Tutored è il punto di incontro tra studenti, giovani laureati e aziende. All’interno della nostra piattaforma, gli utenti possono scoprire gli sbocchi lavorativi in base al loro percorso di studio, esplorare le aziende e candidarsi alle numerose opportunità di stage, lavoro e graduate program.
All’interno della piattaforma, ci piace raccontare le storie di giovani talenti che hanno fatto un percorso di studio brillante e oggi lavorano presso importanti realtà.
Si, ho intrapreso sia il percorso di Laurea Triennale sia il percorso di Laurea Magistrale presso l’Università degli Studi di Bergamo. Più nel dettaglio in triennale ho frequentato il corso di Economia mentre in magistrale il corso di Economics and Global Markets, scegliendo la specializzazione statistica, ho infatti preso parte all’European Master in Official Statistics (EMOS).
Ho deciso di intraprendere questo percorso perché quando mi sono iscritta (2017) era il primo anno che l’Università di Bergamo offriva l’opportunità di seguire un Master a livello europeo, assicurando la possibilità di svolgere un tirocinio presso un ente di statistica nazionale (nel mio caso ISTAT) oltre che consentire di specializzarsi nell’ambito statistico e di data analysis trattando tematiche innovative quali Big Data, Machine Learning, Data Production, etc.
La passione per l’analisi dei dati, sia economica sia statistica, l’approccio quantitativo e la possibilità di potere lavorare nell’ambito Data Science mi hanno spinta a scegliere questo percorso pur non sapendo a cosa sarei andata incontro essendo un corso totalmente nuovo e non potendomi confrontare con studenti già iscritti ma ero consapevole delle opportunità lavorative che avrei potuto valutare alla fine del percorso di studi.
Non mi sento di classificare le esperienze extra-universitarie descrivendo una sola attività come fondamentale per la mia carriera, la ragazza che sono oggi dipende da tutto ciò che ho dovuto e voluto affrontare negli anni.
In generale oltre ad un brillante percorso di studi, è necessario arricchire il proprio percorso con tante esperienze che permettono di crescere e di formarsi indipendentemente dal settore lavorativo e dagli esami universitari sostenuti. Lavorare in gruppo, portare avanti un progetto comune, confrontarsi con gli altri consente di crescere, di mettersi alla prova e di affrontare con entusiasmo le sfide e le opportunità.
A chi sta studiando in questo momento consiglio di non perdere mai di vista gli obiettivi prefissati e di puntare sempre in alto in quanto maggiori sono gli stimoli, maggiore è la probabilità di successo poiché tutti gli sforzi e le energie impiegate prima o poi verranno ripagate. Certo i momenti di incertezza, di dubbi e di sconforto sono normali, ma ritengo che da ogni situazione si debba sempre trarre un insegnamento e in alcuni casi sono i momenti peggiori a farci maggiormente crescere e diventare consapevoli di quello che siamo e che vogliamo diventare.
Penso che tutti conoscano la realtà UBI Banca, soprattutto a Bergamo. Due anni fa, durante un incontro in Università e durante l’annuale Career Day, sono venuta a conoscenza della possibilità di inserimento mediante stage curriculari ed extra-curriculari presso UBI Banca, gruppo bancario che ha da sempre attirato la mia attenzione.
Dopo avere concluso l’internship curriculare presso ISTAT, fondamentale per la redazione della tesi di laurea magistrale, mi è stato proposto di svolgere una internship extra-curriculare presso UBI Banca e dovendo solamente terminare di scrivere la tesi, ho subito deciso di accettare questa opportunità.
