Published at 28 Apr 2020
Published at 28 Apr 2020
Come diventare commercialista: il praticantato

Come diventare commercialista: il praticantato


Praticantato per diventare commercialista: come funziona?


Quella del commercialista è una posizione lavorativa piuttosto ambita. Il commercialista, infatti, riveste un ruolo di particolare importanza. Si occupa di consulenza in ambito fiscale e commerciale, del bilancio e della redazione dei libri contabili. Per diventare commercialisti non è sufficiente aver conseguito una laurea: bisogna svolgere anche un praticantato.

Il praticantato è un periodo di formazione sul campo. Per l’abilitazione allo svolgimento di alcune professioni, questo è uno step fondamentale. In generale, hanno bisogno di un periodo di tirocinio tutti quei lavori che per essere svolti prevedono l’iscrizione a un Albo specifico. Al termine del tirocinio, il praticante avrà conseguito le competenze necessarie a rivestire il ruolo specifico.

Sei uno studente, laureando o neolaureato? Entra in tutored: potrai condividere informazioni, appunti, ripetizioni e interagire con una community di studenti appartenenti alla tua facoltà. All’interno della piattaforma potrai anche creare e aggiornare il tuo profilo professionale, scoprire grandi aziende in linea con le tue ambizioni e candidarti a posizioni di tirocinio, stage, lavoro e graduate program.

Praticantato per commercialista: i prerequisiti


Per cominciare il praticantato bisogna essere laureando o possedere una laurea ad indirizzo economico. Se fino al 2017 era possibile svolgere il praticantato anche con una laurea in Giurisprudenza o Scienze Politiche, adesso è necessario possedere un titolo in

– Scienze economico-aziendali (Laurea Specialistica/Laurea Magistrale)
– Scienze dell’economia (Laurea Specialistica)
– Economia (vecchio ordinamento)


Come si svolge il praticantato?


Si può cominciare il praticantato anche mentre si stanno terminando gli studi magistrali o anche decidere di svolgere una parte del tirocinio all’estero, per un massimo di sei mesi.
Il professionista presso cui si svolge il tirocinio deve essere iscritto all’Ordine da almeno cinque anni. Il tirocinio dura complessivamente 18 mesi.

Questo tirocinio è lo stesso tirocinio che serve ad abilitarsi alla professione di revisore legale dei conti. Quello, infatti, prevede un periodo più lungo di 36 mesi complessivi. Chiaramente chi vuole tenersi aperta anche questa strada, può svolgere il tirocinio presso un professionista che possegga entrambi i titoli. In questo modo, i primi diciotto mesi del tirocinio riguarderanno la professione di consulente, gli altri diciotto mesi invece l’abilitazione a revisore dei conti.

Prima di cominciare, il praticante deve iscriversi al registro dei tirocinanti, suddiviso in

– Tirocinanti Dottori Commercialisti – per quelli che possiedono un titolo di laurea magistrale o specialistica;

– Tirocinanti Esperti Contabili – rivolto a chi ha conseguito la laurea triennale.

Il tirocinante deve essere presente in studio per almeno 20 ore settimanali. Durante questo periodo, l’aspirante commercialista impara da un professionista come si svolgerà il suo futuro lavoro. Il dominus durante il praticantato impartisce insegnamenti che riguardano sia la professione, sia il codice deontologico del commercialista.


Commercialista: l’esame di Stato


Una volta terminato il tirocinio si può sostenere l’esame per l’abilitazione. Si costituisce di quattro prove in tutto, tre scritte e una orale. Mentre i primi due scritti sono a contenuto teorico, il terzo è a contenuto pratico: consiste infatti nella redazione di atti relativi al contenzioso tributario. La prova orale, invece, verte sia sugli argomenti degli scritti che su ulteriori settori: la deontologia, l’informatica, la statistica, politica economica.


