Curiosità e passione per l’informatica sono i principali driver che hanno fatto incontrare Luca Ponzio e il mondo dei dati, un percorso in continua crescita che lo ha portato ad entrare nella realtà di Advant.
Insieme a Luca scopriamo quali sono le skill indispensabili per un Data&AI Consultant ed i suoi consigli!
1) Ciao Luca, ci racconti un po’ il tuo percorso accademico e come questo ti ha aiutato ad entrare in un’azienda come Advant?
Prima Salerno e poi Pisa sono state le mie case, i miei riferimenti, i miei punti di partenza. Presso l’Università degli Studi di Salerno mi sono formato ed ho accresciuto tutte le mie conoscenze in ambito economico, conseguendo la laurea triennale in Economia e Management. La curiosità e la naturale passione per l’informatica mi ha fatto conoscere il mondo dei dati, tanto da intraprendere il percorso di laurea magistrale in Data Science & Business Informatics presso l’Università di Pisa.
Con l’obiettivo di individuare un’Azienda che potesse supportare la mia crescita personale e professionale, sottoposi la mia candidatura ad Advant per la partecipazione ad un progetto formativo in ambito Business Analytics. Cosicché, ho avuto la possibilità di sviluppare il mio progetto di tesi con ottimi risultati, ma soprattutto ho avuto l’occasione di confrontarmi con un ambiente lavorativo dinamico e stimolante.
2) Hai accennato le modalità con cui sei entrato in Advant, ma come si è svolto il processo di selezione e formazione?
Il mio colloquio si è svolto in pieno confinamento e come vedremo più avanti, Advant ha saputo rapidamente adeguarsi ai tempi e le esigenze, trasformando le modalità di esecuzione della selezione che, da allora, sono 100% da remoto.
Dopo la mia candidatura, quindi, sono stato invitato al colloquio online, dove oltre al personale HR, ho avuto modo di incontrare anche il manager di Business Unit, con il quale è stato possibile approfondire la tipologia dei progetti in corso e in previsione.
Nel complesso abbiamo affrontato due macroaree: quella umana con le presentazioni reciproche e di definizione degli obiettivi, e quella tecnica con la verifica delle mie competenze e l’esecuzione di un test logico-attitudinale.
La formazione in Advant è uno dei maggiori punti di forza, specialmente per chi intraprende il percorso dal tirocinio. L’azienda investe sulle new entry con oltre mille ore di formazione durante il primo semestre, attraverso l’accesso immediato ai materiali ed agli eventi formativi nelle Academy di ogni Business Unit.
È inoltre degno di nota che Advant mi ha permesso in poco tempo di mettere a frutto la mia passione per la tecnologia e per la didattica, dandomi l’opportunità di essere inserito come docente all’interno del programma di formazione erogato dall’azienda verso le proprie risorse.
3) In poco tempo la tua carriera è decollata e hai ottenuto sempre più responsabilità, ci sveli quali sono le skill indispensabili per ricoprire il tuo ruolo? E le prospettive di crescita e carriera collegate ad esso?
Esiste un’ampia gamma di competenze associate al ruolo del Data&AI Consultant, ma a parer mio potrebbe essere riassunta in cinque punti essenziali.
Curiosità, ovvero semplicemente la voglia di imparare. Le persone curiose solitamente cercano nuove sfide ed esperienze, grazie alle quali si crea nuova conoscenza.
Il fatto stesso che il lettore sia qui a leggere questa intervista, in questo momento, dimostra curiosità e apre a possibilità.
Capacità analitiche. Una mentalità analitica implica la capacità identificare e definire un problema, per poi risolverlo utilizzando i dati in modo organizzato, passo dopo passo.
Comunicazione. Non possono poi sicuramente mancare doti comunicative: non è infatti sufficiente elaborare dati, bensì è necessario tradurli in informazioni comprensibili ai diversi settori dell’azienda affinché generino valore aggiunto.
Team working. Un Data&AI Consultant deve riconoscere l’importanza del lavoro di squadra e collaborare efficacemente con i propri colleghi e/o clienti.
Adattabilità. Si tratta di una delle competenze trasversali più ricercate da un Data&AI Consultant. L’elevata accelerazione dell’innovazione tecnologica spinge i professionisti a adattarsi rapidamente alle ultime tecnologie.
Il miglioramento continuo di queste skill può costituire un’importante “cassetta degli attrezzi” per tutta la carriera professionale, la quale può essere caratterizzata da prospettive di crescita tecniche e manageriali.
