Published at 08 Jun 2020
Published at 08 Jun 2020
Sbocchi lavorativi: quali lauree che non promettono grandi possibilità di inserimento

Sbocchi lavorativi: quali lauree che non promettono grandi possibilità di inserimento


Quanto contano le possibilità di trovare lavoro dopo la laurea nella scelta della facoltà?


Partendo dal presupposto che una facoltà e la sua utilità non possano essere valutate soltanto dalla percentuale di studenti che, una volta laureati, trova lavoro, sappiamo bene che si tratta di un fattore che ha un suo peso. La soddisfazione che si trae dal frequentare un corso di laurea interessante, approfondito, ben strutturato e che soprattutto ci piace non si può misurare. Tuttavia, gli sbocchi lavorativi sono una preoccupazione non indifferente. Quali sono quindi, le facoltà con il più alto tasso di disoccupati?

La verità è questa: “Scegli il lavoro che ami e non lavorerai mai neanche per un giorno in tutta la tua vita” (Confucio). Perciò, dai un occhiata alla classifica ma non ti scoraggiare: grinta, disciplina e duro lavoro porteranno agli obbiettivi che ti sei prefissato.


Qualche dato

Almalaurea, il consorzio universitario formato da 64 atenei, ha provveduto a stilare una classifica che tiene conto del rapporto tra titolo di Laurea conseguito e percentuale di disoccupazione entro 5 anni dalla data di conseguimento. E’ chiaro che bisogna considerare che il tasso di occupazione varia molto anche a seconda di altri fattori come l’università di appartenenza, la regione d’Italia e le esperienze extra-curriculari dello studente.


Sbocchi lavorativi: il tasso di disoccupazione secondo Almalaurea


1. Facoltà di Lettere

Con il 17,3%, la facoltà di lettere registra la percentuale di disoccupati più alta in Italia. Tuttavia, il problema di questa facoltà non è la presunta scarsa offerta di sbocchi lavorativi. La questione spinosa per gli studenti di lettere è da rintracciare anche nell’iter lunghissimo che alcuni devono seguire per poter accedere alla professione di insegnante, ad esempio.


2. Facoltà di Giurisprudenza

Siamo al 14,6%. Il dato sorprende, la spiegazione in realtà è semplice. A causa del gran numero di laureati in Legge, gli sbocchi lavorativi sono saturi.


3.Facoltà del settore Geo-biologico

Troviamo anche qui una percentuale piuttosto alta, del 13,6%.


4. Facoltà di Psicologia

Anche qui il dato è influenzato dall’alto numero di laureati in questa facoltà. La percentuale di disoccupazione è al 12,9%.


5. Facoltà del settore Politico-sociale

Anche qui troviamo una percentuale alta, all’11,1%.


6. Educazione Fisica
: 10,8%.

7. Facoltà di Agraria e Veterinaria: 9,9%.

8. Facoltà di Lingue: 9,7%.

9. Facoltà di Architettura

Siamo al 9,6%. Nonostante la facoltà di architettura riesca a garantire uno stipendio alto, gli sbocchi lavorativi riguardano pressoché il libero professionismo. Riuscire in un campo di così alta competizione è sempre difficile.


Tutored è il punto di incontro tra studenti, neolaureati e aziende. Entra nella community di tutored per esplorare tutte le opportunità di stage, lavoro e graduate program in linea con i tuoi studi, leggere i consigli dei recruiter delle aziende attive su tutored per prepararti al meglio al tuo prossimo colloquio. 

Quanto contano le possibilità di trovare lavoro dopo la laurea nella scelta della facoltà?


Partendo dal presupposto che una facoltà e la sua utilità non possano essere valutate soltanto dalla percentuale di studenti che, una volta laureati, trova lavoro, sappiamo bene che si tratta di un fattore che ha un suo peso. La soddisfazione che si trae dal frequentare un corso di laurea interessante, approfondito, ben strutturato e che soprattutto ci piace non si può misurare. Tuttavia, gli sbocchi lavorativi sono una preoccupazione non indifferente. Quali sono quindi, le facoltà con il più alto tasso di disoccupati?

La verità è questa: “Scegli il lavoro che ami e non lavorerai mai neanche per un giorno in tutta la tua vita” (Confucio). Perciò, dai un occhiata alla classifica ma non ti scoraggiare: grinta, disciplina e duro lavoro porteranno agli obbiettivi che ti sei prefissato.


Qualche dato

Almalaurea, il consorzio universitario formato da 64 atenei, ha provveduto a stilare una classifica che tiene conto del rapporto tra titolo di Laurea conseguito e percentuale di disoccupazione entro 5 anni dalla data di conseguimento. E’ chiaro che bisogna considerare che il tasso di occupazione varia molto anche a seconda di altri fattori come l’università di appartenenza, la regione d’Italia e le esperienze extra-curriculari dello studente.


Sbocchi lavorativi: il tasso di disoccupazione secondo Almalaurea


1. Facoltà di Lettere

Con il 17,3%, la facoltà di lettere registra la percentuale di disoccupati più alta in Italia. Tuttavia, il problema di questa facoltà non è la presunta scarsa offerta di sbocchi lavorativi. La questione spinosa per gli studenti di lettere è da rintracciare anche nell’iter lunghissimo che alcuni devono seguire per poter accedere alla professione di insegnante, ad esempio.


2. Facoltà di Giurisprudenza

Siamo al 14,6%. Il dato sorprende, la spiegazione in realtà è semplice. A causa del gran numero di laureati in Legge, gli sbocchi lavorativi sono saturi.


3.Facoltà del settore Geo-biologico

Troviamo anche qui una percentuale piuttosto alta, del 13,6%.


4. Facoltà di Psicologia

Anche qui il dato è influenzato dall’alto numero di laureati in questa facoltà. La percentuale di disoccupazione è al 12,9%.


5. Facoltà del settore Politico-sociale

Anche qui troviamo una percentuale alta, all’11,1%.


6. Educazione Fisica
: 10,8%.

7. Facoltà di Agraria e Veterinaria: 9,9%.

8. Facoltà di Lingue: 9,7%.

9. Facoltà di Architettura

Siamo al 9,6%. Nonostante la facoltà di architettura riesca a garantire uno stipendio alto, gli sbocchi lavorativi riguardano pressoché il libero professionismo. Riuscire in un campo di così alta competizione è sempre difficile.


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