Published at 26 Aug 2020
Published at 26 Aug 2020
Tutored incontra Giulia, HR Analyst in British American Tobacco

Tutored incontra Giulia, HR Analyst in British American Tobacco


Giulia Crea ha studiato tra Roma e Maastricht, specializzandosi in Innovation Management. Oggi lavora come HR Analyst in British American Tobacco. 

Tutored è il punto di incontro tra studenti, giovani laureati e aziende. All’interno della nostra piattaforma, gli utenti possono scoprire gli sbocchi lavorativi in base al loro percorso di studio, esplorare le aziende e candidarsi alle numerose opportunità di stage, lavoro e graduate program. 

All’interno della piattaforma, ci piace raccontare le storie di giovani talenti che hanno fatto un percorso di studio brillante e oggi lavorano presso importanti realtà. 

Hai svolto un periodo di studi all'estero: quanto è importante secondo te compiere una parte del proprio percorso fuori dall'italia e dalla propria comfort zone?

Sì, l’ultimo anno di università l’ho svolto interamente a Maastricht (Olanda). Credo sia stata l’esperienza più significativa della mia vita e invito chiunque abbia la possibilità di vivere un’esperienza del genere di farlo assolutamente.

Vivere e studiare all’estero è un vero challenge ma è anche una grande soddifazione. Ti trovi da solo in un paese straniero dove si parla una lingua che non è la tua e devo dire che prima di mettere piede su quel volo di sola andata ho pianto per una notte intera. Ma poi sono salita, e tutta quell’ansia è scomparsa, perchè nel momento stesso in cui avevo superato il controllo sicurezza avevo fatto uno step importante verso l’uscita dalla mia comfort zone.

Non solo ho imparato bene l’Inglese (e saperlo ad un livello fluent non è un plus, ma un must) ma ho imparato che la mente chiusa ti rende un emarginato e che nella vita bisogna avere fame di imparare e di scoprire.

Ma la cosa più importante che ho imparato è che i fallimenti fanno parte del successo, e per quanto sembri una frase fatta mi rendo conto adesso che non sarei arrivata dove sono se non avessi fallito. I fallimenti ti aiutano a costruire la tua sicurezza, perchè è quando ci riprovi che sei più forte.

Quale attività extra-universitaria pensi sia stata davvero importante per la tua carriera?

Secondo me è il volontariato, che è l'attività che ho seguito con più costanza. Lascio perdere il punto di vista etico perchè credo questa domanda voglia sapere perchè appunto è stata importante per la mia carriera e io credo che lo sia stato perchè mi ha insegnato ad essere paziente e lavorare bene in team. Non solo, grazie al volontariato mi sono trovata spesso in situazioni in cui ero chiamata a prendere il comando e a tirare fuori skills di problem-solving che non sapevo nemmeno di avere.

Un’altra attività extra-universitaria che credo mi abbia aiutata moltissimo è stata Rethorica. Rethorica è un’associazione parauniversitaria che avevo iniziato a frequentare quando mi trovato a Maastricht e il focus dell’organizzazione era quello di simulare delle diatribe giuridiche su temi che potevano andare dall’attualità, all’etica, alla storia.

In poche parole, ti veniva affidato un tema e con il tuo team avevi 10 minuti per creare una discussione “a favore” o “contro” quel tema e la giuria doveva giudicare il team vincente in base alle asserzioni che aveva utilizzato.

Ovviamente tutto ciò veniva fatto in Inglese, quindi oltre ad aiutarmi ad essere molto più confident con la lingua, mi ha aiutata moltissimo con le mie presentation skills e soprattutto nel riuscire a trovare argomentazioni vincenti anche quando non ero d’accordo con il tema che dovevo effettivamente supportare (quindi la vera dialettica).

Un consiglio che daresti a chi sta studiando in questo momento?

Fate esperienza, andate all’estero se ne avete la possibilità ma soprattutto cercate di utilizzare davvero il tempo che avete perchè quando inizierete a lavorare tutte quelle cose che state rimandando adesso non potrete farle.