4) Siamo certi che il tuo sia un lavoro in continua evoluzione, ma cosa significa essere un Data&AI Consultant? Esiste una giornata tipo?
Un Data&AI Consultant è una figura professionale che aiuta le aziende clienti ad ottenere il massimo rendimento dall’elevata mole di dati generata ogni giorno.
Infatti, oltre alle skill precedentemente descritte, un bravo Data&AI Consultant deve possedere una serie di competenze informatiche e deve rimanere costantemente aggiornato sulle ultime novità tecnologiche, ad esempio frequentando specifici corsi di aggiornamento professionale. Inoltre, come tutti i professionisti che lavorano nel campo della consulenza, è essenziale che un Data&AI Consultant curi particolarmente le relazioni con i propri clienti. Buoni rapporti ed una comunicazione chiara sono fondamentali sia per la riuscita dei progetti che per coltivare future nuove collaborazioni.
Non esiste una vera e propria “giornata tipo" per un consulente informatico: si tratta di un lavoro estremamente dinamico ed in continuo cambiamento. Per questa ragione, mi piacerebbe descrivere piuttosto un “ciclo tipo”.
Nell’arco di una giornata un Data&AI Consultant si può occupare di:
■■■■ 20% Public Relations - Costruire e mantenere buone relazioni con i committenti
■■■■ 20% Growth - Studiare e formarsi in modo continuo
■■■■ 20% Development - Sviluppare e implementare le attività
■■ 10% Meeting - Definire con i clienti le attività di sviluppo
■■ 10% Team work - Lavorare in team con i propri colleghi
■■ 10% Improving - Proporre soluzione tecnologiche innovative
■ 5% Debriefing - Allinearsi con il proprio responsabile
■ 5% Teaching - Erogare formazione
5) Negli ultimi due anni abbiamo vissuto una transizione delle modalità di lavoro, come ha reagito l’azienda a riguardo? Quali sono state le tue esperienze?
È ormai noto come lo Smart Working abbia giocoforza invaso la nostra quotidianità lavorativa, trasformandola. Anzi, rivoluzionandola!
Advant è prontamente riuscita a aderire a questo nuovo paradigma di esecuzione, organizzazione, gestione e valutazione del lavoro, generando un'ottimizzazione sotto ogni aspetto.
Pertanto, la mia esperienza in Advant è cominciata "full smart working".
Alla lunga, ed inevitabilmente, alcuni aspetti della vita lavorativa (leggasi quale esempio non esaustivo i rapporti umani tra colleghi) hanno cominciato a far sentire la loro mancanza.
Appena mi è stato possibile ho preferito abbandonare la tipologia di lavoro in remoto.
A distanza di tempo posso affermare che un approccio misto all'attività da me svolta possa essere la soluzione ottimale.
6) Prima di salutarci, quale consiglio daresti ad uno studente o neolaureato che desidera intraprendere un percorso consulenziale nell’ambito delle Business Analytics?
Ammesso che un ragazzo di 26 anni con poco meno di 2 anni di esperienza come me, abbia i requisiti per dare consigli, comincerei con il chiedergli: “Perché hai scelto di diventare Business Analytics Consultant? Se lo fai perché adori la materia e speri di passare tutta la tua attività nella penombra della tua stanza, ad amoreggiare col tuo monitor ed il tuo mouse, allora sei in ritardo di dieci anni.”
Il mondo del lavoro è così proiettato verso la trasformazione digitale che l’esperto di informatica non è più il cosiddetto “topo da scrivania”, ma è un vero e proprio consulente “attivo” che si confronta con continui nuovi aspetti relazionali.
Per cui, si tratta di una professione dinamica, versatile e che stimola a crescere e ad aggiornarsi continuamente sul piano tecnico/tecnologico, e allo stesso tempo favorisce lo sviluppo delle proprie capacità interpersonali.
Tutto questo, quindi, ha unito le due cose: il piacere per la materia ed il doversi cimentare in aspetti relazionali e umani che nell’immaginario comune non sono attribuiti ad un esperto informatico.
In buona sostanza, se proprio dovessi riassumere la mia riflessione in una breve raccomandazione, immagino una scena tipo: il mio braccio che cinge le spalle del fortunato, breve passeggiata, ed io che, con tono fraterno dico: “Ascolta, questo è un lavoro che tirerà fuori la tua personalità e le tue capacità relazionali. Se intendi tenerle nascoste, o se in qualche modo ciò ti spaventa, comincia a pensare ad altro…”
Curiosità e passione per l’informatica sono i principali driver che hanno fatto incontrare Luca Ponzio e il mondo dei dati, un percorso in continua crescita che lo ha portato ad entrare nella realtà di Advant.
