E’ una domanda che tutti i neolaureati e gli studenti si fanno prima di affacciarsi al mondo del lavoro e cioè se, per la prima esperienza professionale, sia meglio una start-up oppure un’azienda già strutturata, come una multinazionale o un grande gruppo. Quali siano in particolare vantaggi e svantaggi dell’una e dell’altra e se le dimensioni in qualche modo influiscano sul proprio curriculum.
Per rispondere possiamo fare appello a centinaia di feedback da parte di giovani e non che sono stati assunti sia in start-up sia in grandi aziende.
Come sempre, qui a Tutored proviamo a fornire informazioni aggiuntive e utili rispetto e quelle pubblicate anche online sui processi di job interview e selezione del personale. Ci interessa che chi legge possa avere dritte e consigli pratici, ad esempio per prepararsi ai colloqui. Il tutto grazie anche al punto di osservazione privilegiato su un network di oltre 50 tra aziende e multinazionali e sui loro processi di scelta di giovani e neolaureati.
Ecco perché abbiamo pensato di stilare una piccola guida per capire su che tipo di imprese sia meglio concentrare le proprie energie e ricerche per la prima esperienza di lavoro.
La prima domanda a cui rispondere però riguarda la definizione di start-up. Erroneamente questa definizione oggi è riferita solo alle giovani aziende innovative, ma in realtà start-up si riferisce alla prima fase di vita di ogni azienda.
Anche una pizzeria è una start-up nei primi cinque anni di presenza sul mercato, proprio perché esiste una fase di avvio dell’attività che richiede finanziamenti, primi investimenti, test di mercato e rodaggio. Cinque anni è il termine comune per arrivare al cosiddetto break even cioè al pareggio di bilancio tra entrate e uscite e questo elemento dovrebbe fornire il primo indizio sull’utilità o meno di essere assunti per il primo lavoro in una neo azienda.
I vantaggi presunti di una start-up sono i seguenti:
- Ambiente giovane
- Assunzioni rapide per l’avvio dell’attività
- Team di lavoro ridotti
- Possibilità di ricoprire più mansioni e variare i ruoli
- Maggior dinamicità
- Partecipazione attiva al progetto aziendale con stimoli continui
Occorre però sfatare qualche disguido il che ci porta a sottolineare quali siano invece i lati negativi del lavorare subito in una neo-azienda.
Gli svantaggi reali del lavoro in una start-up:
- Una start-up spesso può avvalersi di profili senior - specie per posizioni tecniche o di sviluppo informatico - e non è detto che assuma solo neolaureati per i ruoli chiave;
- Una start-up può essere molto strutturata sin dai suoi primi anni di vita - pensate ad aziende fintech come Satispay;
- Quando ha team di lavoro ridotti, è frequente che il carico di lavoro sia maggiore rispetto a un’azienda strutturata;
- Può capitare poi che l’azienda richieda trasferimenti anche all’estero, magari non preventivati;
- Le finanze di un’azienda giovane sono caratterizzate da rapide fluttuazioni, con grandi entrate e altrettanto grandi uscite;
- A causa di queste fluttuazioni il rischio di restare a secco ed essere licenziati è molto alto.
E’ anche vero che un’esperienza di lavoro in una grande corporate può rivelarsi meno dinamica e stimolante, ma non è detto offra meno opportunità di crescita, formazione ed esperienze.
I vantaggi presunti di un lavoro in una grande azienda corporate, infatti, sono:
- Il processo di selezione molto strutturato;
- La solidità finanziaria acquisita;
- L’esistenza di molti dipartimenti e quindi diramazioni in settori di business anche differenti;
- La presenza di manager e personale più esperto da cui imparare;
- L’opportunità di fare carriera grazie ai percorsi interni;
- Welfare aziendale con benefit e bonus;
- Il brand e la notorietà, ottimi biglietti di presentazione sul proprio cv.
Non sempre però grandezza fa rima con facilità di inserimento e infatti i lati negativi del lavoro in una grande azienda possono essere molti.
Gli svantaggi reali di un lavoro in una grande azienda corporate possono essere:
- Il rischio di diventare un numero tra centinaia di dipendenti;
- La staticità del ruolo e delle mansioni, specie in periodi di tagli al budget interno che impediscono di “fare carriera”;
- La competizione tra colleghi;
Dopo aver elencato la maggior parte dei pro e dei contro di una prima esperienza di lavoro nell’una e nell’altra realtà è possibile creare un match ideale tra:
1. Il proprio curriculum e background universitario
2. Le proprie aspirazioni ed esigenze
3. Il risultato e scopo della prima esperienza professionale
Non esiste infatti una risposta univoca alla domanda iniziale, ma è utile capire che le due opzioni non si escludono. Posso iniziare a lavorare in una grande azienda, acquisire la formazione e professionalità necessaria - così come i contatti - e poi passare a una start-up in crescita dinamica.
