InfoCamere

Pubblicato il 15 Oct 2020
Pubblicato il 15 Oct 2020
Data Center InfoCamere: il serbatoio dell'economia digitale

Data Center InfoCamere: il serbatoio dell'economia digitale


L’avvento dei Big Data ha reso impossibile oggi pensare un’economia che non sia data-driven. Secondo Alec Ross, “guru” della tecnologia ed ex consigliere di Hillary Clinton, i dati sono “il petrolio del futuro”: il combustibile di un’economia basata sulla capacità di ottimizzare le informazioni che circolano quotidianamente all’interno e all’esterno di ogni organizzazione.
La capacità di estrarre conoscenza dai dati diventa quindi l’asset fondamentale della cosiddetta Data Driven Economy e il ruolo dei Data Center – le infrastrutture dove vengono custoditi i dati e che hanno in sé gli strumenti deputati a governare processi e servizi – acquista sempre più importanza.
A fronte di un aumento esponenziale, negli anni, della mole di dati raccolti da organizzazioni, imprese e PA – secondo alcune stime, nel 2020 la quantità di informazioni create a livello mondiale sarà prossima ai 47 zettabytes (triliardi di bytes), 24 volte superiore a quella generata nel 2010 e il quadruplo del 2015 - lo sviluppo tecnologico dei Data Center ha consentito di aumentare le capacità di memorizzazione diminuendo drasticamente lo spazio fisico necessario per le infrastrutture.

Ma non basta avere a disposizione lo spazio per poter conservare i dati prodotti, è necessario anche garantire la fruibilità, la correttezza, la riservatezza e l’affidabilità delle informazioni custodite. Un compito complesso, che può essere portato a termine se affrontato in modo sistematico e strutturato, rifacendosi a modelli internazionali di riferimento largamente condivisi.
Per questo gli odierni Data Center devono soddisfare requisiti che coinvolgono molteplici aspetti: dalla struttura fisica delle Server Farm, alle tecnologie utilizzate per gestire informazioni e servizi, passando per i processi e le modalità organizzative per coordinare l’uso delle risorse al fine di una gestione ottimale del patrimonio informativo.
Sempre al passo con l’evoluzione tecnologica e spesso anticipando le tendenze e le “best practice”, InfoCamere dispone di un Data Center che può essere considerato un esempio “ante litteram” di Private Cloud: una Server farm nata per aggregare i dati di tutte le Camere di Commercio, per consolidare i sistemi, ottimizzare i costi e fornire una gestione omogenea e centralizzata del patrimonio informativo camerale.

Attualmente, il livello di servizio del Data Center è superiore al 99,9 % e questo grazie ad un tasso di virtualizzazione superiore al 95%, all’utilizzo di dispositivi di classe enterprise e ad architetture logiche e fisiche in alta affidabilità.
L’adeguatezza dei sistemi di sicurezza e delle modalità di gestione di dati e servizi sono testimoniati dalle numerose certificazioni ottenute da InfoCamere nel corso degli anni.
In linea con l’impegno dell’Azienda in materia di sviluppo sostenibile - che si concretizza anche nell’adozione di misure votate al rispetto dell’ambiente - il Data Center di InfoCamere è stato dotato di “un cuore Green”. Al suo interno infatti sono state installate Isole ad Alta Densità a corridoio caldo (HAC) che hanno consentito di creare un’area completamente indipendente e termicamente neutra rispetto all’ambiente circostante, con notevole risparmio sull’energia necessaria a raffrescarlo; inoltre, parte del fabbisogno energetico del Data Center viene soddisfatto da un impianto fotovoltaico di oltre 1000 mq, realizzato sfruttando gli spazi delle mura esterne dell’edificio che lo ospita.

Tecnologie sostenibili, competenze all’avanguardia e visione del futuro sono le componenti sulle quali si basa un’organizzazione come la nostra. Per garantire servizi digitali al passo con le esigenze dell’economia e della società, sarà sempre più essenziale Investire nelle tecnologie e nelle persone necessarie alla gestione dei dati. Nella mission di InfoCamere, questo impegno è rinforzato dalla consapevolezza che il nostro Data Center è un tassello indispensabile per lo sviluppo del sistema economico e della crescita digitale del Paese.

