Bip

Pubblicato il 17 Dec 2021
Pubblicato il 17 Dec 2021
Colloqui, competenze ed opportunità di carriera: Tutored intervista Valentina e Ilaria, HR in BIP

Colloqui, competenze ed opportunità di carriera: Tutored intervista Valentina e Ilaria, HR in BIP


Tutored ha intervistato Valentina e Ilaria che in BIP si occupano di gestire a 360° tutte le tematiche HR, seguendo due diverse macroaree: le Global Digital Platform e le Practice Consulting.
Hanno condiviso con noi tips e consigli sul processo di selezione, competenze ricercate e, in generale, le opportunità presenti in BIP per i giovani laureati che aspirano ad entrare nel mondo della consulenza.

1. Le vostre aree di competenza all’interno di BIP sono, rispettivamente, la Practice Consulting e la Global Digital Platform. Di che cosa si occupano e come operano in BIP?

Ilaria: Nelle Practice Consulting, le differenti aree di business presenti, guidano i clienti nell’efficientamento dei loro processi interni, supportandoli nello sviluppo dell’innovazione tramite nuove tecnologie e nuovi modelli di business per trasformare il loro business.
L’area in cui opero io si chiama nello specifico Major International ICT & Telco, ed è una delle aree più numerose di BIP. I nostri consulenti lavorano trasversalmente con molti clienti diversi tra loro: principalmente aziende appartenenti al settore Energy & Telco ma anche realtà internazionali operanti nel Fashion & Luxury, Retail, GDO, Industrial, Automotive e Insurance. La trasversalità è un elemento fondamentale che caratterizza anche i progetti su cui lavoriamo e che possono toccare tematiche lato IT o con un maggior taglio business (marketing, CRM, contabilità ecc).

Valentina: Le Global Digital Platform rappresentano la piattaforma di BIP che racchiude tutte le diverse competenze con focus sull’innovazione e sul digitale. Io, nello specifico, seguo il gruppo di CyberSec, una practice di eccellenza specializzata in Cybersecurity, di oltre 250 professionisti.
Cybersec è specializzata in servizi e soluzioni per il contrasto delle minacce provenienti dal Cyber space. La practice supporta i clienti nel definire le strategie, nell’adeguarsi alle normative esistenti ed emergenti e nell’identificare, valutare e prevenire i rischi Cyber.
CyberSec opera in modo trasversale su tutti i settori di mercato di BIP e si struttura in tre principali aree di competenza:
- Cybersecurity Strategy: servizi di Cyber Security Governance, Risk Management, Business Continuity e Compliance
- IT&OT Design&Integration: scouting, selezione e implementazione di soluzioni e piattaforme innovative di Cyber Security
- Cyberdefense: Ethical Hacking per verificare lo stato di sicurezza di servizi e infrastrutture (Red Team) e fornire supporto qualificato in caso di incidenti (BlueTeam).
Tutte le figure che entrano in CyberSec, hanno la possibilità di costruire un percorso formativo personalizzato che permette di conseguire almeno una certificazione all’anno.

2. Quali sono i profili junior che ricercate maggiormente nelle vostre aree di riferimento?

Ilaria: data la varietà che caratterizza i settori di mercato e le tipologie di aziende clienti con cui lavoriamo, i profili junior che ricerchiamo maggiormente possono avere sia un background economico, finanziario e di marketing che di ingegneria gestionale. Siamo comunque aperti ad altri profili STEM, come ad esempio lauree in ingegneria delle telecomunicazioni ed energetica.
Apprezziamo i candidati che parallelamente agli studi abbiano preso parte ad associazioni studentesche o ad attività extracurricolari, come il volontariato o altre attività lavorative, che dimostrino flessibilità, forza di volontà e capacità di gestione del tempo. Molto importanti sono anche le esperienze all’estero (erasmus, scambi, summer internship ecc.), che avvalorano la conoscenza della lingua inglese e denotano dinamicità e intraprendenza.
Le nostre selezioni si rivolgono principalmente a candidati che hanno conseguito la laurea magistrale, pur non escludendo a priori candidati con la laurea triennale che siano realmente interessati fin da subito a proseguire il percorso lavorativo in BIP. I nostri stage, infatti, non sono fini a sé stessi ma sempre finalizzati all’assunzione!