Dopo avere caricato sulla piattaforma il mio cv, sono stata contattata dal responsabile della selezione del personale. Dopo un primo colloquio conoscitivo telefonico, è stato fissato un primo incontro tecnico con la responsabile dell’area di inserimento (nel mio caso Internal Validation) nella sede centrale di Bergamo. Successivamente ho dovuto affrontare la classica giornata di selezione nella sede di Milano suddivisa in diverse fasi e condivisa con una decina di candidati. Dopo una prima presentazione individuale, abbiamo sostenuto una prova in basket, una prova di gruppo, un’ulteriore prova individuale ed infine il colloquio one-to-one con il responsabile HR. L’ultimo step si è basato su un test attitudinale-comportamentale da svolgere a casa.
Il processo di selezione è stato abbastanza articolato ma si è concluso rapidamente, circa due-tre settimane. Infatti, a distanza di un mese dalla prima telefonata con l’HR, ho iniziato subito a lavorare nella sede centrale di UBI Banca.
Per essere precisa, ho appena concluso l’esperienza di stage presso UBI Banca dove sono stata inserita nell’area Internal Validation, più nello specifico nel team Operational and Pillar 2 Risks Validation. Ho supportato i colleghi nelle verifiche di convalida sui modelli di misurazione dei rischi e sui processi di Capital e Liquidity Adequacy.
Le attività svolte sono state varie, l’analisi delle policy e del protocollo di convalida interna, i modelli di simulazione e calcolo del VaR, la relazione annuale dei Rischi Operativi rappresentano le attività “ordinarie” svolte in ambito validazione interna. A queste si sono affiancate attività più specifiche che si evolvono in relazione ai progetti in essere in un determinato periodo. Per esempio, in questi mesi ho potuto trattare nel dettaglio due articoli LCR (Liquidity Coverage Ratio).
In generale dunque le giornate sono sempre diverse e stimolanti, alle classiche attività più metodiche si affiancano progetti nuovi che consentono di apprendere e continuare a studiare, oltre che applicare al meglio le conoscenze maturate durante il percorso di studi, soprattutto in ambito econometrico e statistico. Inoltre, la collaborazione con colleghi più senior consente di relazionarsi con esperti in materia, sempre pronti a fornirti spiegazioni dettagliate e a chiarire qualsiasi dubbio soprattutto appena entrati nel team.
Sì, ho avuto un’altra esperienza in ambito bancario ma durante la scuola superiore e di breve durata. Nel 2013, quindi in corrispondenza del quarto anno di Ragioneria, ho svolto uno stage di un mese presso la Banca Popolare di Sondrio. Ero sicuramente più “piccola”, con molte meno competenze e con le idee più incerte sul futuro, ma ricordo piacevolmente quella esperienza seppur diversa dall’attuale internship.
Ho da sempre avuto la passione per il settore bancario, diciamo finanziario in generale. Se inizialmente pensavo alla realtà bancaria considerando principalmente l’attività di filiale e quindi a contatto diretto con i clienti, ad oggi posso dire che parlare di settore bancario voglia dire molto di più. Attraverso l’esperienza in UBI Banca ho potuto comprendere come non siano ricercati solo profili finanziari, in parole povere laureati in Finanza, ma anche profili più economici e statistici, come nel mio caso, che consentono di lavorare in questo settore considerando aspetti più quantitativi e di data analysis pur confrontandosi quotidianamente con dati finanziari.
Il consiglio che mi sento di dare, indipendentemente dalla realtà aziendale, è di credere sempre in sé stessi e di metterci tutte le proprie forze per raggiungere i propri obiettivi e le proprie ambizioni lavorative.
Per quanto riguarda lavorare in UBI Banca bisogna certamente avere alle spalle un buon percorso universitario sia in termini di valutazioni, sia in termini di esperienze che indubbiamente fanno la differenza. È fondamentale possedere delle competenze specifiche nell’area nella quale ci si vuole inserire, ma è ancora più importante dimostrare passione per quanto studiato oltre che spirito di iniziativa, continua disponibilità ad apprendere e forte determinazione nel raggiungere gli obiettivi.
