LIDL Italia

Pubblicato il 25 Aug 2023
Pubblicato il 25 Aug 2023
Prodotti… responsabili

Prodotti… responsabili


193 nazioni: è questo il numero di paesi membri dell’ONU che nel settembre 2015 hanno sottoscritto l’Agenda 2030, documento che sancisce un programma d’azione per garantire lo sviluppo sostenibile di persone e pianeta, grazie a 17 obiettivi da raggiungere entro in 2023. E se è vero che, come ormai tutti sappiamo, l’operato di ciascuno di noi è fondamentale a riguardo, inutile dire che quello delle grandi aziende lo è ancora di più. Proprio a loro è dedicato l’obiettivo numero 12 dell’Agenda, che accentua la necessità di assicurare un consumo sostenibile ai propri clienti grazie a metodi produttivi responsabili.

Per una realtà della Grande Distribuzione Organizzata, agire secondo questi standard è fondamentale. Ma a che progetti stiamo lavorando in Lidl Italia? Oggi te lo sveliamo presentandoti Alice ed Elisa, nostre colleghe del team CSR del nostro reparto Acquisti.

Elisa ci spiega che il loro principale focus è la riduzione dell’impatto che gli imballaggi di ogni nostro prodotto hanno sull’ambiente dal momento della loro produzione fino a quello dello smaltimento. Insomma, potremmo dire ci stiamo muovendo quanto più possibile verso il green packaging… ma quali possono essere dei materiali sostenibili che consentano di preservare al meglio i prodotti food?  Il cartone ondulato, che a contatto con frutta e verdura non ne provoca il deperimento; le OOho balls, bolle gelatinose ricavate dalle alghe marine che contengono al meglio i liquidi e sono commestibili; la pasta di cellulosa o ancora, il legno. Un’altra idea innovativa che può essere estesa anche ai prodotti non-food è quella di creare le confezioni a partire da prodotti riciclati o, per lo meno, di rendere le proprie confezioni riciclabili e amiche dell’ambiente.

Ovviamente, non è solo il packaging a rendere i prodotti sostenibili! Pensate a una mela: la confezione in cui la si acquista può essere green, ma se chi l’ha coltivata non è stato attento al tipo di concimi che ha utilizzato e a non sprecare l’acqua per annaffiarne l’albero, capite bene che il danno al pianeta è comunque avvenuto a monte della catena produttiva. Ipotizzate che lo stesso succeda nel campo in cui viene coltivato il grano contenuto nella farina della pasta che mangiate e aggiungeteci il fatto che nelle fasi di preparazione di questo composto non si sia prestata attenzione al rispetto dell’ambiente perché i macchinari utilizzati erano inquinanti: pensate alle conseguenze all’ennesima potenza di questo danno causato dalla creazione di questo prodotto… ed è così per ogni singolo prodotto alimentare e non che ogni giorno produciamo, acquistiamo o utilizziamo!

Per questa ragione, Alice ci ha spiegato che tra le altre attività che gestisce il suo team vi è anche quella di monitorare che le materie prime utilizzate per la produzione dei prodotti in vendita nei nostri store abbiano origine certificata. Per riuscire al meglio in ciò, e nelle altre azioni che gestisce in sincronia con Elisa, è fondamentale il prezioso confronto e lo scambio quotidiano, la pianificazione delle attività, il monitoraggio e l’aggiornamento con il nostro ufficio CSR.

Un operato fondamentale che, come evidenziato da Alice, sarebbe però nullo se tutti noi non ci informassimo nel momento in cui acquistiamo i nostri prodotti: le scelte d’acquisto possono davvero influenzare le pratiche produttive e, di conseguenza, il futuro del pianeta!

193 nazioni: è questo il numero di paesi membri dell’ONU che nel settembre 2015 hanno sottoscritto l’Agenda 2030, documento che sancisce un programma d’azione per garantire lo sviluppo sostenibile di persone e pianeta, grazie a 17 obiettivi da raggiungere entro in 2023. E se è vero che, come ormai tutti sappiamo, l’operato di ciascuno di noi è fondamentale a riguardo, inutile dire che quello delle grandi aziende lo è ancora di più. Proprio a loro è dedicato l’obiettivo numero 12 dell’Agenda, che accentua la necessità di assicurare un consumo sostenibile ai propri clienti grazie a metodi produttivi responsabili.

Per una realtà della Grande Distribuzione Organizzata, agire secondo questi standard è fondamentale. Ma a che progetti stiamo lavorando in Lidl Italia? Oggi te lo sveliamo presentandoti Alice ed Elisa, nostre colleghe del team CSR del nostro reparto Acquisti.

Elisa ci spiega che il loro principale focus è la riduzione dell’impatto che gli imballaggi di ogni nostro prodotto hanno sull’ambiente dal momento della loro produzione fino a quello dello smaltimento. Insomma, potremmo dire ci stiamo muovendo quanto più possibile verso il green packaging… ma quali possono essere dei materiali sostenibili che consentano di preservare al meglio i prodotti food?  Il cartone ondulato, che a contatto con frutta e verdura non ne provoca il deperimento; le OOho balls, bolle gelatinose ricavate dalle alghe marine che contengono al meglio i liquidi e sono commestibili; la pasta di cellulosa o ancora, il legno. Un’altra idea innovativa che può essere estesa anche ai prodotti non-food è quella di creare le confezioni a partire da prodotti riciclati o, per lo meno, di rendere le proprie confezioni riciclabili e amiche dell’ambiente.

Ovviamente, non è solo il packaging a rendere i prodotti sostenibili! Pensate a una mela: la confezione in cui la si acquista può essere green, ma se chi l’ha coltivata non è stato attento al tipo di concimi che ha utilizzato e a non sprecare l’acqua per annaffiarne l’albero, capite bene che il danno al pianeta è comunque avvenuto a monte della catena produttiva. Ipotizzate che lo stesso succeda nel campo in cui viene coltivato il grano contenuto nella farina della pasta che mangiate e aggiungeteci il fatto che nelle fasi di preparazione di questo composto non si sia prestata attenzione al rispetto dell’ambiente perché i macchinari utilizzati erano inquinanti: pensate alle conseguenze all’ennesima potenza di questo danno causato dalla creazione di questo prodotto… ed è così per ogni singolo prodotto alimentare e non che ogni giorno produciamo, acquistiamo o utilizziamo!

Per questa ragione, Alice ci ha spiegato che tra le altre attività che gestisce il suo team vi è anche quella di monitorare che le materie prime utilizzate per la produzione dei prodotti in vendita nei nostri store abbiano origine certificata. Per riuscire al meglio in ciò, e nelle altre azioni che gestisce in sincronia con Elisa, è fondamentale il prezioso confronto e lo scambio quotidiano, la pianificazione delle attività, il monitoraggio e l’aggiornamento con il nostro ufficio CSR.

Un operato fondamentale che, come evidenziato da Alice, sarebbe però nullo se tutti noi non ci informassimo nel momento in cui acquistiamo i nostri prodotti: le scelte d’acquisto possono davvero influenzare le pratiche produttive e, di conseguenza, il futuro del pianeta!