Se invece so di avere uno spirito “freelance”, autonomo e indipendente o l’esigenza di essere assunta/o in tempi rapidi e di poter mettere le competenze al servizio di un progetto stimolante anche se neonato, allora posso provare a scandagliare subito il terreno delle start-up e mettermi alla prova. Sapendo, però, che non ci saranno sempre capi o responsabili pronti a guidarmi e che il lavoro potrebbe essere totalizzante anche se non sono tra i fondatori di quella azienda.
Un buon modo, poi, per capire con quale tipo di impresa cominciare è studiare prima i settori di business o di mercato, specie quelli che offrono maggiori opportunità di assunzione.
Per avere un’idea ecco qui un elenco non esaustivo dei campi di interesse:
- IT - L’Information technology oltre l’industria
- Banking e l'industria FinTech
- HR - L’industria delle Risorse Umane
- Consulting - L’industria della consulenza
- InsurTech - Come si trasforma l'industria dell'assicurazione
Sappiamo che uno degli scogli iniziali nella ricerca del lavoro è capire...da dove iniziare a cercare! Tutored offre un percorso di matching calibrato sulle proprie competenze e il proprio profilo - non devi cercare lavoro, sono le aziende che arrivano a te tramite la nostra piattaforma - ma per avere un elenco generale delle imprese che offrono posti, ecco qualche dritta in più:
- Il Registro delle Start-up e delle PMI innovative italiane (consultalo qui)
- Le società interinali di selezione del personale con l’elenco delle imprese e delle firme nazionali e internazionali con posizioni aperte e aggiornate:
1. Adecco, aziende che assumono
2. Gi Group, aziende che assumono
4. Manpower, aziende che assumono
4. Randstad, aziende che assumono
Tutored è il punto di incontro tra studenti, neolaureati e aziende. Entra nella community di tutored per esplorare tutte le opportunità di stage, lavoro e graduate program in linea con i tuoi studi, leggere i consigli dei recruiter delle aziende attive su tutored per prepararti al meglio al tuo prossimo colloquio.
E’ una domanda che tutti i neolaureati e gli studenti si fanno prima di affacciarsi al mondo del lavoro e cioè se, per la prima esperienza professionale, sia meglio una start-up oppure un’azienda già strutturata, come una multinazionale o un grande gruppo. Quali siano in particolare vantaggi e svantaggi dell’una e dell’altra e se le dimensioni in qualche modo influiscano sul proprio curriculum.
Per rispondere possiamo fare appello a centinaia di feedback da parte di giovani e non che sono stati assunti sia in start-up sia in grandi aziende.
Come sempre, qui a Tutored proviamo a fornire informazioni aggiuntive e utili rispetto e quelle pubblicate anche online sui processi di job interview e selezione del personale. Ci interessa che chi legge possa avere dritte e consigli pratici, ad esempio per prepararsi ai colloqui. Il tutto grazie anche al punto di osservazione privilegiato su un network di oltre 50 tra aziende e multinazionali e sui loro processi di scelta di giovani e neolaureati.
Ecco perché abbiamo pensato di stilare una piccola guida per capire su che tipo di imprese sia meglio concentrare le proprie energie e ricerche per la prima esperienza di lavoro.
La prima domanda a cui rispondere però riguarda la definizione di start-up. Erroneamente questa definizione oggi è riferita solo alle giovani aziende innovative, ma in realtà start-up si riferisce alla prima fase di vita di ogni azienda.
Anche una pizzeria è una start-up nei primi cinque anni di presenza sul mercato, proprio perché esiste una fase di avvio dell’attività che richiede finanziamenti, primi investimenti, test di mercato e rodaggio. Cinque anni è il termine comune per arrivare al cosiddetto break even cioè al pareggio di bilancio tra entrate e uscite e questo elemento dovrebbe fornire il primo indizio sull’utilità o meno di essere assunti per il primo lavoro in una neo azienda.
I vantaggi presunti di una start-up sono i seguenti:
- Ambiente giovane
- Assunzioni rapide per l’avvio dell’attività
- Team di lavoro ridotti
- Possibilità di ricoprire più mansioni e variare i ruoli
- Maggior dinamicità
- Partecipazione attiva al progetto aziendale con stimoli continui
Occorre però sfatare qualche disguido il che ci porta a sottolineare quali siano invece i lati negativi del lavorare subito in una neo-azienda.