Insieme a Luca scopriamo quali sono le skill indispensabili per un Data&AI Consultant ed i suoi consigli!
1) Ciao Luca, ci racconti un po’ il tuo percorso accademico e come questo ti ha aiutato ad entrare in un’azienda come Advant?
Prima Salerno e poi Pisa sono state le mie case, i miei riferimenti, i miei punti di partenza. Presso l’Università degli Studi di Salerno mi sono formato ed ho accresciuto tutte le mie conoscenze in ambito economico, conseguendo la laurea triennale in Economia e Management. La curiosità e la naturale passione per l’informatica mi ha fatto conoscere il mondo dei dati, tanto da intraprendere il percorso di laurea magistrale in Data Science & Business Informatics presso l’Università di Pisa.
Con l’obiettivo di individuare un’Azienda che potesse supportare la mia crescita personale e professionale, sottoposi la mia candidatura ad Advant per la partecipazione ad un progetto formativo in ambito Business Analytics. Cosicché, ho avuto la possibilità di sviluppare il mio progetto di tesi con ottimi risultati, ma soprattutto ho avuto l’occasione di confrontarmi con un ambiente lavorativo dinamico e stimolante.
2) Hai accennato le modalità con cui sei entrato in Advant, ma come si è svolto il processo di selezione e formazione?
Il mio colloquio si è svolto in pieno confinamento e come vedremo più avanti, Advant ha saputo rapidamente adeguarsi ai tempi e le esigenze, trasformando le modalità di esecuzione della selezione che, da allora, sono 100% da remoto.
Dopo la mia candidatura, quindi, sono stato invitato al colloquio online, dove oltre al personale HR, ho avuto modo di incontrare anche il manager di Business Unit, con il quale è stato possibile approfondire la tipologia dei progetti in corso e in previsione.
Nel complesso abbiamo affrontato due macroaree: quella umana con le presentazioni reciproche e di definizione degli obiettivi, e quella tecnica con la verifica delle mie competenze e l’esecuzione di un test logico-attitudinale.
La formazione in Advant è uno dei maggiori punti di forza, specialmente per chi intraprende il percorso dal tirocinio. L’azienda investe sulle new entry con oltre mille ore di formazione durante il primo semestre, attraverso l’accesso immediato ai materiali ed agli eventi formativi nelle Academy di ogni Business Unit.
È inoltre degno di nota che Advant mi ha permesso in poco tempo di mettere a frutto la mia passione per la tecnologia e per la didattica, dandomi l’opportunità di essere inserito come docente all’interno del programma di formazione erogato dall’azienda verso le proprie risorse.
3) In poco tempo la tua carriera è decollata e hai ottenuto sempre più responsabilità, ci sveli quali sono le skill indispensabili per ricoprire il tuo ruolo? E le prospettive di crescita e carriera collegate ad esso?
Esiste un’ampia gamma di competenze associate al ruolo del Data&AI Consultant, ma a parer mio potrebbe essere riassunta in cinque punti essenziali.
Curiosità, ovvero semplicemente la voglia di imparare. Le persone curiose solitamente cercano nuove sfide ed esperienze, grazie alle quali si crea nuova conoscenza.
Il fatto stesso che il lettore sia qui a leggere questa intervista, in questo momento, dimostra curiosità e apre a possibilità.
Capacità analitiche. Una mentalità analitica implica la capacità identificare e definire un problema, per poi risolverlo utilizzando i dati in modo organizzato, passo dopo passo.
Comunicazione. Non possono poi sicuramente mancare doti comunicative: non è infatti sufficiente elaborare dati, bensì è necessario tradurli in informazioni comprensibili ai diversi settori dell’azienda affinché generino valore aggiunto.
Team working. Un Data&AI Consultant deve riconoscere l’importanza del lavoro di squadra e collaborare efficacemente con i propri colleghi e/o clienti.
Adattabilità. Si tratta di una delle competenze trasversali più ricercate da un Data&AI Consultant. L’elevata accelerazione dell’innovazione tecnologica spinge i professionisti a adattarsi rapidamente alle ultime tecnologie.
Il miglioramento continuo di queste skill può costituire un’importante “cassetta degli attrezzi” per tutta la carriera professionale, la quale può essere caratterizzata da prospettive di crescita tecniche e manageriali.
