L’ultimo passo di un percorso universitario é l’elaborazione di una tesi che possa avvalorare i sacrifici e gli anni di studi sostenuti. Questa rappresenta, appunto, un’ultima fase, ma non significa che sia meno complessa. L’elaborazione della tesi parte da una domanda, da un quesito a cui non si trova risposta. Il proprio contribuito é proprio quello di fornire una risposta valida e supportata da studi e analisi. Rendere una tematica inconfutabile.
Sviluppare una tesi sperimentale che sia all’altezza delle aspettative, le vostre e quelle del vostro relatore, richiede dedizione, impegno e organizzazione. Questo perché la tesi di ricerca (sperimentale) si diversifica dalle tradizionali tesi compilative in quanto va a proporre e sperimentare un metodo innovativo, supportato da campionamenti, analisi quantitative e qualitative svolte in laboratorio, classificazione statistica dei dati raccolti.
Un consiglio molto importante, ponetevi da subito gli obiettivi della vostra tesi. Stabilite già dal principio “una vision e la mission”, ovvero, stabilite un obiettivo finale e la strada che percorrerete per raggiungerlo. Questo vi aiuterà a non perdere il filo della ricerca e sopratutto vi terrà ben chiaro l’orientamento del lavoro.
La tesi sperimentale prevede un importante e massiccio lavoro di studio e ricerca sull’argomento scelto. L’obiettivo di questo tipo di tesi é fornire un nuovo punto di vista o far emergere degli aspetti originali e innovativi. Ha anch’essa un’importante parte compilativa e teorica, dalla quale emergono le considerazioni e le elaborazioni personali frutto del lavoro di analisi delle fonti.
La tesi sperimentale (o sperimentale), può permettere al laureando di approfondire argomenti ancora poco conosciuti ma di grande interesse. Si tratta di un vero “lavoro di ricerca”, di cui lo studente è protagonista. Questa propensione alla ricerca da parte dello studente, mette in luce una parte di lui, interessante nel mondo del lavoro. Quindi potrebbe essere una grande opportunità per metterti alla prova e vedere quanto il tuo spirito di ricercatore, vada nel profondo delle cose.
L’obiettivo é di permettere al laureando di padroneggiare al meglio il tema trattato.
Desideri confrontarti con altri studenti della tua facoltà che hanno vissuto la tua stessa profonda ansia? Entra nella nostra community e chiedi consigli e informazioni su come svolgere al meglio la tua tesi di laurea!
L’introduzione di una tesi sperimentale é consigliabile scriverla quando il vostro lavoro sarà completamente terminato. La motivazione è semplice: come fate a scrivere una introduzione su un lavoro che ancora non avete svolto e non sapete dove può condurvi? Più semplicemente, se ancora non avete iniziato le ricerche non sapete a quali risposte vi potranno condurre.
Ora, pochi step da seguire per scrivere un’introduzione chiara ed interessante della vostra tesi!
– Spiegazione chiara ed esaustiva dell’oggetto della vostra tesi
Esempio: “Alla base di questo studio vi è l’indagine sul rapporto tra social media e performance di un’impresa” etc…).
– Motivazioni alla base del lavoro
Motivazione che vi hanno spinto ad approfondire tale argomento. Risulta scontato che, se avete scelto tale tema principale come argomento della vostra tesi di ricerca (sperimentale), questo non debba avere studi pregressi a cui é stata data risposta. Dunque potreste dire che “Sino ad oggi non sono stati presentati delle analisi dettagliati su tale argomento: abbiamo a disposizione importanti indagini le cui indicazioni sono molto vaghe”.
– Obiettivi della tesi sperimentale
Dichiarare gli obiettivi di una tesi di laurea nell’introduzione è importantissimo. Far comprendere subito al lettore della vostra tesi il senso delle vostre ricerche e le vostre aspettative future, é fondamentale. La formula potrebbe essere questa: “L’obiettivo di questa tesi di laurea, dunque, è quello di fornire un’analisi accurata di tale argomento, mettendone in evidenza le peculiarità”.
– Metodologia di ricerca
Anche questo è un dettaglio importante da inserire nell’introduzione alla vostra tesi di ricerca. Questo aspetto é importante soprattutto per le tesi di laurea magistrale, le cui ricerche sono più specifiche e particolari. É importante sottolineare come avete portato avanti il lavoro e quali strumenti avete usato.
– Cenno alle conclusioni e punti di forza del lavoro
Qualche relatore fa anticipare le conclusioni e le fa scrivere direttamente nell’introduzione della tesi. Altri, invece, preferiscono che le conclusioni siano scritte in conclusione al lavoro. Se volete potete includere nell’introduzione quali sono stati i risultati raggiunti e quali siano i punti di forza della tesi (Es. “Prima di presentare il lavoro, andrà fatto cenno alle conclusioni a cui siamo giunti, e che troverete esposte dettagliatamente nel capitolo finale. Ad avvalorare l’elaborato, la preziosa conclusione a cui é stato possibile giungere..”.
Molti sono gli strumenti che andranno a supportare le vostre conoscenze, ad approfondirle permettendovi di giungere ad una risposta. Gli strumenti sono tanti: testi cartacei e multimediali, internet, riviste, indagini scientifiche.
Il metodo di ricerca dipenderà sicuramente dal tipo di strumenti che utilizzerete.
Sicuramente non potrete fare a meno di andare nelle Biblioteche e di consultare la Rete che rimangono le fonti primarie di informazione. Successivamente vi supporteranno ricerche di ogni tipologia e di varia natura per giungere alle conclusioni.
