede di capire chi hai di fronte e se la persona è adatta per il ruolo proposto.

Mi sento di dare alcuni consigli:

Il primo è quello di imparare ad ascoltare le persone. Ogni persona ha una storia da raccontare e un vissuto che possono aiutare il selezionatore a capire chi si ha di fronte e capirne il carattere.

Il secondo è di non fermarsi alle apparenze o alle esperienze scritte sul cv. Ma indagare sulla sua vita personale, sulle sue capacità e cercare di cogliere li potenziale di una persona che spesso è nascosto.

Il terzo è quello di studiarsi il linguaggio para verbale e non verbale. Il corpo parla, attraverso i gesti e ogni gesto ha un significato. Se studiato il linguaggio può aiutarti a capire chi hai di fronte, se la persona mente, è a disagio, non è interessata a ciò che dici ecc.

 

Quali consigli daresti alle persone della nostra community che non sono ancora sicure di quale strada intraprendere professionalmente?

Ai giovani consigli di sperimentare, fare esperienze anche in diversi ambiti, e cogliere tutte le opportunità lavorative che si presentano. Solo grazie alle esperienze possono capire chi sono e quale strada percorrere. Puntare sulle proprie doti personali e sulle proprie qualità e capire come sfruttarle al meglio.

Io amo organizzare, sono creativa e dinamica, ma amo anche parlare e aiutare le persone e tutte queste doti le ho messe a frutto nei miei lavori prima d’organizzatrice di eventi e poi di selezionatrice.

 

Intervista a cura di Francesca Capozzo

Chi è Joinrs?

Joinrs è il punto di incontro tra studenti, profili junior e aziende: grazie al nostro modello di AI, aiutiamo i job seeker ad identificare e scoprire i migliori annunci in linea con le loro ambizioni. Contemporaneamente, oltre 150 aziende clienti portano avanti sulla nostra piattaforma strategie di employer branding e talent acquisition con l'obiettivo di attrarre i candidati più compatibili con i valori dell’azienda. Se sei un’azienda e vuoi saperne di più, clicca qui.

 

Raccontando il mondo HR

Per conoscere il mondo Risorse Umane. Per chiacchierare e rubare qualche segreto del mestiere a professionisti che hanno da raccontare. Per lasciarvi ispirare. La raccolta di interviste di Joinrs a chi lavora in ambito HR nasce con questi tre obiettivi: ci auguriamo che nelle loro storie possiate trovare i consigli che cercate e la determinazione per iniziare (o proseguire) nella costruzione dei vostri più obiettivi professionali. Ora leggiamo la storia di Claudia!

 

1. In quale modo hai integrato il tuo percorso universitario di triennale e magistrale nel tuo ruolo attuale?

Il mio percorso di studi si discosta molto da quello che è il mio attuale lavoro. Ho studiato comunicazione ed eventi culturali. Ho lavorato in questo mondo fino al 2020, anno in cui per scelte personali ho deciso di lasciare questo mondo e cambiare settore. La mia laurea però in parte mi ha permesso di approcciarmi al mondo delle risorse umane. Il ruolo chiave l’ha giocato la laurea magistrale in comunicazione d’ impresa. Tutti gli studi sulla comunicazione, su come raccontare un progetto, sulla comunicazione verbale e non verbale e alla mia predisposizione al contatto con le persone mi hanno permesso di svolgere il lavoro attuale con soddisfazione.

 

2. Cosa ti ha spinto a passare dal mondo degli eventi a quello delle Risorse Umane in Pardgroup?

Durante il covid il mondo degli eventi si è fermato e io ho avuto molto tempo libero per pensare e riflettere e stare con me stessa. Mi sono resa conto che avevo bisogno di tranquillità e di un lavoro più rilassante e ho deciso di lasciare il mondo degli eventi. E’ stata una decisione molto sofferta e difficile. Quando organizzi eventi in tutta Italia, non hai orari e tempo libero e sei sempre in giro e la tua vita privata e il tuo equilibrio mentale ne risentono.

La mia vita era diventata il lavoro e stavo trascurando la famiglia e gli affetti. Così ho deciso di intraprendere un nuovo percorso professionale che mi permettesse di stare a contatto con il pubblico, di parlare con le persone (cosa che amo fare, ho una bella parlantina) e che mi permettesse di avere una vita più tranquilla e meno stressante.  Le risorse umane mi permettono di stare a contato con le persone, aiutarle, scoprire le loro storie.

 

3. Quali sono i tuoi consigli per i giovani professionisti che desiderano fare carriera nel settore delle risorse umane? Hai qualche suggerimento specifico per il loro percorso di crescita e sviluppo?

Lavorare nelle risorse umane non è facile, ci vuole organizzazione, pazienza e capacità di ascolto. Questo ruolo prevede di capire chi hai di fronte e se la persona è adatta per il ruolo proposto.

Mi sento di dare alcuni consigli:

Il primo è quello di imparare ad ascoltare le persone. Ogni persona ha una storia da raccontare e un vissuto che possono aiutare il selezionatore a capire chi si ha di fronte e capirne il carattere.

Il secondo è di non fermarsi alle apparenze o alle esperienze scritte sul cv. Ma indagare sulla sua vita personale, sulle sue capacità e cercare di cogliere li potenziale di una persona che spesso è nascosto.

Il terzo è quello di studiarsi il linguaggio para verbale e non verbale. Il corpo parla, attraverso i gesti e ogni gesto ha un significato. Se studiato il linguaggio può aiutarti a capire chi hai di fronte, se la persona mente, è a disagio, non è interessata a ciò che dici ecc.

 

Quali consigli daresti alle persone della nostra community che non sono ancora sicure di quale strada intraprendere professionalmente?

Ai giovani consigli di sperimentare, fare esperienze anche in diversi ambiti, e cogliere tutte le opportunità lavorative che si presentano. Solo grazie alle esperienze possono capire chi sono e quale strada percorrere. Puntare sulle proprie doti personali e sulle proprie qualità e capire come sfruttarle al meglio.

Io amo organizzare, sono creativa e dinamica, ma amo anche parlare e aiutare le persone e tutte queste doti le ho messe a frutto nei miei lavori prima d’organizzatrice di eventi e poi di selezionatrice.

 

Intervista a cura di Francesca Capozzo