Valentina: i profili che cerchiamo in CyberSec sono studenti e neolaureati con background in ambito scientifico e ingegneristico. Ricerchiamo infatti sia profili prettamente informatici sia candidati con un percorso di studi accademico in qualsiasi area scientifica o dell’ingegneria, come ad esempio ingegneria biomedica, elettronica, delle telecomunicazioni.
Per entrare in CyberSec, non sempre è necessario essere già specializzati in Cybersecurity: quello che per noi fa la differenza è la passione e l’interesse per questo settore, oltre alla motivazione a voler sviluppare la propria carriera nel mondo della Cybersecurity.
Siamo aperti a candidati con laurea triennale, magistrale e tesisti. Offriamo infatti la possibilità di sviluppare il progetto sperimentale di tesi nella nostra practice, coniugando studio e lavoro. La maggior parte dei neolaureati riceve subito una proposta di assunzione a tempo indeterminato, senza necessità di svolgere lo stage.

3. Come si struttura il processo di selezione e quali consigli dareste ad un/a giovane neolaureato/a che desidera entrare nella vostra area di competenza?

Ilaria: Il processo di selezione per entrare in BIP è attualmente 100% digitale. Per i profili junior sono previsti due step: un assessment center e un successivo colloquio individuale con la linea.
Durante l’assessment i candidati vengono introdotti alla nostra realtà attraverso una presentazione aziendale, creiamo poi momenti di conoscenza reciproca e condivisione delle esperienze dei partecipanti, infine vengono divisi in gruppi di 5/6 persone all’interno dei quali hanno circa un’ora per risolvere tutti insieme uno sfidante business case. Gli aspetti che osserviamo maggiormente nei candidati sono la capacità di collaborare tra di loro, il ruolo che acquisiscono nel gruppo, la gestione delle tempistiche, l’intraprendenza, il focus sull’obiettivo e la presentazione finale del progetto.
Durante il colloquio di gruppo selezioniamo i candidati più in linea e li invitiamo a sostenere il colloquio individuale con HR. In questa fase ai candidati viene sottoposto un caso di reasoning, in cui gli aspetti rilevanti sono il ragionamento e l’insieme delle variabili prese in considerazione per trovare la soluzione, vengono poi poste alcune domande per testare il livello di conoscenza della lingua inglese e informazioni relative alle aspirazioni e preferenze dei nostri candidati.
Il processo di selezione termina con il colloquio con la linea, durante il quale il candidato incontrerà i manager che coordineranno le sue attività lavorative.
Consiglio ai candidati di fare attenzione alla puntualità e allo standing, di essere in un luogo tranquillo per sostenere con serenità il colloquio, di studiare bene l’azienda presentandosi preparati e informati, accendere sempre la videocamera e soprattutto essere trasparenti durante la conversazione, incluso il proprio livello di inglese.

Valentina: per entrare in CyberSec il processo di selezione si compone di due colloqui, uno lato HR e uno tecnico con la linea. Spesso i colloqui vengono fatti in combo, così che il candidato possa incontrare in un solo momento il recruiter e il responsabile di linea.
Durante il colloquio ascoltiamo le necessità e le ambizioni del candidato per capire qual è la scelta professionale più adatta ai suoi interessi. Entrare in Cybersec significa poter puntare continuamente sulla propria formazione e crescita. Essere associati a uno dei 3 pillar, non limita la possibilità di acquisire competenze anche negli altri ambiti della security e poter quindi diventare dei professionisti trasversali sulle tematiche di Strategy, D&I ed Ethical Hacking.
Ci piace incontrare candidati che abbiano consapevolezza di chi siamo, essendosi informati proattivamente su di noi, e che apprezzino l’ambiente informale e dinamico che possono trovare in BIP. Mostrarsi curiosi e aver preparato delle domande di approfondimento, dimostrano al recruiter motivazione e serietà.  

4. Quali sono le competenze hard e soft che ricercate nei vostri candidati? E in quale modo trovano applicazione concreta nelle attività lavorative quotidiane?

Ilaria: le caratteristiche soft che cerchiamo nei candidati sono sicuramente flessibilità e dinamicità, meglio se accompagnate da esperienze curricolari ed extra svolte parallelamente agli studi, oltre ad ottime doti relazionali e comunicative. È infatti necessario sapersi rapportare con figure con diversa seniority e competenze, dal senior manager al cliente, dal coetaneo a colleghi con background differente dal proprio. Inoltre in BIP abbracciamo la filosofia del training on the job, mettendo subito i nuovi assunti nella condizione di contribuire alla definizione e lo svolgimento del progetto tramite le loro capacità.
Lato tecnico richiediamo una buona conoscenza di power point, fondamentale per creare presentazioni e delle formule principali di excel (cerca.vert, cerca,se, tabelle pivot ecc.). In tutti i progetti, infatti, è sempre presente una componente analitica ed essendo BIP un partner strategico che si occupa di efficientare i processi aziendali, i dati sono la prova tangibile di cosa può essere migliorato nel processo aziendale e sono il risultato portato al cliente.
Infine, richiediamo un’ottima conoscenza della lingua inglese: i nostri clienti sono per lo più realtà multinazionali che operano a livello internazionale e l’inglese è imprescindibile per comunicare in modo sia scritto che orale con il cliente.

