Published at 30 Oct 2020
Published at 30 Oct 2020
Tutored incontra Alessandro, Recruiter in IKEA

Tutored incontra Alessandro, Recruiter in IKEA


Dopo l'esperienza universitaria, Alessandro ha avviato la sua carriera nel mondo HR. Oggi lavora come Recruiter in Ikea.


Tutored è il punto di incontro tra studenti, giovani laureati e aziende. All’interno della nostra piattaforma, i membri hanno la possibilità di scoprire gli sbocchi lavorativi in base al loro percorso di studi, conoscere grandi aziende e candidarsi alle numerose opportunità di stage, lavoro e graduate program. La nostra community è formata da giovani uniti dall'ambizione. Su Tutored, raccontiamo le loro storie ed esperienze, con l'obiettivo di ispirare i più giovani e dare un'idea concreta del mondo del lavoro.


In quale università hai studiato e quale percorso di studi hai scelto?


Ho iniziato il mio percorso di studi scegliendo l’Alma Mater Studiorum di Bologna orientandomi inizialmente verso Ingegneria Aerospaziale. Da tempo coltivavo un profondo interesse nei confronti della Psicologia e degli studi sul comportamento, così, dopo circa un anno, feci una deviazione e iniziai ‘Scienze del comportamento e delle relazioni sociali’ sempre all’Università di Bologna.

Concluso il percorso triennale, dovetti scegliere se assecondare la passione per le Neuroscienze oppure iniziare un percorso di Psicologia del Lavoro che mi avrebbe potuto avvicinare all’ambito aziendale, ed è qui che approdai. In quel periodo desideravo aggiungere un ulteriore cambiamento alla mia vita e questo si concretizzò iniziando un percorso di studi in un’università diversa, dove mi lasciai contaminare da una cultura differente: mi trasferii a Padova dove iniziai la laurea Magistrale in Psicologia del Lavoro, delle Organizzazioni e della Comunicazione.

Durante gli anni universitari hai lavorato come insegnante di barca a vela: dove nasce questa passione e che tipo di esperienza è stata?


Da dove nasca non ne ho ricordo, ma so di essere stato messo su una barca a vela da piccolissimo appena riuscii a reggermi stabilmente in piedi. Iniziai il mio primo corso di barca a vela a 6 anni e da lì intrapresi un percorso agonistico che mi diede la possibilità di competere svolgendo regate (termine marinaresco per gare) in tutta Italia e a livello internazionale.

Nel nostro club velico c’è sempre stata l’usanza di responsabilizzare i ragazzi che facevano parte della squadra agonistica coinvolgendoli nelle attività della scuola vela rivolte ai principianti: già da adolescente iniziai a supportare la scuola portando fuori in barca chi stesse approcciando questo straordinario sport.

Dopo l’inizio del percorso universitario, mi abilitai come istruttore e feci uno step ulteriore affiancando l’istruttore capo nella gestione della scuola vela rivolta a bambini e ragazzi dai 6 ai 17 anni. Infine, nell’ultimo anno di insegnamento, cambiai circolo velico sperimentandomi come capo istruttore. Riconosco di aver passato dei bei periodi estivi, staccandomi dallo studio per impegnarmi in un’attività lavorativa.


Oggi lavori in IKEA: come ci sei arrivato e come si sono svolte le selezioni?


Tornato da 1 anno di formazione e lavoro in India in ambito Information Technology, avevo voglia di proseguire con il percorso intrapreso con i miei studi, così iniziai a candidarmi a posizioni di stage in ambito Human Resources aperte in importanti aziende.

Feci qualche colloquio e, dopo esser stato scelto da un’ azienda torinese per uno stage, la Country Recruitment and Employer Branding Leader di IKEA mi chiamò per restituirmi il feedback positivo. Dopo la mia candidatura, un assessment center di gruppo e un colloquio individuale, iniziai la mia avventura in IKEA.

Oggi, dopo 3 anni, il processo di selezione ha una veste nuova, arricchendosi grazie all’impiego di strumenti digitali. In IKEA tutti i nostri co-workers hanno la possibilità di candidarsi alle posizioni vacanti dell’organizzazione attraverso un sistema strutturato di job posting: abbiamo un portale dedicato alla pubblicazione e visualizzazione di opportunità di lavoro in Italia e in tutto il mondo a cui ci si può candidare.

Fare spot the potential prima all’interno dell’organizzazione, favorendo la crescita interna, è l’approccio che IKEA ha dato al reclutamento. Segue allo scouting interno un eventuale processo esterno che si concretizza nella pubblicazione di un job posting nei canali esterni di reclutamento.


Di cosa ti occupi in qualità di Recruiter in IKEA?


Da Luglio 2019 sono un Recruiter nel Team Centrale di Reclutamento. Qui ci occupiamo di ricercare e selezionare risorse per la sede centrale di IKEA Italia e per il nostro Customer Support Centre; inoltre, gestiamo la selezione dei soli profili di middle e senior management per i negozi IKEA di tutta Italia.  

Il nostro ruolo ci da la possibilità di collaborare con le diverse aree che afferiscono alla Funzione di People & Culture di IKEA: Succession, Compensation and Total Rewards, HR Administration, HR Analytics, Employer Relations, Internal Communication.