Sei un recruiter? Scopri come digitalizzare le strategie di employer branding e recruiting della tua azienda grazia a tutored. Attrai e assumi giovani talenti: scopri Tutored Business.
Tutored è il punto di incontro tra studenti, giovani laureati e aziende. All’interno della nostra piattaforma, gli utenti possono scoprire gli sbocchi lavorativi in base al loro percorso di studio, esplorare le aziende e candidarsi alle numerose opportunità di stage, lavoro e graduate program.
All’interno della piattaforma, ci piace raccontare le storie di giovani talenti che hanno fatto un percorso di studio brillante e oggi lavorano presso importanti realtà.
Si, ho intrapreso sia il percorso di Laurea Triennale sia il percorso di Laurea Magistrale presso l’Università degli Studi di Bergamo. Più nel dettaglio in triennale ho frequentato il corso di Economia mentre in magistrale il corso di Economics and Global Markets, scegliendo la specializzazione statistica, ho infatti preso parte all’European Master in Official Statistics (EMOS).
Ho deciso di intraprendere questo percorso perché quando mi sono iscritta (2017) era il primo anno che l’Università di Bergamo offriva l’opportunità di seguire un Master a livello europeo, assicurando la possibilità di svolgere un tirocinio presso un ente di statistica nazionale (nel mio caso ISTAT) oltre che consentire di specializzarsi nell’ambito statistico e di data analysis trattando tematiche innovative quali Big Data, Machine Learning, Data Production, etc.
La passione per l’analisi dei dati, sia economica sia statistica, l’approccio quantitativo e la possibilità di potere lavorare nell’ambito Data Science mi hanno spinta a scegliere questo percorso pur non sapendo a cosa sarei andata incontro essendo un corso totalmente nuovo e non potendomi confrontare con studenti già iscritti ma ero consapevole delle opportunità lavorative che avrei potuto valutare alla fine del percorso di studi.
Non mi sento di classificare le esperienze extra-universitarie descrivendo una sola attività come fondamentale per la mia carriera, la ragazza che sono oggi dipende da tutto ciò che ho dovuto e voluto affrontare negli anni.
In generale oltre ad un brillante percorso di studi, è necessario arricchire il proprio percorso con tante esperienze che permettono di crescere e di formarsi indipendentemente dal settore lavorativo e dagli esami universitari sostenuti. Lavorare in gruppo, portare avanti un progetto comune, confrontarsi con gli altri consente di crescere, di mettersi alla prova e di affrontare con entusiasmo le sfide e le opportunità.
A chi sta studiando in questo momento consiglio di non perdere mai di vista gli obiettivi prefissati e di puntare sempre in alto in quanto maggiori sono gli stimoli, maggiore è la probabilità di successo poiché tutti gli sforzi e le energie impiegate prima o poi verranno ripagate. Certo i momenti di incertezza, di dubbi e di sconforto sono normali, ma ritengo che da ogni situazione si debba sempre trarre un insegnamento e in alcuni casi sono i momenti peggiori a farci maggiormente crescere e diventare consapevoli di quello che siamo e che vogliamo diventare.
Penso che tutti conoscano la realtà UBI Banca, soprattutto a Bergamo. Due anni fa, durante un incontro in Università e durante l’annuale Career Day, sono venuta a conoscenza della possibilità di inserimento mediante stage curriculari ed extra-curriculari presso UBI Banca, gruppo bancario che ha da sempre attirato la mia attenzione.
Dopo avere concluso l’internship curriculare presso ISTAT, fondamentale per la redazione della tesi di laurea magistrale, mi è stato proposto di svolgere una internship extra-curriculare presso UBI Banca e dovendo solamente terminare di scrivere la tesi, ho subito deciso di accettare questa opportunità.