Valentina: Quello che ci aspettiamo dai candidati, oltre alla passione per il mondo della Cybersecurity, è un atteggiamento proattivo, curiosità, voglia di lavorare in team e portare valore aggiunto, sviluppando il proprio spirito di imprenditorialità. Anche le doti comunicative sono fondamentali: i nostri consulenti devono essere in grado di spiegare e rendere comprensibili dettagli tecnici a chi non è del settore. Un ulteriore caratteristica che ricerchiamo è l’umiltà e l’impegno per colmare eventuali lacune: i candidati che, pur non avendo svolto studi universitari in ambito cybersecurity, hanno approfondito la tematica in modo autonomo attraverso libri o corsi online sono davvero molto apprezzati e spesso, tramite il training on the job, riescono a recuperare velocemente eventuali gap, dopo il loro ingresso in Cybersec.
Dal punto di vista più tecnico, cerchiamo una buona conoscenza del pacchetto office e di excel , conoscenza di concetti base di Cybersecurity (vulnerabilità, rischio, minaccia, triade CIA etc), conoscenza dei principali standard internazionali di settore anche in termini di principi ed obiettivi  (ISO famiglia 27k, NIST, CSF), conoscenza delle regulation sempre in termini di obiettivi e principi ( direttiva NIS, GDPR etc).
L’inglese sta diventando un elemento sempre più importante per partecipare a progetti con clienti internazionali, alcuni si svolgono completamente in inglese.
In generale, la voglia di approfondire e la sete di conoscenza, non possono mancare in persone che lavorano in un gruppo di eccellenza come Cybersec!

5. Se poteste dare un consiglio ai vostri futuri candidati cosa direste?

Ilaria: Mettetevi sempre in gioco, date il vostro contributo e immagazzinate tutto quello che potete, vi servirà per la vostra crescita professionale!

Valentina: Siate entusiasti e tenaci, non potrete non raggiungere ciò che desiderate!

Tutored ha intervistato Valentina e Ilaria che in BIP si occupano di gestire a 360° tutte le tematiche HR, seguendo due diverse macroaree: le Global Digital Platform e le Practice Consulting.
Hanno condiviso con noi tips e consigli sul processo di selezione, competenze ricercate e, in generale, le opportunità presenti in BIP per i giovani laureati che aspirano ad entrare nel mondo della consulenza.

1. Le vostre aree di competenza all’interno di BIP sono, rispettivamente, la Practice Consulting e la Global Digital Platform. Di che cosa si occupano e come operano in BIP?

Ilaria: Nelle Practice Consulting, le differenti aree di business presenti, guidano i clienti nell’efficientamento dei loro processi interni, supportandoli nello sviluppo dell’innovazione tramite nuove tecnologie e nuovi modelli di business per trasformare il loro business.
L’area in cui opero io si chiama nello specifico Major International ICT & Telco, ed è una delle aree più numerose di BIP. I nostri consulenti lavorano trasversalmente con molti clienti diversi tra loro: principalmente aziende appartenenti al settore Energy & Telco ma anche realtà internazionali operanti nel Fashion & Luxury, Retail, GDO, Industrial, Automotive e Insurance. La trasversalità è un elemento fondamentale che caratterizza anche i progetti su cui lavoriamo e che possono toccare tematiche lato IT o con un maggior taglio business (marketing, CRM, contabilità ecc).

Valentina: Le Global Digital Platform rappresentano la piattaforma di BIP che racchiude tutte le diverse competenze con focus sull’innovazione e sul digitale. Io, nello specifico, seguo il gruppo di CyberSec, una practice di eccellenza specializzata in Cybersecurity, di oltre 250 professionisti.
Cybersec è specializzata in servizi e soluzioni per il contrasto delle minacce provenienti dal Cyber space. La practice supporta i clienti nel definire le strategie, nell’adeguarsi alle normative esistenti ed emergenti e nell’identificare, valutare e prevenire i rischi Cyber.
CyberSec opera in modo trasversale su tutti i settori di mercato di BIP e si struttura in tre principali aree di competenza:
- Cybersecurity Strategy: servizi di Cyber Security Governance, Risk Management, Business Continuity e Compliance
- IT&OT Design&Integration: scouting, selezione e implementazione di soluzioni e piattaforme innovative di Cyber Security
- Cyberdefense: Ethical Hacking per verificare lo stato di sicurezza di servizi e infrastrutture (Red Team) e fornire supporto qualificato in caso di incidenti (BlueTeam).
Tutte le figure che entrano in CyberSec, hanno la possibilità di costruire un percorso formativo personalizzato che permette di conseguire almeno una certificazione all’anno.

