Crédit Agricole Vita & Assicurazioni

Pubblicato il 03 Sep 2024
Pubblicato il 03 Sep 2024
Joinrs incontra Mattia Manzoni, Specialista Prodotti Rami Elementari in CA Assicurazioni

Joinrs incontra Mattia Manzoni, Specialista Prodotti Rami Elementari in CA Assicurazioni


Oggi conosciamo Mattia Manzoni, da sempre appassionato di Borsa e Finanza, che lavora in Crédit Agricole Assicurazioni come Product Manager da due anni.

Nel corso di questa intervista Mattia ci racconterà tutte le fasi indispensabili per realizzare un prodotto assicurativo e i suoi consigli per lavorare in questo mondo!


Ciao Mattia, ti va di raccontarci come è iniziato il tuo percorso? Quali scelte formative ti hanno portato fin qui? 

Ciao Joinrs, certo! Normalmente dopo il liceo non si hanno le idee completamente chiare su cosa si voglia fare da “grandi” ma, fortunatamente, io ho ereditato la passione per la Borsa e, più in generale, per la Finanza da mio nonno. Per questo, quando è arrivato il momento di scegliere quale percorso intraprendere, ho deciso di iniziare la triennale in Scienze Bancarie, Finanziarie e Assicurative all’Università Cattolica del Sacro Cuore a Milano perché comprendeva dei corsi più specifici in questi ambiti. 


Tra la fine della triennale e l’inizio della magistrale ho fatto un primo stage per una società che si occupa di analisi tecnica applicata ai mercati finanziari e in particolare nel trading di commodity, ovvero il mercato delle materie prime. Si è trattata di un’esperienza formativa molto interessante perché mi ha permesso di capire quali meccanismi si celano dietro il mercato delle materie prime, ad esempio come vengono vendute o come si leggono i grafici… competenze necessarie per muoversi nel settore!


Dopo lo stage ho deciso di proseguire gli studi magistrali nello stesso ambito specializzandomi nel ramo Finance. Il mio obiettivo era quello di approfondire gli aspetti finanziari, bancari e assicurativi e questo tipo di percorso mi ha permesso di ottenere una formazione adeguata e trasversale per entrare nel mondo del lavoro. 


Come hai vissuto il “salto” dal mondo universitario a quello lavorativo e aziendale?

Ho percepito sin da subito la grande differenza tra l’approccio prettamente teorico legato al mondo universitario e quello pratico. Tuttavia, aver consolidato delle basi teoriche forti ha sicuramente agevolato questo passaggio. Comunque, il tempo mi ha aiutato ad accrescere ed affinare le mie competenze, come per esempio l’utilizzo di Excel e degli altri programmi del pacchetto Office. 


Hai avuto l’occasione di lavorare nel ramo finance, così come in quello banking - ora sei in Crédit Agricole Assicurazioni nel ruolo di Specialista Prodotti Rami Elementari, ti va di raccontarci di cosa si tratta? 

In qualità di Product Manager il mio compito è quello di creare e sviluppare il prodotto assicurativo, curando tutte le fasi di processo e lavorando a stretto contatto con altre funzioni aziendali: in particolare, si parte dalla creazione del concept di prodotto in collaborazione con i colleghi del Marketing, per poi procedere con tutte quelle attività che vanno dalla progettazione fino alla vendita. L’obiettivo è quello di generare business per la Compagnia, valutando il mercato e i diversi competitors, creando un prodotto che possa essere da un lato concorrenziale grazie a una strategia di pricing competitiva e dall’altro sempre più completo in termini di garanzie e prestazioni nei confronti del cliente.


Si tratta di un ruolo molto dinamico e le attività da svolgere sono svariate. Per questo è necessario essere flessibili ed avere la capacità di switchare da un argomento all’altro e da una call all’altra per far avanzare con rapidità le diverse fasi dei progetti. Tanto per darvi un’idea, la durata di un progetto varia in base alla sua complessità, in media, per un prodotto, ci vogliono circa dai 6 agli 8 mesi. 


C’è un progetto a cui hai preso parte che ricordi con soddisfazione e che ti piacerebbe condividere con la nostra community? 

Quando, due anni fa, sono entrato in Crédit Agricole Assicurazioni, il primo progetto di cui mi sono occupato è stato il restyling di un prodotto assicurativo per gli infortuni. 


Si è trattato di creare un nuovo prodotto che aveva come obiettivo quello di rispondere in maniera più precisa e completa alle nuove necessità e bisogni assicurativi ormai sempre più specifici dei clienti, oltre a renderlo più competitivo sul mercato. Pertanto, con il supporto del team e dei vari uffici coinvolti, abbiamo lavorato e realizzato un nuovo prodotto “Infortuni”, composto da nuove garanzie, una struttura più dinamica che permette una maggiore personalizzazione dell’offerta in base ai bisogni del cliente e allo stesso tempo più completo in termini di copertura.


È essenziale tenere in considerazione che il cliente non conosce in toto le dinamiche che regolano un prodotto, e spesso il suo driver principale è il premio. Per questo l’attività di formazione verso la rete distributiva che si occupa della vendita dei prodotti è fondamentale per comunicare al meglio le garanzie di ciascun prodotto presentato e offerto alla clientela.