L’avvento dei Big Data ha reso impossibile oggi pensare un’economia che non sia data-driven. Secondo Alec Ross, “guru” della tecnologia ed ex consigliere di Hillary Clinton, i dati sono “il petrolio del futuro”: il combustibile di un’economia basata sulla capacità di ottimizzare le informazioni che circolano quotidianamente all’interno e all’esterno di ogni organizzazione.
La capacità di estrarre conoscenza dai dati diventa quindi l’asset fondamentale della cosiddetta Data Driven Economy e il ruolo dei Data Center – le infrastrutture dove vengono custoditi i dati e che hanno in sé gli strumenti deputati a governare processi e servizi – acquista sempre più importanza.
A fronte di un aumento esponenziale, negli anni, della mole di dati raccolti da organizzazioni, imprese e PA – secondo alcune stime, nel 2020 la quantità di informazioni create a livello mondiale sarà prossima ai 47 zettabytes (triliardi di bytes), 24 volte superiore a quella generata nel 2010 e il quadruplo del 2015 - lo sviluppo tecnologico dei Data Center ha consentito di aumentare le capacità di memorizzazione diminuendo drasticamente lo spazio fisico necessario per le infrastrutture.

Ma non basta avere a disposizione lo spazio per poter conservare i dati prodotti, è necessario anche garantire la fruibilità, la correttezza, la riservatezza e l’affidabilità delle informazioni custodite. Un compito complesso, che può essere portato a termine se affrontato in modo sistematico e strutturato, rifacendosi a modelli internazionali di riferimento largamente condivisi.
Per questo gli odierni Data Center devono soddisfare requisiti che coinvolgono molteplici aspetti: dalla struttura fisica delle Server Farm, alle tecnologie utilizzate per gestire informazioni e servizi, passando per i processi e le modalità organizzative per coordinare l’uso delle risorse al fine di una gestione ottimale del patrimonio informativo.
Sempre al passo con l’evoluzione tecnologica e spesso anticipando le tendenze e le “best practice”, InfoCamere dispone di un Data Center che può essere considerato un esempio “ante litteram” di Private Cloud: una Server farm nata per aggregare i dati di tutte le Camere di Commercio, per consolidare i sistemi, ottimizzare i costi e fornire una gestione omogenea e centralizzata del patrimonio informativo camerale.

Attualmente, il livello di servizio del Data Center è superiore al 99,9 % e questo grazie ad un tasso di virtualizzazione superiore al 95%, all’utilizzo di dispositivi di classe enterprise e ad architetture logiche e fisiche in alta affidabilità.
L’adeguatezza dei sistemi di sicurezza e delle modalità di gestione di dati e servizi sono testimoniati dalle numerose certificazioni ottenute da InfoCamere nel corso degli anni.
In linea con l’impegno dell’Azienda in materia di sviluppo sostenibile - che si concretizza anche nell’adozione di misure votate al rispetto dell’ambiente - il Data Center di InfoCamere è stato dotato di “un cuore Green”. Al suo interno infatti sono state installate Isole ad Alta Densità a corridoio caldo (HAC) che hanno consentito di creare un’area completamente indipendente e termicamente neutra rispetto all’ambiente circostante, con notevole risparmio sull’energia necessaria a raffrescarlo; inoltre, parte del fabbisogno energetico del Data Center viene soddisfatto da un impianto fotovoltaico di oltre 1000 mq, realizzato sfruttando gli spazi delle mura esterne dell’edificio che lo ospita.

Tecnologie sostenibili, competenze all’avanguardia e visione del futuro sono le componenti sulle quali si basa un’organizzazione come la nostra. Per garantire servizi digitali al passo con le esigenze dell’economia e della società, sarà sempre più essenziale Investire nelle tecnologie e nelle persone necessarie alla gestione dei dati. Nella mission di InfoCamere, questo impegno è rinforzato dalla consapevolezza che il nostro Data Center è un tassello indispensabile per lo sviluppo del sistema economico e della crescita digitale del Paese.