Published at 12 Jul 2021
Published at 12 Jul 2021
ICT World: la storia di Giovanni, studente di ingegneria informatica del Politecnico di Milano

ICT World: la storia di Giovanni, studente di ingegneria informatica del Politecnico di Milano


In questa rubrica, Tutored ha raccolto le storie di brillanti studenti in ambito informatico, provenienti dalle migliori università italiane. 

 

Tutored è il punto di incontro tra studenti, giovani laureati e aziende. All’interno della nostra piattaforma, i membri hanno la possibilità di scoprire gli sbocchi lavorativi in base al loro percorso di studi, conoscere grandi aziende e candidarsi alle numerose opportunità di stage, lavoro e graduate program. La nostra community è formata da giovani uniti dall'ambizione. Su Tutored, raccontiamo le loro storie ed esperienze, con l'obiettivo di ispirare i più giovani e dare un'idea concreta del mondo del lavoro.

 

Innanzitutto, ti chiederei di presentarti come persona, focalizzandoti in particolare sui tuoi interessi, le passioni e le ambizioni che hai avuto sin da giovane, e che ti hanno portato a studiare al Politecnico.

 

Ciao a tutti, sono Giovanni Dispoto e provengo da un piccolo paese del Molise, San Martino in Pensilis.

Da che ne ho memoria, sono sempre stato affascinato dall’informatica e dai computer: ho ancora i ricordi di quando, all'età di soli 3 anni sedevo in braccio a mio padre per poter muovere il mouse e, premendo pulsanti, far apprire cose sullo schemo.

Il primo impatto vero e proprio con l’informatica l’ho avuto durante le scuole superori, all’ITIS E. Mattei di Vasto. Devo ringraziare infinitamente il mio ex professore di Informatica, Domenico Cavacini, che mi ha ispirato e insegnato le fondamenta dell'informatica e della programmazione.

Il Politecnico mi ha sempre ispirato tantissimo come istituto: quando riuscii ad entrarvi, fu per me una vera gioia. Attuamente frequento il primo anno della Laurea Magistrale in Computer Science and Engineering. I miei interessi principali sono rivolti all’Intelligenza Artificiale, al Machine Learning e alla Bioinformatica.

 

Come ti trovi al Politecnico di Milano? Come trovi che sia il bilanciamento fra teoria e pratica nella didattica?

 

Personalmente mi trovo bene. Il Politecnico è una realtà che offre molto agli studenti, sia in termini didattici che extra-didattici (associazioni, attività sportive...).

Per quanto riguarda l'insegnamento, bisogna dire che durante il primo ciclo di studi c’è molta teoria (il che può risultare pesante). Tuttavia, la ritengo fondamentale per la formazione di un ingegnere informatico: oltre a fornire delle basi che altrimenti non si acquisirebbero, allenano al pensiero critico e al rigore formale.

Nel secondo ciclo di studi, le cose cambiano notevolemente: quasi ogni corso ha un progetto che permette di "sporcarsi le mani", e approfondire (e applicare) i concetti teorici. Ciò risulta molto utile, perchè durante questo periodo è fondamentale crearsi delle competenze più tecniche che, in futuro, potranno eventualmente essere spese in un ambito lavorativo.

 

Potresti raccontarci di una tua esperienza extrauniversitaria (ma anche, se desideri, più di una) particolarmente rilevante per la tua formazione? Uno stage, un erasmus, un progetto, un’esperienza di volontariato, una passione particolare…

 

Durante questi anni, purtroppo, non sono riuscito a maturare grandi esperienze extrauniversitare. Mi è capitato di collaborare, un po’ di tempo fa, con qualche azienda sia per lo sviluppo di prodotti che per consulenze pro bono. Queste esperienze mi hanno permesso di avere un piccolo contatto con il mondo del lavoro e migliorare le mie capacità di relazionarmi in contesti come questi.

L’Erasmus è una cosa che avrei voluto fare durante questo periodo, ma per la pandemia e tutta l’incertezza che ha comportato, ho deciso di farne a meno.

