L’adrenalina - o l’ansia - per un colloquio sono delle emozioni comuni soprattutto per chi si trova ad affrontare una prova così importante per la prima volta. Per aiutarti a dare il meglio e rendere i tuoi primi colloqui il più sereni possibile, il Talent Advisory Team di Unilever Italia ha elaborato alcuni Career Tips, utili per redigere e formattare al meglio il tuo CV e per fare un’ottima impressione ai colloqui di selezione.
Nell’odierno mondo del lavoro, non basta avere le giuste competenze, serve anche sapersi presentare al meglio: a parità di titoli, saranno proprio l’impressione che saprai fare ai recruiter e la giusta attitudine a farti spiccare su un altro candidato! E la stessa cosa vale per la qualità con cui è redatto il tuo CV.
Ma vediamo assieme i nostri consigli:
-Esplicita il tuo purpose: cosa ti guida ogni giorno nelle tue azioni? Quali sono i tuoi obiettivi? Mostra di avere chiarezza su chi sei e cosa vuoi raggiungere.
-Personalizza il tuo Cv: Ottimizza il tuo CV in base alla posizione per cui ti stai candidando. Utilizza keywords riferite al ruolo, e di particolare interesse per l’azienda. Il tempo medio che un recruiter, in fase di screening, impiega a visionare i CV è di 7 secondi: la scelta oculata delle parole è uno strumento fondamentale per passare la prima fase di selezione.
-Sii breve ma non banale: una o due pagine di informazioni chiave, comunicate in modo originale e strategico “cattureranno” sicuramente l’attenzione del selezionatore.
-Modalità learning-on: con la rapida evoluzione tecnologica e culturale che stiamo affrontando, è importante mostrarsi proattivi e propositivi, sempre pronti ad imparare nuove skills e conoscenze.
-Mentalità imprenditoriale: questa capacità mette insieme creatività, spirito d’iniziativa e problem solving, nonché senso di responsabilità per il proprio ruolo e lavoro di squadra.
-Voglia di mettersi in gioco: saper correre un rischio, avere il coraggio di buttarsi in nuovi progetti e mettere alla prova i propri limiti: con questa qualità, fondata su determinazione e resilienza, si può portare un valore aggiunto all’azienda.
-Curiosità: è l’attitudine che ci apre a nuovi orizzonti. Porre domande, esplorare, indagare per conto proprio e sperimentare ciò che ci circonda sono qualità che faranno sicuramente un’ottima impressione agli addetti alla selezione e al responsabile HR di un’azienda.
-Non conoscere l’azienda: informati sui nostri valori e sull’identità dei brand che fanno parte della nostra realtà. In particolare, concentrati sui concetti di purpose e sostenibilità.
-Parlare di sé solo attraverso i titoli di studio: quando ci racconti di te, sii originale. Dai un valore aggiunto alle informazioni scritte sul tuo CV e approfondisci gli aspetti interessanti.
-Arrivare in ritardo: la puntualità è segno di interesse, serietà e rispetto. Presentati con almeno 10 minuti di anticipo, che si tratti di un colloquio in presenza o da remoto.
-Non fare domande: la curiosità sull’azienda e sul lavoro per cui ci si candida è fondamentale. A fine colloquio, potrebbe essere un bene fare qualche domanda sul team in cui andrai a lavorare, o sui progetti di cui ti occuperai se venissi assunto.
-Non chiedere subito “Com’è andata?”: indaga sulle tempistiche entro le quali riceverai una risposta, ma evita di chiedere un feedback immediato. Mostra interesse, non impazienza.
In questo periodo, sia per questioni legate alla pandemia, che per una più generale rivoluzione digitale del mondo del lavoro, si sono fatti sempre più numerosi i colloqui “da remoto”: ecco alcune tricks proposti da Unilever per affrontare al meglio un colloquio in videochiamata.
-Occhio allo sguardo! Perché lo sguardo, si sa, non mente. Cerca di tenere alta l’attenzione, e di guardare negli occhi il tuo interlocutore. Durante la call, evita di distrarti con le e-mail o il cellulare; potresti apparire disinteressato.
-Prima impressione: i primi istanti sono essenziali, soprattutto se non si conosce l’interlocutore. Cerca di presentarti al meglio, ma senza fingere. Sii sempre te stesso!
-Webcam a 30 cm da distanza: ora alcuni consigli un po’più tecnici. per evitare l’alterazione degli elementi del viso, è bene tenere un’inquadratura che arriva fino allo sterno. La testa va tenuta al centro, con l’altezza dell’obiettivo fra gli occhi e l’attaccatura dei capelli sulla fronte.
-Luce: trova il giusto punto luce per non creare troppe ombre sul viso. Non posizionare una fonte luminosa dietro di te, altrimenti risulterai controluce e poco visibile. Inoltre, cerca di scegliere luci calde anziché fredde.
-Mostra le mani: le mani rivelano molto di noi: per questo, è buona prassi non nasconderle. Se prendi appunti, le tieni aperte o le usi per sottolineare le tue parole, stai esprimendo disponibilità e attenzione.
