Pirelli

Pubblicato il 20 May 2021
Pubblicato il 20 May 2021
Pirelli Warming up, un percorso per i neoassunti

Pirelli Warming up, un percorso per i neoassunti


Si chiama Warming up, come il giro di riscaldamento che le Formula Uno devono compiere prima della partenza. E’ il programma che accoglie e accompagna i neo assunti in Pirelli per due anni, un percorso di formazione che punta  a far conoscere il mondo Pirelli ai nuovi arrivati e a renderli consapevoli  delle proprie capacità professionali e delle proprie attitudini.


Il programma parte quando scatta il contratto a tempo indeterminato per chi proviene da uno stage, per i neolaureati o per chi, non ancora ventottenne, pur venendo da un’azienda diversa, non ha maturato un’esperienza di più di due anni di lavoro. Si compone di quattro pilastri, quattro momenti corali che si dipanano tra lezioni virtuali, in aula o direttamente in azienda, là dove si può avere un’esperienza pratica.

La prima tappa si chiama P Lunga, in onore del marchio Pirelli, perché è proprio di Pirelli che si parla. E’ il programma che accoglie tutti i neo assunti, non solo i giovani, in una sorta di benvenuto col compito di presentare a chi varca le porte della Bicocca la sua storia, le sue radici, fino alla rappresentazione della cultura e della strategia di oggi. Sono cinque giorni di full immersion, il primo contatto di affiliazione.

Il secondo appuntamento è Inside Pirelli, il cuore del percorso Warming Up, perché è proprio in questa fase che il neo assunto approfondisce  i vari processi aziendali,  approfondendo attività e obiettivi . Si parte dalla strategia dell’azienda e di come questa viene  declinata in ogni funzione. “Sono state selezionate le funzioni più significative della catena del valore, come Ricerca & Sviluppo, Quality, Manufacturing o Sales, e per ciascuna di esse un rappresentante, attraverso un’intervista, racconta il modello di business e la sua applicazione”, spiega Gabriella Giglio, training manager di Pirelli. Sono più o meno due appuntamenti al mese per sei mesi. Non è quasi mai una lezione frontale, ma sono spesso format dinamici in cui un esperto di learning facilita le conversazioni tra partecipanti e referenti; non di rado ci si avvale di strumenti di edutainement o di gamification, utilizzando soluzioni on line che – divertendo – facilitano allo stesso tempo la comprensione di temi complessi. Quando possibile, le lezioni  più tradizionali sono alternate da esperienze pratiche sul campo come la prova di guida in pista a Vizzola, la visita allo stabilimento produttivo o l’affiancamento ad un venditore per una giornata lavorativa on field.

Dopo aver conosciuto l’azienda e i suoi obiettivi, è la volta di Pirelli Way, il momento in cui si imparano gli strumenti del mestiere e si raffinano le competenze considerate fondamentali per lavorare in Pirelli. Grande focus agli economics e alla risoluzione creativa dei problemi, perchè – in qualunque fase della vita professionale – è fondamentale saper leggere e interpretare i kpi economici e riuscire efficacemente ad affrontare criticità impreviste. Parte fondamentale di questo fase del percorso è comprendere come le decisioni di ognuno impattino sul lavoro altrui e sui processi aziendali e, se ben gestite, possano contribuire a creare valore per l’azienda.

L’ultima tappa è Tomorrow in Pirelli, il momento più riflessivo dove i partecipanti si guardano allo specchio, esplorando e prendendo consapevolezza dei propri punti di forza e delle proprie aree di lavoro, un passaggio fondamentale perché siano consapevoli di come sono e soprattutto di come sono percepiti nel contesto professionale e di come poter crescere, se lo vorranno. Viene messo a disposizione un tool diagnostico che consente al neo assunto di posizionarsi rispetto ad alcune aree di osservazione, come la socievolezza o la capacità di prendere decisioni. Si ottiene così una fotografia che permette  di creare un piano di miglioramento  individuale su cui lavorare in autonomia o con l’aiuto di risorse dedicate, come il supporto del proprio responsabile, il confronto con un collega, la partecipazione ad un corso, la consultazione di corsi on line dedicati.....

Attraverso il Warming Up si offre dunque un percorso variegato ricco di opportunità e strumenti; alla persona poi la libertà di coglierne le opportunità per crescere e disegnare il proprio futuro in azienda.