2. Quali sono i profili junior che ricercate maggiormente nelle vostre aree di riferimento?

Ilaria: data la varietà che caratterizza i settori di mercato e le tipologie di aziende clienti con cui lavoriamo, i profili junior che ricerchiamo maggiormente possono avere sia un background economico, finanziario e di marketing che di ingegneria gestionale. Siamo comunque aperti ad altri profili STEM, come ad esempio lauree in ingegneria delle telecomunicazioni ed energetica.
Apprezziamo i candidati che parallelamente agli studi abbiano preso parte ad associazioni studentesche o ad attività extracurricolari, come il volontariato o altre attività lavorative, che dimostrino flessibilità, forza di volontà e capacità di gestione del tempo. Molto importanti sono anche le esperienze all’estero (erasmus, scambi, summer internship ecc.), che avvalorano la conoscenza della lingua inglese e denotano dinamicità e intraprendenza.
Le nostre selezioni si rivolgono principalmente a candidati che hanno conseguito la laurea magistrale, pur non escludendo a priori candidati con la laurea triennale che siano realmente interessati fin da subito a proseguire il percorso lavorativo in BIP. I nostri stage, infatti, non sono fini a sé stessi ma sempre finalizzati all’assunzione!

Valentina: i profili che cerchiamo in CyberSec sono studenti e neolaureati con background in ambito scientifico e ingegneristico. Ricerchiamo infatti sia profili prettamente informatici sia candidati con un percorso di studi accademico in qualsiasi area scientifica o dell’ingegneria, come ad esempio ingegneria biomedica, elettronica, delle telecomunicazioni.
Per entrare in CyberSec, non sempre è necessario essere già specializzati in Cybersecurity: quello che per noi fa la differenza è la passione e l’interesse per questo settore, oltre alla motivazione a voler sviluppare la propria carriera nel mondo della Cybersecurity.
Siamo aperti a candidati con laurea triennale, magistrale e tesisti. Offriamo infatti la possibilità di sviluppare il progetto sperimentale di tesi nella nostra practice, coniugando studio e lavoro. La maggior parte dei neolaureati riceve subito una proposta di assunzione a tempo indeterminato, senza necessità di svolgere lo stage.

3. Come si struttura il processo di selezione e quali consigli dareste ad un/a giovane neolaureato/a che desidera entrare nella vostra area di competenza?

Ilaria: Il processo di selezione per entrare in BIP è attualmente 100% digitale. Per i profili junior sono previsti due step: un assessment center e un successivo colloquio individuale con la linea.
Durante l’assessment i candidati vengono introdotti alla nostra realtà attraverso una presentazione aziendale, creiamo poi momenti di conoscenza reciproca e condivisione delle esperienze dei partecipanti, infine vengono divisi in gruppi di 5/6 persone all’interno dei quali hanno circa un’ora per risolvere tutti insieme uno sfidante business case. Gli aspetti che osserviamo maggiormente nei candidati sono la capacità di collaborare tra di loro, il ruolo che acquisiscono nel gruppo, la gestione delle tempistiche, l’intraprendenza, il focus sull’obiettivo e la presentazione finale del progetto.
Durante il colloquio di gruppo selezioniamo i candidati più in linea e li invitiamo a sostenere il colloquio individuale con HR. In questa fase ai candidati viene sottoposto un caso di reasoning, in cui gli aspetti rilevanti sono il ragionamento e l’insieme delle variabili prese in considerazione per trovare la soluzione, vengono poi poste alcune domande per testare il livello di conoscenza della lingua inglese e informazioni relative alle aspirazioni e preferenze dei nostri candidati.
Il processo di selezione termina con il colloquio con la linea, durante il quale il candidato incontrerà i manager che coordineranno le sue attività lavorative.
Consiglio ai candidati di fare attenzione alla puntualità e allo standing, di essere in un luogo tranquillo per sostenere con serenità il colloquio, di studiare bene l’azienda presentandosi preparati e informati, accendere sempre la videocamera e soprattutto essere trasparenti durante la conversazione, incluso il proprio livello di inglese.