Tutored è il punto di incontro tra studenti, neolaureati e aziende. Entra nella community di tutored per esplorare tutte le opportunità di carriera in linea con i tuoi studi, leggere i consigli dei recruiter delle aziende attive su tutored per prepararti al meglio al tuo prossimo colloquio. 

Praticantato per diventare commercialista: come funziona?


Quella del commercialista è una posizione lavorativa piuttosto ambita. Il commercialista, infatti, riveste un ruolo di particolare importanza. Si occupa di consulenza in ambito fiscale e commerciale, del bilancio e della redazione dei libri contabili. Per diventare commercialisti non è sufficiente aver conseguito una laurea: bisogna svolgere anche un praticantato.

Il praticantato è un periodo di formazione sul campo. Per l’abilitazione allo svolgimento di alcune professioni, questo è uno step fondamentale. In generale, hanno bisogno di un periodo di tirocinio tutti quei lavori che per essere svolti prevedono l’iscrizione a un Albo specifico. Al termine del tirocinio, il praticante avrà conseguito le competenze necessarie a rivestire il ruolo specifico.

Sei uno studente, laureando o neolaureato? Entra in tutored: potrai condividere informazioni, appunti, ripetizioni e interagire con una community di studenti appartenenti alla tua facoltà. All’interno della piattaforma potrai anche creare e aggiornare il tuo profilo professionale, scoprire grandi aziende in linea con le tue ambizioni e candidarti a posizioni di tirocinio, stage, lavoro e graduate program.

Praticantato per commercialista: i prerequisiti


Per cominciare il praticantato bisogna essere laureando o possedere una laurea ad indirizzo economico. Se fino al 2017 era possibile svolgere il praticantato anche con una laurea in Giurisprudenza o Scienze Politiche, adesso è necessario possedere un titolo in

– Scienze economico-aziendali (Laurea Specialistica/Laurea Magistrale)
– Scienze dell’economia (Laurea Specialistica)
– Economia (vecchio ordinamento)


Come si svolge il praticantato?


Si può cominciare il praticantato anche mentre si stanno terminando gli studi magistrali o anche decidere di svolgere una parte del tirocinio all’estero, per un massimo di sei mesi.
Il professionista presso cui si svolge il tirocinio deve essere iscritto all’Ordine da almeno cinque anni. Il tirocinio dura complessivamente 18 mesi.

Questo tirocinio è lo stesso tirocinio che serve ad abilitarsi alla professione di revisore legale dei conti. Quello, infatti, prevede un periodo più lungo di 36 mesi complessivi. Chiaramente chi vuole tenersi aperta anche questa strada, può svolgere il tirocinio presso un professionista che possegga entrambi i titoli. In questo modo, i primi diciotto mesi del tirocinio riguarderanno la professione di consulente, gli altri diciotto mesi invece l’abilitazione a revisore dei conti.

Prima di cominciare, il praticante deve iscriversi al registro dei tirocinanti, suddiviso in

– Tirocinanti Dottori Commercialisti – per quelli che possiedono un titolo di laurea magistrale o specialistica;

– Tirocinanti Esperti Contabili – rivolto a chi ha conseguito la laurea triennale.

Il tirocinante deve essere presente in studio per almeno 20 ore settimanali. Durante questo periodo, l’aspirante commercialista impara da un professionista come si svolgerà il suo futuro lavoro. Il dominus durante il praticantato impartisce insegnamenti che riguardano sia la professione, sia il codice deontologico del commercialista.


Commercialista: l’esame di Stato


Una volta terminato il tirocinio si può sostenere l’esame per l’abilitazione. Si costituisce di quattro prove in tutto, tre scritte e una orale. Mentre i primi due scritti sono a contenuto teorico, il terzo è a contenuto pratico: consiste infatti nella redazione di atti relativi al contenzioso tributario. La prova orale, invece, verte sia sugli argomenti degli scritti che su ulteriori settori: la deontologia, l’informatica, la statistica, politica economica.


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