In questo appuntamento della rubrica “Essere Snam”, ascoltiamo la testimonianza di Amedeo Agosti, che dopo una laurea in Ingegneria dei Materiali e un Dottorato di Ricerca in Chimica, è entrato a far parte della direzione Decarbonization Projects di Snam.
Ciao Amedeo, di cosa ti occupi in Snam e qual è il tuo percorso?
Ciao! Sono entrato due anni fa in Snam nella Direzione Hydrogen, che l’anno scorso ha preso il nome di Decarbonization Projects. Faccio parte dell’area tecnica, dove seguo in modo trasversale le iniziative di ricerca, sviluppo e innovazione. In particolare, sono impegnato sui progetti con le università e le start-up, tra i quali occupa un posto di rilievo il programma Hydrogen Innovation Centre, ma anche nel supporto tecnico all’attività di Snam, come la collaborazione alla progettazione della Gigafactory De Nora.
In Snam ho trovato una certa stabilità dopo una lunga fase di formazione che mi ha permesso di fare esperienze in diverse parti del mondo: dopo la laurea in Ingegneria dei Materiali a Milano ho fatto la specialistica a Zurigo e Oxford. Sono poi approdato a Roma per uno stage in Terna e ho concluso un Dottorato di Ricerca in Chimica, finanziato da fondi europei, tra Bologna e Israele sulla produzione di idrogeno da energia solare. L’ultima esperienza prima di entrare in Snam è stata in un Centro di ricerca sull’idrogeno a Leuven (Belgio).
Qual è il progetto o la sfida vinta di cui sei più orgoglioso?
Sono molti i progetti che meriterebbero di essere citati: tra i più significativi per la mia crescita professionale, la collaborazione con De Nora per la Gigafactory che nascerà a Cernusco sul Naviglio. Si è trattato di un’esperienza molto intensa e soddisfacente, perché siamoriusciti a ottenere fondi europei per lo sviluppo del progetto.
Sono inoltre particolarmente orgoglioso di aver contributo alla vittoria della Centrale delle idee di Snaminnova, con un progetto riguardante il mondo del biometano e della cattura e stoccaggio di CO2 ,e al programma HyAccelerator, che ho seguito fin dall’inizio e che oggi è alla seconda fase della “Call4Startup”. Contribuire alla nascita delle tecnologie che abiliteranno l’utilizzo di un gas verde come l’idrogeno è emozionante.
Cosa metti di te nel tuo lavoro?
Sono una persona aperta e flessibile, sempre pronta a imparare dagli altri e a mettersi in gioco, queste sono le caratteristiche che ho fatto mie nel tempo e che ho imparato ad apprezzare, in particolar modo, durante le esperienze all’estero, in occasioni di contatto con contesti e culture diversi.
Mi reputo molto fortunato perché ho solo 31 anni e il lavoro che svolgo è quello che sognavo di fare, soprattutto in un settore strategico come quello energetico.
Cosa significa per te fare parte di Snam?
Snam è tante cose per me: è una scuola di vita, dove ho imparato che la diversità è un fattore di arricchimento. È sia un’opportunità professionale, perché oltre ad avere una visione a 360° sui progetti sto ampliando il mio bagaglio di know-how e conoscenza, sia motivo di orgoglio, perché mi fa sentire al centro di trasformazioni fondamentali per il futuro della nostra società.
Se desideri conoscere di più sulla nostra realtà e sulle nostre strategie, approfondisci qui!
In questo appuntamento della rubrica “Essere Snam”, ascoltiamo la testimonianza di Amedeo Agosti, che dopo una laurea in Ingegneria dei Materiali e un Dottorato di Ricerca in Chimica, è entrato a far parte della direzione Decarbonization Projects di Snam.
Ciao Amedeo, di cosa ti occupi in Snam e qual è il tuo percorso?
Ciao! Sono entrato due anni fa in Snam nella Direzione Hydrogen, che l’anno scorso ha preso il nome di Decarbonization Projects. Faccio parte dell’area tecnica, dove seguo in modo trasversale le iniziative di ricerca, sviluppo e innovazione. In particolare, sono impegnato sui progetti con le università e le start-up, tra i quali occupa un posto di rilievo il programma Hydrogen Innovation Centre, ma anche nel supporto tecnico all’attività di Snam, come la collaborazione alla progettazione della Gigafactory De Nora.
In Snam ho trovato una certa stabilità dopo una lunga fase di formazione che mi ha permesso di fare esperienze in diverse parti del mondo: dopo la laurea in Ingegneria dei Materiali a Milano ho fatto la specialistica a Zurigo e Oxford. Sono poi approdato a Roma per uno stage in Terna e ho concluso un Dottorato di Ricerca in Chimica, finanziato da fondi europei, tra Bologna e Israele sulla produzione di idrogeno da energia solare. L’ultima esperienza prima di entrare in Snam è stata in un Centro di ricerca sull’idrogeno a Leuven (Belgio).
Qual è il progetto o la sfida vinta di cui sei più orgoglioso?
Sono molti i progetti che meriterebbero di essere citati: tra i più significativi per la mia crescita professionale, la collaborazione con De Nora per la Gigafactory che nascerà a Cernusco sul Naviglio. Si è trattato di un’esperienza molto intensa e soddisfacente, perché siamoriusciti a ottenere fondi europei per lo sviluppo del progetto.
Sono inoltre particolarmente orgoglioso di aver contributo alla vittoria della Centrale delle idee di Snaminnova, con un progetto riguardante il mondo del biometano e della cattura e stoccaggio di CO2 ,e al programma HyAccelerator, che ho seguito fin dall’inizio e che oggi è alla seconda fase della “Call4Startup”. Contribuire alla nascita delle tecnologie che abiliteranno l’utilizzo di un gas verde come l’idrogeno è emozionante.
Cosa metti di te nel tuo lavoro?
Sono una persona aperta e flessibile, sempre pronta a imparare dagli altri e a mettersi in gioco, queste sono le caratteristiche che ho fatto mie nel tempo e che ho imparato ad apprezzare, in particolar modo, durante le esperienze all’estero, in occasioni di contatto con contesti e culture diversi.
Mi reputo molto fortunato perché ho solo 31 anni e il lavoro che svolgo è quello che sognavo di fare, soprattutto in un settore strategico come quello energetico.
Cosa significa per te fare parte di Snam?
Snam è tante cose per me: è una scuola di vita, dove ho imparato che la diversità è un fattore di arricchimento. È sia un’opportunità professionale, perché oltre ad avere una visione a 360° sui progetti sto ampliando il mio bagaglio di know-how e conoscenza, sia motivo di orgoglio, perché mi fa sentire al centro di trasformazioni fondamentali per il futuro della nostra società.
Se desideri conoscere di più sulla nostra realtà e sulle nostre strategie, approfondisci qui!