Tesi universitaria: quale tipo scegliere?

Tesi compilativa o tesi sperimentale? Questo è il problema! La fine del percorso accademico si conclude con un dubbio shakespeariano di non facile soluzione, ma tra le due, quali differenze ci sono davvero?

Al mio sudato ultimo esame all’università, mi diedi ad un ballo di liberazione proprio fuori l’aula della mia professoressa e me ne andai a mangiare una bella pizza alle quattro del pomeriggio. Oggi so che all’epoca ero una ragazza molto ingenua che non era riuscita a fiutare il suo personale lupo cattivo: la tesi di laurea. Fu un parto che durò effettivamente nove, lunghi mesi e con il senno del poi oggi rifarei tutto diversamente. Mi farei, come esempio, proprio questa domanda: tesi teorica o tesi sperimentale? C’è da chiarire innanzitutto cosa vogliano dire questi due termini malefici.

La tesi compilativa (teorica)

La tesi teorica, detta anche tesi compilativa, vede lo studente come un personaggio di secondo piano. Il suo compito è rielaborare tutto il materiale che avrà trovato e studiato. Pochi ricordano che la tesi compilativa è la tipologia che più si adatta ad un percorso triennale, ma questo non vuol dire sudare meno o premere il tasto “copia/incolla” da wikipedia e poi spendere pure i soldi per l’impaginazione. I motori di ricerca sanno usarli pure i professori quindi, se non avete scrupoli di tipo morale, pensate almeno a quanto poco carino sia essere sbattuto fuori uno studio per il ricevimento. 
 

La tesi sperimentale (ricerca)

La tesi sperimentale, detta anche tesi empirica, vi vede invece degni protagonisti. Alle spalle avrete un importante lavoro di ricerca e dovrete non solo elaborare una tesi , ma anche sapere come sostenerla e fondarla su basi importanti. Come avrete capito, corona il lavoro magistrale e riesce a dare, se fatta bene, grandi soddisfazioni come la pubblicazione.

Una tipologia ancora più specifica di tesi empirica è quella che prevede la raccolta di dati mediante sondaggi.

Ovviamente i sondaggi non devono essere inventati o basati su un libro di cento anni fa ma svolti “sul campo”.  Si basano, per dirlo in inglese per essere più cool, sulla “survey”, e oggi il sito che aiuta, nel mondo più semplice e chiaro possibile, giovani studenti in difficoltà è Surveymonkey.

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