In bocca al lupo con la tua laurea! Sei pronto ad entrare nel mondo del lavoro?
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L’ultimo passo di un percorso universitario é l’elaborazione di una tesi che possa avvalorare i sacrifici e gli anni di studi sostenuti. Questa rappresenta, appunto, un’ultima fase, ma non significa che sia meno complessa. L’elaborazione della tesi parte da una domanda, da un quesito a cui non si trova risposta. Il proprio contribuito é proprio quello di fornire una risposta valida e supportata da studi e analisi. Rendere una tematica inconfutabile.
Sviluppare una tesi sperimentale che sia all’altezza delle aspettative, le vostre e quelle del vostro relatore, richiede dedizione, impegno e organizzazione. Questo perché la tesi di ricerca (sperimentale) si diversifica dalle tradizionali tesi compilative in quanto va a proporre e sperimentare un metodo innovativo, supportato da campionamenti, analisi quantitative e qualitative svolte in laboratorio, classificazione statistica dei dati raccolti.
Un consiglio molto importante, ponetevi da subito gli obiettivi della vostra tesi. Stabilite già dal principio “una vision e la mission”, ovvero, stabilite un obiettivo finale e la strada che percorrerete per raggiungerlo. Questo vi aiuterà a non perdere il filo della ricerca e sopratutto vi terrà ben chiaro l’orientamento del lavoro.
La tesi sperimentale prevede un importante e massiccio lavoro di studio e ricerca sull’argomento scelto. L’obiettivo di questo tipo di tesi é fornire un nuovo punto di vista o far emergere degli aspetti originali e innovativi. Ha anch’essa un’importante parte compilativa e teorica, dalla quale emergono le considerazioni e le elaborazioni personali frutto del lavoro di analisi delle fonti.
La tesi sperimentale (o sperimentale), può permettere al laureando di approfondire argomenti ancora poco conosciuti ma di grande interesse. Si tratta di un vero “lavoro di ricerca”, di cui lo studente è protagonista. Questa propensione alla ricerca da parte dello studente, mette in luce una parte di lui, interessante nel mondo del lavoro. Quindi potrebbe essere una grande opportunità per metterti alla prova e vedere quanto il tuo spirito di ricercatore, vada nel profondo delle cose.
L’obiettivo é di permettere al laureando di padroneggiare al meglio il tema trattato.
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L’introduzione di una tesi sperimentale é consigliabile scriverla quando il vostro lavoro sarà completamente terminato. La motivazione è semplice: come fate a scrivere una introduzione su un lavoro che ancora non avete svolto e non sapete dove può condurvi? Più semplicemente, se ancora non avete iniziato le ricerche non sapete a quali risposte vi potranno condurre.
Ora, pochi step da seguire per scrivere un’introduzione chiara ed interessante della vostra tesi!
– Spiegazione chiara ed esaustiva dell’oggetto della vostra tesi
Esempio: “Alla base di questo studio vi è l’indagine sul rapporto tra social media e performance di un’impresa” etc…).
– Motivazioni alla base del lavoro
Motivazione che vi hanno spinto ad approfondire tale argomento. Risulta scontato che, se avete scelto tale tema principale come argomento della vostra tesi di ricerca (sperimentale), questo non debba avere studi pregressi a cui é stata data risposta. Dunque potreste dire che “Sino ad oggi non sono stati presentati delle analisi dettagliati su tale argomento: abbiamo a disposizione importanti indagini le cui indicazioni sono molto vaghe”.
– Obiettivi della tesi sperimentale
Dichiarare gli obiettivi di una tesi di laurea nell’introduzione è importantissimo. Far comprendere subito al lettore della vostra tesi il senso delle vostre ricerche e le vostre aspettative future, é fondamentale. La formula potrebbe essere questa: “L’obiettivo di questa tesi di laurea, dunque, è quello di fornire un’analisi accurata di tale argomento, mettendone in evidenza le peculiarità”.
– Metodologia di ricerca
Anche questo è un dettaglio importante da inserire nell’introduzione alla vostra tesi di ricerca. Questo aspetto é importante soprattutto per le tesi di laurea magistrale, le cui ricerche sono più specifiche e particolari. É importante sottolineare come avete portato avanti il lavoro e quali strumenti avete usato.
– Cenno alle conclusioni e punti di forza del lavoro
Qualche relatore fa anticipare le conclusioni e le fa scrivere direttamente nell’introduzione della tesi. Altri, invece, preferiscono che le conclusioni siano scritte in conclusione al lavoro. Se volete potete includere nell’introduzione quali sono stati i risultati raggiunti e quali siano i punti di forza della tesi (Es. “Prima di presentare il lavoro, andrà fatto cenno alle conclusioni a cui siamo giunti, e che troverete esposte dettagliatamente nel capitolo finale. Ad avvalorare l’elaborato, la preziosa conclusione a cui é stato possibile giungere..”.
Molti sono gli strumenti che andranno a supportare le vostre conoscenze, ad approfondirle permettendovi di giungere ad una risposta. Gli strumenti sono tanti: testi cartacei e multimediali, internet, riviste, indagini scientifiche.
Il metodo di ricerca dipenderà sicuramente dal tipo di strumenti che utilizzerete.
Sicuramente non potrete fare a meno di andare nelle Biblioteche e di consultare la Rete che rimangono le fonti primarie di informazione. Successivamente vi supporteranno ricerche di ogni tipologia e di varia natura per giungere alle conclusioni.
In bocca al lupo con la tua laurea! Sei pronto ad entrare nel mondo del lavoro?
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