Scoprite, fate esperienza e vivetevi questi anni, perchè s’impara moltissimo all’università anche se non sembra! Non prendete sotto gamba gli esami e studiate perchè vi assicuro che non si smetterà mai di studiare e se imparate ora il giusto metodo la vostra carriera lavorativa sarà tutta in discesa!

Oggi lavori in BAT: come ci sei arrivata e come si sono svolte le selezioni? 

Attualemente lavoro in British American Tobacco. Per chi non la conoscesse, siamo una multinazionale di tabacco con sede legale a Londra. Siamo presenti in pià di 55 paesi e in Italia lavoriamo come Cluster Leader (abbiamo sotto di noi 18 mercati che includono tutti i paesi del Sud Europa).

Avevo visto la posizione di Linkedin, e volendo continuare la mia esperienza in HR in una multinazionale ho pensato potesse essere l’occasione perfetta.

Sono stata richiamata prima da una ragazza del recruiting della Romania, la quale mi ha fatto un colloquio telefonico in inglese. Passato il primo step, sono stata convocata in sede dove ho svolto altri due colloqui: uno con il Jr HR BP e il secondo con quello che sarebbe stato il mio futuro Line Manager – l’ HR BP Marketing.

Di cosa ti occupi in qualità di HR Analyst in BAT?


Io mi trovo nell’ HR Business Partnering della Società, per cui io e il mio collega abbiamo una popolazione di riferimento (nel nostro caso Marketing) di circa 200 persone.

Come HR BP noi ci occupiamo di tutto ciò che riguarda la vita del dipendente: dalle selezioni, alle pratiche di assunzione, alle promozioni e questo sarebbe la gestione Day by Day della funzione.

Poi mi occupo della gestione del sistema gestionale (noi come BAT utilizziamo SuccessFactors, che sarebbe un sitema di SAP), e della review del costo del personale che avviene trimestralmente (come HR BP noi diamo gli input su futuri cambiamenti di struttura che possono impattare l’employment cost).

Ci sono anche diversi progetti che mi sono statio affidati, uno dei quali quello del ridisegno della strategia di Employer Branding. Per cui ci è stato affidato un piccolo budget che dobbiamo allocare scegliendo la stretegia migliore per la nostra azienda – quindi stringendo partnership con le università o organizzando eventi presso le università per far conoscere la nostra azienda ma anche per recrutare nuovi giovani talenti.

Oltre a questo mi sono occupata del lancio dello Smart Working pre COVID (abbiamo condotto un Pilot e ho analizzato l’andamento dello stesso) e della valutazione dello SW in periodo COVID (ho condotto una Survey, intrerpretandone poi i risultati).

Questo è un pò in linea di massima ciò che faccio, a cui si aggiungono sempre nuove attività e progetti a seconda delle necessità del business.


Nella nostra community composta da 500.000 utenti, ci sono numerosi studenti e giovani laureati che vorrebbero lavorare nel mondo HR: un consiglio che daresti a chi vorrebbe seguire la tua strada?

Il mondo HR è un mondo complesso e molto ricco. Ridurre l’HR alla selezione e ai licenziamenti mi fa rabbrividire. HR significa tante cose e ha tante aree di expertise che un ragazzo/una ragazza che vuole intraprendere una carriera in HR dovrebbe conoscere.

Per cui il mio consiglio è: Informatevi! Studiate! Cercate di capire cosa facciamo, perchè lo facciamo e capite quale area dell’HR può essere più di vostro interesse.

Credo fortemente che, soprattutto in questo periodo, L’HR sia il driver del cambiamento in azienda. Da noi partono tutte le decisioni che indirettamente impattano il business, quindi bisogna essere preparati, ma bisogna anche avere passione per questo lavoro perchè non è un lavoro semplice, ma ne vale la pena.


