Sin da bambini, chi già da subito e chi da un po’dopo, abbiamo tutti delle ambizioni future, che sono la risposta alla fatidica domanda “cosa vuoi fare da grande?” Quella del giornalista è una vocazione innata per chi ha la passione di leggere, scrivere, viaggiare e informarsi, e vuol vivere rincorrendo sempre la notizia e rimanendo al passo con l'attualitò, ma anche facendo reportage, occupandosi di divulgazione scientifica, interessandosi di cronaca sportiva...
In ogni caso, prima di pensare a come diventare giornalista è giusto che sappiate qual è l’iter da seguire per diventare giornalista, ossia dove bisogna studiare giornalismo in Italia e cosa bisogna fare. Dal momento che è richiesta una preparazione accademica, noi di Tutored abbiamo raccolto in questo articolo le scuole di giornalismo italiane riconosciute dall’Ordine dei Giornalisti.
Prima di riportarvele, vi daremo però alcune informazioni utili, di carattere generale, su come diventare giornalista.
Prima di parlare di come acquisire i titoli di giornalista, è necessario fare un importante distinguo: quello relativo alla distinzione fra giornalista professionista e giornalista pubblicista. I primi svolgono solo ed esclusivamente l'attività professionale di giornalisti, mentre i secondi, accanto all'attività giornalistica, svolgono altre professioni. Un discorso leggermente a parte merita il giornalista freelance, di cui parliamo in fondo all'articolo.
Per diventare giornalista pubblicista, è necessario svolgere un’attività giornalistica retribuita e continuativa per almeno 2 anni presso una (o più) testate giornalistiche (che operino sul web, in tv, in radio e/o su carta stampata). Questa testata dovrà esser registrata e diretta da un iscritto all’albo dei giornalisti, che al termine dei due anni potrà certificare quanto fatto.
Per iscriversi nell’elenco dei pubblicisti, non serve superare alcun esame. Ma occorre:
-essere "in regola" con la legge (non avere precedenti penali, e presentare l'attestazione di versamento della tassa di concessione governativa);
-presentare gli articoli, pubblicati nei giornali e i periodici per cui si è scritto, e i certificati dei direttori delle pubblicazioni, a firma del richiedente, che comprovino l’attività giornalistica regolarmente retribuita da almeno due anni;
-presentare in fotocopia l’eventuale contratto di collaborazione stipulato con la testata (o le testate) con le quali si è lavorato;
-presentare la documentazione relativa alla retribuzione percepita negli ultimi 24 mesi, che deve essere in regola con le norme fiscali in materia.
Per diventare professionista (e qui veniamo al succo del nostro articolo) ci sono due strade.
La prima è quella di svolgere 18 mesi di praticantato pressa una redazione giornalistica, e frequentare uno dei percorsi di preparazione (la cui durata minima è di 45 ore), promossi dal Consiglio Nazionale o dai Consigli Regionali dell’OdG, e svolgere quindi gli esami finali. Per accedere al praticantato, non è necessaria una laurea, dal momento che è sufficiente il diploma di scuola superiore.
In alternativa, è necessario frequentare una scuola di giornalismo, o un master equivalente, riconosciuti dall’Ordine dei Giornalisti. A questi percorsi professionalizzanti si accede con una laurea triennale, magistrale o magistrale a ciclo unico, conseguita in qualsiasi facoltà e in qualsiasi corso di studi(pur se è consigliabile, per chi vuole svolgere questa professione, una laurea in discipline umanistiche, politico sociali o comunicative ed editoriali). Al termine di questi percorsi dalla durata biennale, si può accedere agli esami finali, e alla conseguente iscrizione all'Albo dei giornalisti.
È un bene specificare che queste scuole e questi master non sono una laurea in giornalismo conseguite in facoltà di giornalismo, ma hanno uno statuto normativo a sè stante.
Per ulteriori dettagli sulla burocrazia da presentare, sugli esami finali e molto altro, rimandiamo qui.