Questo ci rende trasversali dandoci altresì una visione di insieme del mondo delle Risorse Umane. Grazie al nostro ruolo abbiamo la grande opportunità di intervenire ampiamente sull’esperienza fatta dai nostri candidati interni ed esterni garantendo una fluidità dei processi gestiti.

L’anno appena trascorso è stato estremamente interessante, abbiamo contribuito a rendere i processi più agili e snelli e a declinare nella maniera corretta le strategie di reclutamento e selezione; ci siamo rinnovati e abbiamo vissuto con impegno e passione un importante fase di change management.


In IKEA hai lavorato prima come HR Learning & Development, poi come HR Specialist e oggi come Recruiter: potresti spiegare brevemente alla nostra community le principali differenze di questi ruoli che hai svolto?


Ho iniziato con un tirocinio nell’area HR Learning & Development, nella sede centrale di IKEA Italia, a supporto della responsabile delle strategie di reclutamento, selezione ed Employer Branding di IKEA Italia. In questo periodo mi sono focalizzato principalmente su queste tematiche con l’obbiettivo di contribuire alla definizione delle linee guida di Learning & Development per il Paese.

Successivamente ho colto l’opportunità di lavorare nell’ufficio HR del negozio di Rimini dove mi sono occupato di reclutamento e selezione, onboarding, formazione, comunicazione interna e diverse attività di supporto e di servizio alla popolazione del negozio, quindi un ruolo a tutto tondo. E’ stata una buona scuola che mi ha fatto vivere nel concreto quelle attività che durante il tirocinio avevo visto a livello strategico; è stata un’esperienza importante per entrare nel cuore del business di IKEA.

In più occasioni ho dato supporto al negozio, avvicinandomi a quegli stessi ruoli che ricercavo nei processi di selezione. Questo mi ha dato anche l’opportunità di cambiare prospettiva guadagnando diversi insights e quella consapevolezza che mi ha permesso di svilupparmi meglio come professionista HR.

Mi sono divertito molto e sono orgoglioso di aver potuto affiancare i miei colleghi in prima linea. L’hanno scorso abbiamo avuto una riorganizzazione di alcuni processi e attività, tra questi la centralizzazione dei processi di selezione e reclutamento. E così mi sono messo nuovamente alla prova affrontando un processo di selezione che mi ha portato a ricoprire il ruolo attuale di Recruiter.


Sei un recruiter? Scopri come digitalizzare le strategie di employer branding e recruiting della tua azienda grazia a tutored. Attrai e assumi giovani talenti: scopri Tutored Business.

Dopo l'esperienza universitaria, Alessandro ha avviato la sua carriera nel mondo HR. Oggi lavora come Recruiter in Ikea.


Tutored è il punto di incontro tra studenti, giovani laureati e aziende. All’interno della nostra piattaforma, i membri hanno la possibilità di scoprire gli sbocchi lavorativi in base al loro percorso di studi, conoscere grandi aziende e candidarsi alle numerose opportunità di stage, lavoro e graduate program. La nostra community è formata da giovani uniti dall'ambizione. Su Tutored, raccontiamo le loro storie ed esperienze, con l'obiettivo di ispirare i più giovani e dare un'idea concreta del mondo del lavoro.


In quale università hai studiato e quale percorso di studi hai scelto?


Ho iniziato il mio percorso di studi scegliendo l’Alma Mater Studiorum di Bologna orientandomi inizialmente verso Ingegneria Aerospaziale. Da tempo coltivavo un profondo interesse nei confronti della Psicologia e degli studi sul comportamento, così, dopo circa un anno, feci una deviazione e iniziai ‘Scienze del comportamento e delle relazioni sociali’ sempre all’Università di Bologna.

Concluso il percorso triennale, dovetti scegliere se assecondare la passione per le Neuroscienze oppure iniziare un percorso di Psicologia del Lavoro che mi avrebbe potuto avvicinare all’ambito aziendale, ed è qui che approdai. In quel periodo desideravo aggiungere un ulteriore cambiamento alla mia vita e questo si concretizzò iniziando un percorso di studi in un’università diversa, dove mi lasciai contaminare da una cultura differente: mi trasferii a Padova dove iniziai la laurea Magistrale in Psicologia del Lavoro, delle Organizzazioni e della Comunicazione.

Durante gli anni universitari hai lavorato come insegnante di barca a vela: dove nasce questa passione e che tipo di esperienza è stata?


Da dove nasca non ne ho ricordo, ma so di essere stato messo su una barca a vela da piccolissimo appena riuscii a reggermi stabilmente in piedi. Iniziai il mio primo corso di barca a vela a 6 anni e da lì intrapresi un percorso agonistico che mi diede la possibilità di competere svolgendo regate (termine marinaresco per gare) in tutta Italia e a livello internazionale.

Nel nostro club velico c’è sempre stata l’usanza di responsabilizzare i ragazzi che facevano parte della squadra agonistica coinvolgendoli nelle attività della scuola vela rivolte ai principianti: già da adolescente iniziai a supportare la scuola portando fuori in barca chi stesse approcciando questo straordinario sport.

