Oggi incontriamo Daniele Cannuci, Privacy Officer, in Crédit Agricole Vita. Insieme a lui esploreremo l’importanza del suo ruolo per il trattamento dei dati in azienda e perché la curiosità e la formazione continua sono elementi indispensabili per svolgere questa professione.
1. Ciao Daniele, iniziamo con alcune domande semplici. Allora, hai iniziato il tuo percorso accademico presso l'Università dell'Insubria. Qual è stata la facoltà che hai scelto e perché?
Ho scelto di studiare Economia in triennale e successivamente ho proseguito con la magistrale in Economia e Diritto di Impresa, con una specializzazione nell'ambito finanziario e bancario.
Dopo sei mesi dalla laurea sono entrato a far parte di Ca Vita e da circa tre anni lavoro nell’Ufficio Data Protection, ruolo per il quale sono stato formato tramite Master e formazione individuale.
2. Che ruolo ricopri e quali sono le principali mansioni che svolgi?
In quanto Privacy Officer il mio compito principale è garantire la conformità alla normativa riguardante la protezione dei dati personali, al Regolamento Generale sulla Protezione dei dati personali, il “GDPR”.
Il mio team si occupa di gestire i registri dei trattamenti dei dati, rispondere alle richieste degli interessati e assicurare la conformità dei trattamenti dei dati riguardanti i dipendenti. Inoltre, offriamo supporto alle unità di business per garantire la conformità operativa su tutti i processi aziendali coinvolti da trattamenti di dati personali.
Ad esempio, ci assicuriamo che le azioni di marketing siano programmate in conformità alla normativa.
Si tratta di attività che sicuramente richiedono capacità di comunicare in maniera chiara e trasparente con i colleghi, poiché è fondamentale spiegare le ragioni di determinate scelte e, se necessario, bloccare iniziative che non rispettano la normativa.
3. Quali sono le skill principali che un neolaureato dovrebbe acquisire per lavorare in questo ambito?
Le competenze giuridiche sono ovviamente indispensabili. Nel mio caso, provenendo da un percorso di studi economico, ho approfondito le competenze acquisite già durante il percorso di studi tramite master specialistici, con il supporto dei colleghi “senior”, che mi hanno formato nel continuo e, come dicevo sopra, grazie allo studio personale.
Sicuramente skill fondamentali per svolgere al meglio la propria funzione sono la proattività e l’autonomia nell’approfondire ed analizzare il quadro normativo costantemente in evoluzione.
Ovviamente per intraprendere un primo percorso in azienda non bisogna sottovalutare le competenze informatiche, come ad esempio l’uso di Excel.
4. Qual è stato il progetto che ti ha appassionato di più nel corso degli anni, ma che allo stesso tempo ti ha presentato diverse sfide?
Il progetto che mi ha appassionato di più nel corso degli anni è stato quello riguardante ricorrente dei database aziendali. Questa sfida è emersa a causa delle disposizioni del GDPR, che vietano la conservazione dei dati una volta terminata la finalità per cui sono stati raccolti. Il progetto è stato impegnativo, estendendosi per diversi anni e coinvolgendo diverse persone.
Poiché intervenire sui sistemi è un’attività sensibile è fondamentale procedere con prudenza per evitare potenziali danni.
Quando si affrontano progetti di questo tipo, è fondamentale saper comunicare con i colleghi ed i responsabili di progetto e dettagliare in modo efficace le ragioni delle nostre azioni. Presentare in maniera chiara un quadro completo, sintetizzato e formalizzato è di vitale importanza per consentire ai colleghi di prendere decisioni informate.
Inoltre, l'ascolto attento delle diverse prospettive favorisce la comprensione reciproca e contribuisce a creare un ambiente di collaborazione.
5. Quali consigli daresti a un giovane vuole intraprendere una carriera in questo settore?
Se si è alla ricerca di una posizione come Privacy Officer nel settore assicurativo, il mio consiglio è quello di sviluppare competenze solide sia nel campo economico sia giuridico. Questo darà una buona base per affrontare le sfide specifiche del ruolo.
Inoltre, è importante avere una forte motivazione a formarsi continuamente. La normativa è in costante evoluzione, quindi è essenziale rimanere aggiornati e adattarsi ai cambiamenti. I colleghi più esperti possono offrire formazione e orientamento, ma è anche importante dimostrare curiosità e un interesse attivo nel miglioramento delle proprie competenze.
6. Quale aspetto ti entusiasma maggiormente del tuo lavoro?
Quello che mi entusiasma maggiormente è la mancanza di ripetitività nelle attività che svolgo. La“routine” rappresenta una parte minoritaria delle mia attività poiché sono costantemente coinvolto in tematiche progettuali e analisi sempre diverse.
Questo mi offre l'opportunità di cimentarmi in situazioni differenti rendendo il mio lavoro stimolante e lontano dalla monotonia.
Affrontare sfide sempre nuove mi permette di continuare ad imparare e crescere professionalmente.