- Scuola di giornalismo MAG Walter Tobagi - UniMi;
- ALMED UNICATT: Alta scuola in media, comunicazione e spettacolo master di giornalismo a stampa e radiotelevisivo Università Cattolica del Sacro Cuore
- Master biennale di giornalismo Libera Università di lingue e comunicazione «Iulm»
- Istituto per la formazione al giornalismo di Urbino;
- Scuola superiore di giornalismo dell’Università di Bologna;
- Centro italiano di studi superiori per la formazione e l’aggiornamento in giornalismo radiotelevisivo di Perugia (ci sono anche corsi estivi e di perfezionamento);
– Scuola superiore di giornalismo Libera Università internazionale Guido Carli (Luiss);
– Master biennale in giornalismo e comunicazione pubblica Università degli studi di Roma «Tor Vergata»;
– Master in Giornalismo, Libera Università Maria SS. Assunta (Lumsa);
– Corso di laurea in scienze della comunicazione indirizzo in giornalismo all’Università di Palermo;
– Corso di laurea in giornalismo per uffici stampa;
- Master biennale di giornalismo Università «Suor Orsola Benincasa» di Napoli;
- Master biennale di giornalismo Università di Sassari ;
- Master biennale di giornalismo all’Università di Torino;
- Master biennale di giornalismo all’Università di Padova;
- Master biennale di giornalismo Università di Basilicata
- Scuola post laurea in giornalismo all’Università di Salerno
Specialmente in quest'ultimi anni, con la progressiva digitalizzazione a cui stiamo assistendo e il "trasloco" sul web degli enti che si occupano di informazione e divulgazione, la figura del giornalista freelance, e in special modo quella del web journalist, sta prendendo sempre più piede; egli è un soggetto che vende le sue competenze senza vincoli di orario e presenza in redazione a una testata giornalistica, in modo del tutto indipendente ed autonomo. Non a caso, il tipo di contratto più frequente per questa figura è quello del Co.Co.Co. (Collaborazione coordinata e continuativa) Per questa figura, se vuole avere successo e guadagnare un certo seguito, sono necessarie tutta una serie di conoscenze collaterali al giornalismo, relative alla padronanza di contenuti multimediali (come nella scelta delle immagini e dei filmati, che devono caricarsi velocemente ed essere di una buona definizione), una base almeno rudimentale di SEO (Search Engeneering Optimization, ossia l'insieme di procedure volte a ottimizzare l'indicizzazione di un contenuto sul web) e una generale buona dimistichezza con gli strumenti del web. Anche un giornalista freelance può iscriversi al registro dei praticanti, e aspirare a diventare un professionista, a patto che rispetti i seguenti requisiti:
-Iscrizione all’Albo come pubblicista.
-Almeno 3 anni di attività con rapporti di collaborazione coordinata e continuativa con una o più testate;
-Documentazione della propria produzione giornalistica;
-Attestato di frequenza di seminari organizzati dal Consiglio nazionale dell’OdG, e/o di corsi di formazione organizzati dai Consigli regionali.
Tutored è il punto di incontro tra studenti, giovani laureati e aziende. All’interno della nostra piattaforma, i membri hanno la possibilità di scoprire gli sbocchi lavorativi in base al loro percorso di studi, conoscere grandi aziende e candidarsi alle numerose opportunità di stage, lavoro e graduate program. La nostra community è formata da giovani uniti dall'ambizione. Su Tutored, raccontiamo le loro storie ed esperienze, con l'obiettivo di ispirare i più giovani e dare un'idea concreta del mondo del lavoro.
Sin da bambini, chi già da subito e chi da un po’dopo, abbiamo tutti delle ambizioni future, che sono la risposta alla fatidica domanda “cosa vuoi fare da grande?” Quella del giornalista è una vocazione innata per chi ha la passione di leggere, scrivere, viaggiare e informarsi, e vuol vivere rincorrendo sempre la notizia e rimanendo al passo con l'attualitò, ma anche facendo reportage, occupandosi di divulgazione scientifica, interessandosi di cronaca sportiva...
In ogni caso, prima di pensare a come diventare giornalista è giusto che sappiate qual è l’iter da seguire per diventare giornalista, ossia dove bisogna studiare giornalismo in Italia e cosa bisogna fare. Dal momento che è richiesta una preparazione accademica, noi di Tutored abbiamo raccolto in questo articolo le scuole di giornalismo italiane riconosciute dall’Ordine dei Giornalisti.
Prima di riportarvele, vi daremo però alcune informazioni utili, di carattere generale, su come diventare giornalista.
Prima di parlare di come acquisire i titoli di giornalista, è necessario fare un importante distinguo: quello relativo alla distinzione fra giornalista professionista e giornalista pubblicista. I primi svolgono solo ed esclusivamente l'attività professionale di giornalisti, mentre i secondi, accanto all'attività giornalistica, svolgono altre professioni. Un discorso leggermente a parte merita il giornalista freelance, di cui parliamo in fondo all'articolo.
Per diventare giornalista pubblicista, è necessario svolgere un’attività giornalistica retribuita e continuativa per almeno 2 anni presso una (o più) testate giornalistiche (che operino sul web, in tv, in radio e/o su carta stampata). Questa testata dovrà esser registrata e diretta da un iscritto all’albo dei giornalisti, che al termine dei due anni potrà certificare quanto fatto.
Per iscriversi nell’elenco dei pubblicisti, non serve superare alcun esame. Ma occorre:
-essere "in regola" con la legge (non avere precedenti penali, e presentare l'attestazione di versamento della tassa di concessione governativa);
-presentare gli articoli, pubblicati nei giornali e i periodici per cui si è scritto, e i certificati dei direttori delle pubblicazioni, a firma del richiedente, che comprovino l’attività giornalistica regolarmente retribuita da almeno due anni;
-presentare in fotocopia l’eventuale contratto di collaborazione stipulato con la testata (o le testate) con le quali si è lavorato;
-presentare la documentazione relativa alla retribuzione percepita negli ultimi 24 mesi, che deve essere in regola con le norme fiscali in materia.