Ne approfitto dell’occasione per condividere con la Community che è davvero importante conoscere i propri interlocutori e le figure con cui interfacciarsi per la realizzazione di un progetto. Inoltre, dovendo seguire come servizio anche gli aspetti di Project Management, un altro punto importante è la condivisione chiara e ben definita delle deadline da rispettare, in modo da monitorare e pianificare le attività al meglio per raggiungere l’obiettivo.


Che tipo di approccio consiglieresti di adottare a un neolaureato durante il primo mese di onboarding in azienda?

Prima di tutto, capire sempre bene le attività da svolgere e com’è strutturata la Compagnia, organizzare e pianificare i task nel rispetto delle diverse deadline è essenziale per avere sotto controllo tutte le attività. Approcciarsi all’ambiente di lavoro con entusiasmo, voglia di imparare e curiosità sono caratteristiche determinanti in un contesto dinamico come il nostro. Una soft skill importante per questo ruolo è avere una buona capacità di gestione dello stress in modo da affrontare gli imprevisti che si possono verificare all’ultimo momento. Niente panico! Un tempo di assestamento della nuova risorsa ed il tempo per permettere al team di trovare un proprio equilibrio sono fisiologici in questo processo. La chiave per il successo risiede proprio nel saper gestire le proprie emozioni a riguardo, programmare e capire come pianificare il lavoro.


Un altro consiglio è quello di interessarsi all’attualità e a quello che accade nel settore assicurativo, bisogna stare al passo con tecnologia e innovazione per poter guardare lontano e reagire tempestivamente con quello che accade sul mercato. Per questo motivo, oltre a partecipare a Webinar dedicati o incontri specifici di settore, sono iscritto ad alcune newsletter e magazine come “Insurtech”, “Insurance Trade” e “Assinews”.


Rispetto al rapporto tra settore assicurativo e innovazione, quali sono le sfide future a tuo avviso? 

L’Intelligenza Artificiale interessa senz’altro anche il mondo assicurativo e potrebbe migliorare alcuni processi consentendo di fornire ai clienti un prodotto più completo caratterizzato da un know-how sempre più elevato. Tuttavia, all’intelligenza artificiale deve essere comunque affiancato il controllo dell’uomo poiché vi è la necessità di comprendere la qualità del dato e la sua fruibilità ottenuto tramite AI.  

Sicuramente l’AI offre molte opportunità per accrescere l’efficienza e l’efficacia del sistema assicurativo ma dovrà essere regolamentata in maniera adeguata in modo da tutelarsi dai rischi ad essa connessi, rendendo più sicuro il mercato in cui si opera.

 

 

Oggi conosciamo Mattia Manzoni, da sempre appassionato di Borsa e Finanza, che lavora in Crédit Agricole Assicurazioni come Product Manager da due anni.

Nel corso di questa intervista Mattia ci racconterà tutte le fasi indispensabili per realizzare un prodotto assicurativo e i suoi consigli per lavorare in questo mondo!


Ciao Mattia, ti va di raccontarci come è iniziato il tuo percorso? Quali scelte formative ti hanno portato fin qui? 

Ciao Joinrs, certo! Normalmente dopo il liceo non si hanno le idee completamente chiare su cosa si voglia fare da “grandi” ma, fortunatamente, io ho ereditato la passione per la Borsa e, più in generale, per la Finanza da mio nonno. Per questo, quando è arrivato il momento di scegliere quale percorso intraprendere, ho deciso di iniziare la triennale in Scienze Bancarie, Finanziarie e Assicurative all’Università Cattolica del Sacro Cuore a Milano perché comprendeva dei corsi più specifici in questi ambiti. 


Tra la fine della triennale e l’inizio della magistrale ho fatto un primo stage per una società che si occupa di analisi tecnica applicata ai mercati finanziari e in particolare nel trading di commodity, ovvero il mercato delle materie prime. Si è trattata di un’esperienza formativa molto interessante perché mi ha permesso di capire quali meccanismi si celano dietro il mercato delle materie prime, ad esempio come vengono vendute o come si leggono i grafici… competenze necessarie per muoversi nel settore!


Dopo lo stage ho deciso di proseguire gli studi magistrali nello stesso ambito specializzandomi nel ramo Finance. Il mio obiettivo era quello di approfondire gli aspetti finanziari, bancari e assicurativi e questo tipo di percorso mi ha permesso di ottenere una formazione adeguata e trasversale per entrare nel mondo del lavoro. 


Come hai vissuto il “salto” dal mondo universitario a quello lavorativo e aziendale?

Ho percepito sin da subito la grande differenza tra l’approccio prettamente teorico legato al mondo universitario e quello pratico. Tuttavia, aver consolidato delle basi teoriche forti ha sicuramente agevolato questo passaggio. Comunque, il tempo mi ha aiutato ad accrescere ed affinare le mie competenze, come per esempio l’utilizzo di Excel e degli altri programmi del pacchetto Office. 