 

Raccontaci di una ambizione per il futuro: cosa pensi di fare dopo il Politecnico? Dove ti piacerebbe andare a lavorare? Quali pensi che siano gli step necessari per arrivarci?

 

In questo momento ho qualche progetto in mente, ma sto ancora valutando alcune possibilità. Durante questo periodo di studi sto maturando la voglia di lavorare nel settore di Intelligenza Artificiale e Machine Learning, grazie anche ai corsi che sto seguendo al Polimi. Il mio sogno nel cassetto è sempre stata Google, ma sono consapevole che per riuscire ad arrivare lì la strada è lunga e molto tortuosa.

Credo che per lavorare in ambienti come quello sia necessario essere veramente ferrati nell’ambito, e aver qualche esperienza nel settore della ricerca, essendo che siamo in un settore in piena evoluzione, in cui c'è bisogno costante di rimanere aggiornati.

 

Secondo te qual è una tecnologia già esistente (un algoritmo, una componente hardware, una componente software, un progetto…)  le cui potenzialità non sono state a pieno sfruttate? O che ha ampi margini di sviluppo? Una tecnologia che, se sfruttata a dovere, potrebbe avere successo in futuro? 

 

In questo momento ci sono diversi "hot topic" nell’informatica, uno dei quali è sicuramente il Quantum Computing che in questo momento è ancora in una fase di "esplorazione". Un altro ambito rilevante è il Reinforcement Learning, che è stato sfruttato da DeepMind per ottenere grandi risultati con tecnologie come AlphaGo, AlphaFold ecc.. .

Recentemente, alcuni ricercatori di DeepMind hanno pubblicato un paper, "Reward is Enough" (by Silver et Al.)  in cui si ipotizza che abbiamo le conoscenze necessarie per ottenere quella che è chiamata Artificial General Intelligence, ossia la capacita di un agente intelligente di comprendere e imparare qualsisasi compito che un essere umano è in grado di compiere. Penso che questa tecnologia, che ha un enorme fascino per chi si domanda fino a che punto le macchine arriveranno ad assomigliare all'uomo, prima o poi prenderà piede in modo massiccio, con un notevole impatto sulla nostra società.

 

In questa rubrica, Tutored ha raccolto le storie di brillanti studenti in ambito informatico, provenienti dalle migliori università italiane. 

 

Tutored è il punto di incontro tra studenti, giovani laureati e aziende. All’interno della nostra piattaforma, i membri hanno la possibilità di scoprire gli sbocchi lavorativi in base al loro percorso di studi, conoscere grandi aziende e candidarsi alle numerose opportunità di stage, lavoro e graduate program. La nostra community è formata da giovani uniti dall'ambizione. Su Tutored, raccontiamo le loro storie ed esperienze, con l'obiettivo di ispirare i più giovani e dare un'idea concreta del mondo del lavoro.

 

Innanzitutto, ti chiederei di presentarti come persona, focalizzandoti in particolare sui tuoi interessi, le passioni e le ambizioni che hai avuto sin da giovane, e che ti hanno portato a studiare al Politecnico.

 

Ciao a tutti, sono Giovanni Dispoto e provengo da un piccolo paese del Molise, San Martino in Pensilis.

Da che ne ho memoria, sono sempre stato affascinato dall’informatica e dai computer: ho ancora i ricordi di quando, all'età di soli 3 anni sedevo in braccio a mio padre per poter muovere il mouse e, premendo pulsanti, far apprire cose sullo schemo.

Il primo impatto vero e proprio con l’informatica l’ho avuto durante le scuole superori, all’ITIS E. Mattei di Vasto. Devo ringraziare infinitamente il mio ex professore di Informatica, Domenico Cavacini, che mi ha ispirato e insegnato le fondamenta dell'informatica e della programmazione.

Il Politecnico mi ha sempre ispirato tantissimo come istituto: quando riuscii ad entrarvi, fu per me una vera gioia. Attuamente frequento il primo anno della Laurea Magistrale in Computer Science and Engineering. I miei interessi principali sono rivolti all’Intelligenza Artificiale, al Machine Learning e alla Bioinformatica.