4) Siamo certi che il tuo sia un lavoro in continua evoluzione, ma cosa significa essere un Data&AI Consultant? Esiste una giornata tipo?
Un Data&AI Consultant è una figura professionale che aiuta le aziende clienti ad ottenere il massimo rendimento dall’elevata mole di dati generata ogni giorno.
Infatti, oltre alle skill precedentemente descritte, un bravo Data&AI Consultant deve possedere una serie di competenze informatiche e deve rimanere costantemente aggiornato sulle ultime novità tecnologiche, ad esempio frequentando specifici corsi di aggiornamento professionale. Inoltre, come tutti i professionisti che lavorano nel campo della consulenza, è essenziale che un Data&AI Consultant curi particolarmente le relazioni con i propri clienti. Buoni rapporti ed una comunicazione chiara sono fondamentali sia per la riuscita dei progetti che per coltivare future nuove collaborazioni.
Non esiste una vera e propria “giornata tipo" per un consulente informatico: si tratta di un lavoro estremamente dinamico ed in continuo cambiamento. Per questa ragione, mi piacerebbe descrivere piuttosto un “ciclo tipo”.
Nell’arco di una giornata un Data&AI Consultant si può occupare di:
■■■■ 20% Public Relations - Costruire e mantenere buone relazioni con i committenti
■■■■ 20% Growth - Studiare e formarsi in modo continuo
■■■■ 20% Development - Sviluppare e implementare le attività
■■ 10% Meeting - Definire con i clienti le attività di sviluppo
■■ 10% Team work - Lavorare in team con i propri colleghi
■■ 10% Improving - Proporre soluzione tecnologiche innovative
■ 5% Debriefing - Allinearsi con il proprio responsabile
■ 5% Teaching - Erogare formazione
5) Negli ultimi due anni abbiamo vissuto una transizione delle modalità di lavoro, come ha reagito l’azienda a riguardo? Quali sono state le tue esperienze?
È ormai noto come lo Smart Working abbia giocoforza invaso la nostra quotidianità lavorativa, trasformandola. Anzi, rivoluzionandola!
Advant è prontamente riuscita a aderire a questo nuovo paradigma di esecuzione, organizzazione, gestione e valutazione del lavoro, generando un'ottimizzazione sotto ogni aspetto.
Pertanto, la mia esperienza in Advant è cominciata "full smart working".
Alla lunga, ed inevitabilmente, alcuni aspetti della vita lavorativa (leggasi quale esempio non esaustivo i rapporti umani tra colleghi) hanno cominciato a far sentire la loro mancanza.
Appena mi è stato possibile ho preferito abbandonare la tipologia di lavoro in remoto.
A distanza di tempo posso affermare che un approccio misto all'attività da me svolta possa essere la soluzione ottimale.
6) Prima di salutarci, quale consiglio daresti ad uno studente o neolaureato che desidera intraprendere un percorso consulenziale nell’ambito delle Business Analytics?
Ammesso che un ragazzo di 26 anni con poco meno di 2 anni di esperienza come me, abbia i requisiti per dare consigli, comincerei con il chiedergli: “Perché hai scelto di diventare Business Analytics Consultant? Se lo fai perché adori la materia e speri di passare tutta la tua attività nella penombra della tua stanza, ad amoreggiare col tuo monitor ed il tuo mouse, allora sei in ritardo di dieci anni.”
Il mondo del lavoro è così proiettato verso la trasformazione digitale che l’esperto di informatica non è più il cosiddetto “topo da scrivania”, ma è un vero e proprio consulente “attivo” che si confronta con continui nuovi aspetti relazionali.
Per cui, si tratta di una professione dinamica, versatile e che stimola a crescere e ad aggiornarsi continuamente sul piano tecnico/tecnologico, e allo stesso tempo favorisce lo sviluppo delle proprie capacità interpersonali.
Tutto questo, quindi, ha unito le due cose: il piacere per la materia ed il doversi cimentare in aspetti relazionali e umani che nell’immaginario comune non sono attribuiti ad un esperto informatico.
In buona sostanza, se proprio dovessi riassumere la mia riflessione in una breve raccomandazione, immagino una scena tipo: il mio braccio che cinge le spalle del fortunato, breve passeggiata, ed io che, con tono fraterno dico: “Ascolta, questo è un lavoro che tirerà fuori la tua personalità e le tue capacità relazionali. Se intendi tenerle nascoste, o se in qualche modo ciò ti spaventa, comincia a pensare ad altro…”