Oggi incontriamo Daniele Cannuci, Privacy Officer, in Crédit Agricole Vita. Insieme a lui esploreremo l’importanza del suo ruolo per il trattamento dei dati in azienda e perché la curiosità e la formazione continua sono elementi indispensabili per svolgere questa professione.
1. Ciao Daniele, iniziamo con alcune domande semplici. Allora, hai iniziato il tuo percorso accademico presso l'Università dell'Insubria. Qual è stata la facoltà che hai scelto e perché?
Ho scelto di studiare Economia in triennale e successivamente ho proseguito con la magistrale in Economia e Diritto di Impresa, con una specializzazione nell'ambito finanziario e bancario.
Dopo sei mesi dalla laurea sono entrato a far parte di Ca Vita e da circa tre anni lavoro nell’Ufficio Data Protection, ruolo per il quale sono stato formato tramite Master e formazione individuale.
2. Che ruolo ricopri e quali sono le principali mansioni che svolgi?
In quanto Privacy Officer il mio compito principale è garantire la conformità alla normativa riguardante la protezione dei dati personali, al Regolamento Generale sulla Protezione dei dati personali, il “GDPR”.
Il mio team si occupa di gestire i registri dei trattamenti dei dati, rispondere alle richieste degli interessati e assicurare la conformità dei trattamenti dei dati riguardanti i dipendenti. Inoltre, offriamo supporto alle unità di business per garantire la conformità operativa su tutti i processi aziendali coinvolti da trattamenti di dati personali.
Ad esempio, ci assicuriamo che le azioni di marketing siano programmate in conformità alla normativa.
Si tratta di attività che sicuramente richiedono capacità di comunicare in maniera chiara e trasparente con i colleghi, poiché è fondamentale spiegare le ragioni di determinate scelte e, se necessario, bloccare iniziative che non rispettano la normativa.
3. Quali sono le skill principali che un neolaureato dovrebbe acquisire per lavorare in questo ambito?
Le competenze giuridiche sono ovviamente indispensabili. Nel mio caso, provenendo da un percorso di studi economico, ho approfondito le competenze acquisite già durante il percorso di studi tramite master specialistici, con il supporto dei colleghi “senior”, che mi hanno formato nel continuo e, come dicevo sopra, grazie allo studio personale.
Sicuramente skill fondamentali per svolgere al meglio la propria funzione sono la proattività e l’autonomia nell’approfondire ed analizzare il quadro normativo costantemente in evoluzione.
Ovviamente per intraprendere un primo percorso in azienda non bisogna sottovalutare le competenze informatiche, come ad esempio l’uso di Excel.
4. Qual è stato il progetto che ti ha appassionato di più nel corso degli anni, ma che allo stesso tempo ti ha presentato diverse sfide?
Il progetto che mi ha appassionato di più nel corso degli anni è stato quello riguardante ricorrente dei database aziendali. Questa sfida è emersa a causa delle disposizioni del GDPR, che vietano la conservazione dei dati una volta terminata la finalità per cui sono stati raccolti. Il progetto è stato impegnativo, estendendosi per diversi anni e coinvolgendo diverse persone.
Poiché intervenire sui sistemi è un’attività sensibile è fondamentale procedere con prudenza per evitare potenziali danni.
Quando si affrontano progetti di questo tipo, è fondamentale saper comunicare con i colleghi ed i responsabili di progetto e dettagliare in modo efficace le ragioni delle nostre azioni. Presentare in maniera chiara un quadro completo, sintetizzato e formalizzato è di vitale importanza per consentire ai colleghi di prendere decisioni informate.
Inoltre, l'ascolto attento delle diverse prospettive favorisce la comprensione reciproca e contribuisce a creare un ambiente di collaborazione.
5. Quali consigli daresti a un giovane vuole intraprendere una carriera in questo settore?
Se si è alla ricerca di una posizione come Privacy Officer nel settore assicurativo, il mio consiglio è quello di sviluppare competenze solide sia nel campo economico sia giuridico. Questo darà una buona base per affrontare le sfide specifiche del ruolo.
Inoltre, è importante avere una forte motivazione a formarsi continuamente. La normativa è in costante evoluzione, quindi è essenziale rimanere aggiornati e adattarsi ai cambiamenti. I colleghi più esperti possono offrire formazione e orientamento, ma è anche importante dimostrare curiosità e un interesse attivo nel miglioramento delle proprie competenze.
6. Quale aspetto ti entusiasma maggiormente del tuo lavoro?
Quello che mi entusiasma maggiormente è la mancanza di ripetitività nelle attività che svolgo. La“routine” rappresenta una parte minoritaria delle mia attività poiché sono costantemente coinvolto in tematiche progettuali e analisi sempre diverse.
Questo mi offre l'opportunità di cimentarmi in situazioni differenti rendendo il mio lavoro stimolante e lontano dalla monotonia.
Affrontare sfide sempre nuove mi permette di continuare ad imparare e crescere professionalmente.