 

Come ti trovi al Politecnico di Milano? Come trovi che sia il bilanciamento fra teoria e pratica nella didattica?

 

Personalmente mi trovo bene. Il Politecnico è una realtà che offre molto agli studenti, sia in termini didattici che extra-didattici (associazioni, attività sportive...).

Per quanto riguarda l'insegnamento, bisogna dire che durante il primo ciclo di studi c’è molta teoria (il che può risultare pesante). Tuttavia, la ritengo fondamentale per la formazione di un ingegnere informatico: oltre a fornire delle basi che altrimenti non si acquisirebbero, allenano al pensiero critico e al rigore formale.

Nel secondo ciclo di studi, le cose cambiano notevolemente: quasi ogni corso ha un progetto che permette di "sporcarsi le mani", e approfondire (e applicare) i concetti teorici. Ciò risulta molto utile, perchè durante questo periodo è fondamentale crearsi delle competenze più tecniche che, in futuro, potranno eventualmente essere spese in un ambito lavorativo.

 

Potresti raccontarci di una tua esperienza extrauniversitaria (ma anche, se desideri, più di una) particolarmente rilevante per la tua formazione? Uno stage, un erasmus, un progetto, un’esperienza di volontariato, una passione particolare…

 

Durante questi anni, purtroppo, non sono riuscito a maturare grandi esperienze extrauniversitare. Mi è capitato di collaborare, un po’ di tempo fa, con qualche azienda sia per lo sviluppo di prodotti che per consulenze pro bono. Queste esperienze mi hanno permesso di avere un piccolo contatto con il mondo del lavoro e migliorare le mie capacità di relazionarmi in contesti come questi.

L’Erasmus è una cosa che avrei voluto fare durante questo periodo, ma per la pandemia e tutta l’incertezza che ha comportato, ho deciso di farne a meno.

 

Raccontaci di una ambizione per il futuro: cosa pensi di fare dopo il Politecnico? Dove ti piacerebbe andare a lavorare? Quali pensi che siano gli step necessari per arrivarci?

 

In questo momento ho qualche progetto in mente, ma sto ancora valutando alcune possibilità. Durante questo periodo di studi sto maturando la voglia di lavorare nel settore di Intelligenza Artificiale e Machine Learning, grazie anche ai corsi che sto seguendo al Polimi. Il mio sogno nel cassetto è sempre stata Google, ma sono consapevole che per riuscire ad arrivare lì la strada è lunga e molto tortuosa.

Credo che per lavorare in ambienti come quello sia necessario essere veramente ferrati nell’ambito, e aver qualche esperienza nel settore della ricerca, essendo che siamo in un settore in piena evoluzione, in cui c'è bisogno costante di rimanere aggiornati.

 

Secondo te qual è una tecnologia già esistente (un algoritmo, una componente hardware, una componente software, un progetto…)  le cui potenzialità non sono state a pieno sfruttate? O che ha ampi margini di sviluppo? Una tecnologia che, se sfruttata a dovere, potrebbe avere successo in futuro? 

 

In questo momento ci sono diversi "hot topic" nell’informatica, uno dei quali è sicuramente il Quantum Computing che in questo momento è ancora in una fase di "esplorazione". Un altro ambito rilevante è il Reinforcement Learning, che è stato sfruttato da DeepMind per ottenere grandi risultati con tecnologie come AlphaGo, AlphaFold ecc.. .

Recentemente, alcuni ricercatori di DeepMind hanno pubblicato un paper, "Reward is Enough" (by Silver et Al.)  in cui si ipotizza che abbiamo le conoscenze necessarie per ottenere quella che è chiamata Artificial General Intelligence, ossia la capacita di un agente intelligente di comprendere e imparare qualsisasi compito che un essere umano è in grado di compiere. Penso che questa tecnologia, che ha un enorme fascino per chi si domanda fino a che punto le macchine arriveranno ad assomigliare all'uomo, prima o poi prenderà piede in modo massiccio, con un notevole impatto sulla nostra società.