Sei un recruiter? Scopri come digitalizzare le strategie di employer branding e recruiting della tua azienda grazia a tutored. Attrai e assumi giovani talenti: scopri Tutored Business.

Giulia Crea ha studiato tra Roma e Maastricht, specializzandosi in Innovation Management. Oggi lavora come HR Analyst in British American Tobacco. 

Tutored è il punto di incontro tra studenti, giovani laureati e aziende. All’interno della nostra piattaforma, gli utenti possono scoprire gli sbocchi lavorativi in base al loro percorso di studio, esplorare le aziende e candidarsi alle numerose opportunità di stage, lavoro e graduate program. 

All’interno della piattaforma, ci piace raccontare le storie di giovani talenti che hanno fatto un percorso di studio brillante e oggi lavorano presso importanti realtà. 

Hai svolto un periodo di studi all'estero: quanto è importante secondo te compiere una parte del proprio percorso fuori dall'italia e dalla propria comfort zone?

Sì, l’ultimo anno di università l’ho svolto interamente a Maastricht (Olanda). Credo sia stata l’esperienza più significativa della mia vita e invito chiunque abbia la possibilità di vivere un’esperienza del genere di farlo assolutamente.

Vivere e studiare all’estero è un vero challenge ma è anche una grande soddifazione. Ti trovi da solo in un paese straniero dove si parla una lingua che non è la tua e devo dire che prima di mettere piede su quel volo di sola andata ho pianto per una notte intera. Ma poi sono salita, e tutta quell’ansia è scomparsa, perchè nel momento stesso in cui avevo superato il controllo sicurezza avevo fatto uno step importante verso l’uscita dalla mia comfort zone.

Non solo ho imparato bene l’Inglese (e saperlo ad un livello fluent non è un plus, ma un must) ma ho imparato che la mente chiusa ti rende un emarginato e che nella vita bisogna avere fame di imparare e di scoprire.

Ma la cosa più importante che ho imparato è che i fallimenti fanno parte del successo, e per quanto sembri una frase fatta mi rendo conto adesso che non sarei arrivata dove sono se non avessi fallito. I fallimenti ti aiutano a costruire la tua sicurezza, perchè è quando ci riprovi che sei più forte.

Quale attività extra-universitaria pensi sia stata davvero importante per la tua carriera?

Secondo me è il volontariato, che è l'attività che ho seguito con più costanza. Lascio perdere il punto di vista etico perchè credo questa domanda voglia sapere perchè appunto è stata importante per la mia carriera e io credo che lo sia stato perchè mi ha insegnato ad essere paziente e lavorare bene in team. Non solo, grazie al volontariato mi sono trovata spesso in situazioni in cui ero chiamata a prendere il comando e a tirare fuori skills di problem-solving che non sapevo nemmeno di avere.

Un’altra attività extra-universitaria che credo mi abbia aiutata moltissimo è stata Rethorica. Rethorica è un’associazione parauniversitaria che avevo iniziato a frequentare quando mi trovato a Maastricht e il focus dell’organizzazione era quello di simulare delle diatribe giuridiche su temi che potevano andare dall’attualità, all’etica, alla storia.

In poche parole, ti veniva affidato un tema e con il tuo team avevi 10 minuti per creare una discussione “a favore” o “contro” quel tema e la giuria doveva giudicare il team vincente in base alle asserzioni che aveva utilizzato.

Ovviamente tutto ciò veniva fatto in Inglese, quindi oltre ad aiutarmi ad essere molto più confident con la lingua, mi ha aiutata moltissimo con le mie presentation skills e soprattutto nel riuscire a trovare argomentazioni vincenti anche quando non ero d’accordo con il tema che dovevo effettivamente supportare (quindi la vera dialettica).

Un consiglio che daresti a chi sta studiando in questo momento?

Fate esperienza, andate all’estero se ne avete la possibilità ma soprattutto cercate di utilizzare davvero il tempo che avete perchè quando inizierete a lavorare tutte quelle cose che state rimandando adesso non potrete farle.