Leggi di più: www.pirelli.com

Copyright © 2021 Pirelli & C. S.p.A

Si chiama Warming up, come il giro di riscaldamento che le Formula Uno devono compiere prima della partenza. E’ il programma che accoglie e accompagna i neo assunti in Pirelli per due anni, un percorso di formazione che punta  a far conoscere il mondo Pirelli ai nuovi arrivati e a renderli consapevoli  delle proprie capacità professionali e delle proprie attitudini.


Il programma parte quando scatta il contratto a tempo indeterminato per chi proviene da uno stage, per i neolaureati o per chi, non ancora ventottenne, pur venendo da un’azienda diversa, non ha maturato un’esperienza di più di due anni di lavoro. Si compone di quattro pilastri, quattro momenti corali che si dipanano tra lezioni virtuali, in aula o direttamente in azienda, là dove si può avere un’esperienza pratica.

La prima tappa si chiama P Lunga, in onore del marchio Pirelli, perché è proprio di Pirelli che si parla. E’ il programma che accoglie tutti i neo assunti, non solo i giovani, in una sorta di benvenuto col compito di presentare a chi varca le porte della Bicocca la sua storia, le sue radici, fino alla rappresentazione della cultura e della strategia di oggi. Sono cinque giorni di full immersion, il primo contatto di affiliazione.

Il secondo appuntamento è Inside Pirelli, il cuore del percorso Warming Up, perché è proprio in questa fase che il neo assunto approfondisce  i vari processi aziendali,  approfondendo attività e obiettivi . Si parte dalla strategia dell’azienda e di come questa viene  declinata in ogni funzione. “Sono state selezionate le funzioni più significative della catena del valore, come Ricerca & Sviluppo, Quality, Manufacturing o Sales, e per ciascuna di esse un rappresentante, attraverso un’intervista, racconta il modello di business e la sua applicazione”, spiega Gabriella Giglio, training manager di Pirelli. Sono più o meno due appuntamenti al mese per sei mesi. Non è quasi mai una lezione frontale, ma sono spesso format dinamici in cui un esperto di learning facilita le conversazioni tra partecipanti e referenti; non di rado ci si avvale di strumenti di edutainement o di gamification, utilizzando soluzioni on line che – divertendo – facilitano allo stesso tempo la comprensione di temi complessi. Quando possibile, le lezioni  più tradizionali sono alternate da esperienze pratiche sul campo come la prova di guida in pista a Vizzola, la visita allo stabilimento produttivo o l’affiancamento ad un venditore per una giornata lavorativa on field.

Dopo aver conosciuto l’azienda e i suoi obiettivi, è la volta di Pirelli Way, il momento in cui si imparano gli strumenti del mestiere e si raffinano le competenze considerate fondamentali per lavorare in Pirelli. Grande focus agli economics e alla risoluzione creativa dei problemi, perchè – in qualunque fase della vita professionale – è fondamentale saper leggere e interpretare i kpi economici e riuscire efficacemente ad affrontare criticità impreviste. Parte fondamentale di questo fase del percorso è comprendere come le decisioni di ognuno impattino sul lavoro altrui e sui processi aziendali e, se ben gestite, possano contribuire a creare valore per l’azienda.

L’ultima tappa è Tomorrow in Pirelli, il momento più riflessivo dove i partecipanti si guardano allo specchio, esplorando e prendendo consapevolezza dei propri punti di forza e delle proprie aree di lavoro, un passaggio fondamentale perché siano consapevoli di come sono e soprattutto di come sono percepiti nel contesto professionale e di come poter crescere, se lo vorranno. Viene messo a disposizione un tool diagnostico che consente al neo assunto di posizionarsi rispetto ad alcune aree di osservazione, come la socievolezza o la capacità di prendere decisioni. Si ottiene così una fotografia che permette  di creare un piano di miglioramento  individuale su cui lavorare in autonomia o con l’aiuto di risorse dedicate, come il supporto del proprio responsabile, il confronto con un collega, la partecipazione ad un corso, la consultazione di corsi on line dedicati.....

Attraverso il Warming Up si offre dunque un percorso variegato ricco di opportunità e strumenti; alla persona poi la libertà di coglierne le opportunità per crescere e disegnare il proprio futuro in azienda.

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