Dopo avere caricato sulla piattaforma il mio cv, sono stata contattata dal responsabile della selezione del personale. Dopo un primo colloquio conoscitivo telefonico, è stato fissato un primo incontro tecnico con la responsabile dell’area di inserimento (nel mio caso Internal Validation) nella sede centrale di Bergamo. Successivamente ho dovuto affrontare la classica giornata di selezione nella sede di Milano suddivisa in diverse fasi e condivisa con una decina di candidati. Dopo una prima presentazione individuale, abbiamo sostenuto una prova in basket, una prova di gruppo, un’ulteriore prova individuale ed infine il colloquio one-to-one con il responsabile HR. L’ultimo step si è basato su un test attitudinale-comportamentale da svolgere a casa.
Il processo di selezione è stato abbastanza articolato ma si è concluso rapidamente, circa due-tre settimane. Infatti, a distanza di un mese dalla prima telefonata con l’HR, ho iniziato subito a lavorare nella sede centrale di UBI Banca.
Per essere precisa, ho appena concluso l’esperienza di stage presso UBI Banca dove sono stata inserita nell’area Internal Validation, più nello specifico nel team Operational and Pillar 2 Risks Validation. Ho supportato i colleghi nelle verifiche di convalida sui modelli di misurazione dei rischi e sui processi di Capital e Liquidity Adequacy.
Le attività svolte sono state varie, l’analisi delle policy e del protocollo di convalida interna, i modelli di simulazione e calcolo del VaR, la relazione annuale dei Rischi Operativi rappresentano le attività “ordinarie” svolte in ambito validazione interna. A queste si sono affiancate attività più specifiche che si evolvono in relazione ai progetti in essere in un determinato periodo. Per esempio, in questi mesi ho potuto trattare nel dettaglio due articoli LCR (Liquidity Coverage Ratio).
In generale dunque le giornate sono sempre diverse e stimolanti, alle classiche attività più metodiche si affiancano progetti nuovi che consentono di apprendere e continuare a studiare, oltre che applicare al meglio le conoscenze maturate durante il percorso di studi, soprattutto in ambito econometrico e statistico. Inoltre, la collaborazione con colleghi più senior consente di relazionarsi con esperti in materia, sempre pronti a fornirti spiegazioni dettagliate e a chiarire qualsiasi dubbio soprattutto appena entrati nel team.
Sì, ho avuto un’altra esperienza in ambito bancario ma durante la scuola superiore e di breve durata. Nel 2013, quindi in corrispondenza del quarto anno di Ragioneria, ho svolto uno stage di un mese presso la Banca Popolare di Sondrio. Ero sicuramente più “piccola”, con molte meno competenze e con le idee più incerte sul futuro, ma ricordo piacevolmente quella esperienza seppur diversa dall’attuale internship.
Ho da sempre avuto la passione per il settore bancario, diciamo finanziario in generale. Se inizialmente pensavo alla realtà bancaria considerando principalmente l’attività di filiale e quindi a contatto diretto con i clienti, ad oggi posso dire che parlare di settore bancario voglia dire molto di più. Attraverso l’esperienza in UBI Banca ho potuto comprendere come non siano ricercati solo profili finanziari, in parole povere laureati in Finanza, ma anche profili più economici e statistici, come nel mio caso, che consentono di lavorare in questo settore considerando aspetti più quantitativi e di data analysis pur confrontandosi quotidianamente con dati finanziari.
Il consiglio che mi sento di dare, indipendentemente dalla realtà aziendale, è di credere sempre in sé stessi e di metterci tutte le proprie forze per raggiungere i propri obiettivi e le proprie ambizioni lavorative.
Per quanto riguarda lavorare in UBI Banca bisogna certamente avere alle spalle un buon percorso universitario sia in termini di valutazioni, sia in termini di esperienze che indubbiamente fanno la differenza. È fondamentale possedere delle competenze specifiche nell’area nella quale ci si vuole inserire, ma è ancora più importante dimostrare passione per quanto studiato oltre che spirito di iniziativa, continua disponibilità ad apprendere e forte determinazione nel raggiungere gli obiettivi.
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