Dopo l’inizio del percorso universitario, mi abilitai come istruttore e feci uno step ulteriore affiancando l’istruttore capo nella gestione della scuola vela rivolta a bambini e ragazzi dai 6 ai 17 anni. Infine, nell’ultimo anno di insegnamento, cambiai circolo velico sperimentandomi come capo istruttore. Riconosco di aver passato dei bei periodi estivi, staccandomi dallo studio per impegnarmi in un’attività lavorativa.


Oggi lavori in IKEA: come ci sei arrivato e come si sono svolte le selezioni?


Tornato da 1 anno di formazione e lavoro in India in ambito Information Technology, avevo voglia di proseguire con il percorso intrapreso con i miei studi, così iniziai a candidarmi a posizioni di stage in ambito Human Resources aperte in importanti aziende.

Feci qualche colloquio e, dopo esser stato scelto da un’ azienda torinese per uno stage, la Country Recruitment and Employer Branding Leader di IKEA mi chiamò per restituirmi il feedback positivo. Dopo la mia candidatura, un assessment center di gruppo e un colloquio individuale, iniziai la mia avventura in IKEA.

Oggi, dopo 3 anni, il processo di selezione ha una veste nuova, arricchendosi grazie all’impiego di strumenti digitali. In IKEA tutti i nostri co-workers hanno la possibilità di candidarsi alle posizioni vacanti dell’organizzazione attraverso un sistema strutturato di job posting: abbiamo un portale dedicato alla pubblicazione e visualizzazione di opportunità di lavoro in Italia e in tutto il mondo a cui ci si può candidare.

Fare spot the potential prima all’interno dell’organizzazione, favorendo la crescita interna, è l’approccio che IKEA ha dato al reclutamento. Segue allo scouting interno un eventuale processo esterno che si concretizza nella pubblicazione di un job posting nei canali esterni di reclutamento.


Di cosa ti occupi in qualità di Recruiter in IKEA?


Da Luglio 2019 sono un Recruiter nel Team Centrale di Reclutamento. Qui ci occupiamo di ricercare e selezionare risorse per la sede centrale di IKEA Italia e per il nostro Customer Support Centre; inoltre, gestiamo la selezione dei soli profili di middle e senior management per i negozi IKEA di tutta Italia.  

Il nostro ruolo ci da la possibilità di collaborare con le diverse aree che afferiscono alla Funzione di People & Culture di IKEA: Succession, Compensation and Total Rewards, HR Administration, HR Analytics, Employer Relations, Internal Communication.

Questo ci rende trasversali dandoci altresì una visione di insieme del mondo delle Risorse Umane. Grazie al nostro ruolo abbiamo la grande opportunità di intervenire ampiamente sull’esperienza fatta dai nostri candidati interni ed esterni garantendo una fluidità dei processi gestiti.

L’anno appena trascorso è stato estremamente interessante, abbiamo contribuito a rendere i processi più agili e snelli e a declinare nella maniera corretta le strategie di reclutamento e selezione; ci siamo rinnovati e abbiamo vissuto con impegno e passione un importante fase di change management.


In IKEA hai lavorato prima come HR Learning & Development, poi come HR Specialist e oggi come Recruiter: potresti spiegare brevemente alla nostra community le principali differenze di questi ruoli che hai svolto?


Ho iniziato con un tirocinio nell’area HR Learning & Development, nella sede centrale di IKEA Italia, a supporto della responsabile delle strategie di reclutamento, selezione ed Employer Branding di IKEA Italia. In questo periodo mi sono focalizzato principalmente su queste tematiche con l’obbiettivo di contribuire alla definizione delle linee guida di Learning & Development per il Paese.

Successivamente ho colto l’opportunità di lavorare nell’ufficio HR del negozio di Rimini dove mi sono occupato di reclutamento e selezione, onboarding, formazione, comunicazione interna e diverse attività di supporto e di servizio alla popolazione del negozio, quindi un ruolo a tutto tondo. E’ stata una buona scuola che mi ha fatto vivere nel concreto quelle attività che durante il tirocinio avevo visto a livello strategico; è stata un’esperienza importante per entrare nel cuore del business di IKEA.

In più occasioni ho dato supporto al negozio, avvicinandomi a quegli stessi ruoli che ricercavo nei processi di selezione. Questo mi ha dato anche l’opportunità di cambiare prospettiva guadagnando diversi insights e quella consapevolezza che mi ha permesso di svilupparmi meglio come professionista HR.

Mi sono divertito molto e sono orgoglioso di aver potuto affiancare i miei colleghi in prima linea. L’hanno scorso abbiamo avuto una riorganizzazione di alcuni processi e attività, tra questi la centralizzazione dei processi di selezione e reclutamento. E così mi sono messo nuovamente alla prova affrontando un processo di selezione che mi ha portato a ricoprire il ruolo attuale di Recruiter.


Sei un recruiter? Scopri come digitalizzare le strategie di employer branding e recruiting della tua azienda grazia a tutored. Attrai e assumi giovani talenti: scopri Tutored Business.