Published at 27 Jul 2020
Published at 27 Jul 2020
I Requisiti necessari e il percorso giusto per diventare commercialista

I Requisiti necessari e il percorso giusto per diventare commercialista


Diventare commercialista: come fare?

 

L’ambizione comune a molti studenti di economia è quella di diventare commercialista una volta conclusi gli studi. In questa guida abbiamo sintetizzato i requisiti e i passi da compiere per avviarsi alla professione.

 

Diventare commercialista: gli studi


Per diventare commercialisti (sezione A dell’Albo) è ovviamente necessaria la laurea magistrale in Economia. Le facoltà ad indirizzo economico sono molte, è vero, ma se hai intenzione di lavorare come commercialista scegli un corso in linea con le tue necessità, magari anche che ti consenta di creare un piano di studi coerente con le tue ambizioni.

Con la sola laurea triennale, seppur non si può esercitare come commercialisti, è possibile diventare esperto contabile (sezione B dell’Albo). Ad entrambe le figure, però, è richiesto un periodo di tirocinio o praticantato. Solo dopo aver terminato questo periodo sarà possibile iscriversi all’Esame di Stato. Una volta superato l’Esame, l’iscrizione all’Albo permetterà di diventare commercialisti.


Diventare commercialista: il praticantato


Terminati gli studi, un passo obbligato è quello del tirocinio formativo o praticantato. Questo è un periodo di formazione di diciotto mesi che si deve svolgere in uno studio di un professionista iscritto all’Albo da almeno cinque anni. Una parte del tirocinio – non superiore a sei mesi – può essere svolta all’estero. Avrai un libretto sul quale dovrai annotare gli argomenti trattati e le attività svolte. Potresti essere convocato dal Consiglio dell’Ordine per verificare che tu abbia realmente appreso quello che hai riportato sul libretto.

Ai tirocinanti, purtroppo, non è riconosciuta nessuna retribuzione. Alcuni professionisti danno almeno al praticante un rimborso spese, seppur non siano tenuti a farlo.


L’esame di Stato


L’esame di abilitazione è diverso tra chi si vuole iscrivere alla sezione A e chi si vuole iscrivere alla sezione B.
Ogni esame si compone di due prove scritte, una prova pratica e di una prova orale.

– Prima prova scritta: verte su ragioneria, tecnica bancaria, finanza aziendale, tecnica industriale e commerciale. Ne sono esonerati coloro i quali hanno conseguito un certo numero di crediti in alcune materie, stabilito tra l’Ordine e il MIUR. Anche coloro i quali hanno già sostenuto l’esame per Esperto Contabile sono esonerati dallo svolgimento.

– Seconda prova scritta: riguarda diritto tributario, commerciale e fallimentare.

– Prova pratica: riguarda una esercitazione pratica sulle materie d’esame della prima prova.

– Prova orale: verte sulle materie già affrontate negli scritti, sul commento delle prove precedenti, sugli argomenti del tirocinio, legislazioni e deontologia professionale. Per i futuri commercialisti ma non per gli esperti contabili sono previsti anche quesiti di informatica, economia politica, matematica e statistica.

Diventare commercialista: come fare?

 

L’ambizione comune a molti studenti di economia è quella di diventare commercialista una volta conclusi gli studi. In questa guida abbiamo sintetizzato i requisiti e i passi da compiere per avviarsi alla professione.

 

Diventare commercialista: gli studi


Per diventare commercialisti (sezione A dell’Albo) è ovviamente necessaria la laurea magistrale in Economia. Le facoltà ad indirizzo economico sono molte, è vero, ma se hai intenzione di lavorare come commercialista scegli un corso in linea con le tue necessità, magari anche che ti consenta di creare un piano di studi coerente con le tue ambizioni.

Con la sola laurea triennale, seppur non si può esercitare come commercialisti, è possibile diventare esperto contabile (sezione B dell’Albo). Ad entrambe le figure, però, è richiesto un periodo di tirocinio o praticantato. Solo dopo aver terminato questo periodo sarà possibile iscriversi all’Esame di Stato. Una volta superato l’Esame, l’iscrizione all’Albo permetterà di diventare commercialisti.


Diventare commercialista: il praticantato


Terminati gli studi, un passo obbligato è quello del tirocinio formativo o praticantato. Questo è un periodo di formazione di diciotto mesi che si deve svolgere in uno studio di un professionista iscritto all’Albo da almeno cinque anni. Una parte del tirocinio – non superiore a sei mesi – può essere svolta all’estero. Avrai un libretto sul quale dovrai annotare gli argomenti trattati e le attività svolte. Potresti essere convocato dal Consiglio dell’Ordine per verificare che tu abbia realmente appreso quello che hai riportato sul libretto.

Ai tirocinanti, purtroppo, non è riconosciuta nessuna retribuzione. Alcuni professionisti danno almeno al praticante un rimborso spese, seppur non siano tenuti a farlo.


L’esame di Stato


L’esame di abilitazione è diverso tra chi si vuole iscrivere alla sezione A e chi si vuole iscrivere alla sezione B.
Ogni esame si compone di due prove scritte, una prova pratica e di una prova orale.

– Prima prova scritta: verte su ragioneria, tecnica bancaria, finanza aziendale, tecnica industriale e commerciale. Ne sono esonerati coloro i quali hanno conseguito un certo numero di crediti in alcune materie, stabilito tra l’Ordine e il MIUR. Anche coloro i quali hanno già sostenuto l’esame per Esperto Contabile sono esonerati dallo svolgimento.

– Seconda prova scritta: riguarda diritto tributario, commerciale e fallimentare.

– Prova pratica: riguarda una esercitazione pratica sulle materie d’esame della prima prova.

– Prova orale: verte sulle materie già affrontate negli scritti, sul commento delle prove precedenti, sugli argomenti del tirocinio, legislazioni e deontologia professionale. Per i futuri commercialisti ma non per gli esperti contabili sono previsti anche quesiti di informatica, economia politica, matematica e statistica.