In questa lezione, estratta dal corso Progettazione europea e diritti umani, offriremo un breve approfondimento sulla struttura del programma AMIF (Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione), in modo da poter individuare con più facilità le opportunità di finanziamento adatte a sviluppare il tuo progetto nel settore migrazione e inclusione.
Alla luce del dibattito europeo sui movimenti migratori e l'integrazione delle persone di origine straniera, l’AMIF è oggi più che mai un programma di finanziamento fondamentale che affronta 4 temi principali:
1. Rafforzamento del sistema unico comune di asilo
2. Migrazione legale
3. Rimpatri assistiti
4.Solidarietà e integrazione
L’AMIF, inoltre, non interviene solo a livello UE, ma coinvolge anche Paesi extra-UE allineati con la politica migratoria europea.
Si tratta di Paesi con i quali è possibile stringere accordi quadro che consentano, anche in caso di rimpatrio, un riadattamento delle persone ai territori di provenienza, attraverso l'empowerment, l'autonomia e l'inserimento socio-economico dei beneficiari degli interventi.
La dotazione finanziaria dell'AMIF ammonta a 3.137 miliardi per 7 anni (2014-2020) ed è distribuito tra:
- Integrazione
- Politiche di asilo
- Politiche di rimpatri
1. Accoglienza
- Prima accoglienza: hot spot (centri governativi)
- Seconda accoglienza: SPRAR (mondo associazionistico)
2. Servizi di integrazione
Creare linee di finanziamento per finanziare un'integrazione vera e propria che parte, come nel vecchio FEI, dall'apprendimento della lingua del paese ospitante e dalla valorizzazione delle competenze professionali.
3. Ritorno volontario assistito
Attraverso accordi quadro con i paesi di provenienza in linea con i regolamenti stabiliti dall'UE, il migrante, una volta giunto in Europa, ha la possibilità nel caso in cui lo decidesse, di tornare nel suo paese di origine con un percorso che lo reinserirà nel mercato del lavoro e nella società del paese di provenienza, se ovviamente le condizioni lo permettono (non si parla, quindi, ritorno forzato assistito).
Il FAMI funziona a co-finanziamento, nel senso che una parte del progetto viene finanziata dal Fondo e una parte viene finanziata dai partner di progetto attraverso:
- le risorse umane che normalmente lavorano per le organizzazioni
- la messa a disposizione di stabili e uffici
- il pagamento dei costi amministrativi (bollette, affitti, ecc.)
I partner di un progetto AMIF possono essere enti pubblici (comuni, regioni, ministeri), organizzazioni internazionali e del terzo settore (associazioni non-profit), centri di ricerca e università.
In questa lezione, estratta dal corso Progettazione europea e diritti umani, offriremo un breve approfondimento sulla struttura del programma AMIF (Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione), in modo da poter individuare con più facilità le opportunità di finanziamento adatte a sviluppare il tuo progetto nel settore migrazione e inclusione.
Alla luce del dibattito europeo sui movimenti migratori e l'integrazione delle persone di origine straniera, l’AMIF è oggi più che mai un programma di finanziamento fondamentale che affronta 4 temi principali:
1. Rafforzamento del sistema unico comune di asilo
2. Migrazione legale
3. Rimpatri assistiti
4.Solidarietà e integrazione
L’AMIF, inoltre, non interviene solo a livello UE, ma coinvolge anche Paesi extra-UE allineati con la politica migratoria europea.
Si tratta di Paesi con i quali è possibile stringere accordi quadro che consentano, anche in caso di rimpatrio, un riadattamento delle persone ai territori di provenienza, attraverso l'empowerment, l'autonomia e l'inserimento socio-economico dei beneficiari degli interventi.
La dotazione finanziaria dell'AMIF ammonta a 3.137 miliardi per 7 anni (2014-2020) ed è distribuito tra:
- Integrazione
- Politiche di asilo
- Politiche di rimpatri
1. Accoglienza
- Prima accoglienza: hot spot (centri governativi)
- Seconda accoglienza: SPRAR (mondo associazionistico)
2. Servizi di integrazione
Creare linee di finanziamento per finanziare un'integrazione vera e propria che parte, come nel vecchio FEI, dall'apprendimento della lingua del paese ospitante e dalla valorizzazione delle competenze professionali.
3. Ritorno volontario assistito
Attraverso accordi quadro con i paesi di provenienza in linea con i regolamenti stabiliti dall'UE, il migrante, una volta giunto in Europa, ha la possibilità nel caso in cui lo decidesse, di tornare nel suo paese di origine con un percorso che lo reinserirà nel mercato del lavoro e nella società del paese di provenienza, se ovviamente le condizioni lo permettono (non si parla, quindi, ritorno forzato assistito).
Il FAMI funziona a co-finanziamento, nel senso che una parte del progetto viene finanziata dal Fondo e una parte viene finanziata dai partner di progetto attraverso:
- le risorse umane che normalmente lavorano per le organizzazioni
- la messa a disposizione di stabili e uffici
- il pagamento dei costi amministrativi (bollette, affitti, ecc.)
I partner di un progetto AMIF possono essere enti pubblici (comuni, regioni, ministeri), organizzazioni internazionali e del terzo settore (associazioni non-profit), centri di ricerca e università.