Come forse saprai, il nostro team Recruiting & Employer Branding opera dal nostro Head Quarter di Arcole (VR). A livello locale, siamo poi supportati da un gruppo di colleghi e colleghe che lavorano presso le nostre 10 Sedi Regionali. Ma chi è alla guida della squadra che individua i migliori talenti sul mercato e li porta a bordo della nostra squadra? Chiara Pecchio, dallo scorso marzo nostra Responsabile Nazionale! Conosciamola meglio
“Chiara, sei da poco diventata Responsabile Recruiting & Employer Branding in Lidl Italia. Cosa hai provato quando lo hai scoperto e cosa ti aspetti da questa nuova sfida professionale?”
«Beh, inizialmente sono rimasta molto sorpresa: era qualcosa che non mi aspettavo, ma è stata una notizia che ho colto con piacere ed orgoglio. Ho sempre cercato di dare il massimo in termini di competenze e di contributo personale. Per me questa proposta è stata un riconoscimento di questo investimento: vedere che i miei superiori avessero riconosciuto questi sforzi è stato sicuramente un momento di grande soddisfazione. Ora mi aspetto di fare bene in questo nuovo ruolo e di continuare ad arricchire il mio bagaglio di competenze professionali. Mi auguro di poter dare lo stesso livello di qualità sul lavoro e nella relazione con le persone che ho sempre dato finora in azienda».
“Come è cambiata la tua vita in queste ultime settimane?”
«La parola chiave di queste ultime settimane è organizzazione. Organizzazione sia rispetto alla gestione delle attività del ruolo vero e proprio, che rispetto al bilanciamento tra la mia vita professionale con la mia vita personale. Ho deciso di continuare a vivere a Milano nonostante questa nuova posizione abbia come sede il nostro Head Quarter di Arcole. In questi ultimi giorni ho quindi rivisto le mie abitudini e cercato il modo attraverso cui non togliere nulla né al mio nuovo ruolo, né alla mia famiglia».
"Grazie al progetto Women in Lidl negli scorsi mesi abbiamo dato voce ad alcune delle donne che ogni giorno contribuiscono al corretto funzionamento della nostra azienda. E tu, cosa ricordi del tuo primo colloquio in Lidl Italia e del tuo percorso di donna in carriera nella nostra azienda?”
«Devo dire che ho quel primo colloquio molto chiaro. Era il 2015 e ci trovavamo al piano terra degli uffici dell’HQ di Arcole. Da subito ho avuto l’impressione di essere arrivata in un'azienda molto strutturata e bene organizzata. Il ricordo più forte è la grande attenzione che ho percepito verso le persone fin dalla prima fase della selezione. Questo mi ha portata a dire che stavo facendo la scelta giusta ed ero nel posto adatto per impostare il mio futuro professionale. Dopo un percorso di 9 anni in consulenza, sono così entrata in Lidl Italia come Training & Recruiting Manager della Sede Regionale di Biandrate. Grazie al mio precedente lavoro ero consapevole delle competenze che avevo sviluppato nell’ambito della formazione e dello sviluppo del personale. La realtà aziendale in cui mi trovavo mi era invece totalmente nuova. Non avevo mai vissuto direttamente a lungo termine le dinamiche di un’azienda della Grande Distribuzione Organizzata e dovevo capire il nuovo ruolo di consulente interno. Il mio percorso in Lidl Italia è perciò stato sicuramente un percorso di crescita professionale, ma, soprattutto, personale».
“Cosa ti manca di più del tuo precedente ruolo di Training & Recruiting Manager?”
«Sicuramente la dimensione della formazione in aula, aspetto della mia professionalità che ha caratterizzato fin dall'inizio il mio lavoro in consulenza. Probabilmente, quello che più mi manca, però, sono le persone che ho conosciuto nel mio ruolo precedente: nei sei anni a Biandrate mi sono confrontata con colleghi e colleghe che mi hanno accompagnata nel mio percorso di crescita e di lavoro quotidiano. Se ripenso a questi anni ci sono tanti bei ricordi, dai momenti condivisi con gli altri Training & Recruiting Manager, agli scambi sui progetti portati avanti insieme. Il più bel ricordo sono insomma proprio le persone: ogni attimo di lavoro è caratterizzato da chi in quel momento ha condiviso con me quel progetto, quell'attività, quel colloquio. Tutti loro hanno lasciato in me qualcosa e spero anch'io di aver lasciato in loro qualcosa di buono».
“Negli anni hai avuto modo di incontrare studenti e neolaureati a Career Day, testimonianze aziendali ed incontri nelle Business School. Li hai supportati ed aiutati ad avviare la loro carriera. E tu, se ti fosse data la possibilità di parlare alla Chiara del passato, che consiglio professionale le daresti?”
«Le consiglierei di seguire i suoi sogni e di dare il massimo, sempre con passione, determinazione e resilienza. È importante che si metta sempre in gioco, che sia autentica sia nel mostrare quelli che sono i punti di forza, sia quelli che sono i suoi punti di debolezza».
“Ed ora, parliamo di te. Dal tuo profilo LinkedIn sappiamo che ami la lettura ed il mare. Abbiamo anche scoperto che hai trasformato la tua passione per la vela in un modo per aiutare il prossimo. Ti andrebbe di raccontarci di questo progetto e di consigliaci qualche buon libro?”
«In LinkedIn ho provato ad esprimere i miei gusti sperando che oltre all'aspetto professionale potesse emergere la vera me. La barca a vela e la lettura sono due grandi passioni. L’associazione di cui parlo nel mio profilo è nata quasi per gioco con alcuni amici. Si tratta di un'associazione di volontariato che si propone di organizzare eventi legati al mondo della vela per raccogliere fondi per sovvenzionare attività benefiche sempre legate al mondo della vela. A causa del Covid, l'ultimo evento è stato nel 2019, ma speriamo di poter ripartire presto e continuare a dare il nostro contributo da questo punto di vista. Per quanto riguarda invece i libri, vi consiglio "Intelligenza Emotiva" di Goleman. Sono convinta si tratti di un’ottima lettura per sviluppare una componente oggi necessaria sia per saper riconoscere e gestire le proprie emozioni, che per stare bene con sé stessi e con gli altri: per anni siamo stati abituati a parlare di quoziente intellettivo, ma ritengo che un manager di successo debba anche sapere gestire la dimensione più emotiva e questo libro è sicuramente un buon punto di partenza. Dall'altro lato, mi piacerebbe consigliarvi un libro poco conosciuto, ma per me molto importante. Si tratta di un libro che ho letto qualche anno fa ed ha come titolo “Il Piccolo Principe si mette la cravatta”. La cosa che più ho apprezzato è che è una favola che parla a tutti ed evidenzia la necessità di avere sempre il coraggio di credere nel proprio potenziale e promuovere il cambiamento. Il “Piccolo principe” ci ricorda infatti che siamo prima di tutto persone con bisogni, sentimenti e sogni. Penso che questa consapevolezza debba essere alla base anche delle organizzazioni: per riuscire a raggiungere grandi risultati è importante valorizzare ascoltare e motivare quotidianamente le nostre persone.
“Passiamo ora alla musica: sapresti indicarci una canzone che rappresenta un tuo motto personale e che potrebbe essere una fonte di ispirazione per il tuo team?”
«La prima canzone che mi viene in mente è "Don't stop me now" dei Queen. Qui si torna tra l’altro un po’ alla mia prima passione di formatrice e consulente: si tratta della canzone che proponevo in apertura delle aule o nei momenti di pausa. La reputo adatta a motivare un gruppo non solo per il motto di non fermarci e di non fermarmi, ma anche per il ritmo, che influenza il nostro battito cardiaco e ci permette di caricarci e mettere in campo tutta la nostra energia».
L’aver conosciuto Chiara ha accresciuto la tua voglia di scoprire di più sul resto del nostro Team Recruiting & Employer Branding? Non perdere i nostri prossimi articoli: in arrivo tanti consigli per te e…il seguito delle nostre presentazioni “ufficiali”!
Come forse saprai, il nostro team Recruiting & Employer Branding opera dal nostro Head Quarter di Arcole (VR). A livello locale, siamo poi supportati da un gruppo di colleghi e colleghe che lavorano presso le nostre 10 Sedi Regionali. Ma chi è alla guida della squadra che individua i migliori talenti sul mercato e li porta a bordo della nostra squadra? Chiara Pecchio, dallo scorso marzo nostra Responsabile Nazionale! Conosciamola meglio
“Chiara, sei da poco diventata Responsabile Recruiting & Employer Branding in Lidl Italia. Cosa hai provato quando lo hai scoperto e cosa ti aspetti da questa nuova sfida professionale?”
«Beh, inizialmente sono rimasta molto sorpresa: era qualcosa che non mi aspettavo, ma è stata una notizia che ho colto con piacere ed orgoglio. Ho sempre cercato di dare il massimo in termini di competenze e di contributo personale. Per me questa proposta è stata un riconoscimento di questo investimento: vedere che i miei superiori avessero riconosciuto questi sforzi è stato sicuramente un momento di grande soddisfazione. Ora mi aspetto di fare bene in questo nuovo ruolo e di continuare ad arricchire il mio bagaglio di competenze professionali. Mi auguro di poter dare lo stesso livello di qualità sul lavoro e nella relazione con le persone che ho sempre dato finora in azienda».
“Come è cambiata la tua vita in queste ultime settimane?”
«La parola chiave di queste ultime settimane è organizzazione. Organizzazione sia rispetto alla gestione delle attività del ruolo vero e proprio, che rispetto al bilanciamento tra la mia vita professionale con la mia vita personale. Ho deciso di continuare a vivere a Milano nonostante questa nuova posizione abbia come sede il nostro Head Quarter di Arcole. In questi ultimi giorni ho quindi rivisto le mie abitudini e cercato il modo attraverso cui non togliere nulla né al mio nuovo ruolo, né alla mia famiglia».
"Grazie al progetto Women in Lidl negli scorsi mesi abbiamo dato voce ad alcune delle donne che ogni giorno contribuiscono al corretto funzionamento della nostra azienda. E tu, cosa ricordi del tuo primo colloquio in Lidl Italia e del tuo percorso di donna in carriera nella nostra azienda?”
«Devo dire che ho quel primo colloquio molto chiaro. Era il 2015 e ci trovavamo al piano terra degli uffici dell’HQ di Arcole. Da subito ho avuto l’impressione di essere arrivata in un'azienda molto strutturata e bene organizzata. Il ricordo più forte è la grande attenzione che ho percepito verso le persone fin dalla prima fase della selezione. Questo mi ha portata a dire che stavo facendo la scelta giusta ed ero nel posto adatto per impostare il mio futuro professionale. Dopo un percorso di 9 anni in consulenza, sono così entrata in Lidl Italia come Training & Recruiting Manager della Sede Regionale di Biandrate. Grazie al mio precedente lavoro ero consapevole delle competenze che avevo sviluppato nell’ambito della formazione e dello sviluppo del personale. La realtà aziendale in cui mi trovavo mi era invece totalmente nuova. Non avevo mai vissuto direttamente a lungo termine le dinamiche di un’azienda della Grande Distribuzione Organizzata e dovevo capire il nuovo ruolo di consulente interno. Il mio percorso in Lidl Italia è perciò stato sicuramente un percorso di crescita professionale, ma, soprattutto, personale».
“Cosa ti manca di più del tuo precedente ruolo di Training & Recruiting Manager?”
«Sicuramente la dimensione della formazione in aula, aspetto della mia professionalità che ha caratterizzato fin dall'inizio il mio lavoro in consulenza. Probabilmente, quello che più mi manca, però, sono le persone che ho conosciuto nel mio ruolo precedente: nei sei anni a Biandrate mi sono confrontata con colleghi e colleghe che mi hanno accompagnata nel mio percorso di crescita e di lavoro quotidiano. Se ripenso a questi anni ci sono tanti bei ricordi, dai momenti condivisi con gli altri Training & Recruiting Manager, agli scambi sui progetti portati avanti insieme. Il più bel ricordo sono insomma proprio le persone: ogni attimo di lavoro è caratterizzato da chi in quel momento ha condiviso con me quel progetto, quell'attività, quel colloquio. Tutti loro hanno lasciato in me qualcosa e spero anch'io di aver lasciato in loro qualcosa di buono».
“Negli anni hai avuto modo di incontrare studenti e neolaureati a Career Day, testimonianze aziendali ed incontri nelle Business School. Li hai supportati ed aiutati ad avviare la loro carriera. E tu, se ti fosse data la possibilità di parlare alla Chiara del passato, che consiglio professionale le daresti?”
«Le consiglierei di seguire i suoi sogni e di dare il massimo, sempre con passione, determinazione e resilienza. È importante che si metta sempre in gioco, che sia autentica sia nel mostrare quelli che sono i punti di forza, sia quelli che sono i suoi punti di debolezza».
“Ed ora, parliamo di te. Dal tuo profilo LinkedIn sappiamo che ami la lettura ed il mare. Abbiamo anche scoperto che hai trasformato la tua passione per la vela in un modo per aiutare il prossimo. Ti andrebbe di raccontarci di questo progetto e di consigliaci qualche buon libro?”
«In LinkedIn ho provato ad esprimere i miei gusti sperando che oltre all'aspetto professionale potesse emergere la vera me. La barca a vela e la lettura sono due grandi passioni. L’associazione di cui parlo nel mio profilo è nata quasi per gioco con alcuni amici. Si tratta di un'associazione di volontariato che si propone di organizzare eventi legati al mondo della vela per raccogliere fondi per sovvenzionare attività benefiche sempre legate al mondo della vela. A causa del Covid, l'ultimo evento è stato nel 2019, ma speriamo di poter ripartire presto e continuare a dare il nostro contributo da questo punto di vista. Per quanto riguarda invece i libri, vi consiglio "Intelligenza Emotiva" di Goleman. Sono convinta si tratti di un’ottima lettura per sviluppare una componente oggi necessaria sia per saper riconoscere e gestire le proprie emozioni, che per stare bene con sé stessi e con gli altri: per anni siamo stati abituati a parlare di quoziente intellettivo, ma ritengo che un manager di successo debba anche sapere gestire la dimensione più emotiva e questo libro è sicuramente un buon punto di partenza. Dall'altro lato, mi piacerebbe consigliarvi un libro poco conosciuto, ma per me molto importante. Si tratta di un libro che ho letto qualche anno fa ed ha come titolo “Il Piccolo Principe si mette la cravatta”. La cosa che più ho apprezzato è che è una favola che parla a tutti ed evidenzia la necessità di avere sempre il coraggio di credere nel proprio potenziale e promuovere il cambiamento. Il “Piccolo principe” ci ricorda infatti che siamo prima di tutto persone con bisogni, sentimenti e sogni. Penso che questa consapevolezza debba essere alla base anche delle organizzazioni: per riuscire a raggiungere grandi risultati è importante valorizzare ascoltare e motivare quotidianamente le nostre persone.
“Passiamo ora alla musica: sapresti indicarci una canzone che rappresenta un tuo motto personale e che potrebbe essere una fonte di ispirazione per il tuo team?”
«La prima canzone che mi viene in mente è "Don't stop me now" dei Queen. Qui si torna tra l’altro un po’ alla mia prima passione di formatrice e consulente: si tratta della canzone che proponevo in apertura delle aule o nei momenti di pausa. La reputo adatta a motivare un gruppo non solo per il motto di non fermarci e di non fermarmi, ma anche per il ritmo, che influenza il nostro battito cardiaco e ci permette di caricarci e mettere in campo tutta la nostra energia».
L’aver conosciuto Chiara ha accresciuto la tua voglia di scoprire di più sul resto del nostro Team Recruiting & Employer Branding? Non perdere i nostri prossimi articoli: in arrivo tanti consigli per te e…il seguito delle nostre presentazioni “ufficiali”!