Hai avuto l’occasione di lavorare nel ramo finance, così come in quello banking - ora sei in Crédit Agricole Assicurazioni nel ruolo di Specialista Prodotti Rami Elementari, ti va di raccontarci di cosa si tratta? 

In qualità di Product Manager il mio compito è quello di creare e sviluppare il prodotto assicurativo, curando tutte le fasi di processo e lavorando a stretto contatto con altre funzioni aziendali: in particolare, si parte dalla creazione del concept di prodotto in collaborazione con i colleghi del Marketing, per poi procedere con tutte quelle attività che vanno dalla progettazione fino alla vendita. L’obiettivo è quello di generare business per la Compagnia, valutando il mercato e i diversi competitors, creando un prodotto che possa essere da un lato concorrenziale grazie a una strategia di pricing competitiva e dall’altro sempre più completo in termini di garanzie e prestazioni nei confronti del cliente.


Si tratta di un ruolo molto dinamico e le attività da svolgere sono svariate. Per questo è necessario essere flessibili ed avere la capacità di switchare da un argomento all’altro e da una call all’altra per far avanzare con rapidità le diverse fasi dei progetti. Tanto per darvi un’idea, la durata di un progetto varia in base alla sua complessità, in media, per un prodotto, ci vogliono circa dai 6 agli 8 mesi. 


C’è un progetto a cui hai preso parte che ricordi con soddisfazione e che ti piacerebbe condividere con la nostra community? 

Quando, due anni fa, sono entrato in Crédit Agricole Assicurazioni, il primo progetto di cui mi sono occupato è stato il restyling di un prodotto assicurativo per gli infortuni. 


Si è trattato di creare un nuovo prodotto che aveva come obiettivo quello di rispondere in maniera più precisa e completa alle nuove necessità e bisogni assicurativi ormai sempre più specifici dei clienti, oltre a renderlo più competitivo sul mercato. Pertanto, con il supporto del team e dei vari uffici coinvolti, abbiamo lavorato e realizzato un nuovo prodotto “Infortuni”, composto da nuove garanzie, una struttura più dinamica che permette una maggiore personalizzazione dell’offerta in base ai bisogni del cliente e allo stesso tempo più completo in termini di copertura.


È essenziale tenere in considerazione che il cliente non conosce in toto le dinamiche che regolano un prodotto, e spesso il suo driver principale è il premio. Per questo l’attività di formazione verso la rete distributiva che si occupa della vendita dei prodotti è fondamentale per comunicare al meglio le garanzie di ciascun prodotto presentato e offerto alla clientela.


Ne approfitto dell’occasione per condividere con la Community che è davvero importante conoscere i propri interlocutori e le figure con cui interfacciarsi per la realizzazione di un progetto. Inoltre, dovendo seguire come servizio anche gli aspetti di Project Management, un altro punto importante è la condivisione chiara e ben definita delle deadline da rispettare, in modo da monitorare e pianificare le attività al meglio per raggiungere l’obiettivo.


Che tipo di approccio consiglieresti di adottare a un neolaureato durante il primo mese di onboarding in azienda?

Prima di tutto, capire sempre bene le attività da svolgere e com’è strutturata la Compagnia, organizzare e pianificare i task nel rispetto delle diverse deadline è essenziale per avere sotto controllo tutte le attività. Approcciarsi all’ambiente di lavoro con entusiasmo, voglia di imparare e curiosità sono caratteristiche determinanti in un contesto dinamico come il nostro. Una soft skill importante per questo ruolo è avere una buona capacità di gestione dello stress in modo da affrontare gli imprevisti che si possono verificare all’ultimo momento. Niente panico! Un tempo di assestamento della nuova risorsa ed il tempo per permettere al team di trovare un proprio equilibrio sono fisiologici in questo processo. La chiave per il successo risiede proprio nel saper gestire le proprie emozioni a riguardo, programmare e capire come pianificare il lavoro.


Un altro consiglio è quello di interessarsi all’attualità e a quello che accade nel settore assicurativo, bisogna stare al passo con tecnologia e innovazione per poter guardare lontano e reagire tempestivamente con quello che accade sul mercato. Per questo motivo, oltre a partecipare a Webinar dedicati o incontri specifici di settore, sono iscritto ad alcune newsletter e magazine come “Insurtech”, “Insurance Trade” e “Assinews”.


Rispetto al rapporto tra settore assicurativo e innovazione, quali sono le sfide future a tuo avviso? 

L’Intelligenza Artificiale interessa senz’altro anche il mondo assicurativo e potrebbe migliorare alcuni processi consentendo di fornire ai clienti un prodotto più completo caratterizzato da un know-how sempre più elevato. Tuttavia, all’intelligenza artificiale deve essere comunque affiancato il controllo dell’uomo poiché vi è la necessità di comprendere la qualità del dato e la sua fruibilità ottenuto tramite AI.  

Sicuramente l’AI offre molte opportunità per accrescere l’efficienza e l’efficacia del sistema assicurativo ma dovrà essere regolamentata in maniera adeguata in modo da tutelarsi dai rischi ad essa connessi, rendendo più sicuro il mercato in cui si opera.