Per diventare professionista (e qui veniamo al succo del nostro articolo) ci sono due strade.
La prima è quella di svolgere 18 mesi di praticantato pressa una redazione giornalistica, e frequentare uno dei percorsi di preparazione (la cui durata minima è di 45 ore), promossi dal Consiglio Nazionale o dai Consigli Regionali dell’OdG, e svolgere quindi gli esami finali. Per accedere al praticantato, non è necessaria una laurea, dal momento che è sufficiente il diploma di scuola superiore.
In alternativa, è necessario frequentare una scuola di giornalismo, o un master equivalente, riconosciuti dall’Ordine dei Giornalisti. A questi percorsi professionalizzanti si accede con una laurea triennale, magistrale o magistrale a ciclo unico, conseguita in qualsiasi facoltà e in qualsiasi corso di studi(pur se è consigliabile, per chi vuole svolgere questa professione, una laurea in discipline umanistiche, politico sociali o comunicative ed editoriali). Al termine di questi percorsi dalla durata biennale, si può accedere agli esami finali, e alla conseguente iscrizione all'Albo dei giornalisti.
È un bene specificare che queste scuole e questi master non sono una laurea in giornalismo conseguite in facoltà di giornalismo, ma hanno uno statuto normativo a sè stante.
Per ulteriori dettagli sulla burocrazia da presentare, sugli esami finali e molto altro, rimandiamo qui.
- Scuola di giornalismo MAG Walter Tobagi - UniMi;
- ALMED UNICATT: Alta scuola in media, comunicazione e spettacolo master di giornalismo a stampa e radiotelevisivo Università Cattolica del Sacro Cuore
- Master biennale di giornalismo Libera Università di lingue e comunicazione «Iulm»
- Istituto per la formazione al giornalismo di Urbino;
- Scuola superiore di giornalismo dell’Università di Bologna;
- Centro italiano di studi superiori per la formazione e l’aggiornamento in giornalismo radiotelevisivo di Perugia (ci sono anche corsi estivi e di perfezionamento);
– Scuola superiore di giornalismo Libera Università internazionale Guido Carli (Luiss);
– Master biennale in giornalismo e comunicazione pubblica Università degli studi di Roma «Tor Vergata»;
– Master in Giornalismo, Libera Università Maria SS. Assunta (Lumsa);
– Corso di laurea in scienze della comunicazione indirizzo in giornalismo all’Università di Palermo;
– Corso di laurea in giornalismo per uffici stampa;
- Master biennale di giornalismo Università «Suor Orsola Benincasa» di Napoli;
- Master biennale di giornalismo Università di Sassari ;
- Master biennale di giornalismo all’Università di Torino;
- Master biennale di giornalismo all’Università di Padova;
- Master biennale di giornalismo Università di Basilicata
- Scuola post laurea in giornalismo all’Università di Salerno
Specialmente in quest'ultimi anni, con la progressiva digitalizzazione a cui stiamo assistendo e il "trasloco" sul web degli enti che si occupano di informazione e divulgazione, la figura del giornalista freelance, e in special modo quella del web journalist, sta prendendo sempre più piede; egli è un soggetto che vende le sue competenze senza vincoli di orario e presenza in redazione a una testata giornalistica, in modo del tutto indipendente ed autonomo. Non a caso, il tipo di contratto più frequente per questa figura è quello del Co.Co.Co. (Collaborazione coordinata e continuativa) Per questa figura, se vuole avere successo e guadagnare un certo seguito, sono necessarie tutta una serie di conoscenze collaterali al giornalismo, relative alla padronanza di contenuti multimediali (come nella scelta delle immagini e dei filmati, che devono caricarsi velocemente ed essere di una buona definizione), una base almeno rudimentale di SEO (Search Engeneering Optimization, ossia l'insieme di procedure volte a ottimizzare l'indicizzazione di un contenuto sul web) e una generale buona dimistichezza con gli strumenti del web. Anche un giornalista freelance può iscriversi al registro dei praticanti, e aspirare a diventare un professionista, a patto che rispetti i seguenti requisiti:
-Iscrizione all’Albo come pubblicista.
-Almeno 3 anni di attività con rapporti di collaborazione coordinata e continuativa con una o più testate;
-Documentazione della propria produzione giornalistica;
-Attestato di frequenza di seminari organizzati dal Consiglio nazionale dell’OdG, e/o di corsi di formazione organizzati dai Consigli regionali.
Tutored è il punto di incontro tra studenti, giovani laureati e aziende. All’interno della nostra piattaforma, i membri hanno la possibilità di scoprire gli sbocchi lavorativi in base al loro percorso di studi, conoscere grandi aziende e candidarsi alle numerose opportunità di stage, lavoro e graduate program. La nostra community è formata da giovani uniti dall'ambizione. Su Tutored, raccontiamo le loro storie ed esperienze, con l'obiettivo di ispirare i più giovani e dare un'idea concreta del mondo del lavoro.