L’adrenalina - o l’ansia - per un colloquio sono delle emozioni comuni soprattutto per chi si trova ad affrontare una prova così importante per la prima volta. Per aiutarti a dare il meglio e rendere i tuoi primi colloqui il più sereni possibile, il Talent Advisory Team di Unilever Italia ha elaborato alcuni Career Tips, utili per redigere e formattare al meglio il tuo CV e per fare un’ottima impressione ai colloqui di selezione.
Nell’odierno mondo del lavoro, non basta avere le giuste competenze, serve anche sapersi presentare al meglio: a parità di titoli, saranno proprio l’impressione che saprai fare ai recruiter e la giusta attitudine a farti spiccare su un altro candidato! E la stessa cosa vale per la qualità con cui è redatto il tuo CV.
Ma vediamo assieme i nostri consigli:
-Esplicita il tuo purpose: cosa ti guida ogni giorno nelle tue azioni? Quali sono i tuoi obiettivi? Mostra di avere chiarezza su chi sei e cosa vuoi raggiungere.
-Personalizza il tuo Cv: Ottimizza il tuo CV in base alla posizione per cui ti stai candidando. Utilizza keywords riferite al ruolo, e di particolare interesse per l’azienda. Il tempo medio che un recruiter, in fase di screening, impiega a visionare i CV è di 7 secondi: la scelta oculata delle parole è uno strumento fondamentale per passare la prima fase di selezione.
-Sii breve ma non banale: una o due pagine di informazioni chiave, comunicate in modo originale e strategico “cattureranno” sicuramente l’attenzione del selezionatore.
-Modalità learning-on: con la rapida evoluzione tecnologica e culturale che stiamo affrontando, è importante mostrarsi proattivi e propositivi, sempre pronti ad imparare nuove skills e conoscenze.
-Mentalità imprenditoriale: questa capacità mette insieme creatività, spirito d’iniziativa e problem solving, nonché senso di responsabilità per il proprio ruolo e lavoro di squadra.
-Voglia di mettersi in gioco: saper correre un rischio, avere il coraggio di buttarsi in nuovi progetti e mettere alla prova i propri limiti: con questa qualità, fondata su determinazione e resilienza, si può portare un valore aggiunto all’azienda.
-Curiosità: è l’attitudine che ci apre a nuovi orizzonti. Porre domande, esplorare, indagare per conto proprio e sperimentare ciò che ci circonda sono qualità che faranno sicuramente un’ottima impressione agli addetti alla selezione e al responsabile HR di un’azienda.
-Non conoscere l’azienda: informati sui nostri valori e sull’identità dei brand che fanno parte della nostra realtà. In particolare, concentrati sui concetti di purpose e sostenibilità.
-Parlare di sé solo attraverso i titoli di studio: quando ci racconti di te, sii originale. Dai un valore aggiunto alle informazioni scritte sul tuo CV e approfondisci gli aspetti interessanti.
-Arrivare in ritardo: la puntualità è segno di interesse, serietà e rispetto. Presentati con almeno 10 minuti di anticipo, che si tratti di un colloquio in presenza o da remoto.
-Non fare domande: la curiosità sull’azienda e sul lavoro per cui ci si candida è fondamentale. A fine colloquio, potrebbe essere un bene fare qualche domanda sul team in cui andrai a lavorare, o sui progetti di cui ti occuperai se venissi assunto.
-Non chiedere subito “Com’è andata?”: indaga sulle tempistiche entro le quali riceverai una risposta, ma evita di chiedere un feedback immediato. Mostra interesse, non impazienza.
In questo periodo, sia per questioni legate alla pandemia, che per una più generale rivoluzione digitale del mondo del lavoro, si sono fatti sempre più numerosi i colloqui “da remoto”: ecco alcune tricks proposti da Unilever per affrontare al meglio un colloquio in videochiamata.
-Occhio allo sguardo! Perché lo sguardo, si sa, non mente. Cerca di tenere alta l’attenzione, e di guardare negli occhi il tuo interlocutore. Durante la call, evita di distrarti con le e-mail o il cellulare; potresti apparire disinteressato.
-Prima impressione: i primi istanti sono essenziali, soprattutto se non si conosce l’interlocutore. Cerca di presentarti al meglio, ma senza fingere. Sii sempre te stesso!
-Webcam a 30 cm da distanza: ora alcuni consigli un po’più tecnici. per evitare l’alterazione degli elementi del viso, è bene tenere un’inquadratura che arriva fino allo sterno. La testa va tenuta al centro, con l’altezza dell’obiettivo fra gli occhi e l’attaccatura dei capelli sulla fronte.
-Luce: trova il giusto punto luce per non creare troppe ombre sul viso. Non posizionare una fonte luminosa dietro di te, altrimenti risulterai controluce e poco visibile. Inoltre, cerca di scegliere luci calde anziché fredde.
-Mostra le mani: le mani rivelano molto di noi: per questo, è buona prassi non nasconderle. Se prendi appunti, le tieni aperte o le usi per sottolineare le tue parole, stai esprimendo disponibilità e attenzione.