Scoprite, fate esperienza e vivetevi questi anni, perchè s’impara moltissimo all’università anche se non sembra! Non prendete sotto gamba gli esami e studiate perchè vi assicuro che non si smetterà mai di studiare e se imparate ora il giusto metodo la vostra carriera lavorativa sarà tutta in discesa!

Oggi lavori in BAT: come ci sei arrivata e come si sono svolte le selezioni? 

Attualemente lavoro in British American Tobacco. Per chi non la conoscesse, siamo una multinazionale di tabacco con sede legale a Londra. Siamo presenti in pià di 55 paesi e in Italia lavoriamo come Cluster Leader (abbiamo sotto di noi 18 mercati che includono tutti i paesi del Sud Europa).

Avevo visto la posizione di Linkedin, e volendo continuare la mia esperienza in HR in una multinazionale ho pensato potesse essere l’occasione perfetta.

Sono stata richiamata prima da una ragazza del recruiting della Romania, la quale mi ha fatto un colloquio telefonico in inglese. Passato il primo step, sono stata convocata in sede dove ho svolto altri due colloqui: uno con il Jr HR BP e il secondo con quello che sarebbe stato il mio futuro Line Manager – l’ HR BP Marketing.

Di cosa ti occupi in qualità di HR Analyst in BAT?


Io mi trovo nell’ HR Business Partnering della Società, per cui io e il mio collega abbiamo una popolazione di riferimento (nel nostro caso Marketing) di circa 200 persone.

Come HR BP noi ci occupiamo di tutto ciò che riguarda la vita del dipendente: dalle selezioni, alle pratiche di assunzione, alle promozioni e questo sarebbe la gestione Day by Day della funzione.

Poi mi occupo della gestione del sistema gestionale (noi come BAT utilizziamo SuccessFactors, che sarebbe un sitema di SAP), e della review del costo del personale che avviene trimestralmente (come HR BP noi diamo gli input su futuri cambiamenti di struttura che possono impattare l’employment cost).

Ci sono anche diversi progetti che mi sono statio affidati, uno dei quali quello del ridisegno della strategia di Employer Branding. Per cui ci è stato affidato un piccolo budget che dobbiamo allocare scegliendo la stretegia migliore per la nostra azienda – quindi stringendo partnership con le università o organizzando eventi presso le università per far conoscere la nostra azienda ma anche per recrutare nuovi giovani talenti.

Oltre a questo mi sono occupata del lancio dello Smart Working pre COVID (abbiamo condotto un Pilot e ho analizzato l’andamento dello stesso) e della valutazione dello SW in periodo COVID (ho condotto una Survey, intrerpretandone poi i risultati).

Questo è un pò in linea di massima ciò che faccio, a cui si aggiungono sempre nuove attività e progetti a seconda delle necessità del business.


Nella nostra community composta da 500.000 utenti, ci sono numerosi studenti e giovani laureati che vorrebbero lavorare nel mondo HR: un consiglio che daresti a chi vorrebbe seguire la tua strada?

Il mondo HR è un mondo complesso e molto ricco. Ridurre l’HR alla selezione e ai licenziamenti mi fa rabbrividire. HR significa tante cose e ha tante aree di expertise che un ragazzo/una ragazza che vuole intraprendere una carriera in HR dovrebbe conoscere.

Per cui il mio consiglio è: Informatevi! Studiate! Cercate di capire cosa facciamo, perchè lo facciamo e capite quale area dell’HR può essere più di vostro interesse.

Credo fortemente che, soprattutto in questo periodo, L’HR sia il driver del cambiamento in azienda. Da noi partono tutte le decisioni che indirettamente impattano il business, quindi bisogna essere preparati, ma bisogna anche avere passione per questo lavoro perchè non è un lavoro semplice, ma ne vale la pena.


Sei un recruiter? Scopri come digitalizzare le strategie di employer branding e recruiting della tua azienda grazia a tutored. Attrai e assumi giovani talenti: scopri Tutored Business.