Gli svantaggi reali del lavoro in una start-up:
- Una start-up spesso può avvalersi di profili senior - specie per posizioni tecniche o di sviluppo informatico - e non è detto che assuma solo neolaureati per i ruoli chiave;
- Una start-up può essere molto strutturata sin dai suoi primi anni di vita - pensate ad aziende fintech come Satispay;
- Quando ha team di lavoro ridotti, è frequente che il carico di lavoro sia maggiore rispetto a un’azienda strutturata;
- Può capitare poi che l’azienda richieda trasferimenti anche all’estero, magari non preventivati;
- Le finanze di un’azienda giovane sono caratterizzate da rapide fluttuazioni, con grandi entrate e altrettanto grandi uscite;
- A causa di queste fluttuazioni il rischio di restare a secco ed essere licenziati è molto alto.
E’ anche vero che un’esperienza di lavoro in una grande corporate può rivelarsi meno dinamica e stimolante, ma non è detto offra meno opportunità di crescita, formazione ed esperienze.
I vantaggi presunti di un lavoro in una grande azienda corporate, infatti, sono:
- Il processo di selezione molto strutturato;
- La solidità finanziaria acquisita;
- L’esistenza di molti dipartimenti e quindi diramazioni in settori di business anche differenti;
- La presenza di manager e personale più esperto da cui imparare;
- L’opportunità di fare carriera grazie ai percorsi interni;
- Welfare aziendale con benefit e bonus;
- Il brand e la notorietà, ottimi biglietti di presentazione sul proprio cv.
Non sempre però grandezza fa rima con facilità di inserimento e infatti i lati negativi del lavoro in una grande azienda possono essere molti.
Gli svantaggi reali di un lavoro in una grande azienda corporate possono essere:
- Il rischio di diventare un numero tra centinaia di dipendenti;
- La staticità del ruolo e delle mansioni, specie in periodi di tagli al budget interno che impediscono di “fare carriera”;
- La competizione tra colleghi;
Dopo aver elencato la maggior parte dei pro e dei contro di una prima esperienza di lavoro nell’una e nell’altra realtà è possibile creare un match ideale tra:
1. Il proprio curriculum e background universitario
2. Le proprie aspirazioni ed esigenze
3. Il risultato e scopo della prima esperienza professionale
Non esiste infatti una risposta univoca alla domanda iniziale, ma è utile capire che le due opzioni non si escludono. Posso iniziare a lavorare in una grande azienda, acquisire la formazione e professionalità necessaria - così come i contatti - e poi passare a una start-up in crescita dinamica.
Se invece so di avere uno spirito “freelance”, autonomo e indipendente o l’esigenza di essere assunta/o in tempi rapidi e di poter mettere le competenze al servizio di un progetto stimolante anche se neonato, allora posso provare a scandagliare subito il terreno delle start-up e mettermi alla prova. Sapendo, però, che non ci saranno sempre capi o responsabili pronti a guidarmi e che il lavoro potrebbe essere totalizzante anche se non sono tra i fondatori di quella azienda.
Un buon modo, poi, per capire con quale tipo di impresa cominciare è studiare prima i settori di business o di mercato, specie quelli che offrono maggiori opportunità di assunzione.
Per avere un’idea ecco qui un elenco non esaustivo dei campi di interesse:
- IT - L’Information technology oltre l’industria
- Banking e l'industria FinTech
- HR - L’industria delle Risorse Umane
- Consulting - L’industria della consulenza
- InsurTech - Come si trasforma l'industria dell'assicurazione
Sappiamo che uno degli scogli iniziali nella ricerca del lavoro è capire...da dove iniziare a cercare! Tutored offre un percorso di matching calibrato sulle proprie competenze e il proprio profilo - non devi cercare lavoro, sono le aziende che arrivano a te tramite la nostra piattaforma - ma per avere un elenco generale delle imprese che offrono posti, ecco qualche dritta in più:
- Il Registro delle Start-up e delle PMI innovative italiane (consultalo qui)
- Le società interinali di selezione del personale con l’elenco delle imprese e delle firme nazionali e internazionali con posizioni aperte e aggiornate:
1. Adecco, aziende che assumono
2. Gi Group, aziende che assumono
4. Manpower, aziende che assumono
4. Randstad, aziende che assumono
Tutored è il punto di incontro tra studenti, neolaureati e aziende. Entra nella community di tutored per esplorare tutte le opportunità di stage, lavoro e graduate program in linea con i tuoi studi, leggere i consigli dei recruiter delle aziende attive su tutored per prepararti al meglio al tuo prossimo colloquio.