Valentina: per entrare in CyberSec il processo di selezione si compone di due colloqui, uno lato HR e uno tecnico con la linea. Spesso i colloqui vengono fatti in combo, così che il candidato possa incontrare in un solo momento il recruiter e il responsabile di linea.
Durante il colloquio ascoltiamo le necessità e le ambizioni del candidato per capire qual è la scelta professionale più adatta ai suoi interessi. Entrare in Cybersec significa poter puntare continuamente sulla propria formazione e crescita. Essere associati a uno dei 3 pillar, non limita la possibilità di acquisire competenze anche negli altri ambiti della security e poter quindi diventare dei professionisti trasversali sulle tematiche di Strategy, D&I ed Ethical Hacking.
Ci piace incontrare candidati che abbiano consapevolezza di chi siamo, essendosi informati proattivamente su di noi, e che apprezzino l’ambiente informale e dinamico che possono trovare in BIP. Mostrarsi curiosi e aver preparato delle domande di approfondimento, dimostrano al recruiter motivazione e serietà.  

4. Quali sono le competenze hard e soft che ricercate nei vostri candidati? E in quale modo trovano applicazione concreta nelle attività lavorative quotidiane?

Ilaria: le caratteristiche soft che cerchiamo nei candidati sono sicuramente flessibilità e dinamicità, meglio se accompagnate da esperienze curricolari ed extra svolte parallelamente agli studi, oltre ad ottime doti relazionali e comunicative. È infatti necessario sapersi rapportare con figure con diversa seniority e competenze, dal senior manager al cliente, dal coetaneo a colleghi con background differente dal proprio. Inoltre in BIP abbracciamo la filosofia del training on the job, mettendo subito i nuovi assunti nella condizione di contribuire alla definizione e lo svolgimento del progetto tramite le loro capacità.
Lato tecnico richiediamo una buona conoscenza di power point, fondamentale per creare presentazioni e delle formule principali di excel (cerca.vert, cerca,se, tabelle pivot ecc.). In tutti i progetti, infatti, è sempre presente una componente analitica ed essendo BIP un partner strategico che si occupa di efficientare i processi aziendali, i dati sono la prova tangibile di cosa può essere migliorato nel processo aziendale e sono il risultato portato al cliente.
Infine, richiediamo un’ottima conoscenza della lingua inglese: i nostri clienti sono per lo più realtà multinazionali che operano a livello internazionale e l’inglese è imprescindibile per comunicare in modo sia scritto che orale con il cliente.

Valentina: Quello che ci aspettiamo dai candidati, oltre alla passione per il mondo della Cybersecurity, è un atteggiamento proattivo, curiosità, voglia di lavorare in team e portare valore aggiunto, sviluppando il proprio spirito di imprenditorialità. Anche le doti comunicative sono fondamentali: i nostri consulenti devono essere in grado di spiegare e rendere comprensibili dettagli tecnici a chi non è del settore. Un ulteriore caratteristica che ricerchiamo è l’umiltà e l’impegno per colmare eventuali lacune: i candidati che, pur non avendo svolto studi universitari in ambito cybersecurity, hanno approfondito la tematica in modo autonomo attraverso libri o corsi online sono davvero molto apprezzati e spesso, tramite il training on the job, riescono a recuperare velocemente eventuali gap, dopo il loro ingresso in Cybersec.
Dal punto di vista più tecnico, cerchiamo una buona conoscenza del pacchetto office e di excel , conoscenza di concetti base di Cybersecurity (vulnerabilità, rischio, minaccia, triade CIA etc), conoscenza dei principali standard internazionali di settore anche in termini di principi ed obiettivi  (ISO famiglia 27k, NIST, CSF), conoscenza delle regulation sempre in termini di obiettivi e principi ( direttiva NIS, GDPR etc).
L’inglese sta diventando un elemento sempre più importante per partecipare a progetti con clienti internazionali, alcuni si svolgono completamente in inglese.
In generale, la voglia di approfondire e la sete di conoscenza, non possono mancare in persone che lavorano in un gruppo di eccellenza come Cybersec!

5. Se poteste dare un consiglio ai vostri futuri candidati cosa direste?

Ilaria: Mettetevi sempre in gioco, date il vostro contributo e immagazzinate tutto quello che potete, vi servirà per la vostra crescita professionale!

Valentina: Siate entusiasti e tenaci, non potrete